Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

RADISSON BLU ES. HOTEL

Scheda Opera

  • Pianta piano tipo
  • Prospetto su via Turati
  • Vista corte interna
  • Vista notturna corte interna
  • Pianta piano terra
  • Sezione longitudinale
  • Vista da via Guglielmo Pepe
  • Comune: Roma
  • Denominazione: RADISSON BLU ES. HOTEL
  • Indirizzo: Via Filippo Turati N. 171
  • Data: 1999 - 2002
  • Tipologia: Strutture ricettive
  • Autori principali: Architetti Associati King & Roselli
Descrizione

Il progetto, realizzato in un'area prospiciente la Stazione Termini caratterizzata dalla presenza di importanti reperti archeologici, si inserisce nel programma di riqualificazione del quartiere Esquilino, che vede interessate molte zone nel comune di Roma ed era stato esteso a tutto il tessuto urbano circostante, volto a migliorare gli spazi pubblici e aumentare la dotazione di parcheggi in un'area congestionata dal traffico.

Da una fase iniziale in cui era previsto di intervenire solo negli interni del grande isolato preesistente, come era nelle intenzioni dell'amministrazione, si è passati ad una revisione generale del progetto, quando nel corso dei lavori di demolizione sono stati scoperti importanti reperti archeologici risalenti al II secolo a.C., che occupavano una parte cospicua del piano terreno.

A partire dalle esigenze della Soprintendenza — che prevedeva la fruizione pubblica dei resti archeologici — è scaturita l’opportunità di elaborare un progetto per un edificio completamente nuovo composto di due parti: un parcheggio di sette piani per più di 500 auto (accessibile da via Giolitti) e un albergo di 232 camere, collocato al di sopra di una grande piastra senza appoggi intermedi (che non interferisce quindi con i resti), con una sala conferenze per 500 persone al piano terreno e le attrezzature di un albergo di lusso con ristorante e terrazza panoramica con piscina all'ultimo piano. Quello che ne è scaturito è un luogo dove la storia coabita armoniosamente con il contemporaneo attraverso una sintesi tra uno stile essenziale e materiali innovativi.

L'esterno dell'edificio trae numerosi riferimenti dall'intorno e non solo, a partire dalle linee sinuose lungo il prospetto di Via Giolitti che sono un chiaro riferimento alla pensilina della vicina stazione ferroviaria, l'uso dell'intonaco in polvere di travertino che cita le superfici di Termini, l'allusione dei materiali ad un transatlantico che simboleggia il viaggio, metafora di Le Corbusier sull'architettura moderna. L'edificio da un lato cerca un dialogo con il contesto, dall'altro afferma la propria autonomia tramite un grande basamento in lastre di basalto con andamento obliquo, del tutto differenziato dall'orizzontalità degli impianti ottocenteschi circostanti: questo infatti, situato sul lato nord est, nasconde dapprima il marciapiede ma diventa poi una rampa che porta alla hall, sottolineando il distacco dal contesto.

L'impianto generale si presenta a corte aperta verso il vicino teatro Ambra Jovinelli e i resti dell'acquedotto. Le due ali vetrate sono poste in netto contrasto con il blocco massiccio del parcheggio multipiano, situato sul lato opposto, ed il movimento curvilineo della copertura d'ingresso. Questa appare sospesa su uno spazio continuo e contrappuntato da pilotis e diventa elemento di cerniera fra lo spazio pubblico degli scavi archeologici e quello privato o semi-pubblico dell’albergo. Di notte le camere, che si affacciano sulla corte interna, si distinguono dall'esterno con luci e colori differenti, dando luogo ad un mosaico colorato.

Per quanto riguarda gli ambienti interni, al piano terra e mezzanino trovano posto il foyer con le sale conferenze, il ristorante e bar, con gli spazi comuni separati da librerie che ruotano per creare dei piccoli angoli-relax. A coronamento dell’edificio è situata l’ampia terrazza panoramica dotata di zona spa, piscina e ristorante. Le 235 camere sono studiate con una cura minuziosa del design, in esse la divisione tra bagni e camera diventa sempre più sfumata fino ad arrivare, nelle suite, alla presenza della vasca da bagno in camera.

