Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

DEPOSITO PER MATERIALI ARCHEOLOGICI PRESSO LA VILLA DEI QUINTILI

Scheda Opera

  • Pianta piano terra
  • Vista esterna
  • Particolare porticato d'ingresso
  • Vista dal portico d'ingresso verso le rovine
  • Planimetria generale Villa dei Quintili
  • Vista fronte laterale
  • Vista fronte posteriore
  • Vista portico d'ingresso
  • Comune: Roma
  • Località:
  • Denominazione: DEPOSITO PER MATERIALI ARCHEOLOGICI PRESSO LA VILLA DEI QUINTILI
  • Indirizzo: Via Appia Nuova N. 1092
  • Data: 2002 - 2004
  • Tipologia: Musei e Aree archeologiche
  • Autori principali: Studio n!
Descrizione

Il manufatto destinato al deposito e alla temporanea conservazione dei materiali venuti alla luce nelle campagne di scavo iniziate nel 1998 nella Villa dei Quintili sulla Via Appia Antica, che attualmente si conforma come un vero e proprio Parco Archeologico aperto al pubblico, costituisce un esempio significativo del confronto tra architettura contemporanea ed archeologia. Si tratta infatti di un progetto che sperimenta l'inserimento del “nuovo“ con un contesto storico e paesaggistico così importante e delicato. Ha la funzione di immagazzinare i reperti e di permettere i primi interventi su di essi: a questo scopo contiene una piccola zona per il lavaggio e uno spazio esterno porticato, protetto dall'aggetto della copertura.

La temporalità di questo “leggero“ padiglione metallico è sottolineata proprio dal suo essere “sospeso“ e quindi nell'atto di essere temporaneamente appoggiato sul terreno. La vicina cisterna romana, la vegetazione circostante, il rapporto con il paesaggio entro cui si colloca visivamente il profilo del manufatto, fino allo stesso “suolo“ su cui esso poggia, hanno determinato le scelte relative ai materiali di cui è costituito l'edificio, che sono sostanzialmente due: il cristallo e l'acciaio corten. Il cristallo, posto in opera in grandi lastre senza l’utilizzo di infissi esterni alla struttura, forma sul prospetto principale una parete che a seconda delle diverse condizioni di luce riflette il paesaggio oppure tende alla totale trasparenza. L’acciaio corten che costituisce con diverse configurazioni tutto il “guscio“ esterno dell’edificio tende, nel suo processo indotto di ossidazione che lo ha reso color ruggine, a confondersi con i colori del contesto paesaggistico e storico fino ad armonizzarsi con il colore delle murature dei manufatti antichi.
Inoltre i lati lunghi dell’edificio sono trattati in modo differente: quello d’ingresso rappresenta nel disegno dei pannelli in corten l'idea della “catasta“ dei contenitori dei reperti archeologici che sono collocati al suo interno; l'altro, necessariamente più chiuso, attraverso la frammentazione del piano in tante sottili fasce parallele realizzate con profili ad U sempre in acciaio corten, tende a ridurre la compattezza del volume che si presenta nel complesso basso ed allungato come la cisterna romana collocata nelle vicinanze.

