Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

EDIFICI RESIDENZIALI QUARTIERE Q3

Scheda Opera

  • vista esterna, intervento Pippo Ciorra
  • vista esterna, intervento Cino Zucchi
  • vista esterna, intervento Aldo Aymonino
  • vista edifici Alberto Ferlenga
  • planimetria dell'intervento
  • Comune: Ancona
  • Località: Monte d'Ago
  • Denominazione: EDIFICI RESIDENZIALI QUARTIERE Q3
  • Indirizzo: Via Togliatti N. 104-110
  • Data: 1993 - 2002
  • Tipologia: Complessi residenziali
  • Autori principali: Paola Salmoni
Descrizione

In questo progetto Paola Salmoni, con l’aiuto dei nipoti Vittorio e Giovanna, chiama a raccolta una serie di architetti allora agli esordi, a cui affidare i vari interventi, in un’ottica di diversificazione e collaborazione che in poche altre occasioni hanno trovato un così felice esito.
Destinato a Cino Zucchi (n.1955) è dunque il blocco longitudinale a gradoni; ad Aldo Aymonino (n. 1953) è invece affidata la realizzazione delle palazzine isolate all’estremità occidentale del comparto, a Pippo Ciorra (n.1955) i corpi di fabbrica al di sotto di via Togliatti, mentre quelli al di sopra sono assegnati ad Alberto Ferlenga e Vittorio (n.1956) e Giovanna (n.1959) Salmoni.
L’analisi urbanistica a monte forniva dunque una serie di linee guida, come il laterizio e intonaco per le finiture e la necessità di uno studio comune della viabilità pedonale, lasciando ai singoli ampio margine di sperimentazione formale.
Data la pendenza elevata dell’area, gli edifici si ponevano tutti ad altezze diverse gli uni dagli altri; i percorsi pedonali rappresentavano dunque una ricucitura importante del tessuto, che sfocia su Via Togliatti nella costruzione di un vero e proprio varco che taglia i corpi longitudinali, arrivando alla quota più alta ad uno spazio aperto a ‘emiciclo’ che chiude controterra la risalita.
Partendo dall’imbocco di via Togliatti dalla Via vecchia del Pinocchio, si attraversano le palazzine di Aymonino, le uniche rivestite in piastrelle in cotto, e simmetricamente divise dal corpo scala esterno. Alla struttura rigida in elevazione controbilancia un sistema organico di percorsi pedonali, che confluisce in uno spazio di sosta a ridosso della strada. A seguire, il blocco di Zucchi si costruisce sul contrasto tra il corpo chiuso e perfettamente compatto dell’edificio e la struttura metallica giustapposta: un’unica e leggera ‘impalcatura rampicante’ che sostiene i balconi in elevazione.
Dall’altra parte della strada, gli edifici di Pippo Ciorra definiscono nettamente il prospetto a monte da quello a valle. A nord infatti, il profilo stereometrico è rotto al centro dal corpo scala svettante (eco delle sperimentazioni dei Superstudio nella vicina Urbino), mentre a sud la cortina laterizia è ‘avvolta’ da un paramento in intonaco bianco dall’andamento spigoloso.
Ai ‘tagli’ netti nella materia risponde -di fronte- il profilo morbido degli edifici di Alberto Ferlenga, che accompagna le risalite pedonali e carrabili verso l’emiciclo. Infine, al limite nord del comparto, l’edificio di Vittorio e Giovanna Salmoni, ripete la modulazione ritmata delle unità con un sistema in prospetto di vuoti e pieni, segnati a valle dalla struttura delle logge aggettanti. (MP)

Info
  • Progetto: 1993 - 1993
  • Esecuzione: 1999 - 2002
  • Committente: Comune di Ancona
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: quartiere residenziale
  • Destinazione attuale: quartiere residenziale
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Aldo Aymonino Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=53719 NO
Pippo Ciorra Progetto architettonico Progetto NO
Alberto Ferlenga Progetto architettonico Progetto NO
Vittorio Salmoni Progetto architettonico Progetto NO
Giovanna Salmoni Progetto architettonico Progetto NO
Paola Salmoni Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=31499 SI
Cino Zucchi Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.treccani.it/enciclopedia/cino-zucchi_(Enciclopedia-Italiana)/ NO
  • Strutture: Calcestruzzo armato
  • Materiale di facciata: Laterizio, gres, intonaco
  • Coperture: Piane e a falde
  • Serramenti: Metallo
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

