Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

GRATTACIELO PIRELLI

Scheda Opera

  • Facciata principale
  • Il fronte principale dell'edificio, visto da piazza Duca d'Aosta
  • Il fronte posteriore dell'edificio, visto da via Galvani
  • Vista da via Galvani
  • Particolare facciata su via Pirelli
  • Pianta piano tipo - piano nono +35,08
  • Pianta piano tipo - dal tredicesimo al ventinovesimo piano
  • Pianta piano tipo - dal secondo al settimo piano
  • Pianta piano tipo - piano quattordicesimo +53,58
  • Supporto cartografico. Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica
  • Pianta a q. 123,40 - rotaie carrello pulizia facciata
  • Pianta terrazzo + 116,80
  • Comune: Milano
  • Denominazione: GRATTACIELO PIRELLI
  • Indirizzo: Piazza Duca d'Aosta N. 5
  • Data: 1952 - 1961
  • Tipologia: Grattacieli
  • Autori principali: Studio Ponti Fornaroli Rosselli, Pier Luigi Nervi, Arturo Danusso, Gio Ponti
Descrizione

Il grattacielo Pirelli è certamente una delle costruzioni che meglio interpretano le riflessioni di Ponti sulla forma finita e sull'esigenza di integrazione tra arte e tecnica (o, in altre parole, tra forma e struttura), più volte espressa sia da Ponti - già negli anni Trenta - sia da Pier Luigi Nervi.
Il complesso - commissionato dalla Pirelli quale nuova sede per i propri uffici di rappresentanza - sorge su un basamento, che ricopre l'intera superficie del lotto a disposizione, in cui sono ospitati sia i piani tecnici sia il suggestivo auditorium, scandito da travi a sezione rettangolare variabile intrecciate a formare campiture a losanga. All'ossatura portante è perfettamente integrato il sistema di finitura del soffitto della sala, ordito da fasce trasparenti e retro-illuminate, che sottolineano l'andamento delle travi per contrasto con l'opacità dei pannelli del controsoffitto.
L'edificio sovrastante raggiunge l'altezza di 127 metri e, all'epoca della sua costruzione, era uno dei più alti realizzati con struttura portante in cemento armato, contrapposta dal team di progettisti al prevalente modello di matrice americana che prevedeva per gli edifici alti il ricorso all'ossatura in acciaio. Ha una planimetria studiata a partire dalla figura del diamante (tema caro alla progettazione di Ponti), le cui punte si aprono permettendo a chi lo osservi dal fianco di scoprire la configurazione a doppia valva dell'impianto planimetrico e strutturale (risolto con soli quattro setti “a farfalla“), paradossalmente tenuto insieme dal vuoto centrale su cui si organizzano i percorsi di distribuzione interna. Ancor più quando, di notte, il grattacielo diventa esempio paradigmatico del discorso sull'architettura illuminata, già affrontato da Ponti con la casa in via Dezza (1956-1957).
Gli interni sono studiati a partire da un modulo base di 95 cm, che scandisce non solo la maglia di distribuzione delle pareti mobili che garantivano flessibilità nel dimensionamento degli uffici, ma anche il ritmo di porte e arredi, molti dei quali appositamente disegnati da Ponti insieme ad alcuni dei materiali impiegati, quali le pavimentazioni in gomma striata prodotte dalla Pirelli per l'occasione che rivestono parte dell'atrio e gli spazi del piazzale antistante il grattacielo.
La facciata posteriore è caratterizzata dal cosiddetto “disegno a traliccio“, in cui le pareti di chiusura delle gabbie per gli ascensori sono traforate: non essendo portante, questa porzione del prospetto non poteva confondersi visivamente con le punte rivestite in ceramica, che invece funzionano staticamente come piloni cavi e sono quindi completamente cieche.

