Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CASA CIRCONDARIALE SERGIO COSMAI

Scheda Opera

  • Prospetto sulla via Marino
  • Particolare prospetto sulla via Marino (2017)
  • Particolare prospetto sulla via Marino (2017)
  • Planimetrie delle varie soluzioni progettuali
  • Comune: Cosenza
  • Denominazione: CASA CIRCONDARIALE SERGIO COSMAI
  • Indirizzo: Via Giuseppe Marino
  • Data: 1947 - 1960
  • Tipologia: Edilizia carceraria
  • Autori principali: Mario Ridolfi
Descrizione

Il tema delle carceri viene trattato in più occasioni da Mario Ridolfi che, soprattutto in termini di qualità architettonica, saprà dare un contributo innovativo alla tradizione costruttiva degli edifici destinati alla detenzione.
Il progetto di massima per il carcere di Cosenza viene redatto nel 1947 ma, successivamente all'affidamento dell'incarico avvenuto nel 1953, Ridolfi elabora quattro soluzioni progettuali che si distaccano moltissimo dalla prima idea, legata alla tradizione costruttiva carceraria e caratterizzata da un'impostazione planimetrica rigida, da volumi squadrati e da un orientamento ortogonale.
Nella soluzione esecutiva, datata 30 aprile 1955, l'architetto mostra una possibile mediazione tra la natura inflessibile del carcere e la qualificazione architettonica dell'opera, contrapponendo al rigido archetipo della prigione un linguaggio architettonico ricercato nelle forme, nei dettagli costruttivi e nei materiali per tentare, nonostante tutto, di creare delle interazioni con il contesto ambientale e paesaggistico. Punto focale dell'organizzazione planimetrica è il giardino a forma di mandorla, che si configura come chiostro circondato da alcuni edifici funzionali: la cucina, le docce, le sale destinate alla biblioteca e allo studio e, infine, le stanze per i colloqui con i giudici. Intorno a queste strutture, si sviluppano a raggiera altrettanti edifici: a nord le due stecche rettangolari accolgono le celle, per un totale di 428 detenuti, mentre a sud sono ubicati l'ospedale e i laboratori. Accanto a questi ultimi sorgono, a ovest, altri quattro edifici a pianta quadrata destinati rispettivamente a: ufficio del direttore e amministrazione; servizi generali, accettazione e caserma agenti; chiesa e cinema; e infine la sezione femminile del carcere, che può ospitare fino a un massimo di 31 detenute.
I lavori per la realizzazione delle carceri iniziano nel 1960 ma vengono più volte interrotti e ripresi solo negli anni Settanta, dopo l'emanazione della legge n. 1133/71 inerente il finanziamento dell'edilizia degli istituti di prevenzione e di pena. Il progetto realizzato risulta lievemente modificato rispetto quello proposto da Ridolfi: al centro del lotto rimane il giardino a forma di mandorla e le due stecche rettangolari per le celle ma, nella zona sud, gli edifici a raggiera hanno lasciato il posto al campo da calcio e alla zona verde.
L'edificio è realizzato in cemento armato, con infissi di ferro e vetro.

Info
  • Progetto: 1947 -
  • Esecuzione: 1955 - 1960
  • Committente: Ministero dei Lavori Pubblici
  • Proprietà: Proprietà pubblica
  • Destinazione originaria: Carcere
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Wolfgang Frankl Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=40722 NO
Mario Ridolfi Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=32832 SI
  • Strutture: Cemento armato
  • Materiale di facciata: Cemento armato
  • Coperture: Cemento armato
  • Serramenti: Ferro e vetro
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

