Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CASA STRATTA

Scheda Opera

  • Veduta d’insieme
  • Veduta d’insieme
  • Veduta della terrazza coperta, 2019
  • Vista del prospetto verso strada, 2019
  • Vista d’insieme, 2019
  • Perimetrazione nominated property e buffer zone su base ortofoto, 2018
  • Comune: Ivrea
  • Località: Montenavale
  • Denominazione: CASA STRATTA
  • Indirizzo: Via Montenavale
  • Data: 1951 - 1952
  • Tipologia: Abitazioni unifamiliari
  • Autori principali: Emilio Aventino Tarpino, Ufficio Consulenza Case Dipendenti Olivetti UCCD
Descrizione

1. Opera originaria

«Casa Stratta: 1951 / 1952; ubicazione: Montenavale, via Montenavale, n. 8/E; progettista: Emilio Aventino Tarpino / UCCD; n. 71 / tavola G / R0044409». (Patrizia Bonifazio, Enrico Giacopelli, Il paesaggio futuro. Letture e norme per il patrimonio dell'architettura moderna a Ivrea, Allemandi, Torino 2007, p. 99)

«[…] Nell’area sono presenti alcuni esempi significativi dell’originale programma di housing, quantitativamente e qualitativamente rilevante, promosso dalla Società Olivetti e diretto dall’Ufficio Consulenza Case Dipendenti Olivetti (UCCD), quali […] Villa Prelle (corso Jervis n. 39; 1951), Casa Stratta (strada Monte Navale n. 8e; 1951), Casa Morucci (via del Lys n.11; 1958) e Casa Perotti (via del Lys n. 9; 1958)». (Dossier di Candidatura “Ivrea Città Industriale del XX secolo”, Ivrea 2018, p. 48)

«La Casa Stratta a Ivrea venne progettata dall'Ufficio Consulenza Case Dipendenti Olivetti (UCCD). Tale ufficio, diretto dall'architetto Emilio Aventino Tarpino (1923-1990), aveva il compito di fornire assistenza ai dipendenti Olivetti nella costruzione, riparazione o adattamento delle loro abitazioni. L'ufficio concedeva prestiti con interesse del 4% e sino alla copertura del 60% dell'intera spesa e forniva gratuitamente il progetto e la direzione lavori. La struttura elaborò, tra 1949 e il il 1969, più di 600 progetti e, con la sua attività, contribuì a creare un paesaggio edilizio di notevole qualità formale e costruttiva, quale oggi appare. Le case progettate dall'UCCD sono edifici unifamiliari, studiati tipologicamente, tenendo conto delle aspirazioni sociali dei dipendenti, formate da un vocabolario di pochi elementi compositivi che, combinati insieme, permettono una grande varietà di soluzioni architettoniche. L'edificio fu progettato e realizzato per la famiglia di Angelo Stratta nel biennio 1951-52 e si erge accanto alla Strada Montenavale, nell'omonima regione eporediese, su un'altura lievemente dominante e ben visibile dalla via pubblica, in prossimità al nucleo principale storico delle fabbriche (dalle quali dista poche centinaia di metri) e forma, congiuntamente ad altre abitazioni anche preesistenti, un nucleo raccolto di case. La villa fa altresì parte del gruppo di edifici abitativi di alta qualità predisposti per ospitare i tecnici e i dirigenti dell'Olivetti azienda, nel secondo dopoguerra, in profondo ampliamento. L'architettura manifesta formalmente gli stilemi compositivi propri del periodo costruttivo e riporta pertanto molti elementi caratteristici del Movimento Moderno quali l'asimmetria di piante ed alzati, il diverso disegno d'ogni fronte, il tetto piano, l'aggregazione per masse dei volumi abitativi, le superfici dei fronti ad intonaco chiaro, le ringhiere in ferro, il tetto piano, gli sporti di solettine aggettanti in cls a formare coperture e cornicioni, i sistemi d'oscuramento a tapparella di forte tonalità. Interessante nei fronti laterali e posteriore accenni anche all'organicismo nord-americano, contraddistinto anche dall'accostamento materico e cromatico dei differenti materiali costruttivi. Dall'adozione di tali elementi costruttivi ne scaturisce un edificio di grande qualità formale quale ancor oggi appare: il volume abitativo è concepito a formare una massa grosso modo parallelepipeda di due piani fuori terra, con gli ambienti giorno ospitati al primo piano ft., quelli per la notte al secondo. Verso mezzanotte tale volume tende compositivamente ad alleggerirsi, arretrando il volume chiuso interno, allungando a sbalzo sul fronte un grande balcone e proiettando la copertura a pensilina sostenuta da due travi in ferro HEB, secondo l'uso Moderno. La villa è parte di un gruppo di case ed è immersa in un giardino che forma uno degli elementi distintivi del sito. Da esso si coglie una non comune vista panoramica della collina antistante e della corona montana retrostante». ("Relazione storica descrittiva", in Commissione Regionale per il Patrimonio Culturale del Piemonte MiBACT, DCR n. 2/2019).

