Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

PADIGLIONE DELL'ARTIGINATO EUGENIO TAVOLARA

Scheda Opera

  • Ortofotografia
  • Prospetto NE e altorilievo
  • Allestimento all'interno della sala mostre (1957)
  • Allestimento all'interno della sala mostre (1956)
  • Piano terra
  • Piano primo
  • Pianta coperture
  • Prospetto SO
  • Prospetto NO
  • Prospetto SE
  • Sezione longitudinale
  • Sezione trasversale della sala mostre
  • Sezione trasversale della galleria
  • Sezione trasversale della sala espositiva-botteghe
  • Prospetto NE
  • Particolare della rampa
  • Vista laterale del prospetto
  • Particolare del prospetto su via Mancini, pietra bocciardata e listelli smaltati
  • particolare del coronamento
  • Vista del prospetto principale
  • Particolare della vetrata
  • Particolare della vetrata
  • Particolare della rampa
  • Vista del prospetto principale
  • Particolare dell'ingresso
  • Dettaglio decorativo del coronamento
  • L'artigianato sardo, altorilievo in terracotta smaltata
  • Dettaglio dell'aggancio della rampa
  • Particolare del prospetto
  • Prospetto laterale
  • Comune: Sassari
  • Denominazione: PADIGLIONE DELL'ARTIGINATO EUGENIO TAVOLARA
  • Indirizzo: Giardini Pubblici
  • Data: 1951 - 1956
  • Tipologia: Fiere
  • Autori principali: Ubaldo Badas
Descrizione

