Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CENTRALE DI SOLLEVAMENTO AMAN

Scheda Opera

  • Vista del fronte di ingresso
  • Prospettiva e sezione di progetto
  • Particolare dell’ingresso
  • Particolare della vetrata inclinata
  • Vista dalla rampa posteriore
  • La testata sul piazzale - foto attuale
  • Il fronte posteriore - foto attuale
  • Vista della sala macchine all’interno - foto attuale
  • Vista della testata posteriore - foto attuale
  • Vista dal piazzale d’ingresso - foto attuale
  • Comune: Napoli
  • Denominazione: CENTRALE DI SOLLEVAMENTO AMAN
  • Indirizzo: Salita Scudillo
  • Data: 1973 - 1983
  • Tipologia: Impianti idrici, elettrici o idroelettrici
  • Autori principali: Nicola Pagliara
Descrizione

La centrale di sollevamento dello Scudillo di Capodimonte di Nicola Pagliara è un punto di accumulazione, parte della rete idrica della città di Napoli, volta a rifornire i quartieri collinari. L'edificio di carattere tecnico è sorto allo scopo di coprire le pompe di sollevamento. I primi schizzi di progetto denunciano una forte suggestione ispirata dallo stile di Mendelsohn e di Sant'Elia, che in quegli anni Pagliara considerava come «dei modelli irrinunciabili». I cinque anni trascorsi tra la stesura del progetto e l'apertura del cantiere, nonché gli ampliamenti dell'intervento richiesti da esigenze di carattere tecnico, hanno inevitabilmente determinato una trasformazione della forma dell'edificio. «Era subentrato come elemento espressivo l'uso dell'acciaio, ma usato come in Otto Wagner, unito o come elemento di completamento in un viaggio immaginario all'interno della storia». Questa suggestione legata a una reinterpretazione della storia in chiave contemporanea riguarda anche il basamento in pietra e la grande cisterna che Pagliara trae dal periodo «angioino». (1970-2000 Architetti napoletani, p.45)
Nonostante la costruzione della tangenziale abbia arrecato molti turbamenti ambientali - taglio dei Campi Flegrei, copertura di intere zone edificate - l'apertura dello svincolo nella zona ospedaliera ha consentito una libera fruizione di questa opera di Pagliara. «Sostenuta da maestria artigianale nell'esecuzione, la tensione linguistica sprigionata dal fitto gioco di citazioni e rimandi conferisce a questa realizzazione un gusto di "archeologia industriale"» (S. Polano, 1991, pp. 494-495). Essa soddisfa il rifornimento idrico dell’intera zona Capodimonte-Colli Aminei ed è costituita da un ampio capannone metallico su un basamento tufaceo, tuttavia «questa tettonica in carpenteria metallica diventa architettura, grazie a quel tanto di ineffabile proprio di un talento, ma in gran parte anche dicibile: lo storicismo del ricco patrimonio di Pagliara» (R. De Fusco, 1994, p. 171). L’edificio appare ancora oggi ben conservato, intatto negli elementi, nei dettagli costruttivi, nei materiali e nei colori.

Info
  • Progetto: 1973 -
  • Esecuzione: - 1983
  • Committente: Società AMAN. Municipalizzata, Acquedotto Napoli
  • Proprietà: Nessuna opzione
  • Destinazione originaria: Centrale di sollevamento
  • Destinazione attuale: Centrale di sollevamento
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Della Marte Napoli Impresa esecutrice Esecuzione NO
Nicola Pagliara Progetto architettonico Progetto SI
Studio Reitel Progetto strutturale Progetto NO
Servizio Tecnico Società AMAN Progetto Impianti Progetto NO
  • Strutture: Struttura metallica, muratura
  • Materiale di facciata: Materiali lapidei, ferro, vetro
  • Coperture: Piana, a falde, volta
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Discreto
  • Stato Coperture: Discreto

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Nonostante la costruzione della tangenziale abbia arrecato molti turbamenti ambientali - taglio dei Campi Flegrei, copertura di intere zone edificate - l'apertura dello svincolo nella zona ospedaliera ha consentito una libera fruizione di questa opera di Pagliara. «Sostenuta da maestria artigianale nell'esecuzione, la tensione linguistica sprigionata dal fitto gioco di citazioni e rimandi conferisce a questa realizzazione un gusto di "archeologia industriale"» (S. Polano, 1991, pp. 494-495). Essa  soddisfa il rifornimento idrico dell’intera zona Capodimonte-Colli Aminei ed è costituita da un ampio capannone metallico su un basamento tufaceo, tuttavia «questa tettonica in carpenteria metallica diventa architettura, grazie a quel tanto di ineffabile proprio di un talento, ma in gran parte anche dicibile: lo storicismo del ricco patrimonio di Pagliara» (R. De Fusco, 1994, p. 171). L’edificio appare ancora oggi ben conservato, intatto negli elementi, nei dettagli costruttivi, nei materiali e nei colori.


