Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

QUARTIERE DEL SOLE

Scheda Opera

  • Chiesa parrocchiale San Carlo
  • Quartiere INA-Casa. Chiesa parrocchiale San Carlo, dettaglio struttura
  • Quartiere INA-Casa. Panoramica su via C. Colombo. In evidenza la chiesa e i blocchi su via Colombo
  • edificio alle porte del Villaggio del Sole detto
  • uno degli edifici de
  • Collegamento tra gli edifici curvilinei
  • Gli edifici curvilinei
  • edifici curvilinei
  • Elemento filtro che consente il passaggio da una strada all'altra
  • Edifici curvilinei, fronte principale
  • I due fronti degli edifici curvilinei dalla strada.
  • Edifici curvilinei, blocco trasversale.
  • Edifici curvilinei, collegamento tra il blocco trasversale e il blocco fronte scuola
  • Edifici curvilinei, blocco fronte scuola
  • Edificio
  • Edificio
  • dettaglio piano pilotis
  • edifici curvilinei
  • Quartiere INA-Casa.
  • edifici tra via N. de' Conti e via A. Malaspina.
  • planimetria generale.
  • Comune: Vicenza
  • Località: Vicenza
  • Denominazione: QUARTIERE DEL SOLE
  • Indirizzo: Viale del Sole
  • Data: 1957 - 1960
  • Tipologia: Quartieri
  • Autori principali: Sergio Ortolani
Descrizione

Il Quartiere del Sole rappresenta uno degli esempi più riusciti eseguito dall'Ina- Casa. Gli edifici sorgono alle porte della città di Vicenza, in un'area a nord-ovest ai piedi del Monte Crocetta, delimitata nord-est dalla Strada Statale del Pasubio.
Il quartiere presenta i requisiti del quartiere "satellite" autosufficiente, dettati dall'Ina-Casa: residenze popolari che inglobano strutture pubbliche come la chiesa parrocchiale e la canonica, asilo, scuola materna ed elementare, il centro sociale, gli spazi per il mercato all'aperto e quelli per i negozi, campi sportivi e da gioco per bambini e ragazzi.
Vengono costruiti in tutto 13 edifici per le abitazioni, adottando il tipo edilizio in linea a 3, 4 e 5 piani, con due alloggi per ogni piano.
Il cantiere ha inizio il 16/09/1958 con la costruzione degli edifici che costituiscono "Il Pettine", in particolare il blocco che ne costituisce il manico e i primi tre edifici su via Malaspina: edifici di 5 piani ciascuno per un totale di 170 appartamenti.
Un secondo cantiere ha inizio il 2/12/1958, prevedendo la costruzione degli altri 3 edifici che costituiscono "il Pettine": 70 abitazioni distribuite in palazzine di 5 piani.
Nel settembre del 1960 entrambi i cantieri risultano finiti. In seguito furono costruiti gli edifici, gestiti dall'IN-CIS, denominati "Curvilinei" e "La Bissa" rispettivamente altri 70 e 80 appartamenti distribuiti in edifici di 4 piani ciascuno.
Gli edifici in linea de "Il Pettine" presentano tutti la medesima struttura portante, modulare a maglia quadrata, in cemento armato riconoscibile anche in facciata, una copertura a doppia falda in sottotegolo di laterizio armato; i corpi scala sono rivestiti in blocchi di trachite bocciardata. Tutti hanno la medesima altezza di 5 piani fuori terra più uno scantinato, e ogni vano scala serve due alloggi per piano.
Gli edifici "Curvilinei", con la solita struttura portante in cemento, presentano appartamenti bi o tricamere con un sistema loggiato lungo le facciate più lunghe, mentre le uniche terrazze si trovano esclusivamente sul lato corto dell'edificio. Tali edifici diminuiscono la loro altezza a partire da 5 piani quello più esterno, fino ad arrivare 3 per quello più interno.
"La Bissa" che chiude ad est il quartiere è un edificio di 4 piani caratterizzato da un andamento sinuoso della sua struttura. Il piano terra su pilotis è un lungo portico interrotto dai volumi chiusi dei 10 vani scala per la distribuzione verticale. Gli appartamenti sono tutti bicamere con logge in facciata. Gli abbaini sulla copertura confermano, all'ultimo piano, la presenza di zone mansardate.
La chiesa parrocchiale, assieme all'asilo e al centro sociale, è l'ultimo degli interventi realizzati.
Il progetto si sviluppa attorno all'idea di tenda circolare e prevede un andamento geometricamente articolato, seppur ad unico livello, seguendo la forma a spirale; la struttura di pilasti e travi in cemento armato è contenuta all'interno di muratura in mattoni faccia a vista. L'elemento caratterizzante è sicuramente la copertura a sbalzo, che sembra sospesa dalla struttura grazie alla presenza di una finestra a nastro che corre lungo tutta la muratura perimetrale.

