PADIGLIONE DELL'ARTIGINATO EUGENIO TAVOLARA
Scheda Opera
- Comune: Sassari
- Denominazione: PADIGLIONE DELL'ARTIGINATO EUGENIO TAVOLARA
- Indirizzo: Giardini Pubblici
- Data: 1951 - 1956
- Tipologia: Fiere
- Autori principali: Ubaldo Badas
Descrizione
Il Padiglione dell’artigianato “Eugenio Tavolara” è situato nel centro di Sassari, all’interno dei Giardini pubblici nei pressi dell’emiciclo Garibaldi. Ubaldo Badas, già progettista dell’ufficio tecnico del Comune di Cagliari e delegato per la Sardegna dell’Ente Nazionale Artigianato e Piccole Industrie (ENAPI), fu incaricato nel 1951 su iniziativa dell’Assessorato regionale del Lavoro e dell'Istituto Sardo Organizzazione Lavoro Artigianale, di progettare la sede della Mostra Permanente dell’Artigianato di Sassari con la collaborazione dell’artista Eugenio Tavolara. L’idea del Padiglione era funzionale al proposito di rilanciare la produzione artigianale sarda mediante l’allestimento di mostre e la vendita dei manufatti, e allo stesso tempo di rivitalizzare il contesto urbano sassarese. Ma un Padiglione, come il Padiglione di Mies Van Der Rohe a Barcellona, il Padiglione de l'Esprit Nouveau di Le Corbusier, non è soltanto un edificio ma è un'opera che esprime un'idea di architettura, un'idea di uomo e di società. I lavori iniziarono nel 1953 con l’approvazione del progetto di massima, che fu soggetto a varie trasformazioni in corso d’opera; al 1954 è attestata la realizzazione della struttura in cemento armato e nel 1956 il padiglione fu inaugurato, prima dell’effettivo completamento avvenuto l’anno seguente. L’edificio ha un impianto che si articola in due volumi connessi da uno spazio intermedio: la sala mostre a sud-est circondata da una vasca d’acqua e il corpo della sala esposizioni temporanee e delle botteghe a nord-ovest. Una rampa coperta, sospesa su una vasca e avvolta da alte transenne, introduce all’atrio di ingresso e al salone d’onore, contiguo alla sala mostre. La sala ha un impianto basilicale a tre navate, divise da due file di pilastri in calcestruzzo sagomati verso l’alto e rivestiti in lastre di marmo. La struttura a telaio in cemento armato sostiene la copertura ondulata, nascosta da un controsoffitto in legno di pino nella navata principale ed esibita alla vista negli ambulacri laterali e nel salone d’onore. Il fronte nord è una grande vetrata a tutta altezza, aperta sull’acqua e sul verde circostante; l’infisso è realizzato con montanti tubolari di acciaio che sostengono le lastre di vetro stampato leggermente inclinate mediante ferri piatti sagomati. Il fronte sud presenta frangisole nella fascia più alta e finestre sulla parte bassa, riparate da pensilina metallica. Il pavimento della sala è realizzato in lastre poligonali di pietra calcarea immerse in una matrice rossa con inerti in marmo scuro. L’illuminazione è diffusa sulla superficie del controsoffitto secondo un effetto “a cielo stellato”. Il corpo della sala esposizioni temporanee e delle botteghe ha una pianta quadrata con cortile interno e una struttura portante più convenzionale. Dei fronti sull’esterno, quello su via Mancini è cieco e rivestito di listelli smaltati color verde; su via Tavolara la facciata presenta invece un con sistema di vetrate permeabile analogo alla sala espositiva. I prospetti sul cortile interno mostrano un telaio di cemento armato rivestito di marmo bianco, le campate del quale sono tamponate da grandi vetrate fisse, sorrette da montanti metallici verticali scostati dalla struttura per garantire la permeabilità all’aria. L’interno è un ambiente unico che ruota intorno al cortile; la struttura portante in cemento armato intonacata è lasciata a vista, mentre il pavimento è del tipo mosaico analogamente a quello della sala espositiva.