Il Padiglione dell’artigianato “Eugenio Tavolara” è situato nel centro di Sassari, all’interno dei Giardini pubblici nei pressi dell’emiciclo Garibaldi. Ubaldo Badas, già progettista dell’ufficio tecnico del Comune di Cagliari e delegato per la Sardegna dell’Ente Nazionale Artigianato e Piccole Industrie (ENAPI), fu incaricato nel 1951 su iniziativa dell’Assessorato regionale del Lavoro e dell'Istituto Sardo Organizzazione Lavoro Artigianale, di progettare la sede della Mostra Permanente dell’Artigianato di Sassari con la collaborazione dell’artista Eugenio Tavolara. L’idea del Padiglione era funzionale al proposito di rilanciare la produzione artigianale sarda mediante l’allestimento di mostre e la vendita dei manufatti, e allo stesso tempo di rivitalizzare il contesto urbano sassarese. Ma un Padiglione, come il Padiglione di Mies Van Der Rohe a Barcellona, il Padiglione de l'Esprit Nouveau di Le Corbusier, non è soltanto un edificio ma è un'opera che esprime un'idea di architettura, un'idea di uomo e di società. I lavori iniziarono nel 1953 con l’approvazione del progetto di massima, che fu soggetto a varie trasformazioni in corso d’opera; al 1954 è attestata la realizzazione della struttura in cemento armato e nel 1956 il padiglione fu inaugurato, prima dell’effettivo completamento avvenuto l’anno seguente. L’edificio ha un impianto che si articola in due volumi connessi da uno spazio intermedio: la sala mostre a sud-est circondata da una vasca d’acqua e il corpo della sala esposizioni temporanee e delle botteghe a nord-ovest. Una rampa coperta, sospesa su una vasca e avvolta da alte transenne, introduce all’atrio di ingresso e al salone d’onore, contiguo alla sala mostre. La sala ha un impianto basilicale a tre navate, divise da due file di pilastri in calcestruzzo sagomati verso l’alto e rivestiti in lastre di marmo. La struttura a telaio in cemento armato sostiene la copertura ondulata, nascosta da un controsoffitto in legno di pino nella navata principale ed esibita alla vista negli ambulacri laterali e nel salone d’onore. Il fronte nord è una grande vetrata a tutta altezza, aperta sull’acqua e sul verde circostante; l’infisso è realizzato con montanti tubolari di acciaio che sostengono le lastre di vetro stampato leggermente inclinate mediante ferri piatti sagomati. Il fronte sud presenta frangisole nella fascia più alta e finestre sulla parte bassa, riparate da pensilina metallica. Il pavimento della sala è realizzato in lastre poligonali di pietra calcarea immerse in una matrice rossa con inerti in marmo scuro. L’illuminazione è diffusa sulla superficie del controsoffitto secondo un effetto “a cielo stellato”. Il corpo della sala esposizioni temporanee e delle botteghe ha una pianta quadrata con cortile interno e una struttura portante più convenzionale. Dei fronti sull’esterno, quello su via Mancini è cieco e rivestito di listelli smaltati color verde; su via Tavolara la facciata presenta invece un con sistema di vetrate permeabile analogo alla sala espositiva. I prospetti sul cortile interno mostrano un telaio di cemento armato rivestito di marmo bianco, le campate del quale sono tamponate da grandi vetrate fisse, sorrette da montanti metallici verticali scostati dalla struttura per garantire la permeabilità all’aria. L’interno è un ambiente unico che ruota intorno al cortile; la struttura portante in cemento armato intonacata è lasciata a vista, mentre il pavimento è del tipo mosaico analogamente a quello della sala espositiva.
Il lato contiguo al salone d’onore è occupato dalla scala in cemento armato e ferro. La scala ha una costruzione riccamente articolata: la rampa inferiore è realizzata con le pedate di lastre in marmo ancorate alla trave tubolare in acciaio, sostituita nella rampa superiore da una soletta rivestita da tasselli a mosaico. La ringhiera ha struttura metallica a sostegni binati curvilinei fissati al di sotto della scala e corrimano in legno. La copertura della sala delle botteghe è adibita su tre lati a terrazza praticabile, coperta da pensilina aggettante in cemento armato con struttura a vista, che a nord-ovest assume un profilo slanciato e assottigliato verso l’estremità, mentre a nordest e sudovest è prolungata fino al filo delle facciate da graticci in metallo. Per completare l'opera Badas chiama diversi artisti ad integrare con le loro opere l'architettura verso la realizzazione di un'opera d'arte totale., secondo la definizione di «qualunque produzione di beni di natura artistica […] che si svolge in forma indipendente, con il lavoro professionale del titolare dell’azienda e sotto la sua diretta responsabilità a tutti gli effetti per soddisfare particolari bisogni con un lavoro improntato a personalità e con le forze non solo della tecnica ma anche dell’ingegno e talvolta della ispirazione artistica» (U. Badas e E. Tavolara, Rapporto sull'artigianato in Sardegna 1959, in P. Sanjust, Il Padiglione dell’artigianato di Sassari, capolavoro di Ubaldo Badas tra realismo ed espressionismo strutturale, in Modernismi.. Storie di architetture e costruzioni del '900 in Sardegna, Aracne, Roma, 2017, 206-218)

Info
  • Progetto: 1951 - 1951
  • Esecuzione: 1951 - 1956
  • Tipologia Specifica: Padiglione espositivo ISOLA
  • Committente: Istituto Sardo Organizzazione Lavoro Artigianale
  • Proprietà: proprietà Ente pubblico territoriale
  • Destinazione originaria: padiglione espositivo
  • Destinazione attuale: padiglione espositivo
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Ubaldo Badas Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=92213 SI
ditta Ferrobeton Impresa esecutrice Esecuzione NO
Eugenio Tavolara Collaboratore Progetto NO
  • Strutture: calcestruzzo armato
  • Materiale di facciata: calcestruzzo armato intonacato; vetro, lapidei, ceramiche
  • Coperture: solaio in latero-cemento a travetti prefabbricati impermeabilizzato
  • Serramenti: ferro; vetro

