Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

EDIFICIO PER ABITAZIONI, NEGOZI E UFFICI IN VIA DELIO TESSA 2

Scheda Opera

  • Particolare parapetto della scala
  • Pianta, dettaglio di un appartamento al piano terzo. Scala 1:50, 19 maggio 1961
  • Prospetto su via San Simpliciano. Scala 1:50, 1961
  • Prospetto su via Delio Tessa. Scala 1:100, 10 gennaio 1961
  • Pianta piano terra. Scala 1:100, 10 gennaio 1961
  • Pianta piano primo, piano secondo e piano terzo. Scala 1:100, 10 gennaio 1961
  • Pianta piano quarto. Scala 1:100, 27 giugno 1959
  • Sezione longitudinale. Scala 1:100, 1961
  • Vista prospettica
  • Scorcio da corso Garibaldi verso via Delio Tessa
  • L'affaccio dell'edificio su corso Garibaldi con il volume a torre
  • Scorcio su corso Garibaldi
  • Scorcio su via San Simpliciano angolo via Delio Tessa
  • Fotopiano della facciata su corso Garibaldi
  • Supporto cartografico. Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica
  • Comune: Milano
  • Denominazione: EDIFICIO PER ABITAZIONI, NEGOZI E UFFICI IN VIA DELIO TESSA 2
  • Indirizzo: Via Delio Tessa N. 2
  • Data: 1959 - 1961
  • Tipologia: Edifici polifunzionali
  • Autori principali: Monti GPA
Descrizione

Raffinato esempio di condominio borghese della fine degli anni Cinquanta, l'edificio progettato dallo Studio GPA Monti tra il 1959 e il 1961 rappresenta una tipica testimonianza di quel professionismo colto che ha contribuito alla ricostruzione di Milano nel dopoguerra. Gli elementi ricorrenti in quest'ampia produzione architettonica si evidenziano nella capacità di integrare la lezione del razionalismo con riferimenti alla tradizione, attraverso sapienti composizioni planimetriche sino al dettaglio costruttivo e alla scelta dei materiali.
Le caratteristiche morfologiche del lotto ricordano una sorta di L irregolare con il lato corto su via San Simpliciano e uno sviluppo lungo via Tessa che si conclude con un ristretto affaccio su corso Garibaldi. Tale complessa articolazione, nel disegno del completamento dell'isolato, ha comportato la risoluzione di alcune difficili problematiche progettuali. Al livello terra i progettisti impostano la costruzione dell'edificio occupando la totalità della superficie disponibile, addossandosi agli edifici preesistenti e illuminando dall'alto gli ambienti dei negozi rivolti su strada. Ai piani superiori, invece, viene ricavato un affaccio sul cortile retrostante: tuttavia, data l'esigua profondità dello spazio disponibile, lo spessore del corpo di fabbrica che si sviluppa da via San Simpliciano viene scavato internamente in corrispondenza dell'ultimo tratto su via Tessa, per ricavare un'ulteriore piccola corte che garantisca luce e aria agli ambienti interni. Gli elementi di distribuzione verticale - due vani scala con ascensori - sono collocati in corrispondenza degli incroci tra le tre vie, negli angoli interni del corpo edilizio, e consentono l'accesso a due unità ciascuno. I progettisti, infine, scelgono di innalzare l'edificio di tre piani in corrispondenza della parte attestata su corso Garibaldi, concludendo l'impostazione volumetrica dell'intervento con un suggestivo elemento turrito. Questa variazione di quota, rafforzata sin dal piano terra dalla discontinuità del marcapiano in cemento spuntato, consente la realizzazione di un soppalco nel vano commerciale affacciato sul corso.
Tuttavia, è nell'impaginato degli alzati e nella cura dei dettagli costruttivi che si manifesta appieno la qualità progettuale di questa architettura. Lo studio GPA Monti dimostra che, se opportunamente rielaborati, il ricorso ad elementi tipici della tradizione costruttiva locale come la finestra alla milanese - dalle proporzioni alte e strette con scuri e parapetti metallici - e l'uso del mattone non significa rinunciare alla propria vocazione di architetti moderni ma al contrario è segno di una più matura e consapevole idea di modernità. Infatti alle ordinate sequenze di porte-finestre si alternano eleganti bowindow composti dalla giustapposizione di più moduli di serramenti dotati delle medesime proporzioni; e anche la raffinata superficie di mattoni, riferimento materico alla vicina chiesa di San Simpliciano, denuncia la sua natura moderna di semplice rivestimento grazie al sapiente dettaglio costruttivo degli imbotti. A coronamento del corpo di fabbrica, che si innalza da un basamento scandito da pilastri rivestiti in ceppo di Camerata Cornello, è disegnata la soluzione del tetto mansardato alla francese.

