GRATTACIELO PIRELLI
Scheda Opera
- Comune: Milano
- Denominazione: GRATTACIELO PIRELLI
- Indirizzo: Piazza Duca d'Aosta N. 5
- Data: 1952 - 1961
- Tipologia: Grattacieli
- Autori principali: Studio Ponti Fornaroli Rosselli, Pier Luigi Nervi, Arturo Danusso, Gio Ponti
Descrizione
Il grattacielo Pirelli è certamente una delle costruzioni che meglio interpretano le riflessioni di Ponti sulla forma finita e sull'esigenza di integrazione tra arte e tecnica (o, in altre parole, tra forma e struttura), più volte espressa sia da Ponti - già negli anni Trenta - sia da Pier Luigi Nervi.
Il complesso - commissionato dalla Pirelli quale nuova sede per i propri uffici di rappresentanza - sorge su un basamento, che ricopre l'intera superficie del lotto a disposizione, in cui sono ospitati sia i piani tecnici sia il suggestivo auditorium, scandito da travi a sezione rettangolare variabile intrecciate a formare campiture a losanga. All'ossatura portante è perfettamente integrato il sistema di finitura del soffitto della sala, ordito da fasce trasparenti e retro-illuminate, che sottolineano l'andamento delle travi per contrasto con l'opacità dei pannelli del controsoffitto.
L'edificio sovrastante raggiunge l'altezza di 127 metri e, all'epoca della sua costruzione, era uno dei più alti realizzati con struttura portante in cemento armato, contrapposta dal team di progettisti al prevalente modello di matrice americana che prevedeva per gli edifici alti il ricorso all'ossatura in acciaio. Ha una planimetria studiata a partire dalla figura del diamante (tema caro alla progettazione di Ponti), le cui punte si aprono permettendo a chi lo osservi dal fianco di scoprire la configurazione a doppia valva dell'impianto planimetrico e strutturale (risolto con soli quattro setti “a farfalla“), paradossalmente tenuto insieme dal vuoto centrale su cui si organizzano i percorsi di distribuzione interna. Ancor più quando, di notte, il grattacielo diventa esempio paradigmatico del discorso sull'architettura illuminata, già affrontato da Ponti con la casa in via Dezza (1956-1957).
Gli interni sono studiati a partire da un modulo base di 95 cm, che scandisce non solo la maglia di distribuzione delle pareti mobili che garantivano flessibilità nel dimensionamento degli uffici, ma anche il ritmo di porte e arredi, molti dei quali appositamente disegnati da Ponti insieme ad alcuni dei materiali impiegati, quali le pavimentazioni in gomma striata prodotte dalla Pirelli per l'occasione che rivestono parte dell'atrio e gli spazi del piazzale antistante il grattacielo.
La facciata posteriore è caratterizzata dal cosiddetto “disegno a traliccio“, in cui le pareti di chiusura delle gabbie per gli ascensori sono traforate: non essendo portante, questa porzione del prospetto non poteva confondersi visivamente con le punte rivestite in ceramica, che invece funzionano staticamente come piloni cavi e sono quindi completamente cieche.
Info
- Progetto: 1952 - 1960
- Esecuzione: 1956 - 1961
- Committente: Gruppo industriale Pirelli S.p.A.
