Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CHIESA DI SCALA CAVALLI

Scheda Opera

  • scheda uniss 2004
  • Foto esterni
  • Foto esterni
  • Foto interni
  • Prospettiva interni
  • Prospettiva esterni
  • Planimetria
  • Prospetti laterali
  • Prospetti posteriore ed anteriore
  • Comune: Uri
  • Località: Loc. Scala Cavalli
  • Denominazione: CHIESA DI SCALA CAVALLI
  • Indirizzo: Loc. Scala Cavalli
  • Data: 1959 - 1962
  • Tipologia: Edifici per il culto
  • Autori principali: Giuseppe Casciu
Descrizione

Il progetto è uno degli ultimi realizzati per la riforma fondiaria, dopo il completamento delle borgate di Tottubella e Maristella. L’ambiente culturale di riferimento, pertanto, è già formato e costituito dai termini del dibattito e dagli esiti delle prime realizzazioni. Gli interventi per Scala Cavalli (infrastrutture, edifici di servizio, etc.) sono tra i pochi progettati dal servizio bonifiche dell’ETFAS (e non affidati a esterni), i cui tecnici si ripartiscono le quote del progetto.
La chiesa è un edificio isolato a due corpi di fabbrica giustapposti e si discosta chiaramente dall’archetipo della navata unica con copertura a doppia falda inclinata e torre campanaria, assumendo l’inclinazione lungo il filo esterno dei setti murari laterali e capovolgendo il disegno della copertura: non più colmo lungo l’asse longitudinale, ma compluvio lungo quello trasversale (soluzione ripresa da quella sperimentata a Tottubella), creando in altezza una sorta di transetto che sottolinea l’altare, che pare così più elevato verso il cielo. Quest’ultimo produce anche l’inversione rispetto al consueto campanile: l’elevazione al cielo è affatto interiore, al punto che l’apparato campanario viene inglobato nella parete perimetrale, non più con un volume aggiunto ma con uno spazio sottratto e portato a sottolineare l’ingresso, a lato del grande portale a paramento inclinato che lo incornicia, in un gioco di specchi con la porta di accesso (anche qui, una soluzione già sperimentata a Maristella). Questo portato quasi rivoluzionario, dove la “solitudine” dell’edificio nel paesaggio è una risorsa per costruire facciate differenziate che invitino a girare intorno all’edificio, è esaltato dalla presenza del basso setto in pietra (progettato, ma non realizzato), invitante a scoprire il territorio che nasconde, quasi sacralizzato dalla grande croce.

Info
  • Progetto: 1959 - 1959
  • Esecuzione: 1959 - 1962
  • Tipologia Specifica: chiesa
  • Committente: ETFAS
  • Proprietà: proprietà Ente pubblico territoriale
  • Destinazione originaria: chiesa cattolica
  • Destinazione attuale: chiesa cattolica
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Servizio bonifiche - ETFAS Collaboratore Progetto NO
Giuseppe Casciu Progetto strutturale Progetto NO
Giuseppe Casciu Direzione lavori Esecuzione NO
Giuseppe Casciu Progetto architettonico Progetto SI
[?] Denotti, Servizio bonifiche ETFAS Progetto strutturale Progetto NO
  • Strutture: muratura in pietrame; muratura in blocchi; elementi di calcestruzzo armato
  • Materiale di facciata: muratura intonacata
  • Coperture: solaio in calcestruzzo armato
  • Serramenti: legno; metallo

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La chiesa è un edificio isolato a due corpi di fabbrica giustapposti e si discosta chiaramente dall’archetipo della navata unica con copertura a doppia falda inclinata e torre campanaria, assumendo l’inclinazione lungo il filo esterno dei setti murari laterali e capovolgendo il disegno della copertura: non più colmo lungo l’asse longitudinale, ma compluvio lungo quello trasversale (soluzione ripresa da quella sperimentata a Tottubella), creando in altezza una sorta di transetto che sottolinea l’altare, che pare così più elevato verso il cielo. Quest’ultimo produce anche l’inversione rispetto al consueto campanile: l’elevazione al cielo è affatto interiore, al punto che l’apparato campanario viene inglobato nella parete perimetrale, non più con un volume aggiunto ma con uno spazio sottratto e portato a sottolineare l’ingresso, a lato del grande portale a paramento inclinato che lo incornicia, in un gioco di specchi con la porta di accesso (anche qui, una soluzione già sperimentata a Maristella). Questo portato quasi rivoluzionario, dove la “solitudine” dell’edificio nel paesaggio è una risorsa per costruire facciate differenziate che invitino a girare intorno all’edificio, è esaltato dalla presenza del basso setto in pietra (progettato, ma non realizzato), invitante a scoprire il territorio che nasconde, quasi sacralizzato dalla grande croce.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
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  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

Scheda redatta da Alessandra Casu, Università degli Studi di Sassari, Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica (2004).

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
scheda uniss 2004 scheda uniss 2004
Foto esterni Foto esterni
Foto esterni Foto esterni
Foto interni Foto interni
Prospettiva interni Prospettiva interni
Prospettiva esterni Prospettiva esterni
Planimetria Planimetria
Prospetti laterali Prospetti laterali
Prospetti posteriore ed anteriore Prospetti posteriore ed anteriore

Criteri
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per la Sardegna
Titolare della ricerca: Università degli Studi di Cagliari – DICAAR
Responsabile scientifico: Paolo Sanjust


Scheda redatta da
creata il 31/12/2016
ultima modifica il 31/01/2023

Revisori:

Martina Massaro