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Nella soluzione esecutiva, datata 30 aprile 1955, l'architetto mostra una possibile mediazione tra la natura inflessibile del carcere e la qualificazione architettonica dell'opera, contrapponendo al rigido archetipo della prigione un linguaggio architettonico ricercato nelle forme, nei dettagli costruttivi e nei materiali per tentare, nonostante tutto, di  creare delle interazioni con il contesto ambientale e paesaggistico. Punto focale dell'organizzazione planimetrica è il giardino a forma di mandorla, che si configura come chiostro circondato da alcuni edifici funzionali: la cucina, le docce, le sale destinate alla biblioteca e allo studio e, infine, le stanze per i colloqui con i giudici. Intorno a queste strutture, si sviluppano a raggiera altrettanti edifici: a nord le due stecche rettangolari accolgono le celle, per un totale di 428 detenuti, mentre a sud sono ubicati l'ospedale e i laboratori. Accanto a questi ultimi sorgono, a ovest, altri quattro edifici a pianta quadrata destinati rispettivamente a: ufficio del direttore e amministrazione; servizi generali, accettazione e caserma agenti; chiesa e cinema; e infine la sezione femminile del carcere, che può ospitare fino a un massimo di 31 detenute.  
I lavori per la realizzazione delle carceri iniziano nel 1960 ma vengono più volte interrotti e ripresi solo negli anni Settanta, dopo l'emanazione della legge n. 1133/71 inerente il finanziamento dell'edilizia degli istituti di prevenzione e di pena. Il progetto realizzato risulta lievemente modificato rispetto quello proposto da Ridolfi: al centro del lotto rimane il giardino a forma di mandorla e le due stecche rettangolari per le celle ma, nella zona sud, gli edifici a raggiera hanno lasciato il posto al campo da calcio e alla zona verde. 
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 4
  • Particella: 360

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Bellini Federico 1993 Mario Ridolfi Editori Laterza Bari 77-79 Si
Cellini Francesco, D'Amato Claudio 2005 Le architetture di Ridolfi e Frankl Electa Milano 399 Si
Moltedo Alida, Valeriani Enrico 2005 Mario Ridolfi Architetto Controspazio n. 114-115 Roma 22 Si
Muratore Giorgio 2005 Le nuove carceri di Nuoro Controspazio n. 114-115 Roma 140-146 Si
Berlingieri Fabrizia, Thermes Laura (a cura di) 2012 Guida alle Architetture del Novecento in Calabria Kaleidon editrice Reggio Calabria 148-149 Si
Pietropaolo Lorenzo 2014 Architettura delle istituzioni totali: carceri di invenzione ed eterotopie della detenzione Arte e Critica, n. 80-81 Roma 102-103 Si
Martorano Francesca 2020 L'Architettura in Calabria dal 1945 ad oggi Iiriti Reggio Calabria 212-213 Si

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Fondo Ridolfi-Frankl-Malagucci Ridolfi Mario Accademia Nazionale di San Luca Progetto 1953-1960 Carcere giudiziario a Cosenza con Volfango Frankl

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Prospetto sulla via Marino Prospetto sulla via Marino E. Trunfio - 2017
Particolare prospetto sulla via Marino (2017) Particolare prospetto sulla via Marino (2017) E. Trunfio - 2017
Particolare prospetto sulla via Marino (2017) Particolare prospetto sulla via Marino (2017) E. Trunfio - 2017
Planimetrie delle varie soluzioni progettuali Planimetrie delle varie soluzioni progettuali Mario Ridolfi, tratto da - Muratore, Controspazio 2005

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Fondo Ridolfi-Frankl-Malagricci Visualizza
SAN Archivi degli Architetti - Mario Ridolfi Visualizza
Dizionario biografico degli Italiani - Mario Ridolfi Visualizza
Enciclopedia Treccani - Mario Ridolfi Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato regionale per la Calabria
Titolare della ricerca: Università degli Studi di Mediterranea di Reggio Calabria - Dipartimento PAU
Responsabile scientifico: Francesca Martorano


Scheda redatta da Elena Trunfio
creata il 31/12/2006
ultima modifica il 16/01/2025

Revisori:

Battaglia Laura 2021