CARCERE GIUDIZIARIO BADU 'E CARROS
Scheda Opera
- Comune: Nuoro
- Località: Loc. Badu 'e Carros
- Denominazione: CARCERE GIUDIZIARIO BADU 'E CARROS
- Indirizzo: Loc. Badu 'e Carros
- Data: 1953 - 1964
- Tipologia: Edilizia carceraria
- Autori principali: Mario Ridolfi
Descrizione
Il Nuovo Carcere giudiziario di Nuoro sorge in località Badu ‘e Carros, una zona collinosa alla periferia della città. La progettazione del complesso è opera dell’architetto Mario Ridolfi e del suo collaborazione Volfango Frankl, che ricevettero l’affidamento dell’incarico nel 1953 dal Ministero dei Lavori Pubblici. L’inizio dei lavori di costruzione ebbe luogo il 28 giugno 1956, a seguito di un iter che vide nel luglio 1956 la consegna del progetto di massima al Ministero dei Lavori Pubblici, approvato nell’ottobre dello stesso anno, e la consegna al Genio Civile di Nuoro del progetto esecutivo del primo stralcio nel giugno 1955. La conclusione dei lavori del primo stralcio avvenne nel settembre 1959, mentre erano in corso i lavori del secondo lotto, iniziati nel 1957; il collaudo dell’edificio è datato aprile 1961, e tra il 1962 e il 1968 furono svolte le opere di completamento. Come in un disegno di una città ideale, l’impianto insediativo del complesso è basato su una geometria rigorosa: una base esagonale che caratterizza la forma degli edifici principali e secondari e la distribuzione dei percorsi. Il progetto originale prevedeva un’area delimitata da un perimetro a forma di rombo allungato sull’asse Est-Ovest, poi tagliato a Est escludendo la realizzazione dei grandi blocchi e annullandone la simmetria; le direttrici impostate sugli angoli a 30 e 60 gradi definiscono la disposizione e la forma degli edifici e dei collegamenti. Sul lato Nord-ovest si trova l’edificio comprendente gli uffici, gli alloggi del personale, l’archivio, i depositi e un’autorimessa, affiancato dall'edificio del corpo di guardia e portineria; tra i due volumi si apre il varco di accesso principale che attraverso un atrio coperto conduce al primo cortile. Su questa sorta di piazza estesa longitudinalmente si affaccia il basso fabbricato a tetto piano che contiene le sale dei colloqui e altri locali, comunicante con la sezione del carcere femminile, ad ovest, e con l’edificio destinato all’ufficio matricola e alla caserma a est. Da una portineria si accede invece alla chiesa, costituita da un volume a prisma esagonale, il più alto del complesso (17 metri circa). Si tratta di un'aula unica raggiungibile dall’atrio, internamente disadorna, illuminata da strette aperture rettangolari sul perimetro e da un grande rosone sopra dell’altare. Esternamente invece presenta i caratteri architettonici distintivi del complesso e dell'architettura di Ridolfi nel dopoguerra: struttura in cemento a vista e muri di tamponamento scanditi da alternanza di fasce in granito e filari di mattoni, con un effetto di bicromia che si riferisce alla tradizione dell’architettura romanico-pisana presente sull’isola; caratteristiche sono le aperture superiori a losanga inscritta in un riquadro di mattoni. Le coperture della chiesa, così come degli altri edifici principali, sono costituite da spioventi in tegole alla romana poggiate sulla struttura di copertura in latero-cemento. Gli edifici della zona più interna del carcere sono distribuiti secondo uno schema a panopticon, a partire da un alto vestibolo a pianta esagonale: a nord-ovest l’ambulatorio, a est il caseggiato delle cucine e quello dei servizi igienici, aperti verso un secondo cortile porticato, a sud e ad ovest i blocchi detenuti. All’estremità nord-orientale si trova invece il fabbricato dell’ospedale.
Info
- Progetto: 1953 - 1955
- Esecuzione: 1955 - 1964
- Tipologia Specifica: Carcere
- Committente: Ministrero di Grazia e Giustizia
- Proprietà: Proprietà pubblica
- Destinazione originaria: carcere giudiziario
- Destinazione attuale: carcere giudiziario
Autori
Nome | Cognome | Ruolo | Fase Progetto | Archivio Architetti | Url Profilo | Autore Principale |
---|---|---|---|---|---|---|
Wolfgang | Frankl | Collaboratore | Progetto | Visualizza Profilo | https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=40722 | NO |
Mario | Ridolfi | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=32832 | SI |
- Strutture: calcestruzzo armato
- Materiale di facciata: pietra; mattoni faccia vista
- Coperture: falde con coppi in laterizio
- Serramenti: infissi in alluminio
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: -
- Particella: -
Note
Scheda redatta da Maddalena Mameli, Università degli Studi di Sassari, Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica (2004).
Bibliografia
Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
---|---|---|---|---|---|---|
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Allegati
Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale. | |
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale. | |
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale, | |
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale. | |
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive. | |
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale. | |
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo | Url |
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Fondo Ridolfi-Frankl-Malagricci | Visualizza |
SAN Archivi degli Architetti - Mario Ridolfi | Visualizza |
Dizionario biografico degli Italiani - Mario Ridolfi | Visualizza |
Enciclopedia Treccani - Mario Ridolfi | Visualizza |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per la SardegnaTitolare della ricerca: Università degli Studi di Cagliari – DICAAR
Responsabile scientifico: Paolo Sanjust
Scheda redatta da
creata il 31/12/2016
ultima modifica il 13/05/2024
Revisori:
Martina Massaro