Info
  • Progetto: 1959 - 1961
  • Esecuzione: 1959 - 1961
  • Proprietà: Proprietà privata
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Anna Bertarini Progetto architettonico Progetto NO
Monti GPA Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=24458 SI
Gianemilio Monti Progetto architettonico Progetto NO
Pietro Monti Progetto architettonico Progetto NO
  • Strutture: travi e pilastri in cemento armato
  • Materiale di facciata: rivestimenti in mattoni; basamento in ceppo di Camerata Cornello; marcapiano in cemento spuntato; imbotti e soglie in pietra di Vicenza
  • Coperture: tipo mansarda alla francese con terrazzo parzialmente praticabile
  • Serramenti: in legno con scuri
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

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Le caratteristiche morfologiche del lotto ricordano una sorta di L irregolare con il lato corto su via San Simpliciano e uno sviluppo lungo via Tessa che si conclude con un ristretto affaccio su corso Garibaldi. Tale complessa articolazione, nel disegno del completamento dell'isolato, ha comportato la risoluzione di alcune difficili problematiche progettuali. Al livello terra i progettisti impostano la costruzione dell'edificio occupando la totalità della superficie disponibile, addossandosi agli edifici preesistenti e illuminando dall'alto gli ambienti dei negozi rivolti su strada. Ai piani superiori, invece, viene ricavato un affaccio sul cortile retrostante: tuttavia, data l'esigua profondità dello spazio disponibile, lo spessore del corpo di fabbrica che si sviluppa da via San Simpliciano viene scavato internamente in corrispondenza dell'ultimo tratto su via Tessa, per ricavare un'ulteriore piccola corte che garantisca luce e aria agli ambienti interni. Gli elementi di distribuzione verticale - due vani scala con ascensori - sono collocati in corrispondenza degli incroci tra le tre vie, negli angoli interni del corpo edilizio, e consentono l'accesso a due unità ciascuno. I progettisti, infine, scelgono di innalzare l'edificio di tre piani in corrispondenza della parte attestata su corso Garibaldi, concludendo l'impostazione volumetrica dell'intervento con un suggestivo elemento turrito. Questa variazione di quota, rafforzata sin dal piano terra dalla discontinuità del marcapiano in cemento spuntato, consente la realizzazione di un soppalco nel vano commerciale affacciato sul corso.
Tuttavia, è nell'impaginato degli alzati e nella cura dei dettagli costruttivi che si manifesta appieno la qualità progettuale di questa architettura. Lo studio GPA Monti dimostra che, se opportunamente rielaborati, il ricorso ad elementi tipici della tradizione costruttiva locale come la finestra alla milanese - dalle proporzioni alte e strette con scuri e parapetti metallici - e l'uso del mattone non significa rinunciare alla propria vocazione di architetti moderni ma al contrario è segno di una più matura e consapevole idea di modernità. Infatti alle ordinate sequenze di porte-finestre si alternano eleganti bowindow composti dalla giustapposizione di più moduli di serramenti dotati delle medesime proporzioni; e anche la raffinata superficie di mattoni, riferimento materico alla vicina chiesa di San Simpliciano, denuncia la sua natura moderna di semplice rivestimento grazie al sapiente dettaglio costruttivo degli imbotti. A coronamento del corpo di fabbrica, che si innalza da un basamento scandito da pilastri rivestiti in ceppo di Camerata Cornello, è disegnata la soluzione del tetto mansardato alla francese.
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L'area su cui sorge il progetto dello studio GPA Monti, pur collocandosi in una zona relativamente centrale caratterizzata dalla presenza del complesso monumentale di San Simpliciano, è costellata di numerosi interventi moderni, dall'edificio residenziale di Luigi Mattioni (1949) posto proprio di fronte allo stabile di via Tessa fino al complesso di via dei Chiostri dello studio BBPR (1961-1969) e alla Casa Pirelli di Luigi Caccia Dominioni (1962-1965). Subito dopo la costruzione dell'edificio, tra il 1962 e il 1965, i GPA Monti vi progettarono all'interno l'appartamento del designer e grafico Pino Tovaglia (1923-1977) dove sperimentarono particolari soluzioni spaziali e materiche.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

