Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

VILLAGGIO UNRA CASAS

Scheda Opera

  • Schizzo
  • Particolari costruttivi
  • Due unità abitative originarie
  • Particolare della copertura a doppia falda
  • Unità abitative ristrutturate
  • Planimetria generale
  • Vista generale
  • Comune: Cutro
  • Località: Orto Nuovo
  • Denominazione: VILLAGGIO UNRA CASAS
  • Indirizzo: Via Rione Orto Nuovo
  • Data: 1950 - 1951
  • Tipologia: Quartieri
  • Autori principali: Mario Fiorentino
Descrizione

La costruzione del borgo "Ortonuovo" di Cutro viene promossa e finanziata dall'UNRRA CASAS di Adriano Olivetti per sostenere le famiglie che non avevano beneficiato delle case coloniche realizzate dell'Ente Opera Sila che, negli stessi anni e in quello stesso territorio si occupava di applicare la Riforma Agraria. L'intervento di Mario Fiorentino, che sarà uno dei più famosi architetti a collaborare con l'UNRRA CASAS, si colloca in una zona periferica, lontana dal borgo vecchio, con il quale tuttavia il nuovo centro abitato avrebbe dovuto dialogare grazie alla realizzazione di un centro servizi dotato di una scuola, di aule di avviamento professionale, di un asilo, di un ambulatorio e di vari uffici amministrativi. Tale struttura risultava fondamentale nell'idea progettuale di Fiorentino, perché essa fungeva da cerniera tra il costruito storicizzato e quello di nuova espansione. In fase esecutiva, tuttavia, questo edificio non venne mai realizzato, menomando il progetto di una sua componente basilare, con la conseguente scarsa riuscita di tutto l'intervento urbano, che venne ridotto esclusivamente alla realizzazione degli alloggi.
L'impianto del borgo era basato sul principio "dell'unità di vicinato", un modello diffuso in quegli anni, che prevedeva la realizzazione di gruppi di abitazioni convergenti su spazi chiusi o semichiusi, per un totale di 350 alloggi circondati da un basso recinto di cemento. Quest'ultimo fungeva da seduta continua che come luogo di sosta, avrebbe dovuto favorire la socializzazione e la creazione della "comunità". Le tipologie abitative progettate da Fiorentino erano tre: la prima prevedeva una pianta rettangolare con tetto a falde, aggregata in serie lineare o lineare sfalsata, e composta da tre appartamenti; la seconda si configurava come una casa isolata con pianta quadrata e tetto a padiglione, e infine la terza tipologia prevedeva una pianta rettangolare con bottega al piano terra, tetto a falde e aggregata in maniera lineare. Queste abitazioni derivano dall'attento studio delle tipologie costruttive calabresi che Fiorentino portò avanti prima di intraprendere il progetto. Il suo intento è chiaro: rileggere le tipologie già presenti nel contesto dando loro una nuova dignità attraverso un progetto urbanistico, per creare un rapporto tra costruito e spazio naturale e favorire la costituzione di una comunità coesa che si senta parte del paesaggio stesso. Le unità abitative sono state realizzare in muratura ordinaria, con intonaco a vivi colori e piattabande in cemento a vista. Il borgo mantiene ancora oggi la funzione abitativa ma è stato inglobato nel tessuto urbano cittadino perdendo la configurazione planimetrica originaria. Alcuni degli immobili si presentano pesantemente modificati nel loro assetto, mentre altri, pur essendo stati restaurati, mantengono formalmente le caratteristiche originarie. Gli edifici non risultano vincolati ai sensi della normativa vigente.