Info
  • Progetto: 1952 - 1960
  • Esecuzione: 1956 - 1961
  • Committente: Gruppo industriale Pirelli S.p.A.
  • Proprietà: proprietà Ente pubblico territoriale
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Arturo Danusso Progetto strutturale Progetto SI
Antonio Fornaroli Progetto architettonico Progetto NO
Antonio Fornaroli Direzione lavori Esecuzione NO
Piero Locatelli Consulente Progetto NO
Guglielmo Meardi Consulente Progetto NO
Pier Luigi Nervi Progetto strutturale Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=33915 SI
Gio Ponti Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=20138 SI
Studio Ponti Fornaroli Rosselli Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.gioponti.org/it/archivio/scheda-dell-opera/dd_161_6036/studio-ponti-fornaroli-rosselli-in-via-dezza SI
Alberto Rosselli Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.archivioalbertorosselli.com/bio NO
Bonomi Comolli Silce S.p.A. Impresa esecutrice Esecuzione NO
Giuseppe Valtolina Direzione lavori Esecuzione NO
Studio Valtolina-Dell'Orto Progetto architettonico Progetto NO
  • Strutture: travi e pilastri in cemento armato e cemento armato precompresso
  • Materiale di facciata: tessere di maiolica in gradazioni di grigio sfumate verso l'alto
  • Coperture: piana non praticabile
  • Serramenti: in alluminio anodizzato
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
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Il complesso - commissionato dalla Pirelli quale nuova sede per i propri uffici di rappresentanza - sorge su un basamento, che ricopre l'intera superficie del lotto a disposizione, in cui sono ospitati sia i piani tecnici sia il suggestivo auditorium, scandito da travi a sezione rettangolare variabile intrecciate a formare campiture a losanga. All'ossatura portante è perfettamente integrato il sistema di finitura del soffitto della sala, ordito da fasce trasparenti e retro-illuminate, che sottolineano l'andamento delle travi per contrasto con l'opacità dei pannelli del controsoffitto.
L'edificio sovrastante raggiunge l'altezza di 127 metri e, all'epoca della sua costruzione, era uno dei più alti realizzati con struttura portante in cemento armato, contrapposta dal team di progettisti al prevalente modello di matrice americana che prevedeva per gli edifici alti il ricorso all'ossatura in acciaio. Ha una planimetria studiata a partire dalla figura del diamante (tema caro alla progettazione di Ponti), le cui punte si aprono permettendo a chi lo osservi dal fianco di scoprire la configurazione a doppia valva dell'impianto planimetrico e strutturale (risolto con soli quattro setti “a farfalla“), paradossalmente tenuto insieme dal vuoto centrale su cui si organizzano i percorsi di distribuzione interna. Ancor più quando, di notte, il grattacielo diventa esempio paradigmatico del discorso sull'architettura illuminata, già affrontato da Ponti con la casa in via Dezza (1956-1957).
Gli interni sono studiati a partire da un modulo base di 95 cm, che scandisce non solo la maglia di distribuzione delle pareti mobili che garantivano flessibilità nel dimensionamento degli uffici, ma anche il ritmo di porte e arredi, molti dei quali appositamente disegnati da Ponti insieme ad alcuni dei materiali impiegati, quali le pavimentazioni in gomma striata prodotte dalla Pirelli per l'occasione che rivestono parte dell'atrio e gli spazi del piazzale antistante il grattacielo.
La facciata posteriore è caratterizzata dal cosiddetto “disegno a traliccio“, in cui le pareti di chiusura delle gabbie per gli ascensori sono traforate: non essendo portante, questa porzione del prospetto non poteva confondersi visivamente con le punte rivestite in ceramica, che invece funzionano staticamente come piloni cavi e sono quindi completamente cieche.
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Nel 1978 il grattacielo è stato venduto dalla società Pirelli alla Regione Lombardia, che nel 1983 ha avviato alcuni lavori di adeguamento sotto la direzione di Bob Noorda ed Egidio Dell'Orto, prima, e di Vico Magistretti poi. In quest'occasione sono stati rimossi tutte le pareti mobili e i rivestimenti vinilici, sostituiti da marmi e moquettes. 
Nel 2002 l'edificio ha subito gravi danni in seguito allo schianto di un piccolo aereo all'altezza del ventiseiesimo piano. Attentamente restaurato nei due anni successivi grazie a un progetto di Vincenzo Corvino e Giovanni Multari con il Gruppo Progetti e Renato Sarno Group, il Pirelli è stato inaugurato nuovamente il 18 aprile 2004.
E' stato dichiarato monumento artistico già dal 1995.
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  • Riferimento Normativo: legge 22 aprile 1941, n. 633
  • Altri Provvedimenti: DDG 22/04/1995
  • Foglio Catastale: 262
  • Particella: 33

