CENTRALE ENEL IDROELETTRICA
Scheda Opera
- Comune: Venaus
- Località: Frazione Centrale
- Denominazione: CENTRALE ENEL IDROELETTRICA
- Indirizzo: Frazione Centrale
- Data: 1963 - 1969
- Tipologia: Impianti idrici, elettrici o idroelettrici
- Autori principali: Domenico Morelli, Vittorio Defabiani
Descrizione
1. Opera originaria
«Tre setti paralleli di cemento introducono alla centrale, la strada attraversa una selva di interruttori e sezionatori e giunge all’edificio quadri addossato alla montagna, segnata dalle condotte forzate e scavata con un tunnel che porta alla caverna dei generatori.
L’edificio quadri è un lungo parallelepipedo in cemento a vista, tagliato da feritoie e completamente vetrato al piano superiore, coperto da un cassettonato di travi sempre in cemento. La parte sinistra, arretrata e vetrata, segnala l’ingresso: una scala porta alla sala quadri ed agli uffici in linea del primo piano.
Dall’ingresso un tunnel dipinto nero ed illuminato da gialle luci radenti entra nella montagna per 150 metri, fino alla caverna che ospita i due generatori.
La sala macchine è voltata a botte, pilastri a K reggono le travi di due carri ponte. I pilastri, compositi, sono forati ed attraversati da passerelle, “matronei” in quota serviti da scale metalliche. L’interno è colorato uniformemente di bianco.
Sul retro ed a fianco dell’edificio principale si trovano magazzini ed officina, in cemento a vista con fasce finestrate orizzontali.
Isolato è l’edificio per lo smontaggio dei trasformatori, parallelepipedo cementizio con un ampio portone in lamiera e lesene a reggere le travi di un carro ponte nell’interno illuminato da tagli verticali» (Domenico Bagliani (a cura di), Domenico Morelli Ingegnere Architetto, Toso, Torino 1993, p. 246)
«Nel 1967 viene ultimata la centrale idroelettrica di Venaus (Torino) in Valle Susa su progetto dell’ingegnere e architetto torinese Domenico Morelli con Vittorio Defabiani, edificio caratterizzato dalla possente orditura di travi in cemento armato a sorreggere l’ampia copertura piana». (Roberto Dini, Modernismo Elettrico. Rassegna di architettura delle Alpi Italiane del dopoguerra, in, «Archalp», n. 13, luglio 2017 p. 66. https://issuu.com/archalp-iam/docs/archalp_13)
2. Consistenza dell’opera al 2019/Stato attuale
In attesa di permesso per sopralluogo
(Scheda a cura di Carolina Crozzolin e Guido Pavia con Gentucca Canella, DAD - Politecnico di Torino)
Info
- Progetto: 1963 -
- Esecuzione: - 1969
- Committente: ENEL
- Proprietà: Proprietà pubblica
- Destinazione originaria: Centrale idroelettrica
- Destinazione attuale: Centrale idroelettrica
Autori
- Strutture: Cemento armato. La sala macchine è voltata a botte, pilastri a K reggono le travi di due carri ponte. I pilastri, compositi, sono forati ed attraversati da passerelle
- Materiale di facciata: L’edificio quadri è un lungo parallelepipedo in cemento a vista, tagliato da feritoie e completamente vetrato al piano superiore, coperto da un cassettonato di travi sempre in cemento. La parte sinistra, arretrata e vetrata, segnala l’ingresso
- Coperture: Ampia copertura piana in cemento
- Stato Strutture: Buono
- Stato Materiale di facciata: Buono
- Stato Coperture: Buono
- Stato Serramenti: Buono
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: -
- Particella: -
Note
Art. 142, c. 1, Lett. c) del D.Lgs. 42/2004
Bibliografia
Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
---|---|---|---|---|---|---|
Petrini Roberto | 1975 | L’impianto idroelettrico del Moncenisio | L’energia elettrica n. 10 | 545-561 | No | |
Bagliani Domenico (a cura di) | 1993 | Domenico Morelli Ingegnere Architetto | Toso | Torino | 246-254 | No |
Giusti Maria Adriana, Tamborrino Rosa | 2008 | Guida all’architettura del Novecento in Piemonte (1902-2006) | Allemandi | Torino | 343 | No |
Dini Roberto | 2017 | Modernismo Elettrico. Rassegna di architettura delle Alpi Italiane del dopoguerra | Archalp n. 13 | 66 | No |
Allegati
Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale. | |
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale. | |
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive. | |
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale. | |
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per il PiemonteTitolare della ricerca: Politecnico Torino Dipartimento Architettura e Design
Responsabile scientifico: Maria Adriana Giusti, Gentucca Canella (DAD)
Scheda redatta da Carolina Crozzolin e Guido Pavia con Gentucca Canella
creata il 31/12/2004
ultima modifica il 28/01/2025
Revisori:
Mezzino Davide 2022