Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

EDIFICIO PER ABITAZIONI, UFFICI E NEGOZI IN VICOLO SANTA MARIA ALLA PORTA 1

Scheda Opera

  • Supporto cartografico. Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica
  • Scorcio su via Santa Maria alla Porta: il rapporto con la chiesa seicentesca
  • Fotopiano della facciata su via Santa Maria alla Porta verso via delle Orsole, dettaglio del portico e delle aperture
  • Scorcio su vicolo Santa Maria alla Porta
  • Vista complessiva dell'edificio su via Santa Maria alla Porta angolo via delle Orsole
  • Il sagrato della chiesa e l'edificio su via Santa Maria alla Porta
  • Fotopiano della facciata su via Santa Maria alla Porta: il corpo verso la chiesa, dettaglio del portico e delle aperture
  • Prospetto posteriore
  • Comune: Milano
  • Denominazione: EDIFICIO PER ABITAZIONI, UFFICI E NEGOZI IN VICOLO SANTA MARIA ALLA PORTA 1
  • Indirizzo: Vicolo Santa Maria alla Porta N. 1
  • Data: 1958 - 1960
  • Tipologia: Edifici polifunzionali
  • Autori principali: Luigi Caccia Dominioni
Descrizione

L'edificio sorge isolato tra l'ultimo tratto di via delle Orsole e la chiesa seicentesca di Santa Maria alla Porta; si compone di due fabbricati di cinque piani fuori terra affiancati ma diversi per materiali ed elementi architettonici, unificati dal basamento a negozi interamente scandito da una sequenza continua di pilastri che sostengono piccole volte ribassate. Il primo corpo, quello più vicino alla chiesa, sembra voler istituire un dialogo con l'edificio sacro, riprendendone la misura e mettendo in evidenza l'autonomia delle singole parti che ne compongono l'architettura: le portefinestre con strombatura laterale nella parte superiore, la persiana nello spessore diagonale del muro, l'elegante parapetto in ferro, il cornicione sporgente e sagomato, il pluviale d'angolo. Elementi che saranno ricorrenti nel linguaggio di Luigi Caccia Dominioni e che rispondono a una personale interpretazione non solo degli elementi archetipici dell'architettura, ma anche di quelli iconografici dell'intorno urbano. Il secondo corpo di fabbrica, verso via delle Orsole, cerca una differenziazione rispetto alla connotazione più tradizionale del fronte verso la chiesa, adottando un linguaggio marcatamente moderno. Le lastre di vetro opalino a filo facciata e le grandi persiane scorrevoli ad anta unica sono elementi architettonici che derivano dall'esperienza italiana del razionalismo e che trovano in parte corrispondenza con le soluzioni adottate pochi anni prima dallo stesso Caccia Dominioni nell'edificio per abitazioni in via Ippolito Nievo, una sorta di nuovo paradigma per la modernità milanese. Anche il materiale di rivestimento si differenzia tra le due parti: se nel corpo verso la chiesa la finitura a intonaco bruno si relaziona alla consistenza e all'immagine delle architetture storiche, il secondo corpo è rivestito in lastre di trachite, in sintonia cromatica con la vicina facciata Art déco di Casa Tonolli (1922). Sul lato corto le lastre di trachite risvoltano e lasciano spazio a tesserine quadrate in litoceramica, dalla cromia marrone.
Il diverso trattamento architettonico delle due facciate contigue lungo via Santa Maria alla Porta sembra rispondere a un modo di progettare che deriva direttamente da un processo di analisi della complessità urbana del luogo, in cui la varietà è espressione della stratificazione della città storica. Particolare rilievo è dato al coronamento di entrambi i corpi di fabbrica, dove una finestratura continua stacca la muratura dell'involucro edilizio dal cornicione, che sembra in tal modo sorretto dall'elemento leggero della vetrata.
Dal punto di vista distributivo l'edificio ha un unico ingresso con vano scala e ascensori sul vicolo retrostante; ciascun piano ospita due unità abitative o uffici, ad eccezione del piano attico.
Quello di Santa Maria alla Porta è il primo esempio di una serie di edifici residenziali di Luigi Caccia Dominioni - tutti costruiti nel centro storico della città - accomunati dallo stesso atteggiamento nei confronti della tradizione e dal medesimo linguaggio architettonico; tra le altre realizzazioni successive si segnalano Casa Pirelli (1962-1965) in via Cavalieri del Santo Sepolcro, l'edificio in Corso Monforte (1963-1966) e il complesso tra via della Spiga e via Senato (1969-1971).

