Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

NUOVO STADIO OLIMPICO

Scheda Opera

  • Vista stadio olimpico negli anni Cinquanta
  • Pianta impianto sportivo
  • Vista campo di gioco
  • Particolare copertura
  • Comune: Roma
  • Località:
  • Denominazione: NUOVO STADIO OLIMPICO
  • Indirizzo: Viale dei Gladiatori
  • Data: 1987 - 1990
  • Tipologia: Interventi di recupero e trasformazione
  • Autori principali: Annibale Vitellozzi, Maurizio Clerici, Paolo Teresi, Antonio Maria Michetti
Descrizione

La costruzione dello Stadio dei Cipressi, lo stadio previsto nel Foro di Mussolini, fu intrapresa nel 1932 su progetto dell’Architetto Frisa sulla base degli studi condotti da Enrico Del Debbio. Nella prima fase di costruzione quindi vennero sistemate le terrazze alle pendici di Monte Mario e realizzati il campo e le piste.
L’anno successivo Luigi Moretti, con il supporto di Frisa e Pintonello, propose una nuova soluzione che mantenendo la forma di un ovoide simmetrico, introduceva delle gradonate anche a valle, nella direzione del fiume. Prevedeva quindi un affollamento di 55.000 persone di 35.000 sedute. Nel 1949 il CONI decise di trasformare lo stadio, sino ad allora utilizzato per grandi manifestazioni di massa, in una attrezzatura a servizio della città, per manifestazioni calcistiche e di atletica leggera. Il progetto fu affidato a Roccatelli e poi a Vitellozzi. Inaugurato nel 1953, lo Stadio Olimpico che poteva contenere fino a 90.000 persone, con i lavori di sistemazione delle gradonate poi ridotta a 64.000, misurava 319 m per 189 m lungo l’asse minore con un’altezza dal piano di campagna di soli 13 metri ed il campo interrato di 4,5 m.

Nel 1990 con i Campionati del Mondo di Calcio, lo Stadio è stato totalmente ricostruito e del vecchio Stadio Olimpico non rimase che il fronte esterno della Tribuna Tevere. Il progetto per la ristrutturazione, affidato dal CONI ad un gruppo costituito da Vitellozzi, Clerici, Teresi e Michetti, doveva prevedere una capienza di almeno 80.000 posti a sedere e il contenimento della quota dell’intradosso della nuova copertura al di sotto della via Olimpica. L’impianto oggi può ospitare poco più di 85.00 spettatori. I principali interventi, dopo diverse interruzioni di progetto (intervento delle associazioni ambientalistiche e del Ministero dei Beni Culturali, ricorso al Tar) riguardano l’ampliamento e l’avvicinamento per circa 9 m delle due curve al campo da gioco, e che contengono al di sotto del piano destinato ad ospitare gli spettatori, quattro palestre, uffici e sale riunioni; inoltre, la ricostruzione della tribuna Monte Mario, l’ampliamento della Tribuna Tevere e la realizzazione della copertura. Essa risulta costituita da un anello esterno in trave reticolare a sezione triangolare alto 12,5 m, da un anello interno costituito di funi di 87 mm di diametro, da un sistema radiale di collegamento tra i due anelli formato da 78 tensostrutture con funi stabilizzanti superiori ed inferiori, da una struttura secondaria di travi reticolari appese alla tensostruttura e irrigidite da tubolari metallici a forma di omega e da una membrana di copertura in teflon rinforzata con un’orditura in fibra di vetro. La trave esterna è alta circa 29 m e poggia su 16 piloni, 12 in acciaio e 4 in cemento armato che costituiscono il nocciolo portante delle quattro scale che fungendo da irrigidimento connettono le curve e le tribune.

Info
  • Progetto: 1987 - 1987
  • Esecuzione: 1987 - 1990
  • Tipologia Specifica: Ampliamento stadio
  • Committente: CONI - Comitato Olimpico Nazionale Italiano
  • Proprietà: Proprietà Ente pubblico non territoriale
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Giorgio Caloisi Progetto architettonico Progetto NO
Maurizio Clerici Progetto architettonico Progetto SI
Ufficio Tecnico CONI Progetto preliminare Progetto NO
ECS Engineering Consulting Services Progetto architettonico Progetto NO
Leo Finzi Consulente Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=43350 NO
Renato Guida Collaboratore Progetto NO
Massimo Majowiecki Progetto strutturale Progetto Visualizza Profilo https://www.majowiecki.com/massimo-majowiecki/sdc53c78d NO
Antonio Maria Michetti Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=58145 SI
G. Moncada Lo Giudice Progetto Impianti Progetto NO
Lucio Scorretti Collaboratore Progetto NO
Paolo Teresi Progetto architettonico Progetto SI
Luigi Vietti Consulente Progetto NO
Annibale Vitellozzi Progetto architettonico Progetto SI
Franco Vollaro (Ufficio Tecnico CONI) Collaboratore Progetto NO
J. Zucker Progetto architettonico Progetto NO
P. Zucker Progetto architettonico Progetto NO
  • Strutture: cemento armato, acciaio
  • Materiale di facciata: calcestruzzo a faccia vista, courtain-wall
  • Coperture: tensostruttura
  • Stato Strutture: Ottimo
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono

