Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

TOMBA MONUMENTALE BRION

Scheda Opera

  • vista assonometrica, disegno a mano
  • vista dell'accesso
  • vista dall'interno
  • planimetria
  • vista esterna
  • Comune: Altivole
  • Località: San Vito di Altivole
  • Denominazione: TOMBA MONUMENTALE BRION
  • Indirizzo: Via Brioni
  • Data: 1969 - 1978
  • Tipologia: Cimiteri
  • Autori principali: Carlo Scarpa
Descrizione

Il complesso funebre monumentale 'Brion' fu commissionato nel 1969 a Carlo Scarpa da Onorina Brion Tomasin in memoria del coniuge Giuseppe Brion, prematuramente scomparso. Scarpa vi lavorò fino al 1978, anno della sua morte avvenuta in Giappone. L'opera venne quindi ultimata sui progetti dell'architetto, che vi fu anche sepolto, secondo quanto richiesto nel proprio testamento.
La tomba si estende su un ampio lotto di circa 2000 mq, disposto a L intorno a due lati del vecchio cimitero di San Vito. Cinto da un muro inclinato che ne segna il confine e lo divide dai campi coltivati a mais della campagna di Altivole, tutto il complesso è stato realizzato in calcestruzzo gettato in casseformi di abete non piallato. Articolato e simbolicamente assai raffinato, il disegno degli elementi che compongono questa “cittadella murata” stabilisce sequenze, percorsi e scorci privilegiati a chi inizia il viaggio all’interno del complesso e si inoltra attraverso il percorso per raggiungere l’arcosolio - la camera nuziale ove sono sepolti i committenti, la cappella dei parenti - edicola funebre e la chiesa. Tutti gli elementi connotano una grande ricerca dei piani e degli elementi simbolici, con l'acqua fonte di vita.
Al centro, asimmetrica eppur razionalmente lavorata dal cemento armato, si colloca l'arca aperta ai lati con i sarcofagi dei due coniugi inclinati l'uno verso l'altro. La cappellina è ospitata da un cubo in cemento e presenta all'interno, sopra l'altare, una specie di cupola-pagoda colorata fatta a piramide a gradini aperta al cielo sulla punta. Oltre il corridoio coperto, appoggiata ma non saldata alla mura di cinta, una pesante tettoia di cemento protegge altri sarcofagi. L’arcosolium, ispirato alle sepolture degli antichi cristiani, è decorato con mosaici colorati di ispirazione bizantina e al suo interno sono collocate le due tombe dei coniugi ricavate da un unico blocco di marmo con intarsio dei loro nomi in ebano e avorio disegnati personalmente da Scarpa.
Il progetto è realizzato in calcestruzzo, ha una pianta a "T" ed è articolato su più livelli. Si compone di elementi differenti tra loro legati: i "propilei", il "tempietto", il "padiglione della meditazione", l'"edicola dei familiari". Grande attenzione viene data allo spazio acqueo, che rappresenta circa un quarto dell'intera superficie del lotto. Il grande spazio aperto è in erba con piccole piantumazioni.

