Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

UNIVERSITÀ POLITECNICA DELLE MARCHE-POLO MONTEDAGO

Scheda Opera

  • pinta piano terra
  • disegno dell'inserimento dell'intervento nel contesto
  • vista dell'edificio a torre
  • facciata, dettaglio finestre e impianti
  • vista degli spazi di distribuzione esterna
  • Comune: Ancona
  • Località: Brecce Bianche - Montedago
  • Denominazione: UNIVERSITÀ POLITECNICA DELLE MARCHE-POLO MONTEDAGO
  • Indirizzo: Via Brecce Bianche
  • Data: 1974 - 1984
  • Tipologia: Università - Campus
  • Autori principali: Pietro Belluschi
Descrizione

Nel 1974 gli organi direttivi dell’Università degli Studi di Ancona maturano la decisione di realizzare la nuova sede della Facoltà di Ingegneria, allora ubicata in un fabbricato preso in affitto in Via della Montagnola. Il nuovo edificio si dovrà realizzare in località Monte d’Ago con un’ottima vista sul mare e sulla costa e in posizione panoramica rispetto alla città, costruita a partire dalla seconda metà dell’Ottocento. L’allora sindaco Alfredo Trifogli si impegna in prima persona nel progetto coinvolgendo l’ingegnere-architetto Pietro Belluschi; nato ad Ancona nel 1899, Belluschi dopo la laurea in ingegneria civile conseguita a Roma nel 1922, parte l’anno seguente per gli Stati Uniti dove nel 1924 consegue una nuova laurea in ingegneria civile alla prestigiosa Cornell University.
La squadra di progettisti con a capo Belluschi con lo studio di architettura Jung/Brannen Assoc. Inc. e la società di ingegneria Samuele Ussia & Assoc. completa il 25 marzo del 1976 la prima proposta per il disegno della nuova facoltà. La planimetria mostra una struttura formata da tre elementi distinti: il blocco degli edifici universitari sistemati nella zona centrale dell’area a disposizione, l’area degli impianti sportivi nella zona nord e le residenze per studenti posizionate nella zona est e in parte della zona sud e sud-ovest. Il grande complesso edilizio centrale con la zona dell’università è circondato da una grande quantità di spazi verdi e fittamente alberati. L’università è composta da blocchi di diverse dimensione tutti caratterizzati dalla presenza di cortili, differenti per dimensioni e forme, ma tutti attrezzati a verde. L’ingresso al complesso è segnato verticalmente da una torre di dieci piani che svetta rispetto al prevalente assetto orizzontale di tutti i complessi. Le abitazioni per studenti sono pensate come piccoli blocchi accostati di tre piani, organizzati internamente con aree comuni (cucine, bagni, soggiorni, luoghi per lo svago) che fungono da cerniera a camere singole e doppie.
Belluschi abbandona negli anni seguenti la squadra di progettisti, che portano a termine il lavoro con la collaborazione per la parte esecutiva di Studio Marche di Macerata, composto da giovani e valenti progettisti, protagonisti, con molte opere realizzate, in tutta la regione per oltre un trentennio. Il progetto realizzato si discosta per molti particolari rispetto a quanto elaborato da Belluschi e la realizzazione per blocchi della grande volumetria viene completata solo nella seconda metà degli anni ottanta con la costruzione dell’aula magna ad opera dell’ingegnere romano Vittorio Mosco.

