Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

VILLAGGIO TURISTICO

Scheda Opera

  • Planimetria generale
  • Vista generale dall’altro
  • Particolare galleria al piano terra
  • Particolare galleria con scale
  • Blocco residenze
  • Asse galleria
  • Comune: Nicotera
  • Località: Nicotera Marina
  • Denominazione: VILLAGGIO TURISTICO
  • Indirizzo: Contrada Gioia del Tirreno
  • Data: 1968 - 1972
  • Tipologia: Strutture ricettive
  • Autori principali: Pierfilippo Cidonio
Descrizione

Durante gli anni Sessanta, con l’espansione economica e il conseguente sviluppo di un turismo di massa, i litorali e le zone montane della Calabria furono caratterizzati da una nuova tipologia architettonica, quella dei primi villaggi per le vacanze. La società Organizzazione Tecnico Edile Spa (OTE) aveva collaborato attivamente al programma di intervento per favorire lo sviluppo dell’industria turistica nel Mezzogiorno. Dopo il 1965, a seguito della redazione dei programmi economici nazionali, che indicavano nell’espansione degli insediamenti turistici uno strumento economico fondamentale da applicare nel Meridione, molti di questi interventi furono realizzati grazie agli investimenti della Cassa del Mezzogiorno. Tra le realizzazioni più importanti ritroviamo il complesso del Villaggio turistico di Nicotera Marina, costruito per conto della Società turistica “Gioia del Tirreno”, in un’area abbandonata di un ex aeroporto militare sulla costa tirrenica.
L’impianto planimetrico del villaggio si sviluppa lungo una galleria di 250 metri longitudinale alla spiaggia, dal diametro di 6,60 metri, separando così il complesso turistico rispetto all’insediamento urbano. La galleria è stata realizzata con una serie di centine in cemento armato collegate da passarelle continue, strutture metalliche e involucri in tela. Ripartita su tre livelli con differenti funzioni: al piano terra, luogo di servizio, al primo piano, asse di distribuzione delle numerose aree attrezzate dedicate agli ospiti, al piano secondo, terrazza belvedere aperta-coperta. Le cellule abitative delle residenze, poste a pettine rispetto alla galleria, sono distribuite in otto cortili e articolate in due grandi blocchi, il terzo era stato previsto per le successive espansioni, generati da elementi-tipo collegati tra di loro da percorsi di connessione. Tra i blocchi residenziali sono stati ubicati i diversi servizi e le aree comuni come il teatro, le piscine e le numerose attrezzature sportive, alle due estremità, al contrario, troviamo il teatro all’aperto, il maneggio, i campi da tennis e il parcheggio.
Il progetto architettonico si fonde con quello paesaggistico e viceversa, concepiti come un unico intervento di “restauro” e di recupero ambientale dell’intera area litoranea. È per questo motivo che Porcinai intervenne direttamente sulla conformazione del sito, modificando l’andamento del terreno attraverso la realizzazione di dune e dislivelli di diverse altezze. Per proteggere il villaggio dalla salsedine e dai venti marini, sul fronte mare, distante circa 180 metri, ritroviamo una doppia duna ricoperta da piante autoctone. All’interno, al contrario, per delimitare le diverse aree e qualificarne le funzioni furono realizzate altre dune, contribuendo a movimentare la sistemazione paesaggistica dell’insediamento. Tutto il complesso è stato trasformato in un grande giardino dove ritroviamo circa 15000 piante tipiche della macchia mediterranea. In particolare ogni cortile è caratterizzato da un’unica essenza per facilitare l’orientamento ai frequentatori del villaggio. Durante gli anni le strutture in cemento armato sono state completamente occultate da grandi arbusti e rampicanti.

Info
  • Progetto: 1968 -
  • Esecuzione: - 1972
  • Committente: Società turistica “Gioia del Tirreno”
  • Proprietà: Proprietà pubblico-privata
  • Destinazione originaria: Villaggio turistico
  • Destinazione attuale: in disuso
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Pierfilippo Cidonio Progetto architettonico Progetto SI
Pietro Porcinai Progetto paesaggistico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=52169 NO
  • Strutture: Cemento armato
  • Materiale di facciata: Intonaco
  • Coperture: Cemento armato
  • Serramenti: Alluminio
  • Stato Strutture: Discreto
  • Stato Materiale di facciata: Mediocre
  • Stato Coperture: Mediocre
  • Stato Serramenti: Mediocre