- Proprietà: proprietà Ente pubblico territoriale
Autori
Nome | Cognome | Ruolo | Fase Progetto | Archivio Architetti | Url Profilo | Autore Principale |
---|---|---|---|---|---|---|
Arturo | Danusso | Progetto strutturale | Progetto | SI | ||
Antonio | Fornaroli | Progetto architettonico | Progetto | NO | ||
Antonio | Fornaroli | Direzione lavori | Esecuzione | NO | ||
Piero | Locatelli | Consulente | Progetto | NO | ||
Guglielmo | Meardi | Consulente | Progetto | NO | ||
Pier Luigi | Nervi | Progetto strutturale | Progetto | Visualizza Profilo | https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=33915 | SI |
Gio | Ponti | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=20138 | SI |
Studio | Ponti Fornaroli Rosselli | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | https://www.gioponti.org/it/archivio/scheda-dell-opera/dd_161_6036/studio-ponti-fornaroli-rosselli-in-via-dezza | SI |
Alberto | Rosselli | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | https://www.archivioalbertorosselli.com/bio | NO |
Bonomi Comolli | Silce S.p.A. | Impresa esecutrice | Esecuzione | NO | ||
Giuseppe | Valtolina | Direzione lavori | Esecuzione | NO | ||
Studio | Valtolina-Dell'Orto | Progetto architettonico | Progetto | NO |
- Strutture: travi e pilastri in cemento armato e cemento armato precompresso
- Materiale di facciata: tessere di maiolica in gradazioni di grigio sfumate verso l'alto
- Coperture: piana non praticabile
- Serramenti: in alluminio anodizzato
- Stato Strutture: Buono
- Stato Materiale di facciata: Buono
- Stato Coperture: Buono
- Stato Serramenti: Buono
- Vincolo: Riconosciuta
- Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo: legge 22 aprile 1941, n. 633
- Altri Provvedimenti: DDG 22/04/1995
- Foglio Catastale: 262
- Particella: 33
Note
Pier Luigi Nervi si unisce al gruppo di progettazione del Grattacielo Pirelli sul finire del 1954, probabilmente interpellato dallo stesso Ponti sulla scia della collaborazione che li aveva visti disegnare insieme la copertura dell'auditorium per la Fondazione Lerici, a Stoccolma. Le modifiche più evidenti al progetto originario che seguono questo evento si rintracciano in particolare nel disegno della copertura, che ora si stacca dal solaio dell'ultimo piano lasciando a vista la conclusione in altezza dell'ossatura portante, e nella facciata a curtain wall, che arretra a filo dei pilastri per consentire di leggerne il progressivo assottigliarsi in funzione della diminuzione dei carichi portati. Nel 1978 il grattacielo è stato venduto dalla società Pirelli alla Regione Lombardia, che nel 1983 ha avviato alcuni lavori di adeguamento sotto la direzione di Bob Noorda ed Egidio Dell'Orto, prima, e di Vico Magistretti poi. In quest'occasione sono stati rimossi tutte le pareti mobili e i rivestimenti vinilici, sostituiti da marmi e moquettes. Nel 2002 l'edificio ha subito gravi danni in seguito allo schianto di un piccolo aereo all'altezza del ventiseiesimo piano. Attentamente restaurato nei due anni successivi grazie a un progetto di Vincenzo Corvino e Giovanni Multari con il Gruppo Progetti e Renato Sarno Group, il Pirelli è stato inaugurato nuovamente il 18 aprile 2004. E' stato dichiarato monumento artistico già dal 1995.
Bibliografia
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---|---|---|---|---|---|---|
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1955 | Nuova sede Pirelli. Forma e struttura tipica delle Piante | Rivista Pirelli n. 3 | Si | |||
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Fonti Archivistiche
Titolo | Autore | Ente | Descrizione | Conservazione |
---|---|---|---|---|
Fondo Gio Ponti | Gio Ponti | CSAC - Centro Studi e Archivio della Comunicazione, Parma | Grattacielo Pirelli, Milano | |
Gio Ponti Archives | Gio Ponti | Fondo privato, Milano | Grattacielo Pirelli in Piazza Duca d’Aosta | |
Fondo Pier Luigi Nervi | Pier Luigi Nervi | MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma | Strutture in cemento armato per la sede della società Pirelli, Milano | |
Fondo Pier Luigi Nervi | Pier Luigi Nervi | CSAC - Centro Studi e Archivio della Comunicazione, Parma | Strutture in cemento armato per la sede della società Pirelli, Milano | |
Archivio Storico Pirelli | Gruppo Pirelli S.p.A. | Fondo privato, Milano | ||
Fondo Grattacielo Pirelli | Regione Lombardia. Direzione Generale Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, Milano | |||
Archivio Civico di Milano | Comune di Milano |
Allegati
Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale. | |
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale. | |
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale, | |
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale. | |
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive. | |
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale. | |
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo | Url |
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Dizionario biografico degli Italiani - Pier Luigi Nervi | Visualizza |
Enciclopedia Treccani - Pier Luigi Nervi | Visualizza |
SAN Archivi degli Architetti - Pier Luigi Nervi | Visualizza |
MAXXI Patrimonio - Pier Luigi Nervi | Visualizza |
Gio Ponti official website | Visualizza |
Enciclopedia Treccani - Gio Ponti | Visualizza |
SAN Archivi degli Architetti - Gio Ponti | Visualizza |
Fondo Archivistico Sistema Museale dell’Università di Parma - Gio Ponti | Visualizza |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: DARCTitolare della ricerca: Politecnico di Milano - Dipartimento di Industrial Design, Arti, Comunicazione e Moda
Responsabile scientifico: Fulvo Irace, Graziella Leyla Ciagà
Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 02/05/2024
Revisori:
Alberto Coppo 2022