Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CHIESA DELLA MADONNA DEI POVERI

Scheda Opera

  • Facciata principale
  • Prospetto laterale
  • Vista presbiterio
  • Vista interna
  • L'interno della chiesa, con l'altare illuminato dalle aperture nel tiburio
  • Sezione trasversale
  • Pianta
  • Sezione longitudinale
  • Prospettiva
  • Interno, navata. Stampa fotografica b/n
  • Pianta percorsi
  • Interno, altare. Stampa fotografica b/n
  • Comune: Milano
  • Denominazione: CHIESA DELLA MADONNA DEI POVERI
  • Indirizzo: Piazza Madonna dei Poveri N. 1
  • Data: 1952 - 1956
  • Tipologia: Edifici per il culto
  • Autori principali: Luigi Figini, Gino Pollini
Descrizione

La chiesa della Madonna dei Poveri, concepita come nuovo modello di architettura religiosa razionalista, è impostata sulla ripetizione di un modulo di dimensioni pari a 10x14 metri delimitato da quattro pilastri, che definisce lo spazio delle tre navate destinate ai fedeli. Completano lo schema planimetrico l'area d'accesso adiacente al sagrato (una stretta fascia che accoglie il portale cerimoniale e due ingressi laterali) e la zona del coro, confinata in un ambiente dalla pianta triangolare. L'altare, rivolto verso i fedeli come da tradizione ambrosiana, è invece iscritto in una forma esagonale aperta.
Il rigore formalistico della planimetria si rinnova nell'immagine esterna dell'edificio, orientata alla sobrietà grazie al ricorso alla finitura in cemento di tutte le facciate e che s'interrompe solo in corrispondenza dei fregi in cotto, applicati a fasce sul fronte d'ingresso.
Particolarmente interessanti sono invece le condizioni di luce che definiscono l'interno: l'illuminazione naturale - esclusivamente zenitale - scarseggia nelle navate laterali grazie ai muri perimetrali degli pseudomatronei, realizzati con grigliati in pietra semilavorata che attenuano la percezione del rapporto con l'esterno. Al contrario, la navata centrale è invasa dalla luce in corrispondenza dell'altare e del presbiterio, che proviene da 49 lucernari chiusi da cristallo temprato tipo Securit, ricavati nel tiburio e invisibili a chi sosti nelle navate.
Nel perimetro del complesso è inserita anche una cappella per le messe settimanali, disegnata come un giardino all'aperto e per questo definita dai suoi progettisti “cappella-hortus conclusus“.

Info
  • Progetto: 1952 - 1956
  • Esecuzione: 1952 - 1956
  • Committente: Diocesi di Milano
  • Proprietà: Proprietà Ente religioso
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Arturo Danusso Progetto strutturale Progetto NO
Luigi Figini Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=20126 SI
Piero Locatelli Progetto strutturale Progetto NO
Gino Pollini Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=21182 SI
Francesco Weisz Progetto strutturale Progetto NO
  • Strutture: travi e pilastri in cemento armato
  • Materiale di facciata: cemento aramato a vista, con inserti di cotto per la facciata d'ingresso
  • Coperture: in rame, interrotta da una serie di lucernai sporgenti dalla linea di gronda, chiusi da cristallo temprato tipo Securit (tiburio)
  • Serramenti: in alluminio
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
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Il rigore formalistico della planimetria si rinnova nell'immagine esterna dell'edificio, orientata alla sobrietà grazie al ricorso alla finitura in cemento di tutte le facciate e che s'interrompe solo in corrispondenza dei fregi in cotto, applicati a fasce sul fronte d'ingresso.
Particolarmente interessanti sono invece le condizioni di luce che definiscono l'interno: l'illuminazione naturale - esclusivamente zenitale - scarseggia nelle navate laterali grazie ai muri perimetrali degli pseudomatronei, realizzati con grigliati in pietra semilavorata che attenuano la percezione del rapporto con l'esterno. Al contrario, la navata centrale è invasa dalla luce in corrispondenza dell'altare e del presbiterio, che proviene da 49 lucernari chiusi da cristallo temprato tipo Securit, ricavati nel tiburio e invisibili a chi sosti nelle navate.
Nel perimetro del complesso è inserita anche una cappella per le messe settimanali, disegnata come un giardino all'aperto e per questo definita dai suoi progettisti “cappella-hortus conclusus“.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 420
  • Particella: A
Opere D'Arte:
Codice ICCd Ubicazione Tipologia Soggetto Autore Materia Tecnica Stato di Conservazione Restauri
Interno, altare Scultura Crocifisso Ruggeri Costantino Cemento Mediocre
Interno, altare tabernacolo Scuola Beato Angelico Rame
Interno, altare cripta tabernacolo Ruggeri Costantino Rame