Info
  • Progetto: 1957 - 1960
  • Esecuzione: 1958 - 1960
  • Tipologia Specifica: residenze popolari e chiesa
  • Committente: INA-Casa
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: edilizia popolare
  • Destinazione attuale: edilizia popolare
Autori
  • Strutture: cemento armato
  • Materiale di facciata: calcestruzzo e intonaco
  • Coperture: laterocemento
  • Stato Strutture: Mediocre
  • Stato Materiale di facciata: Mediocre
  • Stato Coperture: Mediocre

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Vengono costruiti in tutto 13 edifici per le abitazioni, adottando il tipo edilizio in linea a 3, 4 e 5 piani, con due alloggi per ogni piano.
Il cantiere ha inizio il 16/09/1958 con la costruzione degli edifici che costituiscono "Il Pettine", in particolare il blocco che ne costituisce il manico e i primi tre edifici su via Malaspina: edifici di 5 piani ciascuno per un totale di 170 appartamenti.
Un secondo cantiere ha inizio il 2/12/1958, prevedendo la costruzione degli altri 3 edifici che costituiscono "il Pettine": 70 abitazioni distribuite in palazzine di 5 piani.
Nel settembre del 1960 entrambi i cantieri risultano finiti. In seguito furono costruiti gli edifici, gestiti dall'IN-CIS, denominati "Curvilinei" e "La Bissa" rispettivamente altri 70 e 80 appartamenti distribuiti in edifici di 4 piani ciascuno.
Gli edifici in linea de "Il Pettine"  presentano tutti la medesima struttura portante, modulare a maglia quadrata, in cemento armato riconoscibile anche in facciata, una copertura a doppia falda in sottotegolo di laterizio armato; i corpi scala sono rivestiti in blocchi di trachite bocciardata. Tutti hanno la medesima altezza di 5 piani fuori terra più uno scantinato, e ogni vano scala serve due alloggi per piano.
Gli edifici "Curvilinei", con la solita struttura portante in cemento, presentano appartamenti bi o tricamere con un sistema loggiato lungo le facciate più lunghe, mentre le uniche terrazze si trovano esclusivamente sul lato corto dell'edificio. Tali edifici diminuiscono la loro altezza a partire da 5 piani quello più esterno, fino ad arrivare  3 per quello più interno.
"La Bissa" che chiude ad est il quartiere è un edificio di 4 piani caratterizzato da un andamento sinuoso della sua struttura. Il piano terra su pilotis è un lungo portico interrotto dai volumi chiusi dei 10 vani scala per la distribuzione verticale. Gli appartamenti sono tutti bicamere con logge in facciata. Gli abbaini sulla copertura confermano, all'ultimo piano, la presenza di zone mansardate. 
La chiesa parrocchiale, assieme all'asilo e al centro sociale, è l'ultimo degli interventi realizzati. 
Il progetto si sviluppa attorno all'idea di tenda circolare e prevede un andamento geometricamente articolato, seppur ad unico livello, seguendo la forma a spirale; la struttura di pilasti e travi in cemento armato è contenuta all'interno di muratura in mattoni faccia a vista. L'elemento caratterizzante è sicuramente la copertura a sbalzo, che sembra sospesa dalla struttura grazie alla presenza di una finestra a nastro che corre lungo tutta la muratura perimetrale.      
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Il nome deriva dalla presenza della Casa del Sole sulle pendici del Monte Crocetta.

