Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

SEDE DELL'AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI TREVISO

Scheda Opera

  • Lato est, in primo piano la Sala del Consiglio
  • Lato ovest
  • Lato nord
  • Lato nord
  • Lato est, verso il piazzale interno
  • Sala del Consiglio, lato sud
  • Connessione tra il corpo uffici e la Sala del Consiglio
  • Lato ovest, dettaglio delle finestre
  • Lato ovest, dettaglio delle finestre dei piani terreno e primo
  • Angolo sud-ovest
  • Dettaglio del pilastro
  • Portico e ingresso
  • Pianta pianto terra
  • Pianta piano primo
  • Pianta piano terzo
  • Prospetti est e ovest
  • Prospetti sud e nord
  • Sezione
  • Veduta prospettica
  • Veduta prospettica del portico
  • Veduta prospettica dell'interno della Sala del Consiglio
  • Schizzo prospettico della Sala del Consiglio
  • Il montaggio delle impalcature su via San Liberale
  • Le demolizioni sul lato est
  • Comune: Treviso
  • Denominazione: SEDE DELL'AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI TREVISO
  • Indirizzo: Viale Cesare Battisti N. 26
  • Data: 1953 - 1957
  • Tipologia: Sedi di enti pubblici e istituzioni
  • Autori principali: Luigi Piccinato
Descrizione

L'edificio si trova nella zona di espansione cinquecentesca a ovest del centro storico di Treviso, posto tra la Piazza del Duomo e il quartiere di Città Giardino, urbanizzato tra Otto e Novecento. Il lotto, di forma trapezoidale all'angolo tra le vie Cesare Battisti e San Liberale, si trova al limite nord del quartiere di San Nicolò, il cui "piano di risanamento" fu tracciato dallo stesso Piccinato con Duilio Torres nel 1935-38 (Archivio Luigi Piccinato, Università di Roma La Sapienza, ALP_01.02_044.01). Il quartiere rimase incompiuto allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale e molti edifici furono innalzati durante la ricostruzione mantenendo comunque il piano impostato da Piccinato.
Il progetto di massima della nuova sede dell'amministrazione provinciale fu redatto nel 1953, quello definitivo fu completato con poche differenze l'anno seguente e nel 1955 cominciò la costruzione. Piccinato articolò il palazzo in due corpi edilizi connessi, ma ben distinti nei volumi: un edificio per gli uffici parallelepipedo, di quattro piani fuori terra, disposto lungo l'asse nord-sud lungo via San Liberale, e un corpo più basso per la sala del consiglio, basato su una planimetria esagonale e affacciato su via Cesare Battisti. Alle spalle di questi due corpi edilizi, nell'interno del lotto, fu ricavato un cortile con parcheggio. Lungo via Cesare Battisti, grazie all'arretramento del corpo per la sala del consiglio, si creò invece un'area pubblica con aiuole e altro verde.
La planimetria dell'intero progetto è basata su un modulo triangolare che variamente ripetuto scandisce i pilastri dell'edificio per gli uffici e forma l'esagono della sala del consiglio. Si tratta di un triangolo isoscele inscritto in un quadrato, in cui cioè la base sia uguale all'altezza. Questo figura geometrica consentì a Piccinanto di variare il ritmo dei sostegni, mantenendoli più radi e sfalsati nel portico, più fitti e allineati nel resto dell'edificio.
Un ampio portico occupa la metà meridionale del piano terreno nell'edificio per uffici, ospitando l'accesso al palazzo. Con i suoi pilastri esagonali rivestiti in pietra e il soffitto solcato tra travi in calcestruzzo armato dall'andamento obliquo, questo spazio costituiva un importante ambiente di ricezione e rivestiva un significato particolare per Piccinato. Egli scriveva nella relazione: "Attraverso questo grande portico il pubblico accede all'edificio, il quale con questo motivo architettonico guadagna un suo contatto con la strada stessa". Infatti il portico doveva essere carrabile, come si vede dai disegni di progetto, e consentire quindi l'accesso anche in automobile direttamente dalla strada.
Al di là del portico, il piano terra, provvisto di un ammezzato, era quasi interamente destinato a deposito e archivio. Gli uffici si trovavano nei tre piani superiori disposti come segue: 1. Presidenza, rappresentanza, Segreteria; 2. Ragioneria; 3. Ufficio Tecnico e alloggio del Segretario generale. Gli uffici erano disposti tutti lungo il perimetro dell'edificio, con affaccio verso l'esterno, distribuiti da un corridoio interno che ruotava ad anello attorno a due "chiostrine". Con questi cavedi rettangolari di circa 10 x 2 m, Piccinato evitava di creare corridoi privi di luce naturale e, al tempo stesso, garantiva illuminazione alla Hall del primo piano e all'archivio grazie ai lucernari posti alla base di essi.
La sala del consiglio esagonale si apriva direttamente a destra dell'ingresso principale al pian terreno. Essa era provvista di un ingresso autonomo a sud e di altre salette di riunione a nord. Al di sopra di essa si trovava un salone di rappresentanza, sempre esagonale, connesso al primo piano dell'edificio per uffici. Nel punto di intersezione tra i due corpi di fabbrica si trova il vano scale principale. Un ulteriore vano scale è a nord, affacciato sulla chiostrina.
I prospetti sono caratterizzati da un utilizzo variato dei materiali a da un disegno che lascia il telaio strutturale dell'edificio in calcestruzzo armato a vista, consentendo la piena distinguibilità appunto tra la struttura e i tamponamenti. Il piano terreno e l'ammezzato sono interamente rivestiti in pietra, con piccole finestre quadrate. Al contrario i piani superiori con gli uffici sono tamponati da ampie vetrate modulari inserite all'interno del telaio strutturale. Nella porzione nord dell'edificio, è utilizzato anche il mattone pieno come elemento di tamponamento. Caratteristica è la soluzione d'angolo, risolta da Piccinato con una porzione muraria piena, con rivestimento in pietra entro la griglia strutturale in calcestruzzo armato, inclinata rispetto agli assi viari.
Questo edificio, unitamente alla chiesa di San Martino di Tramontini, al palazzo Ina-Casa in via Roma di Giuseppe Samonà e al Villaggio Coordinato di San Liberale di Ridolfi e Frankl, costituisce uno dei primi esempi di impiego di uno stile vicino all'architettura moderna nella ricostruzione della città. Esso possiede quindi un'importante valore per la città e costituì certamente un modello di riferimento per i molti progettisti che negli anni '60 e '70 intervenirono nella città cercando di conciliare il moderno con le caratteristiche dell'architettura storica locale.

