RECUPERO PER DESTINAZIONE ESPOSITIVA EX AURUM
Scheda Opera
- Comune: Pescara
- Denominazione: RECUPERO PER DESTINAZIONE ESPOSITIVA EX AURUM
- Indirizzo: via D' Avalos, largo Cardone Riviera
- Data: 2003 -
- Tipologia: Edifici per la promozione culturale
- Autori principali: Luciano Parenti , Gaetano Cardano, ATI Di Vincenzo-Archè
Descrizione
Per molti anni l’edificio è rimasto completamente abbandonato. Solo nel 1995, ospitando la storica edizione di “Fuori Uso”, i riflettori sono di nuovo tutti puntati sull’Aurum e sulla necessità di riportare agli antichi fasti l’ex-distilleria, insieme alla riqualificazione della circostante zona urbana.
Dal 2003 iniziano i lavori di ristrutturazione dell’ex distilleria, pronta per essere trasformata in un grande contenitore culturale multifunzionale. L’idea attorno alla quale è ruotato l’intero progetto di riqualificazione è stata quella di conservare quanto più possibile l’autenticità dell’architettura: si è cercato dunque di mantenere determinati materiali ed elementi costruttivi, elaborando interventi che hanno eliminato i problemi strutturali con l’adozione di soluzioni compatibili al profilo esistente e nel rispetto delle norme vigenti. Il progetto, redatto dall’architetto Luciano Parenti e dall’ingegnere Gaetano Cardano, è stato realizzato dall’A.T.I. Di Vincenzo-Archè, restituendo un edificio rinnovato ma anche tutelato nei suoi aspetti fondamentali, nel rispetto dei vincoli dettati dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per l’Abruzzo. L’apice espressivo dell’intero piano di lavoro è raggiunto nel prezioso doppio loggiato dell’ingresso, tornato al suo passato splendore. È evidente come l’intervento sia riuscito a trovare il giusto compromesso tra la necessità di conservazione e le dovute trasformazioni, essenziali per rispondere alle esigenze delle nuove funzioni previste per l’edificio. L’Aurum si è così caratterizzato quale centro polifunzionale di modernissima concezione, costituendo un polo culturale simbolo di una storia che appartiene alla sua Città.
Info
- Progetto: 2003 -
- Esecuzione: -
- Tipologia Specifica: centro polifunzionale
- Proprietà: Proprietà pubblica
- Destinazione originaria: distilleria
- Destinazione attuale: fabbrica di idee
Autori
Nome | Cognome | Ruolo | Fase Progetto | Archivio Architetti | Url Profilo | Autore Principale |
---|---|---|---|---|---|---|
Gaetano | Cardano | Progetto di restauro | Progetto | SI | ||
ATI | Di Vincenzo-Archè | Progetto di restauro | Esecuzione | SI | ||
Luciano | Parenti | Progetto di restauro | Progetto | Visualizza Profilo | https://www.studioparenti.net/ | SI |
- Strutture: c.a.