Lo studio GPA Monti inizia la sua attività nel 1948 ed è formato dai due fratelli Gianemilio Monti (1920-2002), Piero Monti (1922-1990) e da Anna Bertarini (1923), moglie di Gianemilio. Particolarmente attivo nell'ambito residenziale privato e pubblico, lo studio riceve molti riconoscimenti anche nel disegno industriale grazie alla collaborazione con le Triennali e diverse celebri aziende del settore. L'area su cui sorge il progetto dello studio GPA Monti, pur collocandosi in una zona relativamente centrale caratterizzata dalla presenza del complesso monumentale di San Simpliciano, è costellata di numerosi interventi moderni, dall'edificio residenziale di Luigi Mattioni (1949) posto proprio di fronte allo stabile di via Tessa fino al complesso di via dei Chiostri dello studio BBPR (1961-1969) e alla Casa Pirelli di Luigi Caccia Dominioni (1962-1965). Subito dopo la costruzione dell'edificio, tra il 1962 e il 1965, i GPA Monti vi progettarono all'interno l'appartamento del designer e grafico Pino Tovaglia (1923-1977) dove sperimentarono particolari soluzioni spaziali e materiche.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
1964 Su un eccezionale scorcio di paesaggio urbano. L'alloggio di un grafico illustre Abitare n. 31 26-31 Si
Disertori A. 1998 Il cotto nell'architettura e la fornace più antica a Milano Dedalo n. 9 No
Gramigna Giuliana, Mazza Sergio 2001 Milano. Un secolo di architettura milanese dal Cordusio alla Bicocca Hoepli Milano 338 No
Cimoli Anna Chiara 2003 Lo studio Monti GPA: una storia milanese AL - Mensile d'informazione degli architetti lombardi n. 11 44-47 No
Capitanucci Maria Vittoria 2012 Il professionismo colto nel dopoguerra Solferino Milano 66-69 No

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Fondo Monti GPA Gianemilio e Paolo Monti, Anna Bertarini Politecnico di Milano, Area Servizi Bibliotecari di Ateneo, Servizi Storici Edificio in via Tessa, Milano

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Particolare parapetto della scala Particolare parapetto della scala Fondo Monti GPA, Politecnico di Milano
Pianta, dettaglio di un appartamento al piano terzo. Scala 1:50, 19 maggio 1961 Pianta, dettaglio di un appartamento al piano terzo. Scala 1:50, 19 maggio 1961 Fondo Monti GPA, Politecnico di Milano
Prospetto su via San Simpliciano. Scala 1:50, 1961 Prospetto su via San Simpliciano. Scala 1:50, 1961 Fondo Monti GPA, Politecnico di Milano
Prospetto su via Delio Tessa. Scala 1:100, 10 gennaio 1961 Prospetto su via Delio Tessa. Scala 1:100, 10 gennaio 1961 Fondo Monti GPA, Politecnico di Milano
Pianta piano terra. Scala 1:100, 10 gennaio 1961 Pianta piano terra. Scala 1:100, 10 gennaio 1961 Fondo Monti GPA, Politecnico di Milano
Pianta piano primo, piano secondo e piano terzo. Scala 1:100, 10 gennaio 1961 Pianta piano primo, piano secondo e piano terzo. Scala 1:100, 10 gennaio 1961 Fondo Monti GPA, Politecnico di Milano
Pianta piano quarto. Scala 1:100, 27 giugno 1959 Pianta piano quarto. Scala 1:100, 27 giugno 1959 Fondo Monti GPA, Politecnico di Milano
Sezione longitudinale. Scala 1:100, 1961 Sezione longitudinale. Scala 1:100, 1961 Fondo Monti GPA, Politecnico di Milano
Vista prospettica Vista prospettica Fondo Monti GPA, Politecnico di Milano
Scorcio da corso Garibaldi verso via Delio Tessa Scorcio da corso Garibaldi verso via Delio Tessa Stefano Suriano - 2016
L'affaccio dell'edificio su corso Garibaldi con il volume a torre L'affaccio dell'edificio su corso Garibaldi con il volume a torre Stefano Suriano - 2016
Scorcio su corso Garibaldi Scorcio su corso Garibaldi Stefano Suriano - 2016
Scorcio su via San Simpliciano angolo via Delio Tessa Scorcio su via San Simpliciano angolo via Delio Tessa Stefano Suriano - 2016
Fotopiano della facciata su corso Garibaldi Fotopiano della facciata su corso Garibaldi Stefano Suriano - 2016
Supporto cartografico. Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica Supporto cartografico. Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica Rielaborazione a cura di Ad Urbem - 2016

Criteri
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DARC
Titolare della ricerca: Politecnico di Milano - Dipartimento di Industrial Design, Arti, Comunicazione e Moda
Responsabile scientifico: Fulvo Irace, Graziella Leyla Ciagà


Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 30/04/2024

Revisori:

Alberto Coppo 2022