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Il lato contiguo al salone d’onore è occupato dalla scala in cemento armato e ferro. La scala ha una costruzione riccamente articolata: la rampa inferiore è realizzata con le pedate di lastre in marmo ancorate alla trave tubolare in acciaio, sostituita nella rampa superiore da una soletta rivestita da tasselli a mosaico. La ringhiera ha struttura metallica a sostegni binati curvilinei fissati al di sotto della scala e corrimano in legno. La copertura della sala delle botteghe è adibita su tre lati a terrazza praticabile, coperta da pensilina aggettante in cemento armato con struttura a vista, che a nord-ovest assume un profilo slanciato e assottigliato verso l’estremità, mentre a nordest e sudovest è prolungata fino al filo delle facciate da graticci in metallo. Per completare l'opera Badas chiama diversi artisti ad integrare con le loro opere l'architettura verso la realizzazione di un'opera d'arte totale., secondo la definizione di «qualunque produzione di beni di natura artistica […] che si svolge in forma indipendente, con il lavoro professionale del titolare dell’azienda e sotto la sua diretta responsabilità a tutti gli effetti per soddisfare particolari bisogni con un lavoro improntato a personalità e con le forze non solo della tecnica ma anche dell’ingegno e talvolta della ispirazione artistica» (U. Badas e E. Tavolara, Rapporto sull'artigianato in Sardegna 1959, in P. Sanjust, Il Padiglione dell’artigianato di Sassari, capolavoro di Ubaldo Badas tra realismo ed espressionismo strutturale, in Modernismi.. Storie di architetture e costruzioni del '900 in Sardegna, Aracne, Roma, 2017, 206-218)
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Restauro, recupero funzionale e allestimento del Padiglione dell'artigianato Tavolara a Sassari, Progetto preliminare, dicembre 2007
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  • Provvedimenti di tutela: Dichiarazione di notevole interesse
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  • Riferimento Normativo: D. Lgs 42/2004 art. 10, c. 3, lett. d) ; art. 13
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 109
  • Particella: -
Opere D'Arte:
Codice ICCd Ubicazione Tipologia Soggetto Autore Materia Tecnica Stato di Conservazione Restauri
Cortile interno Fontana Giuseppe Silecchia Ceramica
Bussola di ingresso, parete sud-ovest, lato esterno "L'artigianato sardo", altorilievo in terracotta smaltata Gavino Tilocca Ceramica
Vano scala, interno "Cavalcata sarda", pannello a placche Eugenio Tavolara Ceramica
Sala mostre, veletta superiore esterna Fregio astratto Emilia Palomba Ceramica
Davanzale della sala esposizioni temporanee-botteghe, lato cortile interno Festoni delle fioriere Giuseppe Silecchia Ceramica


Note

Fonti iconografiche: Scheda ICCD 20 00147257 Sardegna Digital Library S. Poretti, S. Gizzi (a cura di), Il Padiglione dell'Artigianato a Sassari. Architettura e conservazione, Gangemi, Roma, 2007 Restauro, recupero funzionale e allestimento del Padiglione dell'artigianato Tavolara a Sassari, Progetto preliminare, dicembre 2007

