Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

PONTE CADORE

Scheda Opera

  • Il ponte visto da valle
  • Il ponte, la gamba e il semi impalcato di monte
  • Il ponte sul Piave
  • Il ponte, visto da monte
  • Il viadotto 2 e il ponte visti dal fondo valle
  • Il ponte visto da ovest, sullo sfondo il viadotto 2
  • Il viadotto 2 in costruzione, la posa delle travi
  • Il ponte in costruzione, il varo della gamba di valle
  • Il ponte in costruzione, il varo della gamba di monte
  • Il ponte, dettaglio della cerniera di ancoraggio alla spalla del monte
  • Il ponte in costruzione, il varo dei semi impalcati
  • Il ponte, prove di carico
  • Comune: Pieve di Cadore
  • Località: Tai di Cadore
  • Denominazione: PONTE CADORE
  • Indirizzo: Strada Statale 51
  • Data: 1980 - 1985
  • Tipologia: Infrastrutture
  • Autori principali: Pietro Matildi
Descrizione

Il ponte è costituito da quattro distinte sezioni sviluppate nel territori dei comuni di Perarolo di Cadore, frazione di Caralte, e Pieve di Cadore, frazione di Tai, per una lunghezza totale di 1150 metri. Oltre che del ponte vero e proprio sul fiume Piave, l'infrastruttura si compone di tre viadotti di avvicinamento, costruiti su pile di calcestruzzo armato a base rettangolare e travi reticolari in acciaio Corten sulle quali è gettata la soletta, sempre in CA, della sede stradale. Di seguito si riportano la sequenza, partendo da valle, e le caratteristiche dei diversi viadotti:
- viadotto 1 (Perarolo di Cadore), 6 campate, luce tipica 45 metri, altezza massima delle pile 45 metri;
- viadotto 2 (Perarolo di Cadore), 7 campate, luce tipica 35 metri, altezza massima delle pile 45 metri;
- ponte (tra Perarolo e Pieve di Cadore), luce 272 metri (72 + 128 + 72), altezza massima sull'alveo del fiume 184 metri;
- viadotto 3 (Pieve di Cadore), 11 campate, luce tipica 35 + 45 metri, altezza massima delle pile 70 metri.
Il cantiere è stato organizzato prevedendo la realizzazione in primo luogo delle pile, quindi la posa delle travi reticolari degli impalcati e la gettata delle solette, in modo da ultimare innanzitutto i tre viadotti. In un secondo tempo, utilizzando i piani stradali dei viadotti come base di lavoro, si è proceduto alla realizzazione del ponte vero e proprio.
E' proprio questa parte, il ponte "spezzat" sul fiume Piave, che rappresenta certamente la parte più pregevole dell'infrastruttura. Esso è composto da due semi impalcati giuntati tra loro a metà della luce e sostenuti da due gambe a forma di "A", inclinate a 45° e incernierate alle spalle del monte. Tutti questi elementi sono costituiti da telai in struttura ortotropa assemblati sui viadotti limitrofi e successivamente varati in opera.
Anche la posa in opera dei quattro elementi del ponte ad arco è stato particolarmente impegnativo. In prima istanza è stata varata la gamba di valle, calata in verticale dal bordo del viadotto 2 sino ad incernierarne le due estremità inferiori alla spalla del monte; quindi si è proceduto col varo del semi impalcato di valle, facendolo scorrere parallelamente dall'impalcato del viadotto 2 sino a farlo appoggiare sulla gamba precedentemente varata e portarlo dunque in posizione. La stessa operazione è stata ripetuta sulla speculare sezione a monte, utilizzando il viadotto 3 come base di lavoro.

