MUSEO DELLA VITA E DELLE TRADIZIONI POPOLARI DELLA SARDEGNA
Scheda Opera
- Comune: Nuoro
- Località: Loc. Colle S. Onofrio
- Denominazione: MUSEO DELLA VITA E DELLE TRADIZIONI POPOLARI DELLA SARDEGNA
- Indirizzo: Via Antonio Mereu
- Data: 1955 - 1961
- Tipologia: Musei e Aree archeologiche
- Autori principali: Antoni Simon Mossa
Descrizione
Nell’ambito della ricostruzione del secondo dopoguerra, riemerge il dibattito sulla valorizzazione della cultura popolare e contadina. Si rafforza l’interesse per l’architettura spontanea, come espressione dei caratteri originari di lunga durata dell’abitare, capaci di costituire un’alternativa credibile ai modelli culturali compromessi dal conflitto. Sul fronte regionale il dibattito sulla modernizzazione legata al Piano di Rinascita, finanziato dalla Cassa per il Mezzogiorno, richiama l’attenzione sulla conservazione dell’identità e delle tradizioni locali. Cresce l’attenzione verso la ricerca etnografica e la promozione del costume e delle tradizioni popolari in Sardegna, che porterà alla creazione a Nuoro del Museo e dell’Istituto Superiore Regionale Etnografico. Attraverso un repertorio di motivi stilistici e di luoghi simbolici attinti dalla tradizione regionale, il complesso museale assume la forma di un insediamento spontaneo immaginario. Il percorso espositivo si sviluppa all’interno di una combinazione seriale di unità elementari disomogenee, disposte su differenti livelli. Il contrasto tra l’immanenza dei sistemi ambientali circostanti e gli audaci accostamenti di citazioni provenienti da differenti contesti geografici e culturali, astrae e sospende il museo-isola in una dimensione intima e introversa. Il Museo Etnografico di Nuoro si contrappone al modello monumentale di matrice ottocentesca. Strutturato mediante una serie di piccole costruzioni modulari e disomogenee, articolate su diverse quote e collegate da strade e piazzette interne, realizza la scenografia neorealista di un villaggio tradizionale locale. La rinuncia ad uno schema compositivo classico a favore di una esplicita interpretazione vernacolare della cultura architettonica regionale, è significativa dell’intenzione di fare dell’edificio non solo un contenitore espositivo, ma parte integrante delle stesse esposizioni. La struttura museale raccoglie armonicamente le diverse citazioni stilistiche regionali e ricrea le suggestioni di un ambiente ideale. I materiali utilizzati sono quelli tradizionali dell’architettura regionale: sono prevalentemente locali (materiali lignei e lapidei, tegole in cotto di copertura). Le tecniche costruttive sono quelle tradizionali dell’architettura regionale. Il Complesso Museale, oltre a reinterpretare le configurazioni insediative e gli elementi stilistici tradizionali, esalta le tecniche costruttive artigianali rendendo ancora più esplicito il riferimento ai modelli regionali. Il Museo Etnografico di Nuoro è significativo del riconoscimento di valore alla cultura locale che, a partire dagli anni 50, porterà alla riscoperta, alla conservazione e spesso alla ricostruzione delle tradizioni popolari dell’isola attraverso un processo di musealizzazione diffuso in maniera capillare sul territorio regionale. Il complesso museale è oggi inserito ai margini del tessuto urbano la cui espansione si è arrestata alle pendici del colle Sant’Onofrio.
Info
- Progetto: 1955 - 1955
- Esecuzione: 1957 - 1961
- Tipologia Specifica: Museo etnografico
- Committente: Regione Autonoma della Sardegna
- Proprietà: proprietà Ente pubblico territoriale
- Destinazione originaria: edificio museale
- Destinazione attuale: edificio museale
Autori
Nome | Cognome | Ruolo | Fase Progetto | Archivio Architetti | Url Profilo | Autore Principale |
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Antoni | Simon Mossa | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | https://www.archiviosimonmossa.it/ | SI |
Antoni | Simon Mossa | Direzione lavori | Esecuzione | Visualizza Profilo | https://www.archiviosimonmossa.it/ | NO |
- Strutture: muri portanti in pietra
- Materiale di facciata: murature in pietra intonacate
- Coperture: solaio a falde in latero-cemento; manto in coppi
- Serramenti: infissi in legno
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: -
- Particella: -
Codice ICCd | Ubicazione | Tipologia | Soggetto | Autore | Materia Tecnica | Stato di Conservazione | Restauri |
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Collezione di abiti ed oggetti tipici della vita e dell'artigianato sardo (fine XIX sec. - metà XX secolo) |
Note
Scheda redatta da Enrico Cicalò, Università degli Studi di Sassari, Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica (2004).
Bibliografia
Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
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Tore G. | Il museo della vita e delle tradizioni sarde | «ISRE, Serie Quaderni», n. 1 | Nuoro | Si | ||
AA. VV. | 1987 | Il museo Etnografico di Nuoro | Banco di Sardegna | Sassari | Si | |
Masala Franco | 2001 | Architettura dall’Unità d’Italia alla fine del 900 | Ilisso | Nuoro | Si | |
Mazzette Antonietta | 2002 | I Musei in Sardegna: una rinnovata forma di turismo culturale, in Modelli di Turismo in Sardegna | FrancoAngeli | Milano | Si |
Allegati
Criteri
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale. | |
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale. | |
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per la SardegnaTitolare della ricerca: Università degli Studi di Cagliari – DICAAR
Responsabile scientifico: Paolo Sanjust
Scheda redatta da
creata il 31/12/2016
ultima modifica il 24/05/2024
Revisori:
Martina Massaro