Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

RICOSTRUZIONE DEL PALAZZO PEREGO DI CREMNAGO

Scheda Opera

  • L'edificio nella cortina edilizia di via Borgonuovo
  • Scorcio su via Borgonuovo
  • Il porticato a pilastri binati rivestiti in ceppo
  • Fotopiano di dettaglio della facciata su via Borgonuovo con il porticato a pilastri binati e la vista sul giardino
  • Fotopiano di dettaglio della facciata su via Borgonuovo con il porticato a pilastri binati
  • Vista del portico d'ingresso e del cortile interno
  • Supporto cartografico. Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica
  • Pianta piano terra
  • Scorcio della facciata principale dopo la ricostruzione di Cassi, foto d'epoca. Stampa fotografica b/n
  • La facciata verso il cortile, dopo l'intervento di Cassi, foto d'epoca. Stampa fotografica b/n
  • Comune: Milano
  • Denominazione: RICOSTRUZIONE DEL PALAZZO PEREGO DI CREMNAGO
  • Indirizzo: Via Borgonuovo N. 14-16
  • Data: 1947 - 1950
  • Tipologia: Edifici polifunzionali
  • Autori principali: Antonio Cassi Ramelli, Franco Moscatelli
Descrizione

Il palazzo si inserisce con equilibrio e continuità nella prestigiosa cortina edilizia compatta di via Borgonuovo, antica contrada nobiliare milanese. L'attuale aspetto dell'edificio è frutto della ricostruzione integrale della monumentale residenza risalente alla seconda metà del Settecento, completamente distrutta dalle incursioni aeree dell'agosto 1943. In un sopralluogo effettuato nel dicembre 1946 la Soprintendenza riferisce del crollo di quasi tutta la facciata al civico 14, mentre rimangono in piedi sette campate della casa al civico 16; verso il giardino le facciate delle due case risultano completamente distrutte. In accordo con la Soprintendenza, la proprietà cede al Comune gran parte del celebre giardino annesso al palazzo, in modo da agevolare la predisposizione di un piano di ricostruzione. Nel 1947 Ercole Perego di Cremnago presenta alla Soprintendenza il progetto per la demolizione delle strutture pericolanti e la realizzazione di un nuovo edificio residenziale, con uno schema planivolumetrico radicalmente diverso rispetto a quello del palazzo preesistente. La proposta progettuale, a firma dell'ingegner Franco Moscatelli con la consulenza dell'architetto Antonio Cassi Ramelli, viene giudicata positivamente e accettata con riserva.
L'edificio, sobrio esempio di inserimento dell'architettura moderna in un contesto storico, è caratterizzato dall'ampiezza del fronte su strada e dall'elegante porticato a pilastri binati rivestiti in ceppo che consente una notevole vista sul giardino da via Borgonuovo. La facciata è scandita da tre piani di aperture regolari e da un basamento interamente rivestito in ceppo concluso da una leggera trabeazione classica posta sopra le finestre del primo piano. Planivolumetricamente il fabbricato si compone di due volumi simmetrici uniti su strada dal portico d'ingresso a cinque campate; una delle riserve espresse della Soprintendenza riguardava la richiesta di ridurre da cinque a tre gli intercolumni del porticato. Cassi, facendo leva anche sulla cessione di parte del giardino effettuata dalla proprietà in favore del Comune, riesce a dimostrare che la soluzione proposta avrebbe da una parte mantenuto la continuità della cortina edilizia su via Borgonuovo, e dall'altra concesso una più ampia e generosa vista del giardino a chi avrebbe percorso la strada. L'istanza viene accolta dalla Soprintendenza e nel gennaio del 1948 viene rilasciata dal Comune regolare licenza edilizia.
Ciascuno dei due volumi che compongono il fabbricato presenta due grandi vani scala, accessibili attraverso un primo scalone che conduce al piano rialzato, prevalentemente adibito a uffici. Ai piani superiori gli appartamenti, pensati per l'alta borghesia milanese, sono sempre caratterizzati dalla presenza di un grande corridoio, che in alcuni casi assume il ruolo di vera e propria galleria distributiva degli ambienti della casa. Le unità immobiliari di maggior prestigio sono quelle rivolte verso il giardino.