Info
  • Progetto: 1980 - 1980
  • Esecuzione: 1980 - 1985
  • Committente: ANAS
  • Proprietà: Proprietà pubblica
  • Destinazione originaria: Viadotto automobilistico
  • Destinazione attuale: Viadotto automobilistico
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Giuseppe Matildi Progetto architettonico Progetto NO
Pietro Matildi Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.treccani.it/enciclopedia/pietro-matildi/ SI
  • Strutture: Calcestruzzo armato, acciaio Corten
  • Coperture: Asfalto

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- viadotto 1 (Perarolo di Cadore), 6 campate, luce tipica 45 metri, altezza massima delle pile 45 metri;
- viadotto 2 (Perarolo di Cadore), 7 campate, luce tipica 35 metri, altezza massima delle pile 45 metri;
- ponte (tra Perarolo e Pieve di Cadore), luce 272 metri (72 + 128 + 72), altezza massima sull'alveo del fiume 184 metri;
- viadotto 3 (Pieve di Cadore), 11 campate, luce tipica 35 + 45 metri, altezza massima delle pile 70 metri.
Il cantiere è stato organizzato prevedendo la realizzazione in primo luogo delle pile, quindi la posa delle travi reticolari degli impalcati e la gettata delle solette, in modo da ultimare innanzitutto i tre viadotti. In un secondo tempo, utilizzando i piani stradali dei viadotti come base di lavoro, si è proceduto alla realizzazione del ponte vero e proprio.
E' proprio questa parte, il ponte "spezzat" sul fiume Piave, che rappresenta certamente la parte più pregevole dell'infrastruttura. Esso è composto da due semi impalcati giuntati tra loro a metà della luce e sostenuti da due gambe a forma di "A", inclinate a 45° e incernierate alle spalle del monte. Tutti questi elementi sono costituiti da telai in struttura ortotropa assemblati sui viadotti limitrofi e successivamente varati in opera.
Anche la posa in opera dei quattro elementi del ponte ad arco è stato particolarmente impegnativo. In prima istanza è stata varata la gamba di valle, calata in verticale dal bordo del viadotto 2 sino ad incernierarne le due estremità inferiori alla spalla del monte; quindi si è proceduto col varo del semi impalcato di valle, facendolo scorrere parallelamente dall'impalcato del viadotto 2 sino a farlo appoggiare sulla gamba precedentemente varata e portarlo dunque in posizione. La stessa operazione è stata ripetuta sulla speculare sezione a monte, utilizzando il viadotto 3 come base di lavoro.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

Il ponte si trova a cavallo dei comuni di Pieve di Cadore (frazione Tai di Cadore) e Perarolo di Cadore (frazione Caralte). Schedatore: Cristiano Guarneri Immagini tratte da www.matildi.com

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Il ponte visto da valle Il ponte visto da valle
Il ponte, la gamba e il semi impalcato di monte Il ponte, la gamba e il semi impalcato di monte
Il ponte sul Piave Il ponte sul Piave
Il ponte, visto da monte Il ponte, visto da monte
Il viadotto 2 e il ponte visti dal fondo valle Il viadotto 2 e il ponte visti dal fondo valle
Il ponte visto da ovest, sullo sfondo il viadotto 2 Il ponte visto da ovest, sullo sfondo il viadotto 2
Il viadotto 2 in costruzione, la posa delle travi Il viadotto 2 in costruzione, la posa delle travi
Il ponte in costruzione, il varo della gamba di valle Il ponte in costruzione, il varo della gamba di valle
Il ponte in costruzione, il varo della gamba di monte Il ponte in costruzione, il varo della gamba di monte
Il ponte, dettaglio della cerniera di ancoraggio alla spalla del monte Il ponte, dettaglio della cerniera di ancoraggio alla spalla del monte
Il ponte in costruzione, il varo dei semi impalcati Il ponte in costruzione, il varo dei semi impalcati
Il ponte, prove di carico Il ponte, prove di carico

Criteri
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
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Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per il Veneto
Titolare della ricerca: Università di Padova – Dipartimento beni culturali
Responsabile scientifico: Elena Svalduz


Scheda redatta da
creata il 31/12/2015
ultima modifica il 24/04/2024

Revisori:

Menzietti Giulia 2021