Info
  • Progetto: 1953 - 1954
  • Esecuzione: 1955 - 1957
  • Tipologia Specifica: Sede di amministrazione provinciale
  • Committente: Amministrazione provinciale di Treviso
  • Proprietà: proprietà Ente pubblico territoriale
  • Destinazione originaria: Sede amministrazione provinciale
  • Destinazione attuale: In disuso
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Luigi Piccinato Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=31872 SI
  • Strutture: Calcestruzzo armato
  • Materiale di facciata: Calcestruzzo armato, pietra bocciardata, mattoni pieni
  • Coperture: Manto in coppi su falde in calcestruzzo armato
  • Serramenti: Infissi metallici con doppio vetro
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Mediocre

													Array
(
    [id_opera] => 2814
    [codice] => TV028
    [denominazione] => SEDE DELL'AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI TREVISO
    [regione] => Veneto
    [provincia] => Treviso
    [comune] => Treviso
    [localita] => 
    [indirizzo] => Viale Cesare Battisti N. 26
    [id_categoria] => 2
    [id_tipologia] => 37
    [tipologia_specifica] => Sede di amministrazione provinciale
    [anno_inizio_progetto] => 1953
    [anno_fine_progetto] => 1954
    [anno_inizio_esecuzione] => 1955
    [anno_fine_esecuzione] => 1957
    [classificazione] => 
    [id_livello_scheda] => 1
    [codice_iccd] => 
    [codice_benitutelati] => 
    [informazioni_architettoniche] => L'edificio si trova nella zona di espansione cinquecentesca a ovest del centro storico di Treviso, posto tra la Piazza del Duomo e il quartiere di Città Giardino,  urbanizzato tra Otto e Novecento. Il lotto, di forma trapezoidale all'angolo tra le vie Cesare Battisti e San Liberale, si trova al limite nord del quartiere di San Nicolò, il cui "piano di risanamento" fu tracciato dallo stesso Piccinato con Duilio Torres nel 1935-38 (Archivio Luigi Piccinato, Università di Roma La Sapienza, ALP_01.02_044.01). Il quartiere rimase incompiuto allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale e molti edifici furono innalzati durante la ricostruzione mantenendo comunque il piano impostato da Piccinato.
Il progetto di massima della nuova sede dell'amministrazione provinciale fu redatto nel 1953, quello definitivo fu completato con poche differenze l'anno seguente e nel 1955 cominciò la costruzione. Piccinato articolò il palazzo in due corpi edilizi connessi, ma ben distinti nei volumi: un edificio per gli uffici parallelepipedo, di quattro piani fuori terra, disposto lungo l'asse nord-sud lungo via San Liberale, e un corpo più basso per la sala del consiglio, basato su una planimetria esagonale e affacciato su via Cesare Battisti. Alle spalle di questi due corpi edilizi, nell'interno del lotto, fu ricavato un cortile con parcheggio. Lungo via Cesare Battisti, grazie all'arretramento del corpo per la sala del consiglio, si creò invece un'area pubblica con aiuole e altro verde.
La planimetria dell'intero progetto è basata su un modulo triangolare che variamente ripetuto scandisce i pilastri dell'edificio per gli uffici e forma l'esagono della sala del consiglio. Si tratta di un triangolo isoscele inscritto in un quadrato, in cui cioè la base sia uguale all'altezza. Questo figura geometrica consentì a Piccinanto di variare il ritmo dei sostegni, mantenendoli più radi e sfalsati nel portico, più fitti e allineati nel resto dell'edificio. 
Un ampio portico occupa la metà meridionale del piano terreno nell'edificio per uffici, ospitando l'accesso al palazzo. Con i suoi pilastri esagonali rivestiti in pietra e il soffitto solcato tra travi in calcestruzzo armato dall'andamento obliquo, questo spazio costituiva un importante ambiente di ricezione e rivestiva un significato particolare per Piccinato. Egli scriveva nella relazione: "Attraverso questo grande portico il pubblico accede all'edificio, il quale con questo motivo architettonico guadagna un suo contatto con la strada stessa". Infatti il portico doveva essere carrabile, come si vede dai disegni di progetto, e consentire quindi l'accesso anche in automobile direttamente dalla strada.