Info
  • Progetto: 1947 - 1947
  • Esecuzione: 1948 - 1950
  • Committente: Ercole Perego di Cremnago
  • Proprietà: Proprietà privata
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Antonio Cassi Ramelli Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.lombardiabeniculturali.it/archivi/complessi-archivistici/MIBA0063D6/ SI
Franco Moscatelli Progetto architettonico Progetto SI
  • Strutture: travi e pilastri in calcestruzzo armato; solai in laterocemento
  • Materiale di facciata: ceppo (basamento), intonaco
  • Coperture: a falde con manto in coppi
  • Serramenti: in legno verniciato, con avvolgibili
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

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L'edificio, sobrio esempio di inserimento dell'architettura moderna in un contesto storico, è caratterizzato dall'ampiezza del fronte su strada e dall'elegante porticato a pilastri binati rivestiti in ceppo che consente una notevole vista sul giardino da via Borgonuovo. La facciata è scandita da tre piani di aperture regolari e da un basamento interamente rivestito in ceppo concluso da una leggera trabeazione classica posta sopra le finestre del primo piano. Planivolumetricamente il fabbricato si compone di due volumi simmetrici uniti su strada dal portico d'ingresso a cinque campate; una delle riserve espresse della Soprintendenza riguardava la richiesta di ridurre da cinque a tre gli intercolumni del porticato. Cassi, facendo leva anche sulla cessione di parte del giardino effettuata dalla proprietà in favore del Comune, riesce a dimostrare che la soluzione proposta avrebbe da una parte mantenuto la continuità della cortina edilizia su via Borgonuovo, e dall'altra concesso una più ampia e generosa vista del giardino a chi avrebbe percorso la strada. L'istanza viene accolta dalla Soprintendenza e nel gennaio del 1948 viene rilasciata dal Comune regolare licenza edilizia.
Ciascuno dei due volumi che compongono il fabbricato presenta due grandi vani scala, accessibili attraverso un primo scalone che conduce al piano rialzato, prevalentemente adibito a uffici. Ai piani superiori gli appartamenti, pensati per l'alta borghesia milanese, sono sempre caratterizzati dalla presenza di un grande corridoio, che in alcuni casi assume il ruolo di vera e propria galleria distributiva degli ambienti della casa. Le unità immobiliari di maggior prestigio sono quelle rivolte verso il giardino.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo: Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 (art. 136)
  • Altri Provvedimenti: Dichiarazione di notevole interesse (01/06/1963)
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

