ALBERGO ESIT
Scheda Opera
- Comune: Alghero
- Denominazione: ALBERGO ESIT
- Indirizzo: Piazza Sulis
- Data: 1955 - 1955
- Tipologia: Strutture ricettive
- Autori principali: Ufficio Tecnico ESIT
Descrizione
La neonata Regione Autonoma della Sardegna, con la L. 62 del 22 novembre 1950, decreta la nascita dell’Ente Sardo Industrie Turistiche (E.S.I.T.) allo scopo di promuovere lo sviluppo dell’industria turistica nell’isola. L’obiettivo è perseguito in due modi: da un lato incentivando i privati a incrementare i propri esercizi alberghieri, mediante prestiti e agevolazioni finanziarie, e dall’altro predisponendo un piano di costruzione di alberghi disseminati in tutto il territorio regionale. La gestione delle strutture effettivamente realizzate sarà demandata ai privati mediante contratti d’affitto d’azienda. Il Gran Hotel ESIT di Alghero, eretto a metà degli anni 50, adempie con successo al suo ruolo di volano di una città che già da tempo aveva manifestato una chiara vocazione turistica: fino agli anni 70 la struttura ricettiva funziona con successo. L’albergo, di I categoria, aveva una capacità di 90 posti letto distribuiti su tre piani; i locali di servizio erano situati nel seminterrato e nell’ultimo piano, mentre il piano rialzato ospitava i locali adibiti alla ricezione quali la hall, il bar e la sala da pranzo. Il tetto-terrazza era attrezzato per uso elioterapico con arredi mobili e anche fissi, ad esempio gli ombrelloni ancorati al parapetto. Dagli anni 80 modifica la sua destinazione d’uso trasformandosi prima in Convitto Femminile, poi in Istituto Professionale Alberghiero con funzione mista didattica e residenziale. Dagli elaborati grafici forniti dall’archivio ESIT possiamo dedurre due adeguamenti normativi: il primo nel 1966 riferito agli ascensori e il secondo nel 1986 riferito all’impianto elettrico. Si registra anche la progettazione di una veranda coperta nel cortile retrostante su via Kennedy, da destinarsi a ristorante: la modifica non è stata realizzata.
Si tratta di un edificio in linea, profondo 10,20 m, con 4 piani f.t., un attico con volumi di servizio e terrazza praticabile, e un seminterrato. Superficie coperta di 3300 mq, volume di 12700 mc. Sul prospetto posteriore un corpo sporgente in posizione centrale ospita il volume delle scale principali e degli ascensori. I prospetti sono caratterizzati da quattro file di aperture uguali sul retro; la facciata principale, orientata a ovest, è invece percorsa orizzontalmente, sui tre piani residenziali, da balconate continue, di profondità decrescente, ombreggiate da brisesoleil che ne schermano parzialmente gli affacci. Le finestre al piano terra, coronate da una cuspide triangolare di vago sapore catalano (che ritorna triplicata nella pensilina d’ingresso), sono incorniciate da una lastra sottile di travertino che raccorda il piano terra alle due fasce laterali della facciata ovest, rivestite anch’esse in travertino. L’ingresso principale è costituito da tre portali perfettamente identici, in posizione simmetrica rispetto all’asse del prospetto, a cui si accede mediante una scala centrale e due rampe laterali. Il piano rialzato è destinato a tutti i locali di ricevimento e di ristorazione. Ai tre piani residenziali (prima delle recenti modifiche) c'erano dodici camere con servizi, e tre senza. I piani sono serviti da una scala centrale, una laterale, un ascensore e un montacarichi.
L'albergo venne costruito in un'area libera di 960 mq, di proprietà comunale, usata come spazio a verde sul fronte mare, nell’ambito dell’espansione extra-moenia. iniziata negli anni ’30. L'atto di cessione gratuita dal Comune all'ESIT porta la data del 17/7/1951. Nuovo Catasto Terreni: foglio 71/B, mappale 146. E’ il primo edificio alto e importante nella ricostruzione economico-edilizia del dopoguerra di Alghero e diventa presto simbolo della modernità e del ruolo turistico della città. In questo ruolo è raffigurato in molte cartoline d’epoca. Anche la differente caratterizzazione architettonica della facciata a mare rispetto a quella retrostante denuncia con evidenza una particolare attenzione per lo scenario del golfo e di Capo Caccia e una certa distrazione per la scena urbana; su quest’ultima insiste peraltro con un notevole fuori scala (secondo un’abitudine corrente in quegli anni). Rimane anche oggi un’emergenza notevole sul lungomare, grazie all’isolamento del lotto su cui insiste. Il contesto urbano non è sostanzialmente mutato, anche se alcune ville con giardini sono state sostituite da condomini e la funzione residenziale si è ristretta a favore di attività commerciali e ricreative legate al turismo.
Info
- Progetto: 1955 - 1955
- Esecuzione: 1955 - 1955
- Committente: ESIT
- Proprietà: proprietà Ente pubblico territoriale
- Destinazione originaria: albergo
- Destinazione attuale: Istituto Professionale Alberghiero
Autori
- Strutture: telaio in calcestruzzo armato
- Materiale di facciata: muratura in mattoni forati intonacati
- Coperture: solaio piano in latero-cemento, praticabile
- Serramenti: infissi e frangisole in legno; parapetti in vetro retinato; ringhiere in ferro
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: -
- Particella: -
Note
Scheda redatta da Aldo Lino, Università degli Studi di Sassari, Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica (2004).
Bibliografia
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Allegati
Criteri
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per la SardegnaTitolare della ricerca: Università degli Studi di Cagliari – DICAAR
Responsabile scientifico: Paolo Sanjust
Scheda redatta da
creata il 31/12/2016
ultima modifica il 31/01/2023
Revisori:
Martina Massaro