Il piano prevedeva la costruzione di 2.937 vani legali per l'insediamento di circa 3.000 abitanti con una densità di circa 300 abitanti per ettaro.

Superficie totale prevista: 99.345mq
di cui
Edifici residenziali: 14.579mq;
Strade Carrabili: 10.800mq;
Strade pedonali: 10.875mq;
Spazi comuni: 29.483mq;
Spazi privati: 14.603mq;
Servizi: 19.055mq.

Chiesa e canonica: 610mq;
Scuola elementare: 1.424mq;
Asilo e scuola materna: 790mq;
Centro Sociale: 600mq;
Mercato all'aperto: 200mq.

Nel quartiere sono presenti
n. 1 edifici a 3 piani;
n. 3 edifici a 4 piani;
n. 5 edifici a 5 piani. 

Tra il 1956 e il 1963 furono elaborati tre differenti progetti che differivano non tanto per la distribuzione degli edifici residenziali quanto per la sistemazione e disposizione del verde pubblico, dei giardini e dei servizi comuni. 
Nell'autunno del 1959 veniva emesso il bando di concorso per assegnare le abitazioni alla popolazione. Il piano prevede un duplice tipo di assegnazione divisa tra riscatto e locazione: con il riscatto oltre metà della popolazione diventa proprietaria della casa in un periodo massimo di 25 anni, la locazione prevede un fitto mensile proporzionale alle dimensioni della casa, e inferiore ai canoni di locazione previste nelle aree vicine.  

Elaborati grafici di L. Costa.
Immagini di I. Friso.
Scheda a cura di I. friso.

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  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

