Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

PALACALAFIORE, EX PALASPORT PENTIMELE

Scheda Opera

  • Vista d’insieme dalla collina di Pentimele
  • Vista d’insieme
  • Vista coperture dal ponte sul torrente Archi
  • Particolare ingresso di servizio
  • Prospetto laterale
  • Particolare ingresso per il pubblico
  • Particolare sostegni copertura
  • Particolare sostegni copertura
  • Campo e spalti
  • Comune: Reggio di Calabria
  • Denominazione: PALACALAFIORE, EX PALASPORT PENTIMELE
  • Indirizzo: Via Parco Pentimele
  • Data: 1986 - 1990
  • Tipologia: Attrezzature sportive
  • Autori principali: Vincenzo Legnani, Giuseppe Arena
Descrizione

Il palazzetto dello sport, noto anche come Palapentimele (per la località dove sorge, nell'area nord della città) o anche come PalaCalafiore (perchè dal 2004 intitolato al giornalista sportivo reggino Francesco Calafiore), è stato inaugurato nel 1990.
L'impronta architettonica contemporanea, la versatilità e le notevoli dimensioni ne fanno una delle strutture sportive indoor più notevoli d'Italia; può ospitare da 7200 a 8450 spettatori, è completamente climatizzato ed è polivalente: può ospitare eventi sportivi ma anche concerti e spettacoli: si ricorda ancora il Soul Cage Tour di Sting del 1° novembre del 1991.
Sembra che lo skilyne esterno sia stato ispirato del celebre designer di automobili Pinin Farina.
Il palazzetto è stato progettato in modo razionale, secondo principi di funzionalità totale: attorno al campo da gioco rettangolare (misure standard 15x28m.) si dispongono il parterre, le tribune, le curve dove trovano posto gli spettatori; percorsi e strutture sono standardizzate. Al di sotto degli spalti sono ricavati gli ambienti di servizio: ingressi, spogliatoi, ripostigli, bagni, etc.).
Due ingressi principali sono allineati sull'asse maggiore, sul quale insiste in alzato la struttura portante: ovvero una trave reticolare di grandi dimensioni, sagomata in modo da essere più ampia agli ingressi mentre si restringe verso la mezzeria dell'asse maggiore (vedi piante).
La forma ovoidale dell'impianto di base è visibile all'esterno ed ancor più dall'alto e ad essa si sottopone (e coincide) l'audace copertura che è sostenuta dalla "cresta" (trave reticolare visibile solo dall'interno) e dai muri perimetrali ed è composta da due grandi "ali" laterali di forma parabolica depressa che rimanda/allude a forme zoomorfiche anche per le strutture laterali – pilastri di forma particolare che hanno funzione di scarico delle forze spingenti della volta (similmente alla funzione dei contrafforti delle chiese gotiche). La fitta sequenza dei pilastri (13 per ogni lato) è in corrispondenza della parte mediana della struttura, il cui profilo laterale sembra sollevarsi proprio per la maggiore altezza che questi pilastri in c. a., acquistano verso la mezzeria. La loro sagoma molto singolare (a stampella) si stacca dalla parete proprio per il loro ruolo statico di puntoni spingenti.
All'interno le due "ali" di copertura nascondono con pannelli la struttura vera e propria, mentre all'esterno, tutta la superfice è ricoperta da pannelli di impermeabilizzazione e coibentazione.
I materiali utilizzati a faccia vista, soprattutto il cemento grezzo, le forme essenziali portano questo manufatto nell'ambito dell'architettura razionalista e brutalista non senza qualche spunto inventivo/creativo interessante, la forma dei "puntoni" per esempio, ma soprattutto la risoluzione complessiva dell'opera.

Info
  • Progetto: 1986 - 1986
  • Esecuzione: 1990 - 1990
  • Committente: Amministrazione comunale di Reggio Calabria
  • Proprietà: Proprietà pubblica
  • Destinazione originaria: Palazzetto dello Sport
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Giuseppe Arena Progetto architettonico Progetto SI
Vincenzo Legnani Progetto architettonico Progetto SI
  • Strutture: cemento armato
  • Materiale di facciata: cemento; intonaco; metallo
  • Coperture: cemento armato
  • Serramenti: metallo; vetro
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

