QUARTIERE MADONNA BIANCA
Scheda Opera
- Comune: Trento
- Denominazione: QUARTIERE MADONNA BIANCA
- Indirizzo: Località Madonna Bianca
- Data: 1965 - 1975
- Tipologia: Edilizia residenziale pubblica
- Autori principali: Luciano Perini, Efrem Ferrari, Marcello Armani
Descrizione
Progettato nel 1968 e costruito in pochissimo tempo agli inizi degli anni Settanta in una zona prima occupata da masserie con campagne e vigneti, il quartiere Madonna bianca ha da subito suscitato polemiche per la sua struttura innovativa.
Dalla concezione urbanistica estremamente moderna il quartiere offre ampie zone di verde e traffico pedonale separato da quello riservato alle auto attraverso vialetti.
Al centro del quartiere seguirono la costruzione di una scuola per l'infanzia ed elementare, la chiesa a forma di tenda, oltre alla piscina oggi dedicata al costruttore Ito Del Favero, un centro sociale per negozi e altri servizi, che oggi ospita anche una biblioteca comunale.
Lo sviluppo verticale delle Torri e quello orizzontale delle case a schiera, con elemento dominante il cemento, permise l’insediamento di molte famiglie numerose, esigenza forte di quegli anni, che ha consentito di conservare ampie zone di prato su cui nel tempo è cresciuta una rigogliosa vegetazione spontanea.
Il quartiere è caratterizzato dalla presenza di otto torri di 14 piani note come le "Torri di Trento" e visibili da tutte le zone della città.
Ogni torre ospita 52 alloggi realizzati grazie a differenti finanziamenti (programmi Gescal L.60/1964, L.P. 2/1970, legge "pro alluvionati n.1142/1966, L.P.9/1971), cinque elementi lineari a due piani (19 alloggi duplex ciascuno) destinati ai soci di una Cooperativa e opere di urbanizzazione secondaria. Ai 416 alloggi del quartiere Madonna Bianca, si sommeranno i 312 alloggi realizzati poco dopo, secondo gli stessi principi, nel contiguo quartiere di Villazzano Tre.
Info
- Progetto: 1965 - 1967
- Esecuzione: 1968 - 1975
- Tipologia Specifica: Complesso residenziale
- Committente: Istituto Case Gescal, poi ITEA (Istituto Trentino per l'Edilizia Abitativa)
- Proprietà: proprietà Ente pubblico territoriale
- Destinazione originaria: Complesso residenziale
- Destinazione attuale: Complesso residenziale
Autori
Nome | Cognome | Ruolo | Fase Progetto | Archivio Architetti | Url Profilo | Autore Principale |
---|---|---|---|---|---|---|
Marcello | Armani | Progetto architettonico | Progetto | SI | ||
Dino | Bosco | Impresa esecutrice | Esecuzione | NO | ||
impresa | Del Favero | Impresa esecutrice | Esecuzione | NO | ||
Efrem | Ferrari | Progetto architettonico | Progetto | SI | ||
Luciano | Perini | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | http://perini.it/ | SI |
- Strutture: Pilastri e travi in cemento armato, solai in laterocemento
- Materiale di facciata: Pannelli prefabbricati in calcestruzzo, con finitura liscia e in ghiaino lavato
- Coperture: A terrazza
- Serramenti: Alluminio anodizzato; avvolgibili in materiale plastico (parzialmente sostituiti)
- Stato Strutture: Buono
- Stato Materiale di facciata: Buono
- Stato Serramenti: Buono
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: C.C.T
- Particella: pp.ed
Note
Il comune di Trento da anni propone un intervento di restauro anche economicamente sostenibile. Nel 2012 un progetto di riqualificazione delle Torri di Madonna Bianca è stato selezionato ed esposto alla Biennale di Architettura di Venezia. Nel 2013 al tema è stato dedicato il convegno "Riqualificazione del quartiere Torri di Madonna Bianca in una città in continua trasformazione". Nel 2014, nuovamente a Venezia, è organizzata la mostra-seminario "Progetto Torri di Trento". Infine, grazie al fondo europeo Horizon 2020 l'Europa ha dato il via al progetto Stardust, studio che ha la finalità di promuovere una proposta di intervento su tre torri basata sull'efficientamento dell'involucro e degli impianti anche attraverso la realizzazione di facciate ventilate con integrati pannelli fotovoltaici e l'installazione di specifici sistemi di ombreggiamento.
Bibliografia
Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
---|---|---|---|---|---|---|
Gretter M., Lando M., Maffei L., Sandri F. | 1982 | Case popolari: 60 anni di edilizia pubblica in Trentino | I.T.E.A. | Trento | No | |
Lupo Michelangelo (a cura di) | 1988 | Architetti Trentino Alto- Adige. Rassegna | Trento : Istituto di Credito Fondiario della Regione Trentino-Alto Adige | Trento | No | |
AA.VV. | 1993 | Abitare in Trentino: I.A.C.P. - I.T.E.A., settant'anni, numero monografico de Abitare in Trentino: I.A.C.P. - I.T.E.A., settant'anni, numero monografico de numero monografico de "I Quaderni del Trentino" | Quaderni del Trentino | Trento | No | |
Giovanazzi Sergio | 1997 | Il Trentino come soglia: l'architettura trentina del '900 tra Nord e Sud. Vol. 1 L'area urbana di Trento | Luoghi | Trento | No | |
Tabarelli Gian Maria | 1997 | Storia dell'architettura trentina | Temi | Trento | No | |
AA.VV. | 2002 | Edilizia Sociale | Trento | No | ||
Zanon Bruno | 2005 | Territorio, urbanistica, ambiente: l'organizzazione del paesaggio urbano, in Leonardi A., Pombeni P., (a cura di), Storia del Trentino, vol.VI, L'età contemporanea, Il Novecento | Il Mulino | Bologna | No | |
Campomarzio | 2017 | Quartiere Madonna bianca | Tempo n. 3 _Trimestrale di informazione dell’ordine degli architetti ppc della provincia di trento | Trento | 25-29 | Si |
Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale. | |
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale, | |
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale. | |
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive. | |
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale. |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: DARCTitolare della ricerca: Università degli studi di Trento Dipartimento di Ingegneria Civile
Responsabile scientifico: Marco Mulazzani
Scheda redatta da
creata il 31/12/2006
ultima modifica il 09/05/2024
Revisori:
Menzietti Giulia 2022