Al di là del portico, il piano terra, provvisto di un ammezzato, era quasi interamente destinato a deposito e archivio. Gli uffici si trovavano nei tre piani superiori disposti come segue: 1. Presidenza, rappresentanza, Segreteria; 2. Ragioneria; 3. Ufficio Tecnico e alloggio del Segretario generale. Gli uffici erano disposti tutti lungo il perimetro dell'edificio, con affaccio verso l'esterno, distribuiti da un corridoio interno che ruotava ad anello attorno a due "chiostrine". Con questi cavedi rettangolari di circa 10 x 2 m, Piccinato evitava di creare corridoi privi di luce naturale e, al tempo stesso, garantiva illuminazione alla Hall del primo piano e all'archivio grazie ai lucernari posti alla base di essi.
La sala del consiglio esagonale si apriva direttamente a destra dell'ingresso principale al pian terreno. Essa era provvista di un ingresso autonomo a sud e di altre salette di riunione a nord. Al di sopra di essa si trovava un salone di rappresentanza, sempre esagonale, connesso al primo piano dell'edificio per uffici. Nel punto di intersezione tra i due corpi di fabbrica si trova il vano scale principale. Un ulteriore vano scale è a nord, affacciato sulla chiostrina.
I prospetti sono caratterizzati da un utilizzo variato dei materiali a da un disegno che lascia il telaio strutturale dell'edificio in calcestruzzo armato a vista, consentendo la piena distinguibilità appunto tra la struttura e i tamponamenti. Il piano terreno e l'ammezzato sono interamente rivestiti in pietra, con piccole finestre quadrate. Al contrario i piani superiori con gli uffici sono tamponati da ampie vetrate modulari inserite all'interno del telaio strutturale. Nella porzione nord dell'edificio, è utilizzato anche il mattone pieno come elemento di tamponamento. Caratteristica è la soluzione d'angolo, risolta da Piccinato con una porzione muraria piena, con rivestimento in pietra entro la griglia strutturale in calcestruzzo armato, inclinata rispetto agli assi viari.
Questo edificio, unitamente alla chiesa di San Martino di Tramontini, al palazzo Ina-Casa in via Roma di Giuseppe Samonà e al Villaggio Coordinato di San Liberale di Ridolfi e Frankl, costituisce uno dei primi esempi di impiego di uno stile vicino all'architettura moderna nella ricostruzione della città. Esso possiede quindi un'importante valore per la città e costituì certamente un modello di riferimento per i molti progettisti che negli anni '60 e '70 intervenirono nella città cercando di conciliare il moderno con le caratteristiche dell'architettura storica locale.
    [committente] => Amministrazione provinciale di Treviso
    [foglio_catastale] => 
    [particella] => 
    [strutture] => Calcestruzzo armato
    [id_stato_struttura] => 2
    [materiale_facciata] => Calcestruzzo armato, pietra bocciardata, mattoni pieni
    [id_stato_facciata] => 2
    [coperture] => Manto in coppi su falde in calcestruzzo armato
    [id_stato_coperture] => 2
    [serramenti] => Infissi metallici con doppio vetro
    [id_stato_serramenti] => 4
    [destinazione_originaria] => Sede amministrazione provinciale
    [destinazione_attuale] => In disuso
    [trasformazioni] => 
    [id_tipo_proprieta] => 3
    [specifiche_proprieta] => Provincia di Treviso
    [id_tipo_provvedimento] => 1
    [data_provvedimento] => 
    [riferimento_normativo] => 
    [altri_provvedimenti] => 
    [vincolo] => 0
    [note] => Attualmente l'edificio è stato parzialmente demolito. Acquistato dal Comune da parte della società Numeria, è ora soggetto a un progetto di "restyling" che prevede un completo stravolgimento dei prospetti e dell'articolazione degli interni. Il progetto prevede la soppressione dei tamponamenti originali e la parziale demolizione del telaio strutturale. Inoltre l'edificio sarà sopraelevato di due piani e un parcheggio sarà ricavato nel sottosuolo. 
Tra il 15 e il 22 agosto 2017, si è proceduto a una parziale demolizione dei piani superiori, lato interno verso il cortile, cui è seguito il montaggio delle impalcature sui lati esterni verso via San Liberale. Tuttavia, allo stato attuale, il progetto non sembra ancora essere stato approvato e validato.

