Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CENTRALE IDROELETTRICA

Scheda Opera

  • Fronte di ingresso alla galleria
  • Edificio degli uffici, facciata
  • Edificio per uffici, retro
  • Monumento ai caduti del lavoro
  • Gli impianti elettrici sulla prima terrazza
  • Gli impianti elettrici sulla seconda terrazza
  • La stazione di smistamento a esedra
  • La stazione di smistamento a esedra, retro
  • L'edificio degli uffici, sullo sfondo le case operaie
  • Sala macchine (da progettodighe.it)
  • La sala comandi (da progettodighe.it)
  • Comune: Soverzene
  • Denominazione: CENTRALE IDROELETTRICA
  • Indirizzo: SP 11, km 19
  • Data: 1939 - 1953
  • Tipologia: Impianti idrici, elettrici o idroelettrici
  • Autori principali: Giuseppe Mignozzi
Descrizione

Situata sulla sponda sinistra del Piave, di fronte a Ponte nelle Alpi, la Centrale "Achille Gaggia" costituisce il cuore del grande sistema di impianti a sbarramento costruito dalla S.A.D.E. nel secondo dopoguerra. Essa è infatti a capo del sistema dell'Alto Piave, Boite e Maè, da cui raccoglie le acque per regolarne l'afflusso verso valle, nel lago di Santa Croce e nel sistema del Cellina. Era definita "centrale pilota" poiché era in grado di intervenire sugli altri impianti in risposta alle variazioni di carico dell'utenza. La centrale è oggi alimentata da due bacini di ritenuta interconnessi, uno formato dallo sbarramento in val Gallina con funzione di regolazione giornaliera, l'altro da una diga a Pieve di Cadore con funzione di regolazione stagionale. Lo scarico dell'acqua avviene nel Piave o, tramite un canale di derivazione, nel lago di Santa Croce da dove viene poi sfruttata dagli impianti del Fadalto.
Progettata nel 1939, i lavori di costruzione iniziarono nel 1942 per essere subito interrotti dalla guerra; la centrale entrò in funzione nel 1951 ma fu completamente terminata nel 1953. La progettazione fu curata interamente dal personale dell'ufficio tecnico della Sade: Carlo Semenza per la parte idraulica, Mario Mainardis per quella elettrica e Giuseppe Mignozzi per l'architettura. Il progetto iniziale prevedeva una sala macchine esterna ma per ragioni tecniche ed economiche, imposte dal periodo bellico e postbellico, si scelse la soluzione in caverna con la sistemazione però di uffici, magazzini e officina meccanica in edifici esterni.
Il complesso di edifici e impianti si sviluppa attorno a un piazzale romboidale aperto sul Piave. Ad esso fa da sfondo l'ingresso alla galleria, mentre ai lati si dispiegano due cancellate con pilastri e architravi in pietra su cui si innestano l'edificio per uffici a nord, e il monumento ai caduti a sud. Dal vertice est del piazzale si diparte una breve strada rettilinea conducente verso l'ingresso della galleria, caratterizzato da una fronte tripartita in pietra liscia con vetrate rettangolari.
Gli impianti elettrici si dispongono su terrazze lungo il pendio della montagna al di sopra della galleria. Fulcro del sistema è la stazione di smistamento delle linee elettriche, un'esedra a monte contenente in nicchie semicircolari tra pilastri bugnati gli isolatori termici dei cavi di uscita. La galleria, lunga mezzo chilometro, conduce alla sala macchine dove sono in funzione quattro gruppi di turbine Francis (due De Pretto Escher Wiss e due Riva) accoppiate ad alternatori su asse verticale, ciascuna della potenza di 55.000 KW. Particolarmente accorta è la progettazione, curata da Mignozzi, dell'illuminazione interna. La galleria è illuminata da una suggestiva successione di arcate lungo i lati, mentre nella sala macchine si aprono vere e proprie finestre retroilluminate. Queste ultime, unitamente agli affreschi sulla volta con scorci di cielo dal sapore tiepolesco, tolgono l'oppressione claustrofobica del locale sotterraneo dando l'impressione della presenza di luce solare.