Note

Pier Luigi Nervi si unisce al gruppo di progettazione del Grattacielo Pirelli sul finire del 1954, probabilmente interpellato dallo stesso Ponti sulla scia della collaborazione che li aveva visti disegnare insieme la copertura dell'auditorium per la Fondazione Lerici, a Stoccolma. Le modifiche più evidenti al progetto originario che seguono questo evento si rintracciano in particolare nel disegno della copertura, che ora si stacca dal solaio dell'ultimo piano lasciando a vista la conclusione in altezza dell'ossatura portante, e nella facciata a curtain wall, che arretra a filo dei pilastri per consentire di leggerne il progressivo assottigliarsi in funzione della diminuzione dei carichi portati. Nel 1978 il grattacielo è stato venduto dalla società Pirelli alla Regione Lombardia, che nel 1983 ha avviato alcuni lavori di adeguamento sotto la direzione di Bob Noorda ed Egidio Dell'Orto, prima, e di Vico Magistretti poi. In quest'occasione sono stati rimossi tutte le pareti mobili e i rivestimenti vinilici, sostituiti da marmi e moquettes. Nel 2002 l'edificio ha subito gravi danni in seguito allo schianto di un piccolo aereo all'altezza del ventiseiesimo piano. Attentamente restaurato nei due anni successivi grazie a un progetto di Vincenzo Corvino e Giovanni Multari con il Gruppo Progetti e Renato Sarno Group, il Pirelli è stato inaugurato nuovamente il 18 aprile 2004. E' stato dichiarato monumento artistico già dal 1995.

Bibliografia
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Ponti Gio 1956 Espressione del grattacielo Pirelli in costruzione a Milano Domus n. 316 Si
Viganò Vittoriano 1956 Immeuble Pirelli, Milan L'Architecture d'aujourd'hui n. 64 2-5 Si
Santini Pier Carlo 1957 Deux gratte-ciel à Milan Zodiac n. 1 Si
Joedicke Jürgen 1957 Pier Luigi Nervi Comunità Milano 128-132 No
Veronesi Giulia 1958 Il grattacielo Pirelli Domus n. 348 Si
Aloi Roberto 1959 Nuove architetture a Milano Hoepli Milano 1-6 No
1959 Le vetrate della torre Pirelli Comunità n. 74 No
Ponti Gio 1960 Il centro Pirelli Edilizia moderna n. 71 Si
Ponti Gio 1961 Prima e dopo la Pirelli Domus n. 379 31-34 No
1961 Vitrum n. 124 No
Ponti Gio 1961 Si fa coi pensieri Domus n. 379 1-30 Si
Banham Reyner 1961 Pirelli Building, Milan The Architectural Review n. 769 195-200 Si
Nervi Pier Luigi 1963 Nuove strutture Comunità Milano 10-17 Si
Pica Agnoldomenico 1964 Architettura moderna in Milano. Guida Ariminum Milano 39 No
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Grandi Maurizio, Pracchi Attilio 1980 Milano. Guida all'architettura moderna Zanichelli Bologna 326 No
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Licitra Ponti Lisa 1990 Gio Ponti. The Complete Work 1923-1978 Thames and Hudson London Si
Polano Sergio 1991 Guida all'architettura italiana del Novecento Electa Milano 141 No
Cevini Paolo 1996 Grattacielo Pirelli La Nuova Italia Scientifica Roma Si
Bassi Alberto 1999 Il caso Pirelli Casabella n. 671 68-75 Si
1999 Il grattacielo Pirelli di Gio Ponti: il concorso per la realizzazione del centro congressi L'Industria delle Costruzioni n. 331 44-47 Si
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Brandolini Sebastiano 2005 Milano. Nuova architettura Skira Milano 64-67 No
2005 Il grattacielo Pirelli a Milano Casabella n. 733 68-87 Si
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Salvo Simona 2007 Grattacielo Pirelli. Cronaca di un restauro Quaderni dell'Istituto di Storia dell'Architettura n. 44-50 571-580 Si
Croce Sergio, Poli Tiziana 2008 Il grattacielo Pirelli. Recupero dell'innovazione Frames n. 132 48-57 Si
Iori Tullia 2009 Pier Luigi Nervi Motta Milano 54-57 Si
Leoni Maria Manuela 2011 "L'architettura è facile". Le collaborazioni tra Pier Luigi Nervi e Gio Ponti (1931-1979), in Pace Sergio (a cura di), Pier Luigi Nervi. Torino, la committenza industriale, le culture architettoniche e politecniche italiane Silvana editoriale Cinisello Balsamo 77-87 No
Salvo Simona 2014 Le conseguenze del restauro. Il grattacielo Pirelli dieci anni dopo l’intervento che l’ha riscoperto Palladio n. 53 99-106 Si
Ambrogio Keoma 2014 Restaurare l'architettura contemporanea Ottagono n. 270 122-141 No
Berizzi Carlo 2015 Architectural Guide. Milan. Buildings and Projects since 1919 DOM Publishers Berlin 234-235 No
Andreola Florencia, Biraghi Marco, Lo Ricco Gabriella (a cura di) 2018 Milano. L'architettura dal 1945 a oggi HoeplI Milano 124-125 No

