Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

PADIGLIONE SVIZZERO

Scheda Opera

  • vista della facciata esterna, dettaglio della pensilina
  • dettaglio dello spazio di raccordo tra volumi
  • plastico di progetto
  • Comune: Venezia
  • Località: Castello
  • Denominazione: PADIGLIONE SVIZZERO
  • Indirizzo: Giardini della Biennale
  • Data: 1951 - 1952
  • Tipologia: Padiglioni espositivi
  • Autori principali: Bruno Giacometti
Descrizione

Giacometti articola il padiglione in due corpi di fabbrica principali, tra loro perpendicolari, collegati da una galleria, da una pensilina esterna e da un piccolo cortile-giardino. Il primo volume è destinato alla pittura, per cui l'esigenza di un'illuminazione zenitale è risolta con un doppio shed a struttura metallica che sovrasta la copertura piana in legno e conferisce al volume un profilo "a farfalla”. Il soffitto della sala è costituito da un velario che serve a diffondere la luce
solare. Da questa prima sala di circa 11 x 18 m si accede a una bassa galleria completamente vetrata sul lato settentrionale, che si apre su un minuscolo cortile a verde, e sfocia nel secondo ambiente deputato ad accogliere le sculture. A differenza della sala della pittura e della galleria, che sono spazi protetti, quella della scultura sul lato frontale, verso settentrione, è del tutto priva di serramenti, ed è aperta direttamente sulla pensilina.
Tra la pensilina e il muro perimetrale del padiglione si sviluppa il giardinetto destinato alla scultura di grandi dimensioni, nel quale rimane uno dei due alberi protetti. Alto tre metri, il muro delimita tutto l'edificio, ed è tagliato soltanto in corrispondenza di un piccolo vano d'accesso. Il materiale utilizzato è il mattone di cotto a vista lasciato privo di intonaco, riferimento ai materiali tradizionali veneziani.

L'edificio ha pianta articolata con un patio d'ingresso che conduce alla sala della pittura, al piccolo cortile interno e alla sala delle sculture. La sala della pittura ha copertura a shed, quella delle sculture è a botte ribassata. Le due sale sono collegate da un basso corridoio dove vengono esposte le opere di piccole dimensioni.

Info
  • Progetto: 1951 - 1952
  • Esecuzione: 1951 - 1952
  • Tipologia Specifica: Padiglione espositivo
  • Committente: Governo Svizzero
  • Proprietà: Nessuna opzione
  • Destinazione originaria: museale
  • Destinazione attuale: museale
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Bruno Giacometti Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo http://www.centrogiacometti.ch/it/archivio-storico SI
  • Strutture: mattoni, pilastrini in ferro (per la pensilina)
  • Materiale di facciata: mattoni a vista, intonaco
  • Coperture: volta a botte ribassata (sala delle sculture) e inclinata e incidente il tetto piano sul retro dell'edificio; shed (sala principale)
  • Serramenti: ferro
  • Stato Strutture: Ottimo
  • Stato Materiale di facciata: Ottimo
  • Stato Coperture: Ottimo
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solare. Da questa prima sala di circa 11 x 18 m si accede a una bassa galleria completamente vetrata sul lato settentrionale, che si apre su un minuscolo cortile a verde, e sfocia nel secondo ambiente deputato ad accogliere le sculture. A differenza della sala della pittura e della galleria, che sono spazi protetti, quella della scultura sul lato frontale, verso settentrione, è del tutto priva di serramenti, ed è aperta direttamente sulla pensilina.
Tra la pensilina e il muro perimetrale del padiglione si sviluppa il giardinetto destinato alla scultura di grandi dimensioni, nel quale rimane uno dei due alberi protetti. Alto tre metri, il muro delimita tutto l'edificio, ed è tagliato soltanto in corrispondenza di un piccolo vano d'accesso. Il materiale utilizzato è il mattone di cotto a vista lasciato privo di intonaco, riferimento ai materiali tradizionali veneziani.

L'edificio ha pianta articolata con un patio d'ingresso che conduce alla sala della pittura, al piccolo cortile interno e alla sala delle sculture. La sala della pittura ha copertura a shed, quella delle sculture è a botte ribassata. Le due sale sono collegate da un basso corridoio dove vengono esposte le opere di piccole dimensioni.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
1952 Der Schweizer Pavillon an der Biennale in Venedig Werk n. 9 282-285 Si
Mulazzani Marco 2004 I padiglioni della Biennale di Venezia Electa Milano 91-93 No

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
La Biennale di Venezia. Fondo storico Bruno Giacometti Archivio Storico Arti Contemporanee ASAC Padiglione Svizzero

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
vista della facciata esterna, dettaglio della pensilina vista della facciata esterna, dettaglio della pensilina
dettaglio dello spazio di raccordo tra volumi dettaglio dello spazio di raccordo tra volumi
plastico di progetto plastico di progetto

Criteri
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DARC
Titolare della ricerca: IUAV Venezia - Dipartimento di Storia dell'Architettura
Responsabile scientifico: Francesco Dal Co


Scheda redatta da Roberta Martinis, Matteo D'Ambros, Luka Skansi
creata il 31/12/2015
ultima modifica il 01/02/2023

Revisori:

Menzietti Giulia 2021