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  • Vincolo: Non Vincolata
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  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Pagliara Nicola 1978 Impianto di sollevamento allo Scudillo di Capodimonte in Dreago Si
Canella Guido 1983 Nicola Pagliara. Una scuola a Bisceglie e una centrale dell’acqua a Napoli «Casabella» n. 491 No
Ralli G., Pasca V. 1983 Nicola Pagliara: la memoria e la macchina «Casa Vogue» n.146 No
Eronico Egidio 1987 Nicola Pagliara, architetture 1971-1986 Kappa Roma 48,49,64,73 No
Polano Sergio 1991 Guida all’architettura italiana del Novecento Electa Milano 494-495 No
Flora Nicola, Giardiello Paolo, Sicignano Enrico 1993 Nicola Pagliara, architetture per Napoli F. Fiorentino Napoli No
Belfiore Pasquale, Gravagnuolo Benedetto 1994 Napoli. Architettura e Urbanistica del Novecento Laterza Roma-Bari No
De Fusco Renato 1994 Napoli nel Novecento Electa Napoli 171, 186-187 No
Morelli Maria Doleres 1994 Centrale di sollevamento per l’Aman in P. Belfiore, B. Gravagnuolo Napoli architettura e urbanistica del Novecento Laterza Roma-Bari 276-277 Si
Giordano Paolo 1994 Napoli. Guida di architettura moderna Officina Roma 72-73 Si
Belluzzi Amedeo, Conforti Claudia 1994 Napoli in Architettura italiana 1944/1994 Laterza Roma-Bari 52 Si
De Fusco Renato 1995 La Campania: architettura e urbanistica del Novecento Electa Napoli 89 Si
Fascia Flavia 1995 Nicola Pagliara: architettura e tecnica CLEAN Edizioni Napoli No
Castagnaro Alessandro 1998 Architettura del Novecento a Napoli Edizioni Scientifiche Italiane Napoli 234-235 Si
Carughi Ugo 1998 Vomero. Centrale di sollevamento AMAN in S. Stenti, V. Cappiello (a cura di), Napoli guida e dintorni, itinerari di architettura moderna CLEAN Edizioni Napoli 186 Si
Corvino Vincenzo, Zanchi Flores (a cura di) 2004 1970-2000. Architetti Napoletani «Area» supplemento 44-45 Si
Ippolito Fabrizia 2013 Centrale di sollevamento AMAN di Nicola Pagliara (Napoli, 1978-1983) «Abitare» Si
De Fusco Renato 2017 Architettura a Napoli del XX secolo CLEAN Edizioni Napoli No
Castagnaro Alessandro 2018 Nicola Pagliara, progetti e passioni, atti della giornata di studi del 9 maggio 2018 Editori Peparo Roma Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista del fronte di ingresso Vista del fronte di ingresso
Prospettiva e sezione di progetto Prospettiva e sezione di progetto
Particolare dell’ingresso Particolare dell’ingresso
Particolare della vetrata inclinata Particolare della vetrata inclinata
Vista dalla rampa posteriore Vista dalla rampa posteriore
La testata sul piazzale - foto attuale La testata sul piazzale - foto attuale
Il fronte posteriore - foto attuale Il fronte posteriore - foto attuale
Vista della sala macchine all’interno - foto attuale Vista della sala macchine all’interno - foto attuale
Vista della testata posteriore - foto attuale Vista della testata posteriore - foto attuale
Vista dal piazzale d’ingresso - foto attuale Vista dal piazzale d’ingresso - foto attuale

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
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Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP
Titolare della ricerca: Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli DIC-DEA
Responsabile scientifico: Pasquale Belfiore


Scheda redatta da
creata il 31/12/2017
ultima modifica il 01/02/2023