Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

TEATRO POPOLARE

Scheda Opera

  • Prospetto principale
  • Prospetto laterale
  • Interno, platea
  • Schizzi di progetto
  • Pianta
  • Sezione
  • Comune: Sciacca
  • Denominazione: TEATRO POPOLARE
  • Indirizzo: Via Agatocle
  • Data: 1973 - 1980
  • Tipologia: Edifici per lo spettacolo
  • Autori principali: Alberto Samonà, Giuseppe Samonà
Descrizione

Situato su un acrocoro a breve distanza dal mare e al margine dell’abitato di Sciacca, il teatro a doppia sala rappresenta per le sue vicissitudini edilizie l’episodio maggiormente travagliato del sodalizio professionale tra Giuseppe e Alberto Samonà.
L’idea del teatro nasce agli inizi degli anni settanta quando Giuseppe Samonà viene chiamato, nell’ambito delle politiche di potenziamento della vocazione turistica del litorale e del territorio saccense, a redigere una ipotesi di riorganizzazione urbanistica delle zone termali lungo la costa e una proposta progettuale per l’area del Cammordino, dove, in aggiunta alle presenti terme cittadine e al grande albergo, si prevedeva la realizzazione di ulteriori strutture ricettive turistiche ed edifici per il tempo libero tra cui, appunto, un teatro.
Nel 1978 i Samonà operano una prima revisione del progetto in conseguenza degli esiti delle indagine geologiche che inducono alla modificazione della posizione dell’intero edificio arricchito nel frattempo di nuovi spazi per mostre e convegni.
Una semipiramide, un tronco di cono come sale contrapposte e, in mezzo tra i due, un prisma rettangolo per le apparecchiature sceniche, sono in estrema sintesi i volumi in cemento armato a vista immaginati dai Samonà per il loro teatro. Il tronco di cono, contenente la sala maggiore di circa 1000 posti, disposta secondo un piano inclinato, ospita gli atri e il foyer. L’ingresso principale al piano terra è marcato da un corpo porticato, mentre due simmetriche scale in acciaio esterne al volume del cono stesso consentono l’accesso alla sala maggiore. Entro il volume della semipiramide tronca è contenuta, invece, la sala minore, situata su un piano inclinato gradonato in grado di ospitare circa 300 posti. Un’architettura frutto di una complessa e meditata tripartizione dei volumi, ma che non fa venir meno la sua compattezza complessiva. La scabrosità delle superfici in cemento a faccia vista viene utilizzata per una sottile scrittura calligrafica di trame geometriche e di segni incisi o in rilievo che evocano antecedenti lecorbusieriani. La presenza di Le Corbusier è evocata anche nel disegno nelle due mani che si incontrano impresso in una stele che i Samonà pensavano di collocare al lato dell’ingresso principale. Due mani viste come esplicita allusione alle due sale opposte del teatro e ai due aspetti della rappresentazione: la tragedia e la commedia; il loro incontro simboleggia il dialogo e l’unità delle arti. Il prisma rettangolo che contiene la scena, con i suoi 22 metri di altezza e i 43 metri di ampiezza delle facce maggiori, media con imponenza le relazioni volumetriche che si istituiscono tra i due diversi volumi delle sale. L’edificio sprofonda nel terreno per altri 6,50 metri per ospitare tutti gli ambienti di servizio e per la preparazione delle scene.

Info
  • Progetto: 1973 - 1973
  • Esecuzione: 1974 - 1980
  • Proprietà: Proprietà pubblica
  • Destinazione originaria: Teatro
  • Destinazione attuale: teatro
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Alberto Samonà Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=54080 SI
Giuseppe Samonà Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=54079 SI
  • Strutture: calcestruzzo armato
  • Materiale di facciata: calcestruzzo faccia vista
  • Serramenti: metallo
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