Info
  • Progetto: 1950 -
  • Esecuzione: 1950 - 1951
  • Tipologia Specifica: Abitazioni rurali
  • Committente: UNRRA CASAS ed Ente Bonifica Sila
  • Proprietà: Nessuna opzione
  • Destinazione attuale: Abitazioni
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Mario Fiorentino Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.treccani.it/enciclopedia/mario-fiorentino_(Dizionario-Biografico)/ SI
  • Strutture: Muratura ordinaria
  • Materiale di facciata: Intonaco colorato; piattabande di cemento
  • Coperture: Legno; tegole
  • Serramenti: Legno; vetro
  • Stato Strutture: Discreto
  • Stato Materiale di facciata: Discreto
  • Stato Coperture: Discreto
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L'impianto del borgo era basato sul principio "dell'unità di vicinato", un modello diffuso in quegli anni, che prevedeva la realizzazione di gruppi di abitazioni convergenti su spazi chiusi o semichiusi, per un totale di 350 alloggi circondati da un basso recinto di cemento. Quest'ultimo fungeva da seduta continua che come luogo di sosta, avrebbe dovuto favorire la socializzazione e la creazione della "comunità". Le tipologie abitative progettate da Fiorentino erano tre: la prima prevedeva una pianta rettangolare con tetto a falde, aggregata in serie lineare o lineare sfalsata, e composta da tre appartamenti; la seconda si configurava come una casa  isolata con pianta quadrata e tetto a padiglione, e infine la terza tipologia prevedeva una pianta rettangolare con bottega al piano terra, tetto a falde e aggregata in maniera lineare. Queste abitazioni derivano dall'attento studio delle tipologie costruttive calabresi che Fiorentino portò avanti prima di intraprendere il progetto. Il suo intento è chiaro: rileggere le tipologie già presenti nel contesto dando loro una nuova dignità attraverso un progetto urbanistico, per creare un rapporto tra costruito e spazio naturale e favorire la costituzione di una comunità coesa che si senta parte del paesaggio stesso. Le unità abitative sono state realizzare in muratura ordinaria, con intonaco a vivi colori e piattabande in cemento a vista. Il borgo mantiene ancora oggi la funzione abitativa ma è stato inglobato nel tessuto urbano cittadino perdendo la configurazione planimetrica originaria. Alcuni degli immobili si presentano pesantemente modificati nel loro assetto, mentre altri, pur essendo stati restaurati, mantengono formalmente le caratteristiche originarie. Gli edifici non risultano vincolati ai sensi della normativa vigente. 

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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Fabbri Marcello (a cura di) 1986 Architettura e urbanistica nel dopoguerra Gangemi Editore Roma 123-127 Si
Fiorentino Mario 1986 La casa. Progetti 1946-1981 Kappa Roma 45-54 Si
Angotti C. 1994 Cutro: città del vento e della riforma mancata La Regione Calabria. Emigrazione, n. 10 Catanzaro 21-26 Si
Pesavento Andrea 1995 "Alcune considerazioni storiche", in Associazione culturale Diego Tajani (a cura di) "Cutro da scoprire. Viaggio attraverso la storia, l'ambiente e la società" Calabria Letteraria editrice Soveria Mannelli (CZ) 145-157 Si
Angelini Elena 1997 La Calabria di De Renzi e Fiorentino. Architettura nel marchesato dopo la riforma agraria Edilizia Popolare, n. 251 Roma 2-16 Si
Istituto Luigi Sturzo 2002 Fanfani e la casa: gli anni Cinquanta e il modello italiano di welfare state, il piano INA-Casa Rubbettino Soveria Mannelli (CZ) 328 Si
Thermes Laura, Amaro Ottavio, Tornatora Marina 2007 Il progetto dell'esistente. permanenze e trasformazioni nei paesaggi di Cutro Iiriti Reggio Calabria 20-23 Si
Berlingieri Fabrizia, Thermes Laura (a cura di) 2012 Guida alle Architetture del Novecento in Calabria Kaleidon editrice Reggio Calabria 184-185 Si
Martorano Francesca 2020 L'Architettura in Calabria dal 1945 ad oggi Iiriti Reggio Calabria 181-184 Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Schizzo Schizzo Mario Fiorentino, tratto da - Fiorentino, Kappa 1986
Particolari costruttivi Particolari costruttivi Mario Fiorentino, tratto da - Fiorentino, Kappa 1986
Due unità abitative originarie Due unità abitative originarie E. Trunfio (2017)
Particolare della copertura a doppia falda Particolare della copertura a doppia falda E. Trunfio (2017)
Unità abitative ristrutturate Unità abitative ristrutturate E. Trunfio (2017)
Planimetria generale Planimetria generale Mario Fiorentino, tratto da - Fiorentino, Kappa 1986
Vista generale Vista generale Mario Fiorentino, tratto da - Fiorentino, Kappa 1986

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Enciclopedia Treccani - Mario Fiorentino Visualizza
MAXXI Patrimonio - Mario Fiorentino Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DARC
Titolare della ricerca: Università Mediterranea di Reggio Calabria DASTEC
Responsabile scientifico: Laura Thermes


Scheda redatta da Michele Seminara
creata il 31/12/2006
ultima modifica il 23/01/2025

Revisori:

Università degli Studi di Mediterranea di Reggio Calabria - Dipartimento PAU Resp. Scient. Francesca Martorano; Elena Trunfio 2016

Battaglia Laura 2022