Schedatore: Cristiano Guarneri
    [denominazione_aggregato] => 
    [latitude] => 45.665637
    [longitude] => 12.240210
    [score] => 2
    [id_user] => 0
    [status] => 1
    [date_add] => 2015-12-31 00:00:00
    [date_upd] => 2024-03-11 11:17:29
    [categoria] => B. Opera selezionata
    [tipologia] => Sedi di enti pubblici e istituzioni
    [proprieta] => proprietà Ente pubblico territoriale

    [cat_autori] => Luigi Piccinato
    [id_regione] => 1
)
1
												
  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

Attualmente l'edificio è stato parzialmente demolito. Acquistato dal Comune da parte della società Numeria, è ora soggetto a un progetto di "restyling" che prevede un completo stravolgimento dei prospetti e dell'articolazione degli interni. Il progetto prevede la soppressione dei tamponamenti originali e la parziale demolizione del telaio strutturale. Inoltre l'edificio sarà sopraelevato di due piani e un parcheggio sarà ricavato nel sottosuolo. Tra il 15 e il 22 agosto 2017, si è proceduto a una parziale demolizione dei piani superiori, lato interno verso il cortile, cui è seguito il montaggio delle impalcature sui lati esterni verso via San Liberale. Tuttavia, allo stato attuale, il progetto non sembra ancora essere stato approvato e validato. Schedatore: Cristiano Guarneri

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
De Sessa Cesare 1985 Luigi Piccinato architetto Dedalo Bari 96-97 No
Cendron Alfonso 2001 Novecento: edilizia moderna a Treviso Vianello Ponzano (TV) 66-67 No

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Nuova sede dell’amministrazione provinciale di Treviso Luigi Piccinato Archivio Luigi Piccinato Nuova sede dell’amministrazione provinciale di Treviso

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Lato est, in primo piano la Sala del Consiglio Lato est, in primo piano la Sala del Consiglio
Lato ovest Lato ovest
Lato nord Lato nord
Lato nord Lato nord
Lato est, verso il piazzale interno Lato est, verso il piazzale interno
Sala del Consiglio, lato sud Sala del Consiglio, lato sud
Connessione tra il corpo uffici e la Sala del Consiglio Connessione tra il corpo uffici e la Sala del Consiglio
Lato ovest, dettaglio delle finestre Lato ovest, dettaglio delle finestre
Lato ovest, dettaglio delle finestre dei piani terreno e primo Lato ovest, dettaglio delle finestre dei piani terreno e primo
Angolo sud-ovest Angolo sud-ovest
Dettaglio del pilastro Dettaglio del pilastro
Portico e ingresso Portico e ingresso
Pianta pianto terra Pianta pianto terra
Pianta piano primo Pianta piano primo
Pianta piano terzo Pianta piano terzo
Prospetti est e ovest Prospetti est e ovest
Prospetti sud e nord Prospetti sud e nord
Sezione Sezione
Veduta prospettica Veduta prospettica
Veduta prospettica del portico Veduta prospettica del portico
Veduta prospettica dell'interno della Sala del Consiglio Veduta prospettica dell'interno della Sala del Consiglio
Schizzo prospettico della Sala del Consiglio Schizzo prospettico della Sala del Consiglio
Il montaggio delle impalcature su via San Liberale Il montaggio delle impalcature su via San Liberale
Le demolizioni sul lato est Le demolizioni sul lato est

Criteri
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Dizionario biografico degli Italiani - Luigi Piccinato Visualizza
Enciclopedia Treccani - Luigi Piccinato Visualizza
SAN Archivi degli Architetti - Luigi Piccinato Visualizza
Archivio Luigi Piccinato Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per il Veneto
Titolare della ricerca: Università di Padova – Dipartimento beni culturali
Responsabile scientifico: Elena Svalduz


Scheda redatta da
creata il 31/12/2015
ultima modifica il 11/03/2024

Revisori:

Menzietti Giulia 2022