Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

AMBASCIATA DELLA REPUBBLICA FEDERALE DI GERMANIA PRESSO LA SANTA SEDE

Scheda Opera

  • Pianta quota ingresso via dei Tre Orologi
  • Vista residenza ambasciatore
  • Vista ingresso uffici amministrativi rivolti su via di Villa Sacchetti
  • Vista giardino di copertura sopra gli uffici
  • Comune: Roma
  • Località:
  • Denominazione: AMBASCIATA DELLA REPUBBLICA FEDERALE DI GERMANIA PRESSO LA SANTA SEDE
  • Indirizzo: Via di Villa Sacchetti N. 4, via dei Tre Orologi N. 22
  • Data: 1968 - 1984
  • Tipologia: Edifici per uffici
  • Autori principali: Alexander Freiherr von Branca
Descrizione

L’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania presso la Santa Sede sorge tra via di Villa Sacchetti 4 e via dei Tre Orologi 22, nel quartiere Parioli. Dopo varie sedi prese in affitto, la Repubblica Federale di Germania sceglie come sito per una nuova ambasciata un'area prima coperta di pini e cipressi, che apparteneva alla vicina Villa Svezia, un piccolo castello fatto costruire dalla regina svedese all'inizio del XX secolo, dopo il frazionamento del parco della grande Villa Sacchetti. Il sito sul quale è costruita l’Ambasciata è caratterizzato dall'architettura vagamente onirica di una serie di villini costruiti tra il 1926 ed il 1928 da Giulio Gra.

Il lotto ha dimensioni contenute ma è pieno di fascino poiché degrada dolcemente verso occidente – siamo nella parte alta delle pendici di Valle Giulia che, in una certa misura, rappresenta un archetipo del paesaggio suburbano di Roma. Il maggior pregio del progetto, vincitore nel 1965 di un concorso bandito dal governo dell’allora Repubblica Federale di Germania, è quello di essere riuscito a interpretare in maniera molto suggestiva i caratteri del sito.

L’edificio è stato costruito dal 1980 al 1984, su progetto dell’architetto di Monaco A. Freiherr von Branca, con G. Teebken e K. Blum. Per non alterarne le condizioni, von Branca utilizza il dislivello del terreno per realizzare un sistema doppio: il corpo degli uffici e degli spazi accessibili al pubblico è collocato alla quota più bassa, all'altezza di via di Villa Sacchetti, mentre la sua copertura, a tetto verde, costituisce il prolungamento del giardino sul quale si affaccia il corpo a due piani della residenza dell’ambasciatore, il cui ingresso si trova a una quota più alta, raggiungibile da via dei Tre Orologi. L’edificio, che si inserisce perfettamente nel panorama urbano romano, ospita sia la Residenza dell'Ambasciatore sia la Cancelleria, con gli uffici del corpo diplomatico.

Tutto l’edificio è rivestito in mattoni ed è fortemente segnato dalle canne dei camini e dalle balaustre delle terrazze. Il tutto appare ispirato dall'architettura dell'imperatore Federico II di Svevia. “Il suo disegno – dichiara il progettista – riprende la configurazione semplice e schietta degli elementi che punteggiano le Mura Aureliane“. A tutte le ambasciate tedesche è richiesta economia di spazio e una certa austerità di forme e questo ha offerto agli architetti l'opportunità di accentuare il senso di spaziosità dell’interno sia utilizzando grandi superfici vetrate sia attraverso una serie di spazi a doppia altezza.

Info
  • Progetto: 1968 - 1970
  • Esecuzione: 1980 - 1984
  • Committente: Repubblica Federale di Germania
  • Proprietà: proprietà Ente pubblico territoriale
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Karin Blum Collaboratore Progetto NO
Alexander Freiherr von Branca Progetto architettonico Progetto SI
Gerd Teebken Collaboratore Progetto NO
  • Strutture: cemento armato
  • Materiale di facciata: cortina di mattoni
  • Coperture: piana
  • Stato Strutture: Ottimo
  • Stato Materiale di facciata: Ottimo
  • Stato Coperture: Ottimo

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Il lotto ha dimensioni contenute ma è pieno di fascino poiché degrada dolcemente verso occidente – siamo nella parte alta delle pendici di Valle Giulia che, in una certa misura, rappresenta un archetipo del paesaggio suburbano di Roma. Il maggior pregio del progetto, vincitore nel 1965 di un concorso bandito dal governo dell’allora Repubblica Federale di Germania, è quello di essere riuscito a interpretare in maniera molto suggestiva i caratteri del sito.