Il lato contiguo al salone d’onore è occupato dalla scala in cemento armato e ferro. La scala ha una costruzione riccamente articolata: la rampa inferiore è realizzata con le pedate di lastre in marmo ancorate alla trave tubolare in acciaio, sostituita nella rampa superiore da una soletta rivestita da tasselli a mosaico. La ringhiera ha struttura metallica a sostegni binati curvilinei fissati al di sotto della scala e corrimano in legno. La copertura della sala delle botteghe è adibita su tre lati a terrazza praticabile, coperta da pensilina aggettante in cemento armato con struttura a vista, che a nord-ovest assume un profilo slanciato e assottigliato verso l’estremità, mentre a nordest e sudovest è prolungata fino al filo delle facciate da graticci in metallo. Per completare l'opera Badas chiama diversi artisti ad integrare con le loro opere l'architettura verso la realizzazione di un'opera d'arte totale., secondo la definizione di «qualunque produzione di beni di natura artistica […] che si svolge in forma indipendente, con il lavoro professionale del titolare dell’azienda e sotto la sua diretta responsabilità a tutti gli effetti per soddisfare particolari bisogni con un lavoro improntato a personalità e con le forze non solo della tecnica ma anche dell’ingegno e talvolta della ispirazione artistica» (U. Badas e E. Tavolara, Rapporto sull'artigianato in Sardegna 1959, in P. Sanjust, Il Padiglione dell’artigianato di Sassari, capolavoro di Ubaldo Badas tra realismo ed espressionismo strutturale, in Modernismi.. Storie di architetture e costruzioni del '900 in Sardegna, Aracne, Roma, 2017, 206-218)
Info
- Progetto: 1951 - 1951
- Esecuzione: 1951 - 1956
- Tipologia Specifica: Padiglione espositivo ISOLA
- Committente: Istituto Sardo Organizzazione Lavoro Artigianale
- Proprietà: proprietà Ente pubblico territoriale
- Destinazione originaria: padiglione espositivo
- Destinazione attuale: padiglione espositivo
Autori
Nome | Cognome | Ruolo | Fase Progetto | Archivio Architetti | Url Profilo | Autore Principale |
---|---|---|---|---|---|---|
Ubaldo | Badas | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=92213 | SI |
ditta | Ferrobeton | Impresa esecutrice | Esecuzione | NO | ||
Eugenio | Tavolara | Collaboratore | Progetto | NO |
- Strutture: calcestruzzo armato
- Materiale di facciata: calcestruzzo armato intonacato; vetro, lapidei, ceramiche
- Coperture: solaio in latero-cemento a travetti prefabbricati impermeabilizzato
- Serramenti: ferro; vetro
- Vincolo: Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Dichiarazione di notevole interesse
- Data Provvedimento: D.C.R. n. 50 del 28/06/2021
- Riferimento Normativo: D. Lgs 42/2004 art. 10, c. 3, lett. d) ; art. 13
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: 109
- Particella: -
Codice ICCd | Ubicazione | Tipologia | Soggetto | Autore | Materia Tecnica | Stato di Conservazione | Restauri |
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Cortile interno | Fontana | Giuseppe Silecchia | Ceramica | ||||
Bussola di ingresso, parete sud-ovest, lato esterno | "L'artigianato sardo", altorilievo in terracotta smaltata | Gavino Tilocca | Ceramica | ||||
Vano scala, interno | "Cavalcata sarda", pannello a placche | Eugenio Tavolara | Ceramica | ||||
Sala mostre, veletta superiore esterna | Fregio astratto | Emilia Palomba | Ceramica | ||||
Davanzale della sala esposizioni temporanee-botteghe, lato cortile interno | Festoni delle fioriere | Giuseppe Silecchia | Ceramica |