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L’impianto planimetrico del villaggio si sviluppa lungo una galleria di 250 metri longitudinale alla spiaggia, dal diametro di 6,60 metri, separando così il complesso turistico rispetto all’insediamento urbano. La galleria è stata realizzata con una serie di centine in cemento armato collegate da passarelle continue, strutture metalliche e involucri in tela. Ripartita su tre livelli con differenti funzioni: al piano terra, luogo di servizio, al primo piano, asse di distribuzione delle numerose aree attrezzate dedicate agli ospiti, al piano secondo, terrazza belvedere aperta-coperta. Le cellule abitative delle residenze, poste a pettine rispetto alla galleria, sono distribuite in otto cortili e articolate in due grandi blocchi, il terzo era stato previsto per le successive espansioni, generati da elementi-tipo collegati tra di loro da percorsi di connessione. Tra i blocchi residenziali sono stati ubicati i diversi servizi e le aree comuni come il teatro, le piscine e le numerose attrezzature sportive, alle due estremità, al contrario, troviamo il teatro all’aperto, il maneggio, i campi da tennis e il parcheggio. 
Il progetto architettonico si fonde con quello paesaggistico e viceversa, concepiti come un unico intervento di “restauro” e di recupero ambientale dell’intera area litoranea. È per questo motivo che Porcinai intervenne direttamente sulla conformazione del sito, modificando l’andamento del terreno attraverso la realizzazione di dune e dislivelli di diverse altezze. Per proteggere il villaggio dalla salsedine e dai venti marini, sul fronte mare, distante circa 180 metri, ritroviamo una doppia duna ricoperta da piante autoctone. All’interno, al contrario, per delimitare le diverse aree e qualificarne le funzioni furono realizzate altre dune, contribuendo a movimentare la sistemazione paesaggistica dell’insediamento. Tutto il complesso è stato trasformato in un grande giardino dove ritroviamo circa 15000 piante tipiche della macchia mediterranea. In particolare ogni cortile è caratterizzato da un’unica essenza per facilitare l’orientamento ai frequentatori del villaggio. Durante gli anni le strutture in cemento armato sono state completamente occultate da grandi arbusti e rampicanti.

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  • Vincolo: Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Dichiarazione di notevole interesse
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  • Riferimento Normativo: D. Lgs 42/2004 art. 10, c. 3, lett. d)
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 28
  • Particella: 498

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Zevi Bruno 1971 Villaggio turistico di Nicotera Marina L’Espresso, 10 ottobre 1971 Roma Si
1972 Village touristique à Nicotera, Catanzaro, Italie Architecture d'aujourd'hui, n. 62 Parigi (FR) 46-50 Si
Oliva Fabrizio 1972 Villaggio turistico a Nicotera, Catanzaro L’Architettura cronache e storia, n. 199 Venezia 6-20 Si
Matteini Milena, Giannini Alessandro 1991 Pietro Porcinai, architetto del giardino e del paesaggio Electa Milano 176-179 Si
Ghelli Cecilia, Insabato Elisabetta (a cura di) 2007 Guida agli archivi di architetti e ingegneri del Novecento in Toscana Edifir-Edizioni Firenze 301-306 Si
Conforti Claudia 2011 Una grande casa, cui sia il tetto il cielo. Il giardino nell’Italia del Novecento Il saggiatore Milano 149-151 Si
Savorra Massimiliano 2015 "Ricerche sull’architettura del loisir: cellule modulari, megastrutture e visioni utopiche per il turismo di massa tra anni Sessanta e Settanta", in Mangone Fabio, Belli Gemma, Tampieri Maria Grazia (a cura di), "Architettura e paesaggi della villeggiatura in Italia tra Otto e Novecento" Franco Angeli Milano 67-68 Si
Savorra Massimiliano 2018 "Leisure in a time of Utopia", in Donetti Dario (a cura di) "Architecture and Dystopia" Actar Publishers New York (USA) 129-162 No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Planimetria generale Planimetria generale Tratto da - Oliva, L’Architettura cronache e storia 1972
Vista generale dall’altro Vista generale dall’altro Tratto da - Oliva, L’Architettura cronache e storia 1972
Particolare galleria al piano terra Particolare galleria al piano terra Alessio Guarino, per gentile concessione Anna Porcinai - 2016
Particolare galleria con scale Particolare galleria con scale Alessio Guarino, per gentile concessione Anna Porcinai - 2016
Blocco residenze Blocco residenze Alessio Guarino, per gentile concessione Anna Porcinai - 2016
Asse galleria Asse galleria Alessio Guarino, per gentile concessione Anna Porcinai - 2016

Criteri
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
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Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato regionale per la Calabria
Titolare della ricerca: Università degli Studi di Mediterranea di Reggio Calabria - Dipartimento PAU
Responsabile scientifico: Francesca Martorano


Scheda redatta da Maria Rossana Caniglia
creata il 31/12/2006
ultima modifica il 23/01/2025

Revisori:

Battaglia Laura 2022