Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

EDIFICIO PER ABITAZIONI, UFFICI E NEGOZI IN VIA CATERINA DA FORLÌ 40

Scheda Opera

  • Scorcio su via Marostica angolo via Caterina da Forlì
  • Vista complessiva dell'edificio
  • Fotopiano e scorcio su via Marostica
  • Scorcio su via Marostica con in evidenza l'elemento verticale di lamelle frangisole
  • Il corpo commerciale con in evidenza il brise soleil che ne percorre quasi interamente il perimetro
  • Scorcio parziale su via Caterina da Forlì
  • La facciata su via Caterina da Forlì con in evidenza l'ampia fenditura centrale che divide longitudinalmente in due l'edificio
  • Supporto cartografico. Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica
  • Comune: Milano
  • Denominazione: EDIFICIO PER ABITAZIONI, UFFICI E NEGOZI IN VIA CATERINA DA FORLÌ 40
  • Indirizzo: Viale Caterina da Forlì N. 40
  • Data: 1958 - 1964
  • Tipologia: Edifici polifunzionali
  • Autori principali: Mario Asnago, Claudio Vender
Descrizione

Il lotto di progetto è situato all'incrocio tra viale Caterina da Forlì - un ampio boulevard alberato - e la più ordinaria via Marostica. Prospettante su uno slargo urbano determinato dall'incrocio di diverse strade, l'architettura che Asnago e Vender costruiscono tra il 1958 e il 1964 presenta motivi di interesse dettati dalla singolare soluzione planimetrica e distributiva, oltre alla presenza della consueta e peculiare espressività del linguaggio architettonico degli autori.
Dal punto di vista urbano, i progettisti procedono disegnando un livello terra destinato ad attività commerciali, alto un solo piano, che asseconda la forma del lotto ed è attraversato da una piccola galleria. Sopra questo elemento viene appoggiato il volume in linea del condominio, plasticamente sporgente sui due lati, il cui tracciato spezzato si sviluppa perpendicolarmente a viale Caterina da Forlì per svoltare parallelo a via Marostica, lasciando un ampio vuoto in corrispondenza dell'incontro tra le due strade. L'autonomia tra i due corpi ripropone il principio - di ispirazione moderna - della relativa indipendenza degli aspetti distributivi dalla forma urbana: una lezione già proposta a Milano in maniera radicale dal celebre complesso di Luigi Moretti in corso Italia (1951-1956) e tipica delle riflessioni razionaliste sullo sviluppo di un rinnovato rapporto tra edificio e strada, tra architettura e forma della città.
Il corpo degli appartamenti, assecondando una tendenza presente nel lavoro di Asnago e Vender a partire dalla fine degli anni Cinquanta, è connotato da una misurata plasticità volumetrica, esemplificata dall'ampia fenditura centrale che divide longitudinalmente in due l'edificio, denunciandone l'articolazione distributiva interna. Infatti l'accesso agli alloggi avviene attraverso un lungo corridoio centrale, al quale si accede da un vano scala con ascensore inserito nel punto in cui il corpo in linea si piega. Da viale Caterina da Forlì, attraverso il giardino condominiale, è possibile accedere alle residenze; sul lato opposto, su via Marostica, è situato l'ingresso carrabile alla rampa dei parcheggi interrati. Il disegno dei fronti è modulato con disinvolto gusto geometrico: nell'ampia varietà di tagli delle aperture, spicca la composizione della testata su viale Caterina da Forlì, dove il profondo scuretto del corridoio centrale suddivide due diverse colonne di serramenti, regolari a nastro sulla destra e sfalsati a portafinestra sulla sinistra. Il lungo fianco che si affaccia sullo slargo generato dall'incrocio delle due vie presenta, oltre ad una fitta sequenza di finestre di varie dimensioni, due fasce di balconi, in alcuni casi evidenziati da leggeri reticoli di montanti metallici. Su via Marostica, per limitare l'introspezione visiva rispetto alla strada in corrispondenza di un'ulteriore colonna di balconi, compare un sorprendente elemento verticale di lamelle frangisole, che si sviluppa per tutta l'altezza dell'edificio, nel quale sono ritagliati dei serramenti che rendono a tratti riflettente l'ampia superficie chiaroscurata. Il corpo commerciale a livello terra è arricchito da un brise soleil di varia profondità che ne percorre quasi interamente il perimetro.

Info
  • Progetto: 1958 - 1964
  • Esecuzione: 1958 - 1964
  • Committente: Società Immobiliare Raffaello Enne
  • Proprietà: Proprietà privata
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Mario Asnago Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=21157 SI
Claudio Vender Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=19454 SI
  • Strutture: travi e pilastri in cemento armato
  • Materiale di facciata: intonaco, lamelle frangisole metalliche
  • Coperture: a falde
  • Serramenti: in legno; metallici inseriti nel paramento a frangisole
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