Note

La chiesa nasce nell'ambito del piano per l'edificazione del quartiere INA-Casa di Baggio, alla periferia ovest di Milano, ed è parte del programma “Nuove chiese di periferia“ lanciato dalla diocesi meneghina. Il progetto, che ha da subito dovuto affrontare un clima di ristrettezze economiche, ha subito numerosi ridimensionamenti nel corso della realizzazione: non sono mai stati costruiti elementi fondamentali del disegno di Figini e Pollini come il quadriportico (che avrebbe dovuto circoscrivere il sagrato), l'esonartece, due ulteriori navate laterali, il battistero e il campanile.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Rogers Ernesto Nathan 1955 La chiesa del quartiere Ina-Casa di Baggio Casabella n. 208 49-57 Si
1956 Concorso Doums-Vis Securit. Figini e Pollini architetti Domus n. 318 No
Monotti Carlo 1957 Chiesa della Madonna dei Poveri a Milano L'Architettura. Cronache e Storia n. 25 452-457 Si
Aloi Roberto 1959 Nuove architetture a Milano Hoepli Milano 49-54 No
Veronesi Giulia 1959 Chiese nuove. La situazione a Milano Comunità n. 68 48-65 No
Faccioli Arturo (a cura di) 1962 Le nuove chiese di Milano. 1950-1960 Arcivescovado, Comitato per le nuove chiese Milano 111-114 No
Kidder-Smith George Everard 1963 Guida alla nuova architettura in Europa Comunità Milano 216-217 No
Rainero Angelo 1963 Il tempio della Madonna dei poveri degli architetti Figini e Pollini Si
Pica Agnoldomenico 1964 Architettura moderna in Milano. Guida Ariminum Milano 12 No
Savi Vittorio 1980 Figini e Pollini architetti Electa Milano No
Grandi Maurizio, Pracchi Attilio 1980 Milano. Guida all'architettura moderna Zanichelli Bologna 313 No
Alè Francesca, Bertelli Guia, Guidarini Stefano 1988 Itinerario n. 36. Figini e Pollini e Milano Domus n. 695 No
Polano Sergio 1991 Guida all'architettura italiana del Novecento Electa Milano 136-137 No
De Carli Cecilia (a cura di) 1994 Le nuove chiese della Diocesi di Milano. 1945-1993 Vita e Pensiero Milano 129 No
Gregotti Vittorio, Merzeri Giovanni (a cura di) 1996 Luigi Figini Gino Pollini. Opera completa Electa Milano 374-379 Si
Gramigna Giuliana, Mazza Sergio 2001 Milano. Un secolo di architettura milanese dal Cordusio alla Bicocca Hoepli Milano 263 No
Panzarella Marcello, Palazzotto Emanuele, Sciascia Andrea 2010 Nuove chiese per la liturgia rinnovata Alinea Firenze 137-138 No
Bartocci Gabriele 2015 La chiesa della Madonna dei Poveri a Milano di Figini e Pollini e l’asilo a Collegno di Giorgio Rajneri. Firenze Architettura n. 1 106-113; 186-187 Si
Berizzi Carlo 2015 Architectural Guide. Milan. Buildings and Projects since 1919 DOM Publishers Berlin 230 No
Andreola Florencia, Biraghi Marco, Lo Ricco Gabriella (a cura di) 2018 Milano. Un secolo di architettura milanese dal Cordusio alla Bicocca Hoepli Milano 184-185 No
Benedetti Jacopo 2018 La Madonna dei Poveri a Milano. Trasformazioni nei valori d’ambiente della chiesa di Figini e Pollini Arte cristiana n. 907 308-315 Si

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Fondo Figini e Pollini Luigi Figini e Gino Pollini MART - Museo Arte Rovereto e Trento, Rovereto Chiesa della Madonna dei Poveri a Milano
Fondo Figini e Pollini Luigi Figini e Gino Pollini CSAC - Centro Studi e Archivio della Comunicazione, Parma Chiesa della Madonna dei Poveri a Milano

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Facciata principale Facciata principale Marco Introini - 2015
Prospetto laterale Prospetto laterale Marco Introini - 2015
Vista presbiterio Vista presbiterio Marco Introini - 2008
Vista interna Vista interna Marco Introini - 2015
L'interno della chiesa, con l'altare illuminato dalle aperture nel tiburio L'interno della chiesa, con l'altare illuminato dalle aperture nel tiburio Marco Introini - 2008
Sezione trasversale Sezione trasversale Fondo Figini e Pollini, MART
Pianta Pianta Fondo Figini e Pollini, MART
Sezione longitudinale Sezione longitudinale Fondo Figini e Pollini, MART
Prospettiva Prospettiva Fondo Figini e Pollini, MART
Interno, navata. Stampa fotografica b/n Interno, navata. Stampa fotografica b/n Fondo Figini e Pollini, MART
Pianta percorsi Pianta percorsi Fondo Figini e Pollini, MART
Interno, altare. Stampa fotografica b/n Interno, altare. Stampa fotografica b/n Fondo Figini e Pollini, MART

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Dizionario biografico degli Italiani - Gino Pollini Visualizza
Enciclopedia Treccani - Gino Pollini Visualizza
Dizionario biografico degli Italiani – Luigi Figini Visualizza
Enciclopedia Treccani - Luigi Figini Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DARC
Titolare della ricerca: Politecnico di Milano - Dipartimento di Industrial Design, Arti, Comunicazione e Moda
Responsabile scientifico: Fulvo Irace, Graziella Leyla Ciagà


Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 18/04/2024

Revisori:

Alberto Coppo 2022