Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CHIESA DELLO SPIRITO SANTO

Scheda Opera

  • prospetto principale
  • vista Sud - est
  • interno della chiesa
  • mosaico
  • Comune: Pescara
  • Denominazione: CHIESA DELLO SPIRITO SANTO
  • Indirizzo: piazza dello Spirito Santo
  • Data: -
  • Tipologia: Edifici per il culto
  • Autori principali: Marcello Piacentini, Francesco Speranzini
Descrizione

Piacentini reinterpreta Santa Maria di Collemaggio (AQ) sintetizzandone gli elementi: il fronte geometrizzato non cela più coperture a falde, ma un grande solaio piano in cemento armato a cassettoni quadrati dello spessore di più di un metro.
L’essenzialità delle forme geometriche, dei volumi prismatici rimandano ad una prima sintetizzazione con l’uso di materiali analoghi: il progetto per la Chiesa del Cristo Re a Roma del 1934 prevede stereometrie analoghe a quelle dello Spirito Santo e già l’uso di travertino, tufo, mattoni.
Su questi materiali “poveri” è giocata la notevole immagine urbana della nuova chiesa pescarese: il klinker riveste i volumi dell’edificio, il prospetto-fondale su via L’Aquila (strada che Piacentini voleva boulevard fiancheggiato da giardini ed alberi d’alto fusto e che prosegue fino a quella via Balilla su cui insiste, neanche a farlo apposta, la ex-GIL di Paniconi e Pediconi, altri campioni del Regime) ha basamento in travertino con grandi portali in rame scuro decorati dallo scultore Guido Veroi (a cui si devono anche il grande mosaico dietro l’altare, il tabernacolo che da esso sporge, la Via Crucis realizzata con ceramica fusa nell’argento), sormontata dalla parete in tufo di cava laziale su cui è applicata una serie di fiammelle in maiolica che, come i tasselli si pietra rossa del riferimento aquilano, contornano il rosone centrale, ancora in maiolica, ancora sul tema dello Spirito Santo.
Lo spazio interno è unitario: una grande sala senza transetto, pavimentata e rivestita da nobili marmi.
Questa importante opera della città è stata portata a termine sotto la Direzione dei Lavori dell’architetto Francesco Speranzini, le cui varianti hanno di fatto confermato l’interpretazione originaria, con poche modifiche: la mancata realizzazione del campanile in mattoni con traliccio in ferro per le campane, previsto all’interno del chiostro; la frontalità dell’altare che anticipa i dettami partecipativi del Concilio Vaticano II (la chiesa viene inaugurata il 30 settembre 1962, giorno dell’apertura del Concilio); l’eliminazione del pulpito; la modifica della copertura a cupola prevista per il presbiterio e sostituita con un più banale solaio piano irrigidito da quattro travi diagonali che irradiano da una lanterna centrale.

Info
  • Progetto: -
  • Esecuzione: 1962 -
  • Committente: Curia vescovile di Pescara
  • Proprietà: Proprietà pubblico-privata
  • Destinazione attuale: chiesa
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Marcello Piacentini Progetto architettonico Progetto SI
Francesco Speranzini Progetto architettonico Progetto SI
  • Strutture: cemento armato
  • Materiale di facciata: klinker rosso con basamento in travertino
  • Coperture: solaio piano in c.a. a cassettoni
  • Serramenti: legno, rame e alluminio
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
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Su questi materiali “poveri” è giocata la notevole immagine urbana della nuova chiesa pescarese: il klinker riveste i volumi dell’edificio, il prospetto-fondale su via L’Aquila (strada che Piacentini voleva boulevard fiancheggiato da giardini ed alberi d’alto fusto e che prosegue fino a quella via Balilla su cui insiste, neanche a farlo apposta, la ex-GIL di Paniconi e Pediconi, altri campioni del Regime) ha basamento in travertino con grandi portali in rame scuro decorati dallo scultore Guido Veroi (a cui si devono anche il grande mosaico dietro l’altare, il tabernacolo che da esso sporge, la Via Crucis realizzata con ceramica fusa nell’argento), sormontata dalla parete in tufo di cava laziale su cui è applicata una serie di fiammelle in maiolica che, come i tasselli si pietra rossa del riferimento aquilano, contornano il rosone centrale, ancora in maiolica, ancora sul tema dello Spirito Santo.
Lo spazio interno è unitario: una grande sala senza transetto, pavimentata e rivestita da nobili marmi.
Questa importante opera della città è stata portata a termine sotto la Direzione dei Lavori dell’architetto Francesco Speranzini, le cui varianti hanno di fatto confermato l’interpretazione originaria, con poche modifiche: la mancata realizzazione del campanile in mattoni con traliccio in ferro per le campane, previsto all’interno del chiostro; la frontalità dell’altare che anticipa i dettami partecipativi del Concilio Vaticano II (la chiesa viene inaugurata il 30 settembre 1962, giorno dell’apertura del Concilio); l’eliminazione del pulpito; la modifica della copertura a cupola prevista per il presbiterio e sostituita con un più banale solaio piano irrigidito da quattro travi diagonali che irradiano da una lanterna centrale.

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  • Vincolo: Non Vincolata
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  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -
Opere D'Arte:
Codice ICCd Ubicazione Tipologia Soggetto Autore Materia Tecnica Stato di Conservazione Restauri
dietro l'altare Mosaico tabernacolo e Via Crucis in ceramica fusa nell’argento Guido Veroi Mediocre
esterno portali Guido Veroi Bronzo Mediocre


Note

La direzione dei lavori è stata portata a termine dall’architetto Francesco Speranzini con l’apporto di qualche modifica al progetto originario: la mancata realizzazione del campanile in mattoni; la frontalità dell’altare; l’eliminazione del pulpito; la copertura a cupola del presbiterio sostituita da un solaio piano

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Pozzi Carlo 2003 Itinerari del Novevento. L'Architettura cronache e storia n.578 Mancosu Editore (Roma) 924 - 926 No
Pezzi A.G - Cecamore S. (curatori) 2012 Pescara Oltre lo Sguardo. Architetture d’eccellenza del XX secolo De Siena Editore 120 - 121 Si
Palestini Caterina - Pozzi Carlo (curatori) 2013 L’Architettura in Abruzzo e Molise dal 1945 ad oggi selezione delle opere di rilevante interesse storico artistico Gangemi Editore 188 - 189 Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
prospetto principale prospetto principale
vista Sud - est vista Sud - est
interno della chiesa interno della chiesa
mosaico mosaico

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Direzione Regionale per l'Abruzzo
Titolare della ricerca: Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara - Dipartimento di Architettura
Responsabile scientifico: Caterina Palestini


Scheda redatta da
creata il 31/12/2013
ultima modifica il 01/02/2023