Info
  • Progetto: 1958 - 1960
  • Esecuzione: 1958 - 1960
  • Proprietà: Proprietà privata
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Luigi Caccia Dominioni Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=21167&RicSez=produttori&RicVM=ricercasemplice&RicFrmRicSemplice=Caccia%20Dominioni%20Luigi SI
  • Strutture: travi e pilastri in cemento armato
  • Materiale di facciata: intonaco, trachite, pannelli di vetro opalino nero con cornici in alluminio, tesserine in litoceramica marrone a spacco, ghiandone (pilastri del basamento)
  • Coperture: a falde, con rivestimento in laterizio
  • Serramenti: in ferro brunito
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
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Il diverso trattamento architettonico delle due facciate contigue lungo via Santa Maria alla Porta sembra rispondere a un modo di progettare che deriva direttamente da un processo di analisi della complessità urbana del luogo, in cui la varietà è espressione della stratificazione della città storica. Particolare rilievo è dato al coronamento di entrambi i corpi di fabbrica, dove una finestratura continua stacca la muratura dell'involucro edilizio dal cornicione, che sembra in tal modo sorretto dall'elemento leggero della vetrata.
Dal punto di vista distributivo l'edificio ha un unico ingresso con vano scala e ascensori sul vicolo retrostante; ciascun piano ospita due unità abitative o uffici, ad eccezione del piano attico.
Quello di Santa Maria alla Porta è il primo esempio di una serie di edifici residenziali di Luigi Caccia Dominioni - tutti costruiti nel centro storico della città - accomunati dallo stesso atteggiamento nei confronti della tradizione e dal medesimo linguaggio architettonico; tra le altre realizzazioni successive si segnalano Casa Pirelli (1962-1965) in via Cavalieri del Santo Sepolcro, l'edificio in Corso Monforte (1963-1966) e il complesso tra via della Spiga e via Senato (1969-1971).
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Nella parte conclusiva del vicolo Santa Maria alla Porta, addossati al fianco destro della chiesa, si trovano i resti della cappella che ospitava l'affresco - databile al XV secolo - della “Madonna del Grembiule“; la chiesa di Santa Maria alla Porta, ricostruita a partire dal 1652 su progetto di Francesco Maria Richini proprio in concomitanza con il ritrovamento dell'immagine della Vergine, era stata pesantemente bombardata, insieme agli edifici limitrofi, nell'agosto del 1943. Alcuni lavori di restauro terminati nel 2015, insieme alla riqualificazione dell'edificio di Caccia Dominioni e dell'intero vicolo, hanno messo in evidenza i ruderi delle strutture dell'antica cappella e il prezioso pavimento in marmo policromo, restituendo alla collettività l'affresco della Madonna.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

