SPAZI PUBBLICI EX CHIESA MADRE

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    [informazioni_architettoniche] => Tra i molteplici progetti di recupero della Valle del Belice, devastata dal terremoto del 1968, quello del centro storico di Salemi è un intervento esemplare. Il metodo adottato, che si fonda sull'invenzione, parte da ciò che si trova in loco: materiali, spazi e colori per garantire ai processi di pianificazione e di costruzione l'integrazione del “nuovo” nell’” antico” senza che se ne percepisca a prima vista la differenza, pur nell'espressione di un'immagine forte.
La Chiesa "rudere", distrutta dal terremoto, diventa la scenografica quinta di una piazza tra sacro e profano, luogo di sosta e di incontro, spazio per funzioni liturgiche all'aperto. Non si tratta di un restauro scientifico. Non si tratta nemmeno di una ricostruzione completa.
Si poneva il problema di come intervenire in un isolato formato non solo dalla chiesa distrutta, ma anche da cappelle ed altri locali addossati. Il progetto, infatti, ha previsto il risanamento, il restauro e la ricostruzione del complesso edilizio religioso di cui fa parte la Chiesa Madre. Dopo il consolidamento del rudere e la sistemazione dello spazio antistante, il progetto ha prodotto una interessante ed originale risignificazione degli spazi attraverso materiali poveri, ma con forti connotazioni simboliche destinate ad una rigorosa definizione dell'oggetto consolidato.

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