Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

COMPLESSO RESIDENZIALE-QUARTIERE DELLE SEMI RURALI

Scheda Opera

  •  vista d'angolo di un'abitazione
  • facciate delle unità residenziali sullo spiazzo circolare antistante
  • vista delle unità residenziali
  • veduta da un vialetto tra le unità residenziali
  • fronte delle unità residenziali  sulla piazza circolare
  • Plastico
  • Planimetria
  • Comune: Bolzano
  • Denominazione: COMPLESSO RESIDENZIALE-QUARTIERE DELLE SEMI RURALI
  • Indirizzo: Via Bari
  • Data: 1979 - 1983
  • Tipologia: Complessi residenziali
  • Autori principali: Carlo Aymonino
Descrizione

La realizzazione del quartiere delle casette semirurali si è svolto tra il 1935 ed il 1942, quando la crisi economica, sopravvenuta con la seconda guerra mondiale, non permetterà la realizzazione degli ultimi lotti.
Il primo piano organico per la ristrutturazione delle Semirurali parte solamente nel 1976 con il piano urbanistico che disciplina la zona all’elaborazione di un piano di attuazione. La redazione del piano viene affidata a Carlo Aymonino, Oswald Zoeggler, Roland Veneri e Siegfried Unterberger. I vincoli stabiliti dal piano urbanistico comunale (PUC) consistevano nella destinazione d’uso (almeno il 15% della cubatura poteva essere destinato ad attività terziarie), nella densità edilizia (fissata in 3,5 mc/mq), nonché nei rapporti con il tessuto urbano circostante; non erano invece stati posti vincoli rispetto al mantenimento della struttura urbanistica ed infrastrutturale preesistente interna all'area.
Il primo lotto: il piano di attuazione viene approvato nel 1978 e quindi l’allora IPEAA (Istituto per l’Edilizia Abitativa Agevolata) può decidere di affidare l’incarico per la progettazione esecutiva di quello che oggi viene identificato come primo lotto. Il progetto esecutivo elaborato, pur rispettando l’impostazione planimetrica del piano di attuazione preparato da Carlo Aymonino, ha modificato e semplificato soprattutto il sistema di percorsi orizzontali e verticali, eliminando, ad esempio, la galleria al terzo piano nella quale era prevista l’installazione di attrezzature di servizio, e limitando gli accessi a vani scala tradizionali.
Lo stesso IPEAA fu costretto, dopo dieci anni di attività del complesso, a chiudere i percorsi pedonali al piano terra, in quanto diventati di fatto piste per motorini e biciclette. Mentre l’architetto C. Aymonino progettava il primo lotto, iniziarono a fiorire le polemiche attorno alle scelte operate dal piano di attuazione, in particolare per quanto riguarda le proposte tipo-morfologiche, l’altezza e la compattezza dei fabbricati, la dimensione delle corti e le modalità dell’abitare suggerite dal gruppo di progettazione.
I complessi edilizi a corte di Aymonino rappresentano la struttura edilizia alla grande scala urbana. Il blocco edilizio di 8 livelli fuori terra ospita 400 alloggi. I porticati e i corpi scala, evidenziati formalmente nelle facciate, articolano la costruzione lunga 110 m. Tra i due corpi ovest di lunghezza pari a 126 m è stata realizzata una strada. Originariamente il colore delle facciate doveva essere il tradizionale giallo asburgico, ma per disaccordi tra committente e progettista tale scelta non è stata poi mantenuta. Il grande cortile interno è utilizzato come parco giochi per bambini.

Info
  • Progetto: 1979 - 1980
  • Esecuzione: 1980 - 1983
  • Committente: Institut für den geförderten Wohnbau
  • Proprietà: Proprietà pubblica
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Carlo Aymonino Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.iuav.it/ARCHIVIO-P/ARCHIVIO/collezioni/Aymonino--/index.htm SI
Hermann Kaufmann Progetto NO
Maria Luisa Tugnoli Progetto NO
  • Strutture: Setti in cemento armato; solai in cemento armato di spessore 40 cm
  • Materiale di facciata: Intonaco plastico tipo rivoland
  • Coperture: Tetto a volta ribassata, solaio in calcestruzzo con copertura in mantolamina
  • Serramenti: Alluminio elettro-colorato
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

