Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

ALBERGO ESIT

Scheda Opera

  • scheda uniss 2004
  • 2004 – La pensilina colorata
  • Planimetria storica di riferimento (primi anni ‘50)
  • Planimetria 1958
  • Planimetria anni '90
  • Pianta piano terra, progetto 1950
  • Pianta piano 1°,2°,3°, progetto 1950
  • Prospetto anteriore, progetto 1950
  • Prospetto posteriore, progetto 1950
  • Prospetto anteriore, rilievo 2004
  • Prospetto posteriore, rilievo 2004
  • Prospetto laterale sud, rilievo 2004
  • Prospetto laterale nord, rilevo 2004
  • 1956 L’albergo in funzione
  • 1955 L’albergo in costruzione
  • 1957 – La collocazione sul lungomare, davanti alla Torre Sulis
  • 2004 – Il progressivo restringersi della profondità delle balconate
  • 2004 – La trasformazione dei parapetti
  • Albergo ESIT
  • Albergo ESIT
  • Albergo ESIT
  • Albergo ESIT
  • Albergo ESIT
  • Albergo ESIT
  • Albergo ESIT
  • Comune: Alghero
  • Denominazione: ALBERGO ESIT
  • Indirizzo: Piazza Sulis
  • Data: 1955 - 1955
  • Tipologia: Strutture ricettive
  • Autori principali: Ufficio Tecnico ESIT
Descrizione

La neonata Regione Autonoma della Sardegna, con la L. 62 del 22 novembre 1950, decreta la nascita dell’Ente Sardo Industrie Turistiche (E.S.I.T.) allo scopo di promuovere lo sviluppo dell’industria turistica nell’isola. L’obiettivo è perseguito in due modi: da un lato incentivando i privati a incrementare i propri esercizi alberghieri, mediante prestiti e agevolazioni finanziarie, e dall’altro predisponendo un piano di costruzione di alberghi disseminati in tutto il territorio regionale. La gestione delle strutture effettivamente realizzate sarà demandata ai privati mediante contratti d’affitto d’azienda. Il Gran Hotel ESIT di Alghero, eretto a metà degli anni 50, adempie con successo al suo ruolo di volano di una città che già da tempo aveva manifestato una chiara vocazione turistica: fino agli anni 70 la struttura ricettiva funziona con successo. L’albergo, di I categoria, aveva una capacità di 90 posti letto distribuiti su tre piani; i locali di servizio erano situati nel seminterrato e nell’ultimo piano, mentre il piano rialzato ospitava i locali adibiti alla ricezione quali la hall, il bar e la sala da pranzo. Il tetto-terrazza era attrezzato per uso elioterapico con arredi mobili e anche fissi, ad esempio gli ombrelloni ancorati al parapetto. Dagli anni 80 modifica la sua destinazione d’uso trasformandosi prima in Convitto Femminile, poi in Istituto Professionale Alberghiero con funzione mista didattica e residenziale. Dagli elaborati grafici forniti dall’archivio ESIT possiamo dedurre due adeguamenti normativi: il primo nel 1966 riferito agli ascensori e il secondo nel 1986 riferito all’impianto elettrico. Si registra anche la progettazione di una veranda coperta nel cortile retrostante su via Kennedy, da destinarsi a ristorante: la modifica non è stata realizzata.
Si tratta di un edificio in linea, profondo 10,20 m, con 4 piani f.t., un attico con volumi di servizio e terrazza praticabile, e un seminterrato. Superficie coperta di 3300 mq, volume di 12700 mc. Sul prospetto posteriore un corpo sporgente in posizione centrale ospita il volume delle scale principali e degli ascensori. I prospetti sono caratterizzati da quattro file di aperture uguali sul retro; la facciata principale, orientata a ovest, è invece percorsa orizzontalmente, sui tre piani residenziali, da balconate continue, di profondità decrescente, ombreggiate da brisesoleil che ne schermano parzialmente gli affacci. Le finestre al piano terra, coronate da una cuspide triangolare di vago sapore catalano (che ritorna triplicata nella pensilina d’ingresso), sono incorniciate da una lastra sottile di travertino che raccorda il piano terra alle due fasce laterali della facciata ovest, rivestite anch’esse in travertino. L’ingresso principale è costituito da tre portali perfettamente identici, in posizione simmetrica rispetto all’asse del prospetto, a cui si accede mediante una scala centrale e due rampe laterali. Il piano rialzato è destinato a tutti i locali di ricevimento e di ristorazione. Ai tre piani residenziali (prima delle recenti modifiche) c'erano dodici camere con servizi, e tre senza. I piani sono serviti da una scala centrale, una laterale, un ascensore e un montacarichi.
L'albergo venne costruito in un'area libera di 960 mq, di proprietà comunale, usata come spazio a verde sul fronte mare, nell’ambito dell’espansione extra-moenia. iniziata negli anni ’30. L'atto di cessione gratuita dal Comune all'ESIT porta la data del 17/7/1951. Nuovo Catasto Terreni: foglio 71/B, mappale 146. E’ il primo edificio alto e importante nella ricostruzione economico-edilizia del dopoguerra di Alghero e diventa presto simbolo della modernità e del ruolo turistico della città. In questo ruolo è raffigurato in molte cartoline d’epoca. Anche la differente caratterizzazione architettonica della facciata a mare rispetto a quella retrostante denuncia con evidenza una particolare attenzione per lo scenario del golfo e di Capo Caccia e una certa distrazione per la scena urbana; su quest’ultima insiste peraltro con un notevole fuori scala (secondo un’abitudine corrente in quegli anni). Rimane anche oggi un’emergenza notevole sul lungomare, grazie all’isolamento del lotto su cui insiste. Il contesto urbano non è sostanzialmente mutato, anche se alcune ville con giardini sono state sostituite da condomini e la funzione residenziale si è ristretta a favore di attività commerciali e ricreative legate al turismo.