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Fondo Gio Ponti Gio Ponti CSAC - Centro Studi e Archivio della Comunicazione, Parma Grattacielo Pirelli, Milano
Gio Ponti Archives Gio Ponti Fondo privato, Milano Grattacielo Pirelli in Piazza Duca d’Aosta
Fondo Pier Luigi Nervi Pier Luigi Nervi MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma Strutture in cemento armato per la sede della società Pirelli, Milano
Fondo Pier Luigi Nervi Pier Luigi Nervi CSAC - Centro Studi e Archivio della Comunicazione, Parma Strutture in cemento armato per la sede della società Pirelli, Milano
Archivio Storico Pirelli Gruppo Pirelli S.p.A. Fondo privato, Milano
Fondo Grattacielo Pirelli Regione Lombardia. Direzione Generale Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, Milano
Archivio Civico di Milano Comune di Milano

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Facciata principale Facciata principale Fondo Grattacielo Pirelli, Regione Lombardia
Il fronte principale dell'edificio, visto da piazza Duca d'Aosta Il fronte principale dell'edificio, visto da piazza Duca d'Aosta Marco Introini - 2006
Il fronte posteriore dell'edificio, visto da via Galvani Il fronte posteriore dell'edificio, visto da via Galvani Marco Introini - 2006
Vista da via Galvani Vista da via Galvani Marco Introini - 2008
Particolare facciata su via Pirelli Particolare facciata su via Pirelli Marco Introini - 2008
Pianta piano tipo - piano nono +35,08 Pianta piano tipo - piano nono +35,08 Fondo Grattacielo Pirelli, Regione Lombardia
Pianta piano tipo - dal tredicesimo al ventinovesimo piano Pianta piano tipo - dal tredicesimo al ventinovesimo piano Fondo Grattacielo Pirelli, Regione Lombardia
Pianta piano tipo - dal secondo al settimo piano Pianta piano tipo - dal secondo al settimo piano Fondo Grattacielo Pirelli, Regione Lombardia
Pianta piano tipo - piano quattordicesimo +53,58 Pianta piano tipo - piano quattordicesimo +53,58 Fondo Grattacielo Pirelli, Regione Lombardia
Supporto cartografico. Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica Supporto cartografico. Comune di Milano - Servizio SIT e Toponomastica Rielaborazione a cura di Ad Urbem - 2016
Pianta a q. 123,40 - rotaie carrello pulizia facciata Pianta a q. 123,40 - rotaie carrello pulizia facciata Fondo Grattacielo Pirelli, Regione Lombardia
Pianta terrazzo + 116,80 Pianta terrazzo + 116,80 Fondo Grattacielo Pirelli, Regione Lombardia

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Dizionario biografico degli Italiani - Pier Luigi Nervi Visualizza
Enciclopedia Treccani - Pier Luigi Nervi Visualizza
SAN Archivi degli Architetti - Pier Luigi Nervi Visualizza
MAXXI Patrimonio - Pier Luigi Nervi Visualizza
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Enciclopedia Treccani - Gio Ponti Visualizza
SAN Archivi degli Architetti - Gio Ponti Visualizza
Fondo Archivistico Sistema Museale dell’Università di Parma - Gio Ponti Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DARC
Titolare della ricerca: Politecnico di Milano - Dipartimento di Industrial Design, Arti, Comunicazione e Moda
Responsabile scientifico: Fulvo Irace, Graziella Leyla Ciagà


Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 02/05/2024

Revisori:

Alberto Coppo 2022