Lo storico palazzo Perego di Cremnago, di origini cinquecentesche, era stato ricostruito nella seconda metà del Settecento su progetto di Francesco Bozzolo per ospitare la residenza del finanziere Gaetano Perego. Disposto intorno a due cortili, si apriva su uno dei più importanti giardini della città, realizzato in seguito all'annessione dei terreni del monastero delle Umiliate di Sant'Erasmo. Il parco era stato disegnato nel 1817 da Luigi Canonica secondo il modello 'all'italiana', con aiuole disposte in regolari riquadri geometrici, ma successivamente venne riprogettato dal Villoresi 'all'inglese', secondo il gusto romantico dell'epoca. Fino alla fine degli anni Trenta, prima della realizzazione di via dei Giardini, il parco si saldava con quello del palazzo Borromeo d'Adda, costituendo un'unica fascia verde che si estendeva dal Borgonuovo all'attuale via Manzoni. Nella situazione odierna la zona a verde è stata ulteriormente suddivisa: una parte, accessibile da via dei Giardini, è adibita a parco pubblico, mentre una seconda area è pertinenza di palazzo Perego. Nel 2002 il vincolo di notevole interesse pubblico per il giardino, dichiarato nel 1938, viene revocato. A testimoniare l'importanza di quello che fu l'antico giardino Perego, è curioso rilevare come ai suoi margini sia possibile rintracciare una singolare concentrazione - una sorta di compendio urbano e tipologico - di architettura moderna: la casa a ville sovrapposte di Luigi Figini e Gino Pollini (1933-1934) in via dell'Annunciata, la casa di Giovanni Muzio in piazza Sant'Erasmo (1941), l'ampliamento di palazzo Borromeo d'Adda (1945-1949) in via Manzoni, di Vito Latis e Camillo Bianchi, l'edificio per abitazioni e uffici dei BBPR (1946-1948), accessibile dalla stessa via Borgonuovo e da piazza Sant'Erasmo, l'edificio per abitazioni e uffici (1949) e l'edificio residenziale (1953-1954) in via dei Giardini di Carlo de Carli e Antonio Carminati, nonchè il condominio in via dell'Annunciata 21 (1947-51) dello stesso Cassi Ramelli. Tutti esempi in cui i temi architettonici e urbani si declinano in maniera originale attraverso il rapporto con l'ambiente naturale.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Mezzanotte Paolo, Bascapè Giacomo 1948 Milano nell'arte e nella storia. Storia edilizia di Milano. Guida sistematica della città Bestetti Milano 442-443 No
Cassi Ramelli Antonio 1971 Il centro di Milano. Dal Duomo alla cerchia dei navigli. Documenti, note e divagazioni Ceschina Milano 277-279 No
Guerri Roberto (a cura di) 2004 Bombe sulla città. Milano in guerra 1942-1944 Skira Milano 268-269 No
Susani Elisabetta (a cura di) 2005 Cassi Ramelli. L'eclettismo della ragione Jaca Book Milano 253-254 Si

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Fondo Antonio Cassi Ramelli Antonio Cassi Ramelli Associazione Cassi Ramelli, Milano Palazzo dei Perego di Cremnago, Milano
Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Milano

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
L'edificio nella cortina edilizia di via Borgonuovo L'edificio nella cortina edilizia di via Borgonuovo Stefano Suriano - 2016
Scorcio su via Borgonuovo Scorcio su via Borgonuovo Stefano Suriano - 2016
Il porticato a pilastri binati rivestiti in ceppo Il porticato a pilastri binati rivestiti in ceppo Stefano Suriano - 2016
Fotopiano di dettaglio della facciata su via Borgonuovo con il porticato a pilastri binati e la vista sul giardino Fotopiano di dettaglio della facciata su via Borgonuovo con il porticato a pilastri binati e la vista sul giardino Stefano Suriano - 2016
Fotopiano di dettaglio della facciata su via Borgonuovo con il porticato a pilastri binati Fotopiano di dettaglio della facciata su via Borgonuovo con il porticato a pilastri binati Stefano Suriano - 2016
Vista del portico d'ingresso e del cortile interno Vista del portico d'ingresso e del cortile interno Stefano Suriano - 2016
Supporto cartografico. Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica Supporto cartografico. Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica Rielaborazione a cura di Ad Urbem - 2016
Pianta piano terra Pianta piano terra Fondo Antonio Cassi Ramelli, Associazione Cassi Ramelli
Scorcio della facciata principale dopo la ricostruzione di Cassi, foto d'epoca. Stampa fotografica b/n Scorcio della facciata principale dopo la ricostruzione di Cassi, foto d'epoca. Stampa fotografica b/n Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Milano
La facciata verso il cortile, dopo l'intervento di Cassi, foto d'epoca. Stampa fotografica b/n La facciata verso il cortile, dopo l'intervento di Cassi, foto d'epoca. Stampa fotografica b/n Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Milano

Criteri
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Archivio SAN - Antonio Cassi Ramelli Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DARC
Titolare della ricerca: Politecnico di Milano - Dipartimento di Industrial Design, Arti, Comunicazione e Moda
Responsabile scientifico: Fulvo Irace, Graziella Leyla Ciagà


Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 15/03/2024

Revisori:

Alberto Coppo 2022