Info
  • Progetto: 2002 - 2002
  • Esecuzione: 2002 - 2004
  • Committente: Ministero dei Beni Culturali, Sovrintendenza Archeologica di Roma
  • Proprietà: Proprietà pubblica
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Carlo Celia Progetto architettonico Progetto NO
Salvatore D'Agostino Consulente Progetto NO
Claudia Farinelli Collaboratore Progetto NO
Susanna Ferrini Progetto architettonico Progetto NO
Luigi Filetici Progetto architettonico Progetto NO
Maria Grazia Filetici (Soprintendenza per i Beni Archeologici di Roma) Coordinatore Progetto NO
Studio n! Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://nstudioferrini.wordpress.com/philosophia/ SI
Piero Neogrossi Progetto architettonico Progetto NO
Officina Ragnini Impresa esecutrice Esecuzione NO
Jutta Riehle Collaboratore Progetto NO
Antonello Stella Progetto architettonico Progetto NO
  • Strutture: acciaio
  • Materiale di facciata: acciaio corten
  • Coperture: piana
  • Serramenti: vetro strutturale
  • Stato Strutture: Ottimo
  • Stato Materiale di facciata: Ottimo
  • Stato Coperture: Ottimo
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La temporalità di questo “leggero“ padiglione metallico è sottolineata proprio dal suo essere “sospeso“ e quindi nell'atto di essere temporaneamente appoggiato sul terreno. La vicina cisterna romana, la vegetazione circostante, il rapporto con il paesaggio entro cui si colloca visivamente il profilo del manufatto, fino allo stesso “suolo“  su cui esso poggia, hanno determinato le scelte relative ai materiali di cui è costituito l'edificio, che sono sostanzialmente due: il cristallo e l'acciaio corten. Il cristallo, posto in opera in grandi lastre senza l’utilizzo di infissi esterni alla struttura, forma sul prospetto principale una parete che a seconda delle diverse condizioni di luce riflette il paesaggio oppure  tende alla totale trasparenza. L’acciaio corten che costituisce con diverse configurazioni tutto il “guscio“ esterno dell’edificio tende, nel suo processo indotto di ossidazione che lo ha reso color ruggine, a confondersi con i colori del contesto paesaggistico e storico fino ad armonizzarsi con il colore delle murature dei manufatti antichi. 
Inoltre i lati lunghi dell’edificio sono trattati in modo differente: quello d’ingresso rappresenta nel disegno dei pannelli in corten l'idea della “catasta“ dei contenitori dei reperti archeologici che sono collocati al suo interno; l'altro, necessariamente più chiuso, attraverso la frammentazione del piano in tante sottili fasce parallele realizzate con profili ad U sempre in acciaio corten, tende a ridurre la compattezza del volume che si presenta nel complesso basso ed allungato come la cisterna romana collocata nelle vicinanze.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

Il progetto si inserisce in un più ampio tema legato alla definizione di un terreno di confronto tra l'architettura contemporanea e l'archeologia, che negli anni recenti ha trovato a Roma numerose ed interessanti occasioni di sperimentazione (come ad esempio la Sala del Museo Nazionale Romano nell'Aula ottagona delle Terme di Diocleziano, la nuova Sala d'esposizione nel Giardino Romano dei Musei Capitolini, la sistemazione del Palazzo Senatorio in Campidoglio e dei Mercati Traianei e la riconversione della Centrale Montemartini). Il progetto è stato selezionato nella Rassegna Monitor/P dell'Ordine degli Architetti P.P.C. di Roma e Provincia per il mese di aprile 2004, il premio Bauwel 2005 ed il premio Architectural Review 2006.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Biraghi Marco 1999 La via del riuso Casabella n. 672 14-15 Si
2004 Itinerario contemporaneo. Roma Area n. 76 188-197; Scheda n. 46 No
2004 Ar2 n. 2 47-49 Si
Scaglione Pino (a cura di) 2005 Net.it. Snapshot su architettura desing fotografia. Network in Italia Actar Barcellona 236-237 No
Ciucci Giorgio, Ghio Francesco, Rossi Piero Ostilio 2006 Roma. La nuova architettura Electa Milano 74-75 No
2008 n!studio. Sense of matter AADCU Beijing 44-45 No
2008 n!studio. Pensare la materia Edilstampa Roma No
Brandolini Sebastiano 2008 Roma. Nuova architettura Skira Milano 142-145 No
Paris Rita, Frontoni Riccardo, Galli Giuliana (a cura di) 2010 Via Appia. La Villa dei Quintili Electa Milano Si
Rossi Piero Ostilio 2012 Roma. Guida all'architettura moderna 1909-2011 (IV ed.) Laterza Roma-Bari Scheda n. 225 Si
Ciresi Francesco 2013 Deposito Archeologico Temporaneo alla Villa dei Quintili, in Ciresi Francesco (a cura di), 15 x 15. Nuovi sguardi su Roma Nulla Die Piazza Armerina 38-47 Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Pianta piano terra Pianta piano terra
Vista esterna Vista esterna
Particolare porticato d'ingresso Particolare porticato d'ingresso
Vista dal portico d'ingresso verso le rovine Vista dal portico d'ingresso verso le rovine
Planimetria generale Villa dei Quintili Planimetria generale Villa dei Quintili
Vista fronte laterale Vista fronte laterale Andrea Jemolo
Vista fronte posteriore Vista fronte posteriore Andrea Jemolo
Vista portico d'ingresso Vista portico d'ingresso Andrea Jemolo

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Deposito temporaneo di reperti archeologici presso la ‘Villa dei Quintili’ – Roma Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Direzione Regionale per il Lazio
Titolare della ricerca: Università degli studi di Roma "Sapienza"
Responsabile scientifico: Piero Ostilio Rossi


Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 29/03/2024

Revisori:

Alberto Coppo 2021