2. Consistenza dell’opera al 2019 / Stato attuale

L’architettura mantiene la sua destinazione originaria a residenza unifamiliare e non presenta all’esterno trasformazioni che abbiano alterato i caratteri del progetto originario. L'edificio è in buono stato di conservazione e non emerge la presenza di gravi fenomeni di degrado.

Casa Stratta è tra le architetture incluse nella core zone del sito “Ivrea, città industriale del XX secolo” inserito nel 2018 nella World Heritage List dell'UNESCO. (http://whc.unesco.org/en/list/1538).

Nel 2019 l'edificio ha avuto la Dichiarazione di interesse culturale particolarmente importante ai sensi degli artt. 10, c. 3, lett. a) e d) e 13 del D.Lgs. 42/2004 e s.m.i.

(Scheda a cura di Stefania Dassi MiBACT SR-PIE con Bianca Guiso, DAD - Politecnico di Torino)

Info
  • Progetto: 1951 -
  • Esecuzione: - 1952
  • Tipologia Specifica: Casa unifamiliare
  • Committente: Angelo Stratta
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: Casa unifamiliare
  • Destinazione attuale: Casa unifamiliare
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Ufficio Consulenza Case Dipendenti Olivetti UCCD Progetto architettonico Progetto SI
Emilio Aventino Tarpino Progetto architettonico Progetto SI
  • Strutture: Calcestruzzo armato
  • Materiale di facciata: Intonaco bianco e pietra
  • Coperture: Copertura piana in parte praticabile
  • Serramenti: Serramenti in legno
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

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«[…] Nell’area sono presenti alcuni esempi significativi dell’originale programma di housing, quantitativamente e qualitativamente rilevante, promosso dalla Società Olivetti e diretto dall’Ufficio Consulenza Case Dipendenti Olivetti (UCCD), quali […] Villa Prelle (corso Jervis n. 39; 1951), Casa Stratta (strada Monte Navale n. 8e; 1951), Casa Morucci (via del Lys n.11; 1958) e Casa Perotti (via del Lys n. 9; 1958)». (Dossier di Candidatura “Ivrea Città Industriale del XX secolo”, Ivrea 2018, p. 48)

