Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

ALLESTIMENTO MUSEO DELLE TRAME MEDITERRANEE

Scheda Opera

  • Allestimento Museo delle Trame Mediterranee
  • Allestimento Museo delle Trame Mediterranee
  • Allestimento Museo delle Trame Mediterranee
  • Allestimento Museo delle Trame Mediterranee
  • Comune: Gibellina
  • Località: Baglio Di Stefano
  • Denominazione: ALLESTIMENTO MUSEO DELLE TRAME MEDITERRANEE
  • Indirizzo: Baglio Di Stefano, N. 1
  • Data: 1995 - 1996
  • Tipologia: Musei e Aree archeologiche
  • Autori principali: Enzo Fiammetta
Descrizione

Il baglio Di Stefano di Gibellina, sede della Fondazione Orestiadi, ospita nella casa baronale il “Museo delle Trame Mediterranee”. che raccoglie costumi, gioielli, tessuti d’arte, ceramiche e manufatti della cultura materiale dei popoli e culture dell’area mediterranea: Sicilia, Egitto, Tunisia, Palestina, Marocco, Albania...
Il “Segno” e la “Forma” caratterizzano due delle sezioni del percorso espositivo.
Nella prima è possibile leggere, attraverso l’accostamento degli oggetti di diversa provenienza e di differenti periodi l’evoluzione dei principali motivi decorativi che hanno caratterizzato lo sviluppo dell’arte e dell’artigianato mediterraneo. I motivi dell’arabesco, della scrittura e della pseudoscrittura, delle geometrie intrecciate, diffusi in Occidente dagli arabi, sono utilizzati come chiave di interpretazione per una lettura intrecciata dei caratteri che uniscono o che univano i popoli del Mediterraneo.
Nel confronto tra oggetti di differente provenienza, periodo ed uso, si sono cercati i tratti comuni ed i percorsi storico artistici paralleli, con la possibilità di leggere la permanenza dei motivi decorativi nel tempo, le loro evoluzioni e varianti nelle differenti culture e periodi. Ne sono un esempio, in una delle sale, il raffronto degli arabeschi delle ceramiche di Caltagirone e Trapani del XVI secolo con i Kaftan marocchini del XIX secolo ed i costumi della corte albanese e le geometrie intrecciate delle piastrelle maiolicate per esterni tunisine del XIX secolo ed i mosaici delle cattedrali normanne siciliane del XII secolo.
Il percorso museale propone differenti chiavi di lettura: una è quella dell’evoluzione e della permanenza dei motivi decorativi.
Il tralcio ondulato greco rilevabile in alcuni crateri della Magna Grecia, chiarisce le origini dell’arabesco arabo.
La sezione delle “Forme” conserva ceramiche arabe, siciliane e spagnole del XIX secolo, che confrontate con brocche, idrie, vasi preistorici e medievali dichiarano la comune origine e permanenza del modello.
La Sicilia è sempre stata luogo di incontro di popoli, di sperimentazioni di linguaggi, questa peculiarità ha sempre caratterizzato la sua storia economica ed artistica. Ed è noto come uno dei periodi di maggiore ricchezza culturale e fermento dell’isola fu quello che oggi chiamiamo della “cultura trilingue”; sotto Ruggero II, nel XII secolo, greci, arabi e latini operavano all’interno dei laboratori reali realizzando alcuni dei più grandi capolavori dell’arte tessile medievale.

Info
  • Progetto: 1995 - 1995
  • Esecuzione: 1995 - 1996
  • Proprietà: Proprietà pubblica
  • Destinazione originaria: Allestimento museale
  • Destinazione attuale: Allestimento museale
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Michele Argentino Designer Progetto NO
Enzo Fiammetta Progetto architettonico Progetto SI
  • Strutture: miste
  • Stato Strutture: Buono

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Il “Segno” e la “Forma” caratterizzano due delle sezioni del percorso espositivo.
Nella prima è possibile leggere, attraverso l’accostamento degli oggetti di diversa provenienza e di differenti periodi l’evoluzione dei principali motivi decorativi che hanno caratterizzato lo sviluppo dell’arte e dell’artigianato mediterraneo. I motivi dell’arabesco, della scrittura e della pseudoscrittura, delle geometrie intrecciate, diffusi in Occidente dagli arabi, sono utilizzati come chiave di interpretazione per una lettura intrecciata dei caratteri che uniscono o che univano i popoli del Mediterraneo.
Nel confronto tra oggetti di differente provenienza, periodo ed uso, si sono cercati i tratti comuni ed i percorsi storico artistici paralleli, con la possibilità di leggere la permanenza dei motivi decorativi nel tempo, le loro evoluzioni e varianti nelle differenti culture e periodi. Ne sono un esempio, in una delle sale, il raffronto degli arabeschi delle ceramiche di Caltagirone e Trapani del XVI secolo con i Kaftan marocchini del XIX secolo ed i costumi della corte albanese e le geometrie intrecciate delle piastrelle maiolicate per esterni tunisine del XIX secolo ed i mosaici delle cattedrali normanne siciliane del XII secolo.
Il percorso museale propone differenti chiavi di lettura: una è quella dell’evoluzione e della permanenza dei motivi decorativi.
Il  tralcio ondulato greco rilevabile in alcuni crateri della Magna Grecia, chiarisce le origini dell’arabesco arabo.
La sezione delle “Forme” conserva ceramiche arabe, siciliane e spagnole del XIX secolo, che confrontate con brocche, idrie, vasi preistorici e medievali dichiarano la comune origine e permanenza del modello.
La Sicilia è sempre stata luogo di incontro di popoli, di sperimentazioni di linguaggi, questa peculiarità ha sempre caratterizzato la sua storia economica ed artistica. Ed è noto come uno dei periodi di   maggiore   ricchezza   culturale   e   fermento dell’isola fu quello che oggi chiamiamo della “cultura trilingue”; sotto Ruggero II, nel XII secolo, greci, arabi e latini operavano all’interno dei laboratori reali realizzando alcuni dei più grandi capolavori dell’arte tessile medievale.

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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Venezia Francesco 1985 Transfer und Transformation : die Architektur der Spolien ; eine Kompositionstechnik «Daidalos», n.16 92-104 No
De Luca Rosario 2001 Rossocorallo: collezioni di Marilú Fernandez e del Museo Officina delle Trame mediterranee di Ghibellina Palermo No
Oddo Maurizio 2007 Architettura contemporanea in Sicilia Corrao Editore Trapani 477 Si
Rizzo Giuseppe 2008 Sistema e transito delle arti nel contesto della nuova Gibellina e il ruolo del Museo d'Arte Contemporanea, in Gibellina Cantiere, (a cura di) Massimo Bignardi, Davide Lacagnina, Paola Mantovani Editoriale Artemide Palermo 67-74 Si
Sorgi Orietta, Militello Fabio (a cura di) 2014 Gibellina e il MUSEO delle TRAME MEDITERRANEE storia e catalogo ragionato CRid Palermo Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Allestimento Museo delle Trame Mediterranee Allestimento Museo delle Trame Mediterranee
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Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
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Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Regione Sicilia, Assessorato Regionale dei beni culturali e dell'identità siciliana
Titolare della ricerca: Università degli studi di Palermo - Dipartimento di Architettura
Responsabile scientifico: Maurizio Carta


Scheda redatta da
creata il 31/12/2016
ultima modifica il 31/01/2023

Revisori:

Martina Massaro