Info
  • Progetto: 1955 - 1955
  • Esecuzione: 1955 - 1955
  • Committente: ESIT
  • Proprietà: proprietà Ente pubblico territoriale
  • Destinazione originaria: albergo
  • Destinazione attuale: Istituto Professionale Alberghiero
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Ufficio Tecnico ESIT Progetto architettonico Progetto SI
  • Strutture: telaio in calcestruzzo armato
  • Materiale di facciata: muratura in mattoni forati intonacati
  • Coperture: solaio piano in latero-cemento, praticabile
  • Serramenti: infissi e frangisole in legno; parapetti in vetro retinato; ringhiere in ferro

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Si tratta di un edificio in linea, profondo 10,20 m, con 4 piani f.t., un attico con volumi di servizio e terrazza praticabile, e un seminterrato. Superficie coperta di 3300 mq, volume di 12700 mc. Sul prospetto posteriore un corpo sporgente in posizione centrale ospita il volume delle scale principali e degli ascensori. I prospetti sono caratterizzati da quattro file di aperture uguali sul retro; la facciata principale, orientata a ovest, è invece percorsa orizzontalmente, sui tre piani residenziali, da balconate continue, di profondità decrescente, ombreggiate da brisesoleil che ne schermano parzialmente gli affacci. Le finestre al piano terra, coronate da una cuspide triangolare di vago sapore catalano (che ritorna triplicata nella pensilina d’ingresso), sono incorniciate da una lastra sottile di travertino che raccorda il piano terra alle due fasce laterali della facciata ovest, rivestite anch’esse in travertino. L’ingresso principale è costituito da tre portali perfettamente identici, in posizione simmetrica rispetto all’asse del prospetto, a cui si accede mediante una scala centrale e due rampe laterali. Il piano rialzato è destinato a tutti i locali di ricevimento e di ristorazione. Ai tre piani residenziali (prima delle recenti modifiche) c'erano dodici camere con servizi, e tre senza. I piani sono serviti da una scala centrale, una laterale, un ascensore e un montacarichi.
L'albergo venne costruito in un'area libera di 960 mq, di proprietà comunale, usata come spazio a verde sul fronte mare, nell’ambito dell’espansione extra-moenia. iniziata negli anni ’30. L'atto di cessione gratuita dal Comune all'ESIT porta la data del 17/7/1951. Nuovo Catasto Terreni: foglio 71/B, mappale 146. E’ il primo edificio alto e importante nella ricostruzione economico-edilizia del dopoguerra di Alghero e diventa presto simbolo della modernità e del ruolo turistico della città. In questo ruolo è raffigurato in molte cartoline d’epoca. Anche la differente caratterizzazione architettonica della facciata a mare rispetto a quella retrostante denuncia con evidenza una particolare attenzione per lo scenario del golfo e di Capo Caccia e una certa distrazione per la scena urbana; su quest’ultima insiste peraltro con un notevole fuori scala (secondo un’abitudine corrente in quegli anni). Rimane anche oggi un’emergenza notevole sul lungomare, grazie all’isolamento del lotto su cui insiste. Il contesto urbano non è sostanzialmente mutato, anche se alcune ville con giardini sono state sostituite da condomini e la funzione residenziale si è ristretta a favore di attività commerciali e ricreative legate al turismo.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

Scheda redatta da Aldo Lino, Università degli Studi di Sassari, Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica (2004).