L'edificio sorge in una zona di densa stratificazione storica, all'interno della più antica cerchia muraria della città, dove l'ultimo tratto del decumano conduceva a Porta Vercellina, cui si riferisce il caratteristico toponimo. Nella parte conclusiva del vicolo Santa Maria alla Porta, addossati al fianco destro della chiesa, si trovano i resti della cappella che ospitava l'affresco - databile al XV secolo - della “Madonna del Grembiule“; la chiesa di Santa Maria alla Porta, ricostruita a partire dal 1652 su progetto di Francesco Maria Richini proprio in concomitanza con il ritrovamento dell'immagine della Vergine, era stata pesantemente bombardata, insieme agli edifici limitrofi, nell'agosto del 1943. Alcuni lavori di restauro terminati nel 2015, insieme alla riqualificazione dell'edificio di Caccia Dominioni e dell'intero vicolo, hanno messo in evidenza i ruderi delle strutture dell'antica cappella e il prezioso pavimento in marmo policromo, restituendo alla collettività l'affresco della Madonna.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Santini Pier Carlo 1967 L'architettura milanese di Luigi Caccia Dominioni Ottagono n. 6 90-95 No
Irace Fulvio 1988 Il fascino discreto dell'architettura. Costruire e abitare secondo Luigi Caccia Dominioni Ottagono n. 91 52-63 No
Crippa Maria Antonietta 1996 Luigi Caccia Dominioni. Flussi, spazi e architettura Testo & Immagine Torino 60 No
Triunveri Elena 1997 Itinerario n. 131. Luigi Caccia Dominioni e Milano Domus n. 790 No
Gramigna Giuliana, Mazza Sergio 2001 Milano. Un secolo di architettura milanese dal Cordusio alla Bicocca Hoepli Milano 328 No
Irace Fulvio, Marini Paola (a cura di) 2002 Luigi Caccia Dominioni. Case e cose da abitare. Stile di Caccia Marsilio Venezia 103-105 Si
Colonna di Paliano Edoardo (a cura di) 2014 Architetture di Luigi Caccia Dominioni Architettura Civile n. 9-10 No
Gavazzi Alberto, Ghilotti Marco 2015 Luigi Caccia Dominioni Solferino Milano 42-45 No

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Archivio Luigi Caccia Dominioni Luigi Caccia Dominioni Fondo privato, Milano Edificio in vicolo Santa Maria della Porta, Milano
Archivio Civico di Milano Comune di Milano

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Supporto cartografico. Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica Supporto cartografico. Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica Rielaborazione a cura di Ad Urbem - 2016
Scorcio su via Santa Maria alla Porta: il rapporto con la chiesa seicentesca Scorcio su via Santa Maria alla Porta: il rapporto con la chiesa seicentesca Stefano Suriano - 2016
Fotopiano della facciata su via Santa Maria alla Porta verso via delle Orsole, dettaglio del portico e delle aperture Fotopiano della facciata su via Santa Maria alla Porta verso via delle Orsole, dettaglio del portico e delle aperture Stefano Suriano - 2016
Scorcio su vicolo Santa Maria alla Porta Scorcio su vicolo Santa Maria alla Porta Stefano Suriano - 2016
Vista complessiva dell'edificio su via Santa Maria alla Porta angolo via delle Orsole Vista complessiva dell'edificio su via Santa Maria alla Porta angolo via delle Orsole Stefano Suriano - 2016
Il sagrato della chiesa e l'edificio su via Santa Maria alla Porta Il sagrato della chiesa e l'edificio su via Santa Maria alla Porta Stefano Suriano - 2016
Fotopiano della facciata su via Santa Maria alla Porta: il corpo verso la chiesa, dettaglio del portico e delle aperture Fotopiano della facciata su via Santa Maria alla Porta: il corpo verso la chiesa, dettaglio del portico e delle aperture Stefano Suriano - 2016
Prospetto posteriore Prospetto posteriore Vincenzo Martegani. Archivio Luigi Caccia Dominioni

Criteri
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Enciclopedia Treccani - Luigi Caccia Dominioni Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DARC
Titolare della ricerca: Politecnico di Milano - Dipartimento di Industrial Design, Arti, Comunicazione e Moda
Responsabile scientifico: Fulvo Irace, Graziella Leyla Ciagà


Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 01/03/2024

Revisori:

Alberto Coppo 2022