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L'impronta architettonica contemporanea, la versatilità e le notevoli dimensioni ne fanno una delle strutture sportive indoor più notevoli d'Italia; può ospitare da 7200 a 8450 spettatori, è completamente climatizzato ed è polivalente: può ospitare eventi sportivi ma anche concerti e spettacoli: si ricorda ancora il Soul Cage Tour di Sting del 1° novembre del 1991.
Sembra che lo skilyne esterno sia stato ispirato del celebre designer di automobili Pinin Farina.
Il palazzetto è stato progettato in modo razionale, secondo principi di funzionalità totale: attorno al campo da gioco rettangolare (misure standard 15x28m.) si dispongono il parterre, le tribune, le curve dove trovano posto gli spettatori; percorsi e strutture sono standardizzate. Al di sotto degli spalti sono ricavati gli ambienti di servizio: ingressi, spogliatoi, ripostigli, bagni, etc.).
Due ingressi principali sono allineati sull'asse maggiore, sul quale insiste in alzato la struttura portante: ovvero una trave reticolare di grandi dimensioni, sagomata in modo da essere più ampia agli ingressi mentre si restringe verso la mezzeria dell'asse maggiore (vedi piante).
La forma ovoidale dell'impianto di base è visibile all'esterno ed ancor più dall'alto e ad essa si sottopone (e coincide) l'audace copertura che è sostenuta dalla "cresta" (trave reticolare visibile solo dall'interno) e dai muri perimetrali ed è composta da due grandi "ali" laterali di forma parabolica depressa che rimanda/allude a forme zoomorfiche anche per le strutture laterali –  pilastri di forma particolare che hanno funzione di scarico delle forze spingenti della volta (similmente alla funzione dei contrafforti delle chiese gotiche). La fitta sequenza dei pilastri (13 per ogni lato) è in corrispondenza della parte mediana della struttura, il cui profilo laterale sembra sollevarsi proprio per la maggiore altezza che questi pilastri in c. a., acquistano verso la mezzeria. La loro sagoma molto singolare (a stampella) si stacca dalla parete proprio per il loro ruolo statico di puntoni spingenti.
All'interno le due "ali" di copertura nascondono con pannelli la struttura vera e propria, mentre all'esterno, tutta la superfice è ricoperta da pannelli di impermeabilizzazione e coibentazione.
I materiali utilizzati a faccia vista, soprattutto il cemento grezzo, le forme essenziali portano questo manufatto nell'ambito dell'architettura razionalista e brutalista non senza qualche spunto inventivo/creativo interessante, la forma dei "puntoni" per esempio, ma soprattutto la risoluzione complessiva dell'opera.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 18
  • Particella: 119

Note

Ristrutturato nel 2010 una prima volta ed ancora nel 2013, è stato riaperto nel 2014 con grandi eventi. Vi è stata aggiunta una palestra con tetto apribile, spalti, terreno di gioco in parquet, climatizzazione (zona warm-up). Ha notevoli possibilità di parcheggi, vista la sua posizione in area decentrata.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Berlingieri Fabrizia, Thermes Laura (a cura di) 2012 Guida alle architetture del Novecento in Calabria Kaleidon editrice Reggio Calabria 90 Si
Martorano Francesca 2020 L'Architettura in Calabria dal 1945 ad oggi Iiriti Reggio Calabria 72-73 Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista d’insieme dalla collina di Pentimele Vista d’insieme dalla collina di Pentimele F. Marino - 2017
Vista d’insieme Vista d’insieme F. Marino - 2017
Vista coperture dal ponte sul torrente Archi Vista coperture dal ponte sul torrente Archi F. Marino - 2017
Particolare ingresso di servizio Particolare ingresso di servizio F. Marino - 2017
Prospetto laterale Prospetto laterale F. Marino - 2017
Particolare ingresso per il pubblico Particolare ingresso per il pubblico F. Marino - 2017
Particolare sostegni copertura Particolare sostegni copertura F. Marino - 2017
Particolare sostegni copertura Particolare sostegni copertura F. Marino - 2017
Campo e spalti Campo e spalti F. Marino - 2017

Criteri
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato regionale per la Calabria
Titolare della ricerca: Università degli Studi di Mediterranea di Reggio Calabria - Dipartimento PAU
Responsabile scientifico: Francesca Martorano


Scheda redatta da Ferdinando Marino
creata il 31/12/2006
ultima modifica il 31/01/2023

Revisori:

Battaglia Laura 2022