Info
  • Progetto: 1974 - 1981
  • Esecuzione: 1979 - 1984
  • Tipologia Specifica: Complesso universitario
  • Committente: Università di Ancona
  • Proprietà: Proprietà pubblica
  • Destinazione originaria: Facoltà di Ingegneria e Medicina
  • Destinazione attuale: Polo Belluschi - Montedago
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Jung/Brannen Assoc. Inc Collaboratore Progetto NO
Pietro Belluschi Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo enciclopedia SI
Gruppo Marche Progetto esecutivo Progetto NO
Samuele Ussia & Assoc. Collaboratore Progetto NO
  • Strutture: Calcestruzzo armato
  • Materiale di facciata: Pannelli di rivestimento in calcestruzzo armato e vetro
  • Coperture: Coperture piane con struttura in calcestruzzo armato
  • Serramenti: Metallo
  • Stato Strutture: Ottimo
  • Stato Materiale di facciata: Ottimo
  • Stato Coperture: Buono
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La squadra di progettisti con a capo Belluschi con lo studio di architettura Jung/Brannen Assoc. Inc. e la società di ingegneria Samuele Ussia & Assoc. completa il 25 marzo del 1976 la prima proposta per il disegno della nuova facoltà. La planimetria mostra una struttura formata da tre elementi distinti: il blocco degli edifici universitari sistemati nella zona centrale dell’area a disposizione, l’area degli impianti sportivi nella zona nord e le residenze per studenti posizionate nella zona est e in parte della zona sud e sud-ovest. Il grande complesso edilizio centrale con la zona dell’università è circondato da una grande quantità di spazi verdi e fittamente alberati. L’università è composta da blocchi di diverse dimensione tutti caratterizzati dalla presenza di cortili, differenti per dimensioni e forme, ma tutti attrezzati a verde. L’ingresso al complesso è segnato verticalmente da una torre di dieci piani che svetta rispetto al prevalente assetto orizzontale di tutti i complessi. Le abitazioni per studenti sono pensate come piccoli blocchi accostati di tre piani, organizzati internamente con aree comuni (cucine, bagni, soggiorni, luoghi per lo svago) che fungono da cerniera a camere singole e doppie.
Belluschi abbandona negli anni seguenti la squadra di progettisti, che portano a termine il lavoro con la collaborazione per la parte esecutiva di Studio Marche di Macerata, composto da giovani e valenti progettisti, protagonisti, con molte opere realizzate, in tutta la regione per oltre un trentennio. Il progetto realizzato si discosta per molti particolari rispetto a quanto elaborato da Belluschi e la realizzazione per blocchi della grande volumetria viene completata solo nella seconda metà degli anni ottanta con la costruzione dell’aula magna ad opera dell’ingegnere romano Vittorio Mosco.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

Il gruppo di progettazione riunito per la esecuzione delle opere prende il nome di Confederazione Cooperative Italiane Centro Regionale Progettazione Marche di cui fanno parte gli architetti Luigi Cristini e Paolo Castelli dello Studio Marche di Macerata, l’architetto Claudio Campodonico di Senigallia e gli ingegneri Riccardo Sparapani di Ancona e Natale Cecioni che ha curato la progettazione impiantistica e relativa esecuzione in qualità di responsabile dell’impresa Grassetto di Padova. La progettazione costruttiva vede impegnati il prof. ing. Vittorio Mosco, l’arch. Alberto Guizzardi l’ing. Marco Marchesi dell’Ufficio Tecnico dell’impresa Grassetto e l’ing. Alfonso Laurora. La realizzazione viene aggiudicata alle imprese di costruzioni riunite del cav. lav. Alessio Lanari e figli - S.I.C.A.L.F. S.p.A. di Ancona-Roma e alla Eugenio Grassetto s.p.a. di Padova. La direzione dei lavori è affidata al prof. ing. Vittorio Mosco (direttore dei lavori), all’ing. Gino Marasca e all’ing. Marcello Carelli (assistenza tecnica).

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Mosco Vittorio 1987 La nuova Facoltà di Ingegneria dell'università degli Studi di Ancona L’Industria Italiana del Cemento n. 615 Roma 612-637 No
1988 La nuova Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Ancona AU bis - Supplemento tecnico n. 26 137-140 No
Anselmi Sergio, Mariano Fabio, at. al. 1990 L’Università di Ancona. 1969-1989 Ancona No
Finelli Luciana, Di Carlo Antonio 1992 Il Gruppo Marche. Tramonto del regionalismo Electa Milano No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
pinta piano terra pinta piano terra
disegno dell'inserimento dell'intervento nel contesto disegno dell'inserimento dell'intervento nel contesto
vista dell'edificio a torre vista dell'edificio a torre
facciata, dettaglio finestre e impianti facciata, dettaglio finestre e impianti
vista degli spazi di distribuzione esterna vista degli spazi di distribuzione esterna

Criteri
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
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Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per le Marche
Titolare della ricerca: Università Politecnica delle Marche - Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e di Architettura
Responsabile scientifico: Antonello Alici


Scheda redatta da
creata il 31/12/2016
ultima modifica il 11/04/2024

Revisori:

Menzietti Giulia 2021