MUSEO PROVINCIALE DI CASTEL TIROLO

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    [informazioni_architettoniche] => Il progetto comprende il restauro, l’ampliamento e l’allestimento del Museo storico culturale di Castel Tirolo. 
L'intervento è caratterizzato da interventi dalle forme decise e dai materiali naturali, che dialogano con un luogo fortemente stratificato e di straordinaria valenza paesaggistica: la collina fortificata sul versante sud, che è stata inclusa nel percorso museale e comprende due edifici in legno grezzo per seminari e la copertura di uno scavo archeologico, diverse scale, cancelli, corrimani ecc. in acciaio arrugginito e, infine, un sentiero realizzato dall’artista G. Bechthold. La fase progettuale, eseguita dal 2001 fino 2003, investe il nucleo centrale del castello. La visita al museo inizia con gli spazi allestiti nel palazzo sud ed est. Percorrendo il camminamento fortificato e l’ex refettorio si giunge al mastio, che è la parte maggiormente trasformata dal progetto. All'interno della cavità della torre è inserita una scala, che è contemporaneamente percorso, spazio e supporto espositivo; essa sale per ventidue livelli, muovendosi attorno a quattro pilastri scatolari d'acciaio inclinati in modo da seguire ed esaltare l’andamento dei muri, internamente rastremati. 
I pianerottoli ospitano bacheche con oggetti, e pannelli con scritte, mentre altri oggetti sono esposti nelle vetrine agli angoli della struttura portante. La cavità centrale della struttura presenta balconi con postazioni multimediali, che consentono di percepire l’estensione verticale del mastio. In sommità si trova una terrazza coperta che affaccia verso il paesaggio. Al centro, una stanza accoglie un'installazione multimediale dello scrittore Kurt Lanthaler. Ai piedi del mastio, la sistemazione del cortile della cucina con la ricostruzione ex novo di uno spazio espositivo, parzialmente ipogeo, prelude all'ultima parte del castello, originariamente adibita a magazzini, attualmente dedicata a servizi, bookshop e guardaroba, sale per mostre temporanee. Interessante il congegno spaziale realizzato all'interno del mastio: una sorta di promenade che incorpora testimonianze documentali e architettoniche, chiarendo come l’accostamento ai materiali della storia, legno naturale e acciaio rugginoso, sia stato tutt'altro che neutrale.  
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