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Destinato a Cino Zucchi (n.1955) è dunque il blocco longitudinale a gradoni; ad Aldo Aymonino (n. 1953) è invece affidata la realizzazione delle palazzine isolate all’estremità occidentale del comparto, a Pippo Ciorra (n.1955) i corpi di fabbrica al di sotto di via Togliatti, mentre quelli al di sopra sono assegnati ad Alberto Ferlenga e Vittorio (n.1956) e Giovanna (n.1959) Salmoni.
L’analisi urbanistica a monte forniva dunque una serie di linee guida, come il laterizio e intonaco per le finiture e la necessità di uno studio comune della viabilità pedonale, lasciando ai singoli ampio margine di sperimentazione formale.
Data la pendenza elevata dell’area, gli edifici si ponevano tutti ad altezze diverse gli uni dagli altri; i percorsi pedonali rappresentavano dunque una ricucitura importante del tessuto, che sfocia su Via Togliatti nella costruzione di un vero e proprio varco che taglia i corpi longitudinali, arrivando alla quota più alta ad uno spazio aperto a ‘emiciclo’ che chiude controterra la risalita.
Partendo dall’imbocco di via Togliatti dalla Via vecchia del Pinocchio, si attraversano le palazzine di Aymonino, le uniche rivestite in piastrelle in cotto, e simmetricamente divise dal corpo scala esterno. Alla struttura rigida in elevazione controbilancia un sistema organico di percorsi pedonali, che confluisce in uno spazio di sosta a ridosso della strada. A seguire, il blocco di Zucchi si costruisce sul contrasto tra il corpo chiuso e perfettamente compatto dell’edificio e la struttura metallica giustapposta: un’unica e leggera ‘impalcatura rampicante’ che sostiene i balconi in elevazione. 
Dall’altra parte della strada, gli edifici di Pippo Ciorra definiscono nettamente il prospetto a monte da quello a valle. A nord infatti, il profilo stereometrico è rotto al centro dal corpo scala svettante (eco delle sperimentazioni dei Superstudio nella vicina Urbino), mentre a sud la cortina laterizia è ‘avvolta’ da un paramento in intonaco bianco dall’andamento spigoloso. 
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  • Vincolo: Non Vincolata
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  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

Conservazione dei progetti: Studio Salmoni, Ancona

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
2005 Alberto Ferlenga. Case a schiera D’Architettura n. 28 Milano 76-77 Si
Rossi Paola 2006 Residenze al quartiere Montedago Costruire in laterizio n. 109 Faenza 40-43 No
Colli Cristiana, Ciorra Pippo 2008 Architettura contemporanea nelle Marche. Catalogo della Mostra (Mole Vanvitelliana, Ancona 12 luglio-24 Agosto 2008) Ancona No
Ciccarelli Lorenzo 2016 Guida all’architettura nelle Marche 1900-2015 Quodlibet Macerata 162-163 No
Ciccarelli Lorenzo, Prencipe Monica (a cura di) 2017 Paola Salmoni, architetto e urbanista Quodlibet Macerata Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
vista esterna, intervento Pippo Ciorra vista esterna, intervento Pippo Ciorra
vista esterna, intervento Cino Zucchi vista esterna, intervento Cino Zucchi
vista esterna, intervento Aldo Aymonino vista esterna, intervento Aldo Aymonino
vista edifici Alberto Ferlenga vista edifici Alberto Ferlenga
planimetria dell'intervento planimetria dell'intervento

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
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CZA - Cino Zucchi Architetto Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per le Marche
Titolare della ricerca: Università Politecnica delle Marche - Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e di Architettura
Responsabile scientifico: Antonello Alici


Scheda redatta da
creata il 31/12/2016
ultima modifica il 04/04/2024

Revisori:

Menzietti Giulia 2021