L’edificio è stato costruito dal 1980 al 1984, su progetto dell’architetto di Monaco A. Freiherr von Branca, con G. Teebken e K. Blum. Per non alterarne le condizioni, von Branca utilizza il dislivello del terreno per realizzare un sistema doppio: il corpo degli uffici e degli spazi accessibili al pubblico è collocato alla quota più bassa, all'altezza di via di Villa Sacchetti, mentre la sua copertura, a tetto verde, costituisce il prolungamento del giardino sul quale si affaccia il corpo a due piani della residenza dell’ambasciatore, il cui ingresso si trova a una quota più alta, raggiungibile da via dei Tre Orologi. L’edificio, che si inserisce perfettamente nel panorama urbano romano, ospita sia la Residenza dell'Ambasciatore sia la Cancelleria, con gli uffici del corpo diplomatico.

Tutto l’edificio è rivestito in mattoni ed è fortemente segnato dalle canne dei camini e dalle balaustre delle terrazze. Il tutto appare ispirato dall'architettura dell'imperatore Federico II di Svevia. “Il suo disegno – dichiara il progettista – riprende la configurazione semplice e schietta degli elementi che punteggiano le Mura Aureliane“. A tutte le ambasciate tedesche è richiesta economia di spazio e una certa austerità di forme e questo ha offerto agli architetti l'opportunità di accentuare il senso di spaziosità dell’interno sia utilizzando grandi superfici vetrate sia attraverso una serie di spazi a doppia altezza. 
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  • Vincolo: Non Vincolata
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  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

All'interno della Residenza sono custodite numerose opere d’arte, tra cui affreschi su soffitti, ritratti, tappezzerie e mobili di rinomati artisti e manifatture tedeschi e internazionali. Recentemente si è aggiunta una nuova importante opera: il ritratto del Papa emerito Benedetto XVI dipinto da Michael Triegel.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Gleiniger Andrea 1985 Bauen Heute. Architektur der Gegenwart in der BRD Klett Cott München 54-55 No
1985 Parametro n. 142 No
1987 Detail n. 4 No
Rossi Piero Ostilio 1991 Roma. Guida all'architettura moderna 1909-1984 (I ed.) Laterza Roma-Bari Scheda n. 204 Si
Moltedo Aida, La Franca Paolina (a cura di) 1995 Disegni di architetture. Schizzi e studi di opere romane dal dopoguerra agli anni Ottanta Gangemi Roma 96 No
Rossi Piero Ostilio 2000 Roma. Guida all'architettura moderna 1909-2000 (III ed.) Laterza Roma-Bari Scheda n. 204 Si
Blum Karin (a cura di) 2002 Alexander von Branca. Bauten, Projkete und ihre Bauherrn 1952-2002 Buchendorfer München No
Pasquali Michela (a cura di) 2003 I giardini della diplomazia. Ambasciate e accademie straniere a Roma Electa Milano 87-94 No
Kemper Max-Eugen 2009 Rom. Die Botschaft der Bundesrepublik Deutschland beim Heiligen Stuhl Schnell & Steiner Regensburg No
Rossi Piero Ostilio 2012 Roma. Guida all'architettura moderna 1909-2011 (IV ed.) Laterza Roma-Bari Scheda n. 204 Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Pianta quota ingresso via dei Tre Orologi Pianta quota ingresso via dei Tre Orologi
Vista residenza ambasciatore Vista residenza ambasciatore
Vista ingresso uffici amministrativi rivolti su via di Villa Sacchetti Vista ingresso uffici amministrativi rivolti su via di Villa Sacchetti
Vista giardino di copertura sopra gli uffici Vista giardino di copertura sopra gli uffici

Criteri
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Direzione Regionale per il Lazio
Titolare della ricerca: Università degli studi di Roma "Sapienza"
Responsabile scientifico: Piero Ostilio Rossi


Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 02/02/2023

Revisori:

Alberto Coppo 2021