SCALINATE
Scheda Opera
- Comune: Longarone
- Denominazione: SCALINATE
- Indirizzo: Via Roma
- Data: 1964 - 1965
- Tipologia: Spazi pubblici
- Autori principali: Francesco Tentori
Descrizione
Il piano particolareggiato per la ricostruzione del centro di Longarone dopo il disastro del Vajont, redatto da G. Samonà con la collaborazione di C. Dardi, E. Mattioli, V. Pastor, G.U. Polesello, L. Semerani e R. Bianchin, approvato nel novembre del 1964, prevedeva la ricostruzione del paese sul sito del precedente abitato e, contemporaneamente, l'espansione di esso a monte e a valle. Nel settore verso monte, una nuova strada alta (oggi via Manzoni) avrebbe affiancato il sinuoso andamento dell'arteria del vecchio paese (odierna via Roma) a una quota superiore di 12-15 metri. Le nuove espansioni, sempre secondo il piano Samonà, si sarebbero dovute connettere al vecchio tessuto con percorsi pedonali, la cui progettazione fu presa in carico da Gianni Avon e Francesco Tentori.
Le scalinate, che per l'appunto collegano via Roma con via Manzoni, sono distribuite in tre diversi punti del paese: Gradinate ai Murazzi, le più settentrionali, accanto al municipio e di fronte alle scuole elementari progettate da Dardi; Gradinate Sartori, in punto intermedio presso l'omonima piazzetta poco distante dalla chiesa di Michelucci; infine Gradinate Stefani, le più meridionali, all'altezza della congiunzione tra via Roma e la Strada Provinciale 251.
Le scalinate sono costituite da strutture in cemento rivestite interamente in Trachite per le pareti e pietra di Castellavazzo per le pedate e la pavimentazione più in generale. Esse si articolano in diverse rampe con pianerottoli intermedi, intesi come punti panoramici sulla valle e provvisti di sedute. Nelle scalinate Murazzi e Sartori le rampe hanno andamento parallelo o normale rispetto alle strade, mentre nelle scalinate Stefani l'andamento è inclinato di 45° rispetto alle strade. Le pareti delle scalinate presentano superfici fortemente variate, ricche di sporgenze e rientranze che creano una molteplicità di volumi prismatici conferenti plasticità alla struttura. In alcuni di questi volumi sporgenti, così come negli angoli dei pianerottoli, sono ricavate fioriere.
Info
- Progetto: 1964 - 1965
- Esecuzione: 1965 - 1965
- Tipologia Specifica: Sistema di rampe e scalinate
- Committente: Amministrazione comunale di Longarone
- Proprietà: Proprietà pubblica
- Destinazione originaria: spazio pubblico
- Destinazione attuale: spazio pubblico
Autori
Nome | Cognome | Ruolo | Fase Progetto | Archivio Architetti | Url Profilo | Autore Principale |
---|---|---|---|---|---|---|
Gianni | Avon | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | https://www.architettiavon.it/biografia/ | NO |
Francesco | Tentori | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=comparc&Chiave=486365 | SI |
- Strutture: Calcestruzzo armato
- Materiale di facciata: Pietra di Castellavazzo e Trachite
- Stato Strutture: Buono
- Stato Materiale di facciata: Buono
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: -
- Particella: -
Note
Schedatore: Cristiano Guarneri Immagini: Cristiano Guarneri (salvo ove indicato diversamente)
Bibliografia
Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
---|---|---|---|---|---|---|
Francesco Tentori | 1968 | Longarone: uomini, fatti, carta | Casabella n. 330 | Milano | 30-41 | Si |
Zucconi Guido | 2000 | Longarone, 1964-1972: nella città ricostruita, in Gianni Avon: architetture e progetti 1947-1997, a cura di F. Luppi, G. Zucconi | Marsilio | Venezia | 85-93 | Si |
Tentori Francesco | 2000 | Testimonianza, in Luppi Ferruccio, Zucconi Guido (a cura di) Gianni Avon: architetture e progetti 1947-1997 | Marsilio | Venezia | 17 | Si |
Luppi Ferruccio, Zucconi Guido (a cura di) | 2000 | Gianni Avon: architetture e progetti 1947-1997 | Marsilio | Venezia | 133 | Si |
Longhi Davide | 2012 | Novecento: architetture e città del Veneto | Il Poligrafo | Padova | 417 | Si |
Allegati
Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale. | |
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale. | |
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale. | |
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale. |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per il VenetoTitolare della ricerca: Università di Padova – Dipartimento beni culturali
Responsabile scientifico: Elena Svalduz
Scheda redatta da Cristiano Guarneri
creata il 31/12/2015
ultima modifica il 10/04/2024
Revisori:
Menzietti Giulia 2021