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
1954 Sorgerà dalle acque il Padiglione dell'Artigianato «La gazzetta sarda», 24 maggio 2 Si
1957 A Sassari, mostra dell'artigianato sardo «Domus», n. 328 37-44 Si
Endrich Enrico 1984 "Ubaldo Badas l'architetto «Almanacco di Cagliari» sn. sp. Si
Altea Giuliana, Magnani Marco 1994 Eugenio Tavolara: scultura e arti applicate Ilisso Nuoro Si
Altea Giuliana, Magnani Marco 1995 Pittura e scultura del primo '900 Ilisso Nuoro 164-165 Si
Sanna Antonello, Mura Gianni (a cura di) 1999 Paesi e città della Sardegna. Le Città Cuec/Banco di Sardegna Cagliari Si
Masala Franco 2001 Architettura dall'Unità d'Italia alla fine del '900 Ilisso Nuoro 263-64, scheda 153 Si
Gizzi Stefano 2004 Studi e indagini propedeutici al restauro di due complessi architettonici degli anni Cinquanta nella Sardegna Settentrionale, in Scienza e Beni culturali XX, Architettura e materiali del Novecento. Conservazione, restauro, manutenzione, (a cura di) G. Biscontin, G. Driussi Arcadia Ricerche ed. Venezia 845-860 Si
Poretti Sergio, Gizzi Stefano (a cura di) 2007 Il Padiglione dell'Artigianato a Sassari. Architettura e conservazione Gangemi Roma Si
Faiferri Massimo (a cura di) 2007 "La misura del paesaggio, piccola guida a cinquant'anni di architettura in Sardegna" in Sardegna: i paesaggi del futuro «Domus», allegato, n. 899, gennaio 84 Si
Iori Tullia 2007 Il progetto e la costruzione, in Il padiglione dell'artigianato a Sassari. Architettura e conservazione, (a cura di) S. Gizzi, S. Poretti Gangemi Editore Roma 92 Si
Lucchini Marco 2009 Padiglione dell'artigianato Eugenio Tavolare, in L'identità molteplice: architettura contemporanea in Sardegna dal 1930 al 2008 Aisara Cagliari 184-187 Si
Pisanu Maddalena, Sanjust Paolo 2014 The challenging issues of restoring a Modern building while respecting the project’s principles of “sustainability”: the case study of the Tavolara Pavilion, in Heritage 2014 – Proceedings of the 4th International Conference on Heritage and Sustainable Development, (a cura di) R. Amoèda, S. Lira, C. Pinheiro Green Lines Institute for Sustainable Development Barcelos 1059-1067 Si
Sanjust Paolo 2017 Il Padiglione dell’artigianato di Sassari, capolavoro di Ubaldo Badas tra realismo ed espressionismo strutturale, in Modernismi. Storie di architetture e costruzioni del '900 in Sardegna Aracne Roma 206-218 Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Ortofotografia Ortofotografia
Prospetto NE e altorilievo Prospetto NE e altorilievo "L'artigianato sardo" di G. Tilocca
Allestimento all'interno della sala mostre (1957) Allestimento all'interno della sala mostre (1957)
Allestimento all'interno della sala mostre (1956) Allestimento all'interno della sala mostre (1956)
Piano terra Piano terra
Piano primo Piano primo
Pianta coperture Pianta coperture
Prospetto SO Prospetto SO
Prospetto NO Prospetto NO
Prospetto SE Prospetto SE
Sezione longitudinale Sezione longitudinale
Sezione trasversale della sala mostre Sezione trasversale della sala mostre
Sezione trasversale della galleria Sezione trasversale della galleria
Sezione trasversale della sala espositiva-botteghe Sezione trasversale della sala espositiva-botteghe
Prospetto NE Prospetto NE
Particolare della rampa Particolare della rampa
Vista laterale del prospetto Vista laterale del prospetto
Particolare del prospetto su via Mancini, pietra bocciardata e listelli smaltati Particolare del prospetto su via Mancini, pietra bocciardata e listelli smaltati
particolare del coronamento particolare del coronamento
Vista del prospetto principale Vista del prospetto principale
Particolare della vetrata Particolare della vetrata
Particolare della vetrata Particolare della vetrata
Particolare della rampa Particolare della rampa
Vista del prospetto principale Vista del prospetto principale
Particolare dell'ingresso Particolare dell'ingresso
Dettaglio decorativo del coronamento Dettaglio decorativo del coronamento
L'artigianato sardo, altorilievo in terracotta smaltata L'artigianato sardo, altorilievo in terracotta smaltata
Dettaglio dell'aggancio della rampa Dettaglio dell'aggancio della rampa
Particolare del prospetto Particolare del prospetto
Prospetto laterale Prospetto laterale

Criteri
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per la Sardegna
Titolare della ricerca: Università degli Studi di Cagliari – DICAAR
Responsabile scientifico: Paolo Sanjust


Scheda redatta da
creata il 31/12/2016
ultima modifica il 10/04/2024

Revisori:

Martina Massaro