Info
  • Progetto: 1939 - 1942
  • Esecuzione: 1942 - 1953
  • Tipologia Specifica: Centrale idroelettrica in galleria
  • Committente: Società Adriatica di Elettricità (S.A.D.E)
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: Impianto di produzione di energia elettrica
  • Destinazione attuale: Impianto di produzione di energia elettrica
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Mario Mainardis Progetto Impianti Progetto NO
Giuseppe Mignozzi Progetto architettonico Progetto SI
Carlo Semenza Progetto Impianti Progetto NO
  • Strutture: Calcestruzzo armato
  • Materiale di facciata: Calcestruzzo armato, pietra
  • Stato Strutture: Ottimo
  • Stato Materiale di facciata: Ottimo

													Array
(
    [id_opera] => 2682
    [codice] => BL020
    [denominazione] => CENTRALE IDROELETTRICA
    [regione] => Veneto
    [provincia] => Belluno
    [comune] => Soverzene
    [localita] => 
    [indirizzo] => SP 11, km 19
    [id_categoria] => 2
    [id_tipologia] => 29
    [tipologia_specifica] => Centrale idroelettrica in galleria
    [anno_inizio_progetto] => 1939
    [anno_fine_progetto] => 1942
    [anno_inizio_esecuzione] => 1942
    [anno_fine_esecuzione] => 1953
    [classificazione] => 
    [id_livello_scheda] => 1
    [codice_iccd] => 
    [codice_benitutelati] => 
    [informazioni_architettoniche] => Situata sulla sponda sinistra del Piave, di fronte a Ponte nelle Alpi, la Centrale "Achille Gaggia" costituisce il cuore del grande sistema di impianti a sbarramento costruito dalla S.A.D.E. nel secondo dopoguerra. Essa è infatti a capo del sistema dell'Alto Piave, Boite e Maè, da cui raccoglie le acque per regolarne l'afflusso verso valle, nel lago di Santa Croce e nel sistema del Cellina. Era definita "centrale pilota" poiché era in grado di intervenire sugli altri impianti in risposta alle variazioni di carico dell'utenza. La centrale è oggi alimentata da due bacini di ritenuta interconnessi, uno formato dallo sbarramento in val Gallina con funzione di regolazione giornaliera, l'altro da una diga a Pieve di Cadore con funzione di regolazione stagionale. Lo scarico dell'acqua avviene nel Piave o, tramite un canale di derivazione, nel lago di Santa Croce da dove viene poi sfruttata dagli impianti del Fadalto.
Progettata nel 1939, i lavori di costruzione iniziarono nel 1942 per essere subito interrotti dalla guerra; la centrale entrò in funzione nel 1951 ma fu completamente terminata nel 1953. La progettazione fu curata interamente dal personale dell'ufficio tecnico della Sade: Carlo Semenza per la parte idraulica, Mario Mainardis per quella elettrica e Giuseppe Mignozzi per l'architettura. Il progetto iniziale prevedeva una sala macchine esterna ma per ragioni tecniche ed economiche, imposte dal periodo bellico e postbellico, si scelse la soluzione in caverna con la sistemazione però di uffici, magazzini e officina meccanica in edifici esterni.
Il complesso di edifici e impianti si sviluppa attorno a un piazzale romboidale aperto sul Piave. Ad esso fa da sfondo l'ingresso alla galleria, mentre ai lati si dispiegano due cancellate con pilastri e architravi in pietra su cui si innestano l'edificio per uffici a nord, e il monumento ai caduti a sud. Dal vertice est del piazzale si diparte una breve strada rettilinea conducente verso l'ingresso della galleria, caratterizzato da una fronte tripartita in pietra liscia con vetrate rettangolari.
Gli impianti elettrici si dispongono su terrazze lungo il pendio della montagna al di sopra della galleria. Fulcro del sistema è la stazione di smistamento delle linee elettriche, un'esedra a monte contenente in nicchie semicircolari tra pilastri bugnati gli isolatori termici dei cavi di uscita. La galleria, lunga mezzo chilometro, conduce alla sala macchine dove sono in funzione quattro gruppi di turbine Francis (due De Pretto Escher Wiss e due Riva) accoppiate ad alternatori su asse verticale, ciascuna della potenza di 55.000 KW. Particolarmente accorta è la progettazione, curata da Mignozzi, dell'illuminazione interna. La galleria è illuminata da una suggestiva successione di arcate lungo i lati, mentre nella sala macchine si aprono vere e proprie finestre retroilluminate. Queste ultime, unitamente agli affreschi sulla volta con scorci di cielo dal sapore tiepolesco, tolgono l'oppressione claustrofobica del locale sotterraneo dando l'impressione della presenza di luce solare.
    [committente] => Società Adriatica di Elettricità (S.A.D.E)
    [foglio_catastale] => 
    [particella] => 
    [strutture] => Calcestruzzo armato
    [id_stato_struttura] => 1
    [materiale_facciata] => Calcestruzzo armato, pietra
    [id_stato_facciata] => 1
    [coperture] => 
    [id_stato_coperture] => 0
    [serramenti] => 
    [id_stato_serramenti] => 0
    [destinazione_originaria] => Impianto di produzione di energia elettrica
    [destinazione_attuale] => Impianto di produzione di energia elettrica
    [trasformazioni] => 
    [id_tipo_proprieta] => 6
    [specifiche_proprieta] => Enel
    [id_tipo_provvedimento] => 1
    [data_provvedimento] => 
    [riferimento_normativo] => 
    [altri_provvedimenti] => 
    [vincolo] => 0
    [note] => Schedatore: Cristiano Guarneri
Immagini: Cristiano Guarneri (eccetto ove indicato diversamente)
    [denominazione_aggregato] => 
    [latitude] => 46.201100
    [longitude] => 12.303129
    [score] => 2
    [id_user] => 0
    [status] => 1
    [date_add] => 2015-12-31 00:00:00
    [date_upd] => 2023-02-01 12:34:24
    [categoria] => B. Opera selezionata
    [tipologia] => Impianti idrici, elettrici o idroelettrici
    [proprieta] => Proprietà privata
    [cat_autori] => Giuseppe Mignozzi
    [id_regione] => 1
)
1
												