- Materiale di facciata: intonaco, mattoncini
- Coperture: piana
- Serramenti: legno, alluminio
- Stato Strutture: Ottimo
- Stato Materiale di facciata: Ottimo
- Stato Coperture: Ottimo
- Stato Serramenti: Ottimo
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: -
- Particella: -
Note
http://www.carsaedizioni.it/ http://aurum.comune.pescara.it/ L’EX Aurum si presenta come una costruzione a ferro di cavallo chiusa su una testata rettangolare derivata dalla giustapposizione di tre interventi distinti: la realizzazione del Kursaal nel 1910, l’”addizione” del 1939 e la costruzione delle due appendici simmetriche ai lati del Kursaal nel 1950. Il Kursaal, che insieme alla ferrovia Pescara-Penne e al Piano Liberi del 1910 costituisce il primo atto con cui Pescara si appropria della Pineta per trasformarla in elemento urbano, nasce come infrastruttura a servizio dell’attività di balneazione per essere poi trasformato nel 1919 in Distilleria Aurum. La distilleria conoscerà in un tempo relativamente breve uno straordinario sviluppo sigillato da raffinate e incisive campagne promozionali legate al nome di Gabriele d’Annunzio, illustre figlio di Pescara, che coniò per l’amico Amedeo Pomilio, proprietario della fabbrica, molti dei nomi dei prodotti della Distilleria e alcuni fantasiosi slogan. Nel 1939 l’ampliamento dell’edificio fu affidato all’architetto Giovanni Michelucci il quale, per rendere l’edificio oltre che funzionale alla produzione anche permeabile ad un uso pubblico, progettò un fabbricato razionale con impianto anulare sviluppato attorno ad un ampia corte all’aperto, fruibile dai cittadini, con un nuovo importante accesso verso il mare espressione di un nuovo rapporto con l’esterno. L’edificio venne così ad assumere un ruolo urbanistico - sociale centrale per la città che permarrà anche dopo la chiusura della fabbrica all’inizio degli anni ’70; seppur imperfetto infatti l’Aurum conservava un’immagine forte costituendo un capisaldo, collocato in una posizione sfortunata ma strategica, in grado di tradurre la complessità del tessuto edilizio in qualità urbana. Recuperare l’Aurum significava dunque oltre che restituire alla città un luogo di incontro anche indicare una “porta” di ingresso alla città per chi proviene dal mare potenziando il ruolo urbanistico dell’edificio, città quindi in senso fisico a città intesa anche come esperienza dei cittadini: luogo legato alla memoria dannunziana, alla virtù del lavoro, allo storico luogo di ritrovo e aggregazione. La destinazione d’uso di tipo museale, individuata per l’edificio, rispetta il suo valore urbano in quanto elemento qualificante per la Pineta, già trasformata in parco urbano, e i suoi rapporti con la città e insieme il suo valore pubblico in quanto luogo civile espressione della collettività. Il distributivo interno, studiato seguendo la circolazione anulare obbligata dalla morfologia dell’edificio, è diventato un vero e proprio schema espositivo che rifiuta il rigido allestimento per stanze e ribadisce il tema del “percorso” proposto da Michelucci. In questo senso l’edificio, pur essendo nato con diversa destinazione d’uso, viene ad assumere pari dignità rispetto ad altri contenitori nati per questo scopo. Accanto all’obbiettivo di servire da centro espositivo l’Aurum vuole essere sensibile all’accessibilità stimolando il pubblico mediante aree equipaggiate con supporti mediatici e tecnologici, spazi didattici e di ricerca, luoghi di aggregazione, ristoro, shopping centre, una zona dedicata a museo dell’Aurum e locali di supporto alle esposizioni; all’interno di questo sistema il Kursaal mantiene il suo carattere rappresentativo con la presenza di sale convegni, sale per ricevimento ospiti, uffici amministrativi e spazi per banchetti. La corte interna, liberata dal tamburo centrale che non rappresentava un elemento originale del fabbricato ma una superfetazione funzionale all’attività industriale, oltre che come spazio aperto connettivo tra le varie funzioni e spazio di penetrazione dell’esterno urbano, si viene a configurare, per la sua organizzazione planimetrica, quale cavea naturale in grado di ospitare manifestazioni e rappresentazioni. Il museo in questo modo diventa accogliente nei confronti della città, si apre verso essa, e la città entra con il suo pubblico nell’edificio che diventa luogo di incontro sociale oltre che di cultura. Gli interventi di recupero sono stati attuati applicando la logica del restauro e del risanamento conservativo in modo da ridare vita all’edificio senza tradirne la storia. L’Aurum è parte dell’organismo vivente della città; non è uno spazio appositamente concepito per l’arte ma è da sempre espressione della volontà di incontro degli abitanti ed è proprio per questo suo carattere comunitario che è deputato a diventare simbolo e immagine di Pescara. http://www.studioparenti.net/
Bibliografia
Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
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Ilvi Capanna, Giovanni Tavano (curatori) | La fabbrica dell'Aurum in Pescara. Impianto, sviluppo, restauro | Carsa edizioni | 1-144 | Si |
Criteri
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive. | |
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale. | |
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Direzione Regionale per l'AbruzzoTitolare della ricerca: Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara - Dipartimento di Architettura
Responsabile scientifico: Caterina Palestini
Scheda redatta da
creata il 31/12/2013
ultima modifica il 06/02/2025