Note
Fonti iconografiche: Scheda ICCD 20 00147257 Sardegna Digital Library S. Poretti, S. Gizzi (a cura di), Il Padiglione dell'Artigianato a Sassari. Architettura e conservazione, Gangemi, Roma, 2007 Restauro, recupero funzionale e allestimento del Padiglione dell'artigianato Tavolara a Sassari, Progetto preliminare, dicembre 2007
Bibliografia
Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
---|---|---|---|---|---|---|
1954 | Sorgerà dalle acque il Padiglione dell'Artigianato | «La gazzetta sarda», 24 maggio | 2 | Si | ||
1957 | A Sassari, mostra dell'artigianato sardo | «Domus», n. 328 | 37-44 | Si | ||
Endrich Enrico | 1984 | "Ubaldo Badas l'architetto | «Almanacco di Cagliari» sn. | sp. | Si | |
Altea Giuliana, Magnani Marco | 1994 | Eugenio Tavolara: scultura e arti applicate | Ilisso | Nuoro | Si | |
Altea Giuliana, Magnani Marco | 1995 | Pittura e scultura del primo '900 | Ilisso | Nuoro | 164-165 | Si |
Sanna Antonello, Mura Gianni (a cura di) | 1999 | Paesi e città della Sardegna. Le Città | Cuec/Banco di Sardegna | Cagliari | Si | |
Masala Franco | 2001 | Architettura dall'Unità d'Italia alla fine del '900 | Ilisso | Nuoro | 263-64, scheda 153 | Si |
Gizzi Stefano | 2004 | Studi e indagini propedeutici al restauro di due complessi architettonici degli anni Cinquanta nella Sardegna Settentrionale, in Scienza e Beni culturali XX, Architettura e materiali del Novecento. Conservazione, restauro, manutenzione, (a cura di) G. Biscontin, G. Driussi | Arcadia Ricerche ed. | Venezia | 845-860 | Si |
Poretti Sergio, Gizzi Stefano (a cura di) | 2007 | Il Padiglione dell'Artigianato a Sassari. Architettura e conservazione | Gangemi | Roma | Si | |
Faiferri Massimo (a cura di) | 2007 | "La misura del paesaggio, piccola guida a cinquant'anni di architettura in Sardegna" in Sardegna: i paesaggi del futuro | «Domus», allegato, n. 899, gennaio | 84 | Si | |
Iori Tullia | 2007 | Il progetto e la costruzione, in Il padiglione dell'artigianato a Sassari. Architettura e conservazione, (a cura di) S. Gizzi, S. Poretti | Gangemi Editore | Roma | 92 | Si |
Lucchini Marco | 2009 | Padiglione dell'artigianato Eugenio Tavolare, in L'identità molteplice: architettura contemporanea in Sardegna dal 1930 al 2008 | Aisara | Cagliari | 184-187 | Si |
Pisanu Maddalena, Sanjust Paolo | 2014 | The challenging issues of restoring a Modern building while respecting the project’s principles of “sustainability”: the case study of the Tavolara Pavilion, in Heritage 2014 – Proceedings of the 4th International Conference on Heritage and Sustainable Development, (a cura di) R. Amoèda, S. Lira, C. Pinheiro | Green Lines Institute for Sustainable Development | Barcelos | 1059-1067 | Si |
Sanjust Paolo | 2017 | Il Padiglione dell’artigianato di Sassari, capolavoro di Ubaldo Badas tra realismo ed espressionismo strutturale, in Modernismi. Storie di architetture e costruzioni del '900 in Sardegna | Aracne | Roma | 206-218 | Si |
Allegati
Criteri
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale. | |
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive. | |
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale. | |
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per la SardegnaTitolare della ricerca: Università degli Studi di Cagliari – DICAAR
Responsabile scientifico: Paolo Sanjust
Scheda redatta da
creata il 31/12/2016
ultima modifica il 10/04/2024
Revisori:
Martina Massaro