«La Casa Stratta a Ivrea venne progettata dall'Ufficio Consulenza Case Dipendenti Olivetti (UCCD). Tale ufficio, diretto dall'architetto Emilio Aventino Tarpino (1923-1990), aveva il compito di fornire assistenza ai dipendenti Olivetti nella costruzione, riparazione o adattamento delle loro abitazioni. L'ufficio concedeva prestiti con interesse del 4% e sino alla copertura del 60% dell'intera spesa e forniva gratuitamente il progetto e la direzione lavori. La struttura elaborò, tra 1949 e il il 1969, più di 600 progetti e, con la sua attività, contribuì a creare un paesaggio edilizio di notevole qualità formale e costruttiva, quale oggi appare. Le case progettate dall'UCCD sono edifici unifamiliari, studiati tipologicamente, tenendo conto delle aspirazioni sociali dei dipendenti, formate da un vocabolario di pochi elementi compositivi che, combinati insieme, permettono una grande varietà di soluzioni architettoniche. L'edificio fu progettato e realizzato per la famiglia di Angelo Stratta nel biennio 1951-52 e si erge accanto alla Strada Montenavale, nell'omonima regione eporediese, su un'altura lievemente dominante e ben visibile dalla via pubblica, in prossimità al nucleo principale storico delle fabbriche (dalle quali dista poche centinaia di metri) e forma, congiuntamente ad altre abitazioni anche preesistenti, un nucleo raccolto di case. La villa fa altresì parte del gruppo di edifici abitativi di alta qualità predisposti per ospitare i tecnici e i dirigenti dell'Olivetti azienda, nel secondo dopoguerra, in profondo ampliamento. L'architettura manifesta formalmente gli stilemi compositivi propri del periodo costruttivo e riporta pertanto molti elementi caratteristici del Movimento Moderno quali l'asimmetria di piante ed alzati, il diverso disegno d'ogni fronte, il tetto piano, l'aggregazione per masse dei volumi abitativi, le superfici dei fronti ad intonaco chiaro, le ringhiere in ferro, il tetto piano, gli sporti di solettine aggettanti in cls a formare coperture e cornicioni, i sistemi d'oscuramento a tapparella di forte tonalità. Interessante nei fronti laterali e posteriore accenni anche all'organicismo nord-americano, contraddistinto anche dall'accostamento materico e cromatico dei differenti materiali costruttivi. Dall'adozione di tali elementi costruttivi ne scaturisce un edificio di grande qualità formale quale ancor oggi appare: il volume abitativo è concepito a formare una massa grosso modo parallelepipeda di due piani fuori terra, con gli ambienti giorno ospitati al primo piano ft., quelli per la notte al secondo. Verso mezzanotte tale volume tende compositivamente ad alleggerirsi, arretrando il volume chiuso interno, allungando a sbalzo sul fronte un grande balcone e proiettando la copertura a pensilina sostenuta da due travi in ferro HEB, secondo l'uso Moderno. La villa è parte di un gruppo di case ed è immersa in un giardino che forma uno degli elementi distintivi del sito. Da esso si coglie una non comune vista panoramica della collina antistante e della corona montana retrostante». ("Relazione storica descrittiva", in Commissione Regionale per il Patrimonio Culturale del Piemonte MiBACT, DCR n. 2/2019).

2.	Consistenza dell’opera al 2019 / Stato attuale  

L’architettura mantiene la sua destinazione originaria a residenza unifamiliare e non presenta all’esterno trasformazioni che abbiano alterato i caratteri del progetto originario. L'edificio è in buono stato di conservazione e non emerge la presenza di gravi fenomeni di degrado.

Casa Stratta è tra le architetture incluse nella core zone del sito “Ivrea, città industriale del XX secolo” inserito nel 2018 nella World Heritage List dell'UNESCO. (http://whc.unesco.org/en/list/1538).

Nel 2019 l'edificio ha avuto la Dichiarazione di interesse culturale particolarmente importante ai sensi degli artt. 10, c. 3, lett. a) e d) e 13 del D.Lgs. 42/2004 e s.m.i.

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  • Data Provvedimento: D.C.R. 08/01/2019, n. 2
  • Riferimento Normativo: D. Lgs 42/2004 art. 10, c. 3, lett. a) e d)
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: C.F.
  • Particella: 199

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Bonifazio Patrizia, Giacopelli Enrico 2007 Il paesaggio futuro. Letture e norme per il patrimonio dell'architettura moderna a Ivrea Allemandi Torino 59, 99 No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Veduta d’insieme Veduta d’insieme Tratto da - Bonifazio, Giacopelli, Allemandi 2007
Veduta d’insieme Veduta d’insieme Tratto da - Dossier di Candidatura WHL “Ivrea Città Industriale del XX secolo” 2018
Veduta della terrazza coperta, 2019 Veduta della terrazza coperta, 2019 Bianca Guiso - 2019
Vista del prospetto verso strada, 2019 Vista del prospetto verso strada, 2019 Bianca Guiso - 2019
Vista d’insieme, 2019 Vista d’insieme, 2019 Bianca Guiso - 2019
Perimetrazione nominated property e buffer zone su base ortofoto, 2018 Perimetrazione nominated property e buffer zone su base ortofoto, 2018 Tratto da - Dossier di Candidatura WHL “Ivrea Città Industriale del XX secolo” 2018

Criteri
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
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Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per il Piemonte
Titolare della ricerca: Politecnico Torino Dipartimento Architettura e Design
Responsabile scientifico: Maria Adriana Giusti, Gentucca Canella (DAD)


Scheda redatta da Stefania Dassi con Bianca Guiso
creata il 31/12/2004
ultima modifica il 24/01/2025

Revisori:

 Mezzino Davide 2021