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Ente Sardo Industrie Turistiche Sardegna, annuario alberghi Si
Simon Mossa Antoni 1956 Considerazioni sul turismo in Sardegna «Ichnusa», Vol. 4 , A. 1956 , n.11 , 30/04/1956 51-56 Si
Loi Puddu Giuseppe 1956 Il potenziale ricettivo della Sardegna nel 1956 Cagliari Si
Loi Puddu Giuseppe 1956 Ricettivita e movimento forestieri in Sardegna, da Prospettive sarde, edizioni per la documentazione dei problemi della rinascita, turismo: oggi e domani Tipografia Valdes Cagliari Si
Regione Autonoma della Sardegna 1957 La Sardegna, otto anni di Autonomia 1949-1957 SEI Cagliari Si
Clemente Fernando 1957 Proposte per un piano di valorizzazione turistica della Sardegna : I parte Sassari Si
Regione Autonoma della Sardegna 1961 Assessorato trasporti, viabilità, turismo 1957-1961 SEI Cagliari Si
Lions Club Sassari 1966 Il turismo sulla costa nord della Sardegna Gallizzi Sassari Si
Mossa Vico et al. 1971 Il comprensorio turistico occidentale della Sardegna La Zattera Cagliari Si
Loi Puddu Giuseppe, Marotta Nicola 1971 Il comprensorio turistico occidentale della Sardegna La Zattera Cagliari Si
Price Richard L. 1983 Una geografia del turismo: Paesaggio e insediamenti umani sulle coste della Sardegna Formez Cagliari Si
Brigaglia Manlio (a cura di) 1988 La Sardegna – Enciclopedia Edizioni della Torre Cagliari Si
Solinas Gian Adolfo 1997 Un’isola di vacanze: per una storia critica del turismo in Sardegna EDES Sassari Si
Mura Gianni, Sanna Antonello 1999 Paesi e Città della Sardegna, vol.II, Le Città Banco di Sardegna Cagliari Si
Masala Franco 2001 Architettura dall’Unità d’Italia alla fine del ’900 Ilisso Nuoro Si
2002 Vanno all’asta dieci Alberghi Esit «L’Unione Sarda», 17 luglio Si
2002 ALL'ASTA I GIOELLI DEL TURISMO SARDO Dieci grandi alberghi Esit in vendita per otto milioni di euro «La Nuova, Sassari», 17 luglio https://ricerca.gelocal.it/lanuovasardegna/archivio/lanuovasardegna/2002/07/17/SL301.html Si
Sanna Luca 2003 Immaginario e riferimenti nell’architettura costiera della Sardegna : l’ esperimento ESIT (Ente Sardo Industrie Turistiche), in La riqualificazione delle coste del mediterraneo fra tradizione, sviluppo e interventi sostenibili Ente Sardo Industrie Turistiche 332-340 Si
2004 L'Esit sfratta l'istituto alberghiero «Il Giornale di Sardegna», 13 novembre Si
Ruju Sandro 2016 La graduale scoperta della Sardegna Sassari 49-68 Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
scheda uniss 2004 scheda uniss 2004
2004 – La pensilina colorata 2004 – La pensilina colorata
Planimetria storica di riferimento (primi anni ‘50) Planimetria storica di riferimento (primi anni ‘50)
Planimetria 1958 Planimetria 1958
Planimetria anni '90 Planimetria anni '90
Pianta piano terra, progetto 1950 Pianta piano terra, progetto 1950
Pianta piano 1°,2°,3°, progetto 1950 Pianta piano 1°,2°,3°, progetto 1950
Prospetto anteriore, progetto 1950 Prospetto anteriore, progetto 1950
Prospetto posteriore, progetto 1950 Prospetto posteriore, progetto 1950
Prospetto anteriore, rilievo 2004 Prospetto anteriore, rilievo 2004
Prospetto posteriore, rilievo 2004 Prospetto posteriore, rilievo 2004
Prospetto laterale sud, rilievo 2004 Prospetto laterale sud, rilievo 2004
Prospetto laterale nord, rilevo 2004 Prospetto laterale nord, rilevo 2004
1956 L’albergo in funzione 1956 L’albergo in funzione
1955 L’albergo in costruzione 1955 L’albergo in costruzione
1957 – La collocazione sul lungomare, davanti alla Torre Sulis 1957 – La collocazione sul lungomare, davanti alla Torre Sulis
2004 – Il progressivo restringersi della profondità delle balconate 2004 – Il progressivo restringersi della profondità delle balconate
2004 – La trasformazione dei parapetti 2004 – La trasformazione dei parapetti
Albergo ESIT Albergo ESIT
Albergo ESIT Albergo ESIT
Albergo ESIT Albergo ESIT
Albergo ESIT Albergo ESIT
Albergo ESIT Albergo ESIT
Albergo ESIT Albergo ESIT
Albergo ESIT Albergo ESIT

Criteri
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per la Sardegna
Titolare della ricerca: Università degli Studi di Cagliari – DICAAR
Responsabile scientifico: Paolo Sanjust


Scheda redatta da
creata il 31/12/2016
ultima modifica il 31/01/2023

Revisori:

Martina Massaro