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Dal punto di vista urbano, i progettisti procedono disegnando un livello terra destinato ad attività commerciali, alto un solo piano, che asseconda la forma del lotto ed è attraversato da una piccola galleria. Sopra questo elemento viene appoggiato il volume in linea del condominio, plasticamente sporgente sui due lati, il cui tracciato spezzato si sviluppa perpendicolarmente a viale Caterina da Forlì per svoltare parallelo a via Marostica, lasciando un ampio vuoto in corrispondenza dell'incontro tra le due strade. L'autonomia tra i due corpi ripropone il principio - di ispirazione moderna - della relativa indipendenza degli aspetti distributivi dalla forma urbana: una lezione già proposta a Milano in maniera radicale dal celebre complesso di Luigi Moretti in corso Italia (1951-1956) e tipica delle riflessioni razionaliste sullo sviluppo di un rinnovato rapporto tra edificio e strada, tra architettura e forma della città.
Il corpo degli appartamenti, assecondando una tendenza presente nel lavoro di Asnago e Vender a partire dalla fine degli anni Cinquanta, è connotato da una misurata plasticità volumetrica, esemplificata dall'ampia fenditura centrale che divide longitudinalmente in due l'edificio, denunciandone l'articolazione distributiva interna. Infatti l'accesso agli alloggi avviene attraverso un lungo corridoio centrale, al quale si accede da un vano scala con ascensore inserito nel punto in cui il corpo in linea si piega. Da viale Caterina da Forlì, attraverso il giardino condominiale, è possibile accedere alle residenze; sul lato opposto, su via Marostica, è situato l'ingresso carrabile alla rampa dei parcheggi interrati. Il disegno dei fronti è modulato con disinvolto gusto geometrico: nell'ampia varietà di tagli delle aperture, spicca la composizione della testata su viale Caterina da Forlì, dove il profondo scuretto del corridoio centrale suddivide due diverse colonne di serramenti, regolari a nastro sulla destra e sfalsati a portafinestra sulla sinistra. Il lungo fianco che si affaccia sullo slargo generato dall'incrocio delle due vie presenta, oltre ad una fitta sequenza di finestre di varie dimensioni, due fasce di balconi, in alcuni casi evidenziati da leggeri reticoli di montanti metallici. Su via Marostica, per limitare l'introspezione visiva rispetto alla strada in corrispondenza di un'ulteriore colonna di balconi, compare un sorprendente elemento verticale di lamelle frangisole, che si sviluppa per tutta l'altezza dell'edificio, nel quale sono ritagliati dei serramenti che rendono a tratti riflettente l'ampia superficie chiaroscurata. Il corpo commerciale a livello terra è arricchito da un brise soleil di varia profondità che ne percorre quasi interamente il perimetro.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

L'edificio sorge in un'area residenziale alla periferia ovest della città, poco oltre la cintura della circonvallazione, nei pressi della strada verso Baggio. Nell'immediato dopoguerra la zona era ancora poco edificata, caratterizzandosi per la presenza di alcune strutture assistenziali e di degenza come l'Istituto degli inabili al lavoro e il Piccolo Cottolengo Don Orione presso la Cascina Restocco, oggi scomparsa; la sede del Pio Albergo Trivulzio, altra nota istituzione milanese, sorge invece poco più a nord.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Albertini Antonio, Novati Massimo 1986 Asnago/Vender architetti Cesarenani Lipomo No
Boriani Maurizio, Morandi Corinna, Rossari Augusto 1986 Milano contemporanea. Itinerari di architettura e urbanistica Designers Riuniti Torino No
Albertini Antonio, Novati Massimo 1987 Itinerario n. 29. Asnago e Vender e Milano Domus n. 688 No
Albertini Antonio, Novati Massimo 1987 L'archivio Asnago e Vender Quaderni del Dipartimento di progettazione dell'architettura del Politecnico di Milano n. 6 63 No
Gramigna Giuliana, Mazza Sergio 2001 Milano. Un secolo di architettura milanese dal Cordusio alla Bicocca Hoepli Milano 360 No
Zucchi Cino, Cadeo Francesca, Lattuada Monica (a cura di) 2013 Asnago e Vender. L'astrazione quotidiana. Architetture e progetti 1925-1970 Hoepli Milano Si
Caruso Adam, Thomas Helen (a cura di) 2014 Asnago Vender and the construction of modern Milan gta-Verl. Zürich No
Berizzi Carlo 2015 Architectural Guide. Milan. Buildings and Projects since 1919 DOM Publishers Berlin 238-239 No
Bettini Giulio 2016 La città animata. Milano e l'architettura di Asnago Vender Libraccio Milano 62 No
Bettini Giulio 2016 Immagini della forma. Il realismo di Asnago e Vender tra pittura e architettura Bfo - Journal n. 2 46-58 No

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Archivio Asnago e Vender Mario Asnago, Claudio Vender Fondo privato, Seveso (MB) Edificio in corso Caterina da Forlì, Milano
Archivio Civico di Milano Comune di Milano

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Scorcio su via Marostica angolo via Caterina da Forlì Scorcio su via Marostica angolo via Caterina da Forlì Alessandro Sartori - 2016
Vista complessiva dell'edificio Vista complessiva dell'edificio Alessandro Sartori - 2016
Fotopiano e scorcio su via Marostica Fotopiano e scorcio su via Marostica Alessandro Sartori - 2016
Scorcio su via Marostica con in evidenza l'elemento verticale di lamelle frangisole Scorcio su via Marostica con in evidenza l'elemento verticale di lamelle frangisole Alessandro Sartori - 2016
Il corpo commerciale con in evidenza il brise soleil che ne percorre quasi interamente il perimetro Il corpo commerciale con in evidenza il brise soleil che ne percorre quasi interamente il perimetro Alessandro Sartori - 2016
Scorcio parziale su via Caterina da Forlì Scorcio parziale su via Caterina da Forlì Alessandro Sartori - 2016
La facciata su via Caterina da Forlì con in evidenza l'ampia fenditura centrale che divide longitudinalmente in due l'edificio La facciata su via Caterina da Forlì con in evidenza l'ampia fenditura centrale che divide longitudinalmente in due l'edificio Alessandro Sartori - 2016
Supporto cartografico. Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica Supporto cartografico. Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica Rielaborazione a cura di Ad Urbem - 2016

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DARC
Titolare della ricerca: Politecnico di Milano - Dipartimento di Industrial Design, Arti, Comunicazione e Moda
Responsabile scientifico: Fulvo Irace, Graziella Leyla Ciagà


Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 05/06/2024

Revisori:

Alberto Coppo 2022