ALBERGO ESIT
Scheda Opera
- Comune: La Maddalena
- Località: Loc. Punta Nera
- Denominazione: ALBERGO ESIT
- Indirizzo: Via Domenico Millelire
- Data: 1955 - 1965
- Tipologia: Strutture ricettive
- Autori principali: Ufficio Tecnico ESIT
Descrizione
La neonata Regione Autonoma della Sardegna, con la L. 62 del 22 novembre 1950, decreta la nascita dell’Ente Sardo Industrie Turistiche (E.S.I.T.) allo scopo di promuovere lo sviluppo dell’industria turistica nell’isola. L’obiettivo è perseguito in due modi: da un lato incentivando i privati a incrementare i propri esercizi alberghieri, mediante prestiti e agevolazioni finanziarie, e dall’altro predisponendo un piano di costruzione di alberghi nei luoghi più belli del territorio regionale. La gestione delle strutture effettivamente realizzate sarà in seguito demandata ai privati mediante contratti d’affitto d’azienda. L'albergo costruito alla Maddalena si poneva come immagine di modernità e apertura al turismo, che era peraltro scarsissimo, per la dimensione ridotta dei traghetti e la scarsa frequenza dei passaggi. Nei primi anni non ebbe quindi vita facile, e il decollo dell'attività ci fu solo negli anni 70. L’edificio è posizionato su uno scoglio col prospetto principale rivolto verso il mare. L'andamento del corpo di fabbrica, all'incirca nordest-sudovest, consente l'affaccio verso il mare di tutte le camere, in generale dotate di logge, che riparano dal sole delle ore più calde. L’Albergo nasce dall’accostamento di due volumi, denominati per comodità corpo alto e corpo basso. Il corpo alto è costituito da quattro livelli, il corpo basso è invece composto da due livelli. I due corpi risultano sfalsati in quanto il piano terra del corpo basso ha una altezza utile maggiore del piano terra del corpo alto. La destinazione funzionale dei due corpi è mista. Al piano terra del corpo basso sono localizzati tutti gli spazi comuni per gli ospiti e gli ambienti di servizio, mentre al primo piano trovano posto 10 camere da letto per un totale di circa 15 posti letto. Al piano terra del corpo alto sono invece ubicate 2 sale da pranzo (una all'esterno sotto un profondo porticato, che sarà successivamente tamponato con grandi finestrature). Al piano ammezzato trovano invece posto una sala da pranzo su loggiato (poi eliminata e sostituita da camere da letto), e due camere da letto doppie. Gli ultimi due piani del corpo alto accolgono solamente le camere da letto per un totale di 30 posti letto circa. L’albergo è stato realizzato con linee architettoniche molto semplici. Le facciate sono caratterizzate da una serie di logge, molto profonde sul lato sud. Tutte le superfici sono intonacate e tinteggiate di bianco. L’unico elemento di decoro, che addolcisce la stereometria dei volumi con una nota di vernacolo e di neo-realismo, è l’uso delle tegole a coppi, con l’intradosso tinteggiato dello stesso colore celeste degli avvolgibili, per il bordo superiore dei parapetti delle terrazze e la copertura della pensilina posta all’ingresso dell’albergo. In seguito questi dettagli spariranno. Molti gli interventi successivi per adeguare i servizi interni e migliorare le finiture. Manca ancora l'ascensore e l'aria condizionata. Per la situazione di "isola nell'isola" propria della Maddalena, non si può parlare di materiali locali. L'intonaco, sulla riva del mare, è sicuramente meno adatto del rivestimento lapideo, diffuso nell'isola per gli edifici di un certo pregio, ma è più economico. Le tecniche costruttive sono quelle, di costo contenuto, usate in Italia negli anni del dopoguerra. La zona dove oggi sorge l’albergo ESIT, secondo albergo costruito nell’isola, era un promontorio deserto privo di fabbricati ma comunque prossimo al centro abitato. Attualmente la zona risulta largamente edificata. L’albergo non è più l’elemento terminale del tessuto urbano, che si è ampiamente esteso al di là del fabbricato, anche lungo la costa.
Info
- Progetto: 1955 - 1965
- Esecuzione: 1955 - 1965
- Committente: ESIT
- Proprietà: Proprietà privata
- Destinazione originaria: albergo
- Destinazione attuale: albergo
Autori
- Strutture: telaio in calcestruzzo armato
- Materiale di facciata: doppia cortina in mattoni forati con intercapedine coibentata
- Coperture: solaio piano praticabile in latero-cemento
- Serramenti: infissi in abete verniciato (rimasti tali solo al secondo e terzo piano
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: -
- Particella: -
Note
Scheda redatta da Università degli Studi di Sassari, Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica (2004).
Bibliografia
Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
---|---|---|---|---|---|---|
Ente Sardo Industrie Turistiche | Sardegna, annuario alberghi | Si | ||||
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Loi Puddu Giuseppe | 1956 | Il potenziale ricettivo della Sardegna nel 1956 | Cagliari | Si | ||
Loi Puddu Giuseppe | 1956 | Ricettivita e movimento forestieri, in Sardegna, da Prospettive sarde, edizioni per la documentazione dei problemi della rinascita, turismo: oggi e domani | Tipografia Valdes | Cagliari | Si | |
Regione Autonoma della Sardegna | 1957 | La Sardegna, otto anni di Autonomia 1949-1957 | SEI | Cagliari | Si | |
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Solinas Gian Adolfo | 1997 | Un’isola di vacanze: per una storia critica del turismo in Sardegna | EDES | Sassari | Si | |
2002 | Vanno all’asta dieci Alberghi Esit | «L'Unione Sarda», 17 luglio 2002 | Si | |||
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2004 | L'Esit sfratta l'istituto alberghiero | «Il Giornale di Sardegna», 13 novembre | Si |
Allegati
Criteri
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per la SardegnaTitolare della ricerca: Università degli Studi di Cagliari – DICAAR
Responsabile scientifico: Paolo Sanjust
Scheda redatta da
creata il 31/12/2016
ultima modifica il 31/01/2023
Revisori:
Martina Massaro