QUARTIERE «LA FALCHERA»
Scheda Opera
- Comune: Torino
- Denominazione: QUARTIERE «LA FALCHERA»
- Indirizzo: Perimetro formato da via dei Pioppi, degli Olmi, dei Gelsi, dei Tigli, delle Betulle
- Data: 1950 - 1954
- Tipologia: Quartieri
- Autori principali: Giovanni Astengo
Descrizione
Il quartiere Falchera venne costruito alla periferia nord di Torino fra il 1951 e il 1954, diventando presto un caso emblematico di edilizia residenziale pubblica
della ricostruzione italiana. La progettazione fu impostata su un sistema a quattro nuclei principali, posizionati attorno al centro comunitario del complesso. Il groppo predispose alcune norme generali sulla conformazione degli edifici e sul taglio degli alloggi, che furono poi sviluppate in modo da fornire una specie di capitolato generale che, oltre ad integrare le norme di INA-Casa, avrebbe dovuto specificare i punti fermi in comune caratteristici del quartiere, al di là dei quali era lasciata ai progettisti ampia libertà.
L’attuazione dello stesso si concretizzò inizialmente con la costruzione dei blocchi residenziali, ai quali seguì nel 1959 il blocco centrale, dei relativi servizi e della scuola elementare.
Ai grandi spazi comuni, fra i blocchi, si contrappongono gli spazi ristretti delle piazzette del centro sociale, commerciale e religioso, in cui gli abitanti dovrebbero ritrovarsi uniti. La disposizione ad U è formata da tre corpi di fabbrica disposti a linea spezzata, che non creano zone d’ombra permanenti e prospettano su un grande spazio a giardino comune, presentandosi abbastanza flessibile, con varie possibilità di orientamento.
(da: http://www.urbanistica.unipr.it/?option=com_content&task=view&id=485)
I blocchi residenziali, di altezza massima pari a tre piani fuori terra, sono disposti secondo una linea spezzata che genera una serie di corti aperte e che cerca la massima esposizione a sud delle facciate. Il piano definisce anche il tipo di muratura (laterizio a vista) e di copertura (a falde in coppi) degli edifici.
(da: http://www.museotorino.it/view/s/64a4663211544f18874edf5c775e3953)
I blocchi delle corti si aprono a sud verso lo spazio concavo del giardino, offrendo anche un utile riparo verso i venti a nord. Dall’interno dell’alloggio si hanno viste multiple: da un lato il giardino comune, dall’altro la vista sulle strade di accesso; data la grande distanza degli edifici si è realizzato l’isolamento ottico fra gli alloggi. La zona giorno, quindi soggiorno e cucina, è quella che occupa la parte sud, offrendo il maggior isolamento ottico e soleggia mento, affacciandosi sulla corte interna. Le logge sono pensate come fulcro della vita diurna degli abitanti, oltre che un nodo compositivo sul quale si affacciano i diversi ambienti, in modo tale da permettere una maggiore disponibilità verso luce ed aria. I prospetti sull’altro fronte, quello convesso, generalmente verso nord, si presentano al contrario molto più chiusi e modulari, con le aperture della zona notte, quasi come un muro continuo di protezione.