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L’idea del teatro nasce agli inizi degli anni settanta quando Giuseppe Samonà viene chiamato, nell’ambito delle politiche di potenziamento della vocazione turistica del litorale e del territorio saccense, a redigere una ipotesi di riorganizzazione urbanistica delle zone termali lungo la costa e una proposta progettuale per l’area del Cammordino, dove, in aggiunta alle presenti terme cittadine e al grande albergo, si prevedeva la realizzazione di ulteriori strutture ricettive turistiche ed edifici per il tempo libero tra cui, appunto, un teatro. 
Nel 1978 i Samonà operano una prima revisione del progetto in conseguenza degli esiti delle indagine geologiche che inducono alla modificazione della posizione dell’intero edificio arricchito nel frattempo di nuovi spazi per mostre e convegni.
Una semipiramide, un tronco di cono come sale contrapposte e, in mezzo tra i due, un prisma rettangolo per le apparecchiature sceniche, sono in estrema sintesi i volumi in cemento armato a vista immaginati dai Samonà per il loro teatro. Il tronco di cono, contenente la sala maggiore di circa 1000 posti, disposta secondo un piano inclinato, ospita gli atri e il foyer. L’ingresso principale al piano terra è marcato da un corpo porticato, mentre due simmetriche scale in acciaio esterne al volume del cono stesso consentono l’accesso alla sala maggiore. Entro il volume della semipiramide tronca è contenuta, invece, la sala minore, situata su un piano inclinato gradonato in grado di ospitare circa 300 posti. Un’architettura frutto di una complessa e meditata tripartizione dei volumi, ma che non fa venir meno la sua compattezza complessiva. La scabrosità delle superfici in cemento a faccia vista viene utilizzata per una sottile scrittura calligrafica di trame geometriche e di segni incisi o in rilievo che evocano antecedenti lecorbusieriani. La presenza di Le Corbusier è evocata anche nel disegno nelle due mani che si incontrano impresso in una stele che i Samonà pensavano di collocare al lato dell’ingresso principale. Due mani viste come esplicita allusione alle due sale opposte del teatro e ai due aspetti della rappresentazione: la tragedia e la commedia; il loro incontro simboleggia il dialogo e l’unità delle arti. Il prisma rettangolo che contiene la scena, con i suoi 22 metri di altezza e i 43 metri di ampiezza delle facce maggiori, media con imponenza le relazioni volumetriche che si istituiscono tra i due diversi volumi delle sale. L’edificio sprofonda nel terreno per altri 6,50 metri per ospitare tutti gli ambienti di servizio e per la preparazione delle scene.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

Il progetto è stato completato nel 2009 dallo Studio Monaco Architetti Associati di Palermo secondo le indicazioni redatte da Alberto Samonà nel 1992.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Samonà Giuseppe, Samonà Alberto 1982 Il Teatro a doppia sala di Sciacca «Casabella», n. 480 Marsala 48-61 Si
Samonà Giuseppe 1982 Venticinque disegni per una architettura : Giuseppe Samonà e il Teatro di Sciacca Ed. della Nuova Presenza Palermo Si
Tafuri Manfredo 1982 Storia dell’architettura italiana 1944-1985 Electa Torino No
Taormina Francesco 1982 Venticinque disegni per una architettura : Giuseppe Samonà e il Teatro di Sciacca Palermo No
Ferrara Paolo 1994 Vent’anni per una rappresentazione : il teatro popolare di Sciacca «Anagkē», n. 8 51-54 Si
Tentori Francesco 1996 Giuseppe e Alberto Samonà fra architettura e urbanistica Testo & Immagine Torino Si
Oddo Maurizio 2007 Architettura contemporanea in Sicilia Corrao Editore Trapani 216 Si
Oddo Maurizio 2007 Architettura contemporanea in Sicilia Corrao Editore Trapani 216 Si
Di Benedetto Giuseppe 2012 Antologia dell'architettura moderna in Sicilia 40due Edizioni Palermo 127-134 Si
Ajroldi Cesare 2014 La Sicilia, i sogni, le città. Giuseppe Samonà e la ricerca di architettura Il Poligrafo Padova Si
Elmo Ivana 2018 Sicilia Architettura tra paesaggi e habitat LISt Lab Palermo 102-105 Si
Grötz Susanne, Quecke Ursula, Albrecht Siegfried 2020 Theater in Sizilien Jonas Verlag Ilmtal-Weinstraße Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Prospetto principale Prospetto principale
Prospetto laterale Prospetto laterale
Interno, platea Interno, platea
Schizzi di progetto Schizzi di progetto
Pianta Pianta
Sezione Sezione

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Archivio progetti Iuav - Giuseppe e Alberto Samonà Visualizza
SAN Archivi degli Architetti - Giuseppe Samonà Visualizza
Dizionario biografico degli Italiani - Giuseppe Samonà Visualizza
Enciclopedia Treccani - Giuseppe Samonà Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Regione Sicilia, Assessorato Regionale dei beni culturali e dell'identità siciliana
Titolare della ricerca: Università degli studi di Palermo - Dipartimento di Architettura
Responsabile scientifico: Maurizio Carta


Scheda redatta da
creata il 31/12/2016
ultima modifica il 05/04/2024

Revisori:

Martina Massaro