Il progetto per il Quartiere del Sole vince il premio In-Arch per l'urbanistica nel 1962. Il nome deriva dalla presenza della Casa del Sole sulle pendici del Monte Crocetta. Il piano prevedeva la costruzione di 2.937 vani legali per l'insediamento di circa 3.000 abitanti con una densità di circa 300 abitanti per ettaro. Superficie totale prevista: 99.345mq di cui Edifici residenziali: 14.579mq; Strade Carrabili: 10.800mq; Strade pedonali: 10.875mq; Spazi comuni: 29.483mq; Spazi privati: 14.603mq; Servizi: 19.055mq. Chiesa e canonica: 610mq; Scuola elementare: 1.424mq; Asilo e scuola materna: 790mq; Centro Sociale: 600mq; Mercato all'aperto: 200mq. Nel quartiere sono presenti n. 1 edifici a 3 piani; n. 3 edifici a 4 piani; n. 5 edifici a 5 piani. Tra il 1956 e il 1963 furono elaborati tre differenti progetti che differivano non tanto per la distribuzione degli edifici residenziali quanto per la sistemazione e disposizione del verde pubblico, dei giardini e dei servizi comuni. Nell'autunno del 1959 veniva emesso il bando di concorso per assegnare le abitazioni alla popolazione. Il piano prevede un duplice tipo di assegnazione divisa tra riscatto e locazione: con il riscatto oltre metà della popolazione diventa proprietaria della casa in un periodo massimo di 25 anni, la locazione prevede un fitto mensile proporzionale alle dimensioni della casa, e inferiore ai canoni di locazione previste nelle aree vicine. Elaborati grafici di L. Costa. Immagini di I. Friso. Scheda a cura di I. friso.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Bonelli Renato 1958 Complesso residenziale a Vicenza(Città del Sole) L'architettura, cronache e storia n. 35 Roma 22-35 Si
Manganato L. , Vercelloni Virgilio 1959 Inchieste edilizie sulle città italiane, Vicenza Casabella n. 226 Milano Si
Ortolani Sergio, Cattaneo Antonio, Musmeci Sergio 1963 Chiesa parrocchiale di S. Carlo in Vicenza Rivista Internazionale di Arte Sacra, fede e arte, a. XI Roma 350-353 Si
Brusutti Anna, Ranzolin Antonio (a cura di) 1989 Scritti e Immagini Biblioteca Pubblica del Villaggio del Sole Vicenza Si
Brusutti Elisabetta, Brusutti Roberto (a cura di) 2002 Inno di arte e parola. la Chiesa di San Carlo al Villaggio del Sole 1962-2002 Gestioni Grafiche Stocchiero Vicenza Si
Associazione Villaggio insieme (a cura di) 2009 Abitare il villaggio. Memoria e storia Vicenza Si
Associazione Villaggio insieme(a cura di) 2009 Il valore della memoria. La forza della narrazione Vicenza Si
Associazione Villaggio insieme (a cura di) 2010 Villaggio del Sole. Un quartiere d'autore Vicenza Si
Longhi Davide 2012 Novecento. Architetture e città del Veneto Il Poligrafo Padova No
Gasparini Luciano 2016 La Chiesa del Villaggio del Sole a Vicenza incontro tra cultura scientifica e architettura Matematica, Cultura e Società. Rivista dell’Unione Matematica Italiana, Serie 1, Vol. 1, n.2, Bologna 161-171 Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Chiesa parrocchiale San Carlo Chiesa parrocchiale San Carlo
Quartiere INA-Casa. Chiesa parrocchiale San Carlo, dettaglio struttura Quartiere INA-Casa. Chiesa parrocchiale San Carlo, dettaglio struttura
Quartiere INA-Casa. Panoramica su via C. Colombo. In evidenza la chiesa e i blocchi su via Colombo Quartiere INA-Casa. Panoramica su via C. Colombo. In evidenza la chiesa e i blocchi su via Colombo
edificio alle porte del Villaggio del Sole detto edificio alle porte del Villaggio del Sole detto
uno degli edifici de uno degli edifici de "Il pettine"
Collegamento tra gli edifici curvilinei Collegamento tra gli edifici curvilinei
Gli edifici curvilinei Gli edifici curvilinei
edifici curvilinei edifici curvilinei
Elemento filtro che consente il passaggio da una strada all'altra Elemento filtro che consente il passaggio da una strada all'altra
Edifici curvilinei, fronte principale Edifici curvilinei, fronte principale
I due fronti degli edifici curvilinei dalla strada. I due fronti degli edifici curvilinei dalla strada.
Edifici curvilinei, blocco trasversale. Edifici curvilinei, blocco trasversale.
Edifici curvilinei, collegamento tra il blocco trasversale e il blocco fronte scuola Edifici curvilinei, collegamento tra il blocco trasversale e il blocco fronte scuola
Edifici curvilinei, blocco fronte scuola Edifici curvilinei, blocco fronte scuola
Edificio Edificio "La Bissa", fronte principale sulla statale
Edificio Edificio "La Bissa", fronte secondario
dettaglio piano pilotis dettaglio piano pilotis
edifici curvilinei edifici curvilinei
Quartiere INA-Casa. Quartiere INA-Casa.
edifici tra via N. de' Conti e via A. Malaspina. edifici tra via N. de' Conti e via A. Malaspina.
planimetria generale. planimetria generale.

Criteri
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per il Veneto
Titolare della ricerca: Università di Padova – Dipartimento beni culturali
Responsabile scientifico: Elena Svalduz


Scheda redatta da
creata il 31/12/2015
ultima modifica il 27/03/2024

Revisori:

Menzietti Giulia 2021