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L’anno successivo Luigi Moretti, con il supporto di Frisa e Pintonello, propose una nuova soluzione che mantenendo la forma di un ovoide simmetrico, introduceva delle gradonate anche a valle, nella direzione del fiume. Prevedeva quindi un affollamento di 55.000 persone di 35.000 sedute. Nel 1949 il CONI decise di trasformare lo stadio, sino ad allora utilizzato per grandi manifestazioni di massa, in una attrezzatura a servizio della città, per manifestazioni calcistiche e di atletica leggera. Il progetto fu affidato a Roccatelli e poi a Vitellozzi. Inaugurato nel 1953, lo Stadio Olimpico che poteva contenere fino a 90.000 persone, con i lavori di sistemazione delle gradonate poi ridotta a 64.000, misurava 319 m per 189 m lungo l’asse minore con un’altezza dal piano di campagna di soli 13 metri ed il campo interrato di 4,5 m.

Nel 1990 con i Campionati del Mondo di Calcio, lo Stadio è stato totalmente ricostruito e del vecchio Stadio Olimpico non rimase che il fronte esterno della Tribuna Tevere. Il progetto per la ristrutturazione, affidato dal CONI ad un gruppo costituito da Vitellozzi, Clerici, Teresi e Michetti, doveva prevedere una capienza di almeno 80.000 posti a sedere e il contenimento della quota dell’intradosso della nuova copertura al di sotto della via Olimpica. L’impianto oggi può ospitare poco più di 85.00 spettatori. I principali interventi, dopo diverse interruzioni di progetto (intervento delle associazioni ambientalistiche e del Ministero dei Beni Culturali, ricorso al Tar) riguardano l’ampliamento e l’avvicinamento per circa 9 m delle due curve al campo da gioco, e che contengono al di sotto del piano destinato ad ospitare gli spettatori, quattro palestre, uffici e sale riunioni; inoltre, la ricostruzione della tribuna Monte Mario, l’ampliamento della Tribuna Tevere e la realizzazione della copertura. Essa risulta costituita da un anello esterno in trave reticolare a sezione triangolare alto 12,5 m, da un anello interno costituito di funi di 87 mm di diametro, da un sistema radiale di collegamento tra i due anelli formato da 78 tensostrutture con funi stabilizzanti superiori ed inferiori, da una struttura secondaria di travi reticolari appese alla tensostruttura e irrigidite da tubolari metallici a forma di omega e  da una membrana di copertura in teflon rinforzata con un’orditura in fibra di vetro. La trave esterna è alta circa 29 m e poggia su 16 piloni, 12 in acciaio e 4 in cemento armato che costituiscono il nocciolo portante delle quattro scale che fungendo da irrigidimento connettono le curve e le tribune. 
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  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

I progettisti delle diverse “fasi“ dell'impianto sono: Enrico Del Debbio e Angelo Frisa (Stadio dei Cipressi, 1932-33); Luigi Moretti, Angelo Frisa, Achille (Stadio dei Centomila 1936-38); Carlo Roccatelli, Annibale Vitellozzi (Stadio Olimpico 1949-53).

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
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Zauli Bruno 1953 Lo stadio olimpico di Roma Edilizia moderna N. 50 91-98 Si
1954 Lo stadio olimpico in Roma Domus n. 292 7-10 Si
1954 Rassegna critica di architettura n. 29 Si
1954 Vitrum n. 56 Si
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1989 Spaziosport Si
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Caporilli Memmo, Simeoni Franco (a cura di) 1990 Il Foro Italico e lo Stadio Olimpico. Immagini della storia Tomo Roma 117-129; 283-305 No
Martini Alfredo, Nannerini Giuseppe 1990 Gli stadi mondiali Edilstampa Roma 149-163 No
Mandetta Saverio 1990 Lo Stadio Olimpico di Roma Spaziosport n. 9 154-159 Si
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Touring Club Italiano 1993 Guida d'Italia. Roma Touring Milano 680 No
1994 Stadio Olimpico Controspazio n. 5 24 Si
Sanfilippo Mario 1994 La costruzione di una capitale. Roma 1945-1991, vol. 3 Silvana Cinisello Balsamo 86-92 Si
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Santacesaria Marco 2005 Lo stadio olimpico L'Industria italiana del cemento n. 815 832-845 Si
Rossi Piero Ostilio 2012 Roma. Guida all'architettura moderna 1909-2011 (IV ed.) Laterza Roma-Bari Scheda n. 200 Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista stadio olimpico negli anni Cinquanta Vista stadio olimpico negli anni Cinquanta
Pianta impianto sportivo Pianta impianto sportivo
Vista campo di gioco Vista campo di gioco
Particolare copertura Particolare copertura

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Direzione Regionale per il Lazio
Titolare della ricerca: Università degli studi di Roma "Sapienza"
Responsabile scientifico: Piero Ostilio Rossi


Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 18/04/2024

Revisori:

Alberto Coppo 2021