  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -
Opere D'Arte:
Codice ICCd Ubicazione Tipologia Soggetto Autore Materia Tecnica Stato di Conservazione Restauri
OAC Affresco La forza delle acque e dell'elettricità Walter Resentera Affresco
OAC Affresco I lavori di costruzione della centrale Affresco
OAC Mosaico Il sistema di impianti pilotato dalla Centrale "Achille Gaggia" Mario De Luigi Vetro


Note

Schedatore: Cristiano Guarneri Immagini: Cristiano Guarneri (eccetto ove indicato diversamente)

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
De Vecchi Stefano 1990 La centrale di Soverzene (Belluno), in Archeologia industriale nel Veneto Giunta regionale del Veneto-Silvana editoriale Cinisello Balsamo 137-139 Si
Fontana Vincenzo 1998 Tra il Veneto e il Friuli: l'architettura degli impianti idroelettrici, in Paesaggi elettrici: territori architetture cultura, a cura di Rosario Pavia Marsilio Venezia 179-182 No
Pavan Camillo 2001 Le dighe e le centrali idroelettriche nel bacino del Piave Santa Lucia di Piave No
Del Tedesco Elvis 2010 Achille Gaggia - Soverzene (BL) www.progettodighe.it Si
Antoniol Francesco 2010 Scheda N. 87 - Centrale Achille Gaggia - Soverzene www.draupiave.eu Si
Longhi Davide 2012 Novecento: architetture e città del Veneto Il Poligrafo Padova 432-433 No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Fronte di ingresso alla galleria Fronte di ingresso alla galleria
Edificio degli uffici, facciata Edificio degli uffici, facciata
Edificio per uffici, retro Edificio per uffici, retro
Monumento ai caduti del lavoro Monumento ai caduti del lavoro
Gli impianti elettrici sulla prima terrazza Gli impianti elettrici sulla prima terrazza
Gli impianti elettrici sulla seconda terrazza Gli impianti elettrici sulla seconda terrazza
La stazione di smistamento a esedra La stazione di smistamento a esedra
La stazione di smistamento a esedra, retro La stazione di smistamento a esedra, retro
L'edificio degli uffici, sullo sfondo le case operaie L'edificio degli uffici, sullo sfondo le case operaie
Sala macchine (da progettodighe.it) Sala macchine (da progettodighe.it)
La sala comandi (da progettodighe.it) La sala comandi (da progettodighe.it)

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per il Veneto
Titolare della ricerca: Università di Padova – Dipartimento beni culturali
Responsabile scientifico: Elena Svalduz


Scheda redatta da
creata il 31/12/2015
ultima modifica il 01/02/2023

Revisori:

Menzietti Giulia 2021