Info
  • Progetto: 1969 - 1978
  • Esecuzione: 1969 - 1978
  • Tipologia Specifica: monumento funebre
  • Committente: privato - Onorina Tomasin vedova Brion
  • Proprietà: Nessuna opzione
  • Destinazione originaria: tomba di famiglia
  • Destinazione attuale: tomba di famiglia
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Federico Motterle Collaboratore Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=59740 NO
Guido Pietropoli Collaboratore Progetto Visualizza Profilo http://www.studiopietropoli.it/about NO
Carlo Scarpa Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=55412 SI
Lorenzo Zuliani Collaboratore Progetto NO
  • Strutture: cemento armato
  • Materiale di facciata: stucchi a calce, calcestruzzo a vista
  • Coperture: piana in pannelli calcestruzzo ventilata con guaina
  • Serramenti: acciaio, acciaio e calcestruzzo, munzt metal, vetro
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
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La tomba si estende su un ampio lotto di circa 2000 mq, disposto a L intorno a due lati del vecchio cimitero di San Vito. Cinto da un muro inclinato che ne segna il confine e lo divide dai campi coltivati a mais della campagna di Altivole, tutto il complesso è stato realizzato in calcestruzzo gettato in casseformi di abete non piallato. Articolato e simbolicamente assai raffinato, il disegno degli elementi che compongono questa “cittadella murata” stabilisce sequenze, percorsi e scorci privilegiati a chi inizia il viaggio all’interno del complesso e si inoltra attraverso il percorso per raggiungere l’arcosolio - la camera nuziale ove sono sepolti i committenti, la cappella dei parenti - edicola funebre e la chiesa. Tutti gli elementi connotano una grande ricerca dei piani e degli elementi simbolici, con l'acqua fonte di vita.
Al centro, asimmetrica eppur razionalmente lavorata dal cemento armato, si colloca l'arca aperta ai lati con i sarcofagi dei due coniugi inclinati l'uno verso l'altro. La cappellina è ospitata da un cubo in cemento e presenta all'interno, sopra l'altare, una specie di cupola-pagoda colorata fatta a piramide a gradini aperta al cielo sulla punta. Oltre il corridoio coperto, appoggiata ma non saldata alla mura di cinta, una pesante tettoia di cemento protegge altri sarcofagi. L’arcosolium, ispirato alle sepolture degli antichi cristiani, è decorato con mosaici colorati di ispirazione bizantina e al suo interno sono collocate le due tombe dei coniugi ricavate da un unico blocco di marmo con intarsio dei loro nomi in ebano e avorio disegnati personalmente da Scarpa.
Il progetto è realizzato in calcestruzzo, ha una pianta a "T" ed è articolato su più livelli. Si compone di elementi differenti tra loro legati: i "propilei", il "tempietto", il "padiglione della meditazione", l'"edicola dei familiari". Grande attenzione viene data allo spazio acqueo, che rappresenta circa un quarto dell'intera superficie del lotto. Il grande spazio aperto è in erba con piccole piantumazioni.

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  • Provvedimenti di tutela: Vincolo architettonico
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  • Riferimento Normativo: D.lgs. 490/99
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 5
  • Particella: 390

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
1985 Brion Family Cemetery A+U Extra Edition Carlo Scarpa Tokyo 133-165 No
Duboy Philppe, Noever Peter 1989 The Other City. Carlo Scarpa. Die Andere Stadt Ernst&Sohn Wien No
Polano Sergio, Mulazzani Marco (a cura di) 1991 Guida all'architettura italiana del Novecento Mondadori Milano 207 No
2000 La conservazione dell’architettura contemporanea : il cd-rom con il rilievo della Tomba Monumentale Brion di Carlo Scarpa Casabella n. 678 Milano 4 Si
Zanchettin Vitale 2000 Tomba Brion, in Carlo Scarpa. Mostre e musei 1944-1976. Case epaesaggi 1972-1978, a cura di G. Beltramini, K.W. Forster, P. Marini Electa Milano 362-383 Si
Zanchettin Vitale 2005 Carlo Scarpa: il complesso monumentale Brion Marsilio Venezia Si
Terenzoni Erilde 2006 Carlo Scarpa : i disegni per la Tomba Brion ; inventario Electa Milano Si
Pietropoli Guido, Renai Enrico, Zanarotti Camilla 2009 Carlo Scarpa. La tomba Brion Grafiche Vincenzo Bernardi Pieve di Soligo Si
Guidi Guido 2011 Carlo Scarpa: Tomba Brion Hatje Cantz Verlag Gmbh & Co Kg Berlino Si
Falanga Franz, Fantinato Andrea 2013 Le invarianti nella tomba Brion di Carlo Scarpa Aurelia Asolo Si
Frediani Gianluca 2015 Quote e orizzonti: Carlo Scarpa e i paesaggi veneti Quodlibet Macerata No
Quattrin Federico 2016 Costruire l'invisibile Youcanprint Lecce 118-120 No

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Tomba Brion Carlo Scarpa Archivio Carlo Scarpa 233 disegni, 4 fotografie

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
vista assonometrica, disegno a mano vista assonometrica, disegno a mano
vista dell'accesso vista dell'accesso
vista dall'interno vista dall'interno
planimetria planimetria
vista esterna vista esterna

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Archivio Carlo Scarpa Visualizza
MAXXI Patrimonio - Carlo Scarpa Visualizza
SAN Archivi degli Architetti - Carlo Scarpa Visualizza
Dizionario biografico degli Italiani - Carlo Scarpa Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DARC
Titolare della ricerca: IUAV Venezia - Dipartimento di Storia dell'Architettura
Responsabile scientifico: Francesco Dal Co


Scheda redatta da Roberta Martinis, Matteo D'Ambros, Luka Skansi
creata il 31/12/2015
ultima modifica il 17/05/2024

Revisori:

Menzietti Giulia 2021