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Il primo piano organico per la ristrutturazione delle Semirurali parte solamente nel 1976 con il piano urbanistico che disciplina la zona all’elaborazione di un piano di attuazione. La redazione del piano viene affidata a Carlo Aymonino, Oswald Zoeggler, Roland Veneri e Siegfried Unterberger. I vincoli stabiliti dal piano urbanistico comunale (PUC) consistevano nella destinazione d’uso (almeno il 15% della cubatura poteva essere destinato ad attività terziarie), nella densità edilizia (fissata in 3,5 mc/mq), nonché nei rapporti con il tessuto urbano circostante; non erano invece stati posti vincoli rispetto al mantenimento della struttura urbanistica ed infrastrutturale preesistente interna all'area. 
Il primo lotto: il piano di attuazione viene approvato nel 1978 e quindi l’allora IPEAA (Istituto per l’Edilizia Abitativa Agevolata) può decidere di affidare l’incarico per la progettazione esecutiva di quello che oggi viene identificato come primo lotto. Il progetto esecutivo elaborato, pur rispettando l’impostazione planimetrica del piano di attuazione preparato da Carlo Aymonino, ha modificato e semplificato soprattutto il sistema di percorsi orizzontali e verticali, eliminando, ad esempio, la galleria al terzo piano nella quale era prevista l’installazione di attrezzature di servizio, e limitando gli accessi a vani scala tradizionali. 
Lo stesso IPEAA fu costretto, dopo dieci anni di attività del complesso, a chiudere i percorsi pedonali al piano terra, in quanto diventati di fatto piste per motorini e biciclette. Mentre l’architetto C. Aymonino progettava il primo lotto, iniziarono a fiorire le polemiche attorno alle scelte operate dal piano di attuazione, in particolare per quanto riguarda le proposte tipo-morfologiche, l’altezza e la compattezza dei fabbricati, la dimensione delle corti e le modalità dell’abitare suggerite dal gruppo di progettazione.
I complessi edilizi a corte di Aymonino rappresentano la struttura edilizia alla grande scala urbana. Il blocco edilizio di 8 livelli fuori terra ospita 400 alloggi. I porticati e i corpi scala, evidenziati formalmente nelle facciate, articolano la costruzione lunga 110 m. Tra i due corpi ovest di lunghezza pari a 126 m è stata realizzata una strada. Originariamente il colore delle facciate doveva essere il tradizionale giallo asburgico, ma per disaccordi tra committente e progettista tale scelta non è stata poi mantenuta. Il grande cortile interno è utilizzato come parco giochi per bambini.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: 3859

Note

Il progetto si inserisce nel quadro del concorso per le Semirurali, abitazioni costruite nella seconda metà degli anni Trenta voluta ed attuata dal governo fascista per ospitare le famiglie operaie della zona industriale provenienti dalle vecchie province.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Ferraresi Giorgio 1980 Bolzano, complessità tipologica e ordine insediativo Casabella n. 459 Milano No
1987 Un Aymonino offeso Casabella n. 536 Milano No
ANCE 1987 L’industria delle costruzioni n.194 Roma No
A.A. V.V. 1988 Semirurali III Treil-Terza Parte Turris babel n.15 Bolzano 3-67 Si
Polano Sergio, Mulazzani Marco 1991 Guida all'architettura italiana del novecento Electa Milano 184, 185 No
Ordine Archtetti Bolzano 1993 Architettura in Alto Adige dal 1900 ad oggi Raetia Bolzano No
1993 Turris babel n. 27 Bolzano No
Fondazione Architettura Alto Adige 2004 Turris babel n.64 Bolzano No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
 vista d'angolo di un'abitazione vista d'angolo di un'abitazione
facciate delle unità residenziali sullo spiazzo circolare antistante facciate delle unità residenziali sullo spiazzo circolare antistante
vista delle unità residenziali vista delle unità residenziali
veduta da un vialetto tra le unità residenziali veduta da un vialetto tra le unità residenziali
fronte delle unità residenziali  sulla piazza circolare fronte delle unità residenziali sulla piazza circolare
Plastico Plastico
Planimetria Planimetria

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Enciclopedia Treccani - Carlo Aymonino Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DARC
Titolare della ricerca: Università degli studi di Trento Dipartimento di Ingegneria Civile
Responsabile scientifico: Marco Mulazzani


Scheda redatta da
creata il 31/12/2006
ultima modifica il 26/03/2024

Revisori:

Menzietti Giulia 2021