(da:http://www.urbanistica.unipr.it/?option=com_content&task=view&id=485)
Info
- Progetto: 1950 -
- Esecuzione: 1951 - 1954
- Committente: Comune di Torino - Ente INA Casa
- Proprietà: Nessuna opzione
- Destinazione originaria: Residenze
- Destinazione attuale: Residenze
Autori
Nome | Cognome | Ruolo | Fase Progetto | Archivio Architetti | Url Profilo | Autore Principale |
---|---|---|---|---|---|---|
Giovanni | Astengo | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=54791 | SI |
Gino | Becker | Progetto architettonico | Progetto | NO | ||
Franco | Fasana | Progetto architettonico | Progetto | NO | ||
Ferruccio | Grassi | Progetto architettonico | Progetto | NO | ||
Alessandro | Molli Boffa | Progetto architettonico | Progetto | NO | ||
Mario | Passanti | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | https://www.museotorino.it/view/s/daf8e795ce0e4f23bcd7612e45c59832 | NO |
Paolo | Perona | Progetto architettonico | Progetto | NO | ||
Nello | Renacco | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | https://www.museotorino.it/view/s/4822f635387541059e60e30fa5096c4d | NO |
Aldo | Rizzotti | Progetto architettonico | Progetto | NO | ||
Augusto | Romano | Progetto architettonico | Progetto | NO | ||
Ettore | Sottsass (junior) | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=21200 | NO |
- Strutture: calcestruzzo armato
- Materiale di facciata: mattoni facciavista
- Coperture: coppi
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: -
- Particella: -
Note
Un edificio residenziale di maggior altezza era previsto sul fondo, all’estremo nord, come a chiusura del viale, quasi a consentire di misurare una profondità dell’intera unità. In ogni sub-unità erano previsti un asilo-nido ed un gruppo di negozi di prima necessità, mentre il complesso di negozi più importante era previsto raggruppato nel centro, vicino al mercato coperto per gli ambulanti. Un grande viale alberato, munito di pista ciclo-pedonale, raccorda il centro stesso dell’unità alla strada provinciale preesistente; dal viale si accede alle diverse abitazioni tramite strade che si ramificano e lambiscono i blocchi lungo il perimetro esterno senza tagliare i giardini. (da:http://www.urbanistica.unipr.it/?option=com_content&task=view&id=485) Nei primi anni settanta, a seguito del costante aumento demografico in città, il quartiere della Falchera venne ampliato nei suoi confini settentrionali, realizzando così un nuovo nucleo urbano noto con il nome di Falchera Nuova. (da: https://it.wikipedia.org/wiki/Falchera)
Bibliografia
Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
---|---|---|---|---|---|---|
C-O99, | 200-201 | Si | ||||
1951 | Metron n. 43 | 29 | Si | |||
1954 | Atti e Rassegna Tecnica della Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino n. 8 | Si | ||||
1954 | Metron n. 53-54 | 1-63 | Si | |||
1956 | Giovanni Astengo, Due architetti nello sviluppo della cultura torinese: Gino Becker e Augusto Romano | L'a, II | 100-101 | Si | ||
1956 | Sulla chiesa, di Renacco | L'espresso, 4 novembre | Si | |||
1958 | L'a, III | 653 | Si | |||
Samonà, Albini, Astengo | 1958 | Premiate tre polemiche, in riferimento ai premi nazionali per l'architettura e l'urbanistica istituiti da Olivetti, seconda edizione. | L'espresso, 9 febbraio | Si | ||
1974 | Sindaco un architetto a Torino, Spiraglio dopo il raccapriccio dei guasti. Falchera e Vallette come eccezioni positive rispetto alle operazioni che ha stimolato il piano dell'aprile 1956 | L'espresso, 28 aprile | Si | |||
1980 | Cit. critica in Apao come Partito d'azione. L'impegno organico del dopoguerra | L'espresso, 11 maggio | Si | |||
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Olmo Carlo | 1992 | Urbanistica e società civile | Bollati Boringhieri | Torino | 40-41 | Si |
1993 | Eventi dell'architettura 1945-55 | l'a n. 453-454, XXXIX | 533-558 | Si | ||
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1997 | PS97 | 104; 106 | Si | |||
1997 | FDalCo97 | 22-23 | Si | |||
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Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale. | |
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale. | |
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale, | |
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale. | |
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale. | |
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo | Url |
---|---|
SAN Archivi degli Architetti - Giovanni Astengo | Visualizza |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: DARCTitolare della ricerca: Politecnico di Torino Dipartimento di Progettazione architettonica
Responsabile scientifico: Carlo Olmo
Scheda redatta da
creata il 31/12/2004
ultima modifica il 13/05/2024
Revisori:
Mezzino Davide 2022