Info
  • Progetto: 1999 - 2000
  • Esecuzione: 2001 - 2002
  • Tipologia Specifica: Edificio per albergo e parcheggio
  • Committente: C.R. Invest
  • Proprietà: Proprietà privata
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Srl Acustica Biobyte Progetto acustico Progetto NO
Annalisa Bellettati Collaboratore Progetto NO
Riccardo Crespi Collaboratore Progetto NO
Claudio Dattilo Collaboratore Progetto NO
Srl Devoto Arredamenti Progetto Interni Progetto NO
spa DICOS Impresa esecutrice Esecuzione NO
Dario D’Innocenzo Progetto strutturale Progetto NO
Marina Kavalirek Collaboratore Progetto NO
Jeremy King Progetto architettonico Progetto NO
Architetti Associati King & Roselli Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.kingroselli.com/ SI
Miguel Mesa Collaboratore Progetto NO
S.c.a.r.l.e ORION Impresa esecutrice Esecuzione NO
Andrea Ricci Collaboratore Progetto NO
Riccardo Roselli Progetto architettonico Progetto NO
Srl Storie Progetto Interni Progetto NO
Srl SVA Progetto Impianti Progetto NO
Francesco Tasca Progetto Impianti Progetto NO
Giuseppe Vergatini Progetto Impianti Progetto NO
  • Strutture: cemento armato
  • Materiale di facciata: intonaco, courtain-wall, lastre di basalto
  • Coperture: piana
  • Serramenti: alluminio
  • Stato Strutture: Ottimo
  • Stato Materiale di facciata: Ottimo
  • Stato Coperture: Ottimo
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Da una fase iniziale in cui era previsto di intervenire solo negli interni del grande isolato preesistente, come era nelle intenzioni dell'amministrazione, si è passati ad una revisione generale del progetto, quando nel corso dei lavori di demolizione sono stati scoperti importanti reperti archeologici risalenti al II secolo a.C., che occupavano una parte cospicua del piano terreno. 

A partire dalle esigenze della Soprintendenza — che prevedeva la fruizione pubblica dei resti archeologici — è scaturita l’opportunità di elaborare un progetto per un edificio completamente nuovo composto di due parti: un parcheggio di sette piani per più di 500 auto (accessibile da via Giolitti) e un albergo di 232 camere, collocato al di sopra di una grande piastra senza appoggi intermedi (che non interferisce quindi con i resti), con una sala conferenze per 500 persone al piano terreno e le attrezzature di un albergo di lusso con ristorante e terrazza panoramica con piscina all'ultimo piano. Quello che ne è scaturito è un luogo dove la storia coabita armoniosamente con il contemporaneo attraverso una sintesi tra uno stile essenziale e materiali innovativi.

L'esterno dell'edificio trae numerosi riferimenti  dall'intorno e non solo, a partire dalle linee sinuose lungo il prospetto di Via Giolitti che sono un chiaro riferimento alla pensilina della vicina stazione ferroviaria, l'uso dell'intonaco in polvere di travertino che cita le superfici di Termini, l'allusione dei materiali ad un transatlantico che simboleggia il viaggio, metafora di Le Corbusier sull'architettura moderna. L'edificio da un lato cerca un dialogo con il contesto, dall'altro afferma la propria autonomia tramite un grande basamento in lastre di basalto con andamento obliquo, del tutto differenziato dall'orizzontalità degli impianti ottocenteschi circostanti: questo infatti, situato sul lato nord est, nasconde dapprima il marciapiede ma diventa poi una rampa che porta alla hall, sottolineando il distacco dal contesto.
 
L'impianto generale si presenta a corte aperta verso il vicino teatro Ambra Jovinelli e i resti dell'acquedotto. Le due ali vetrate sono poste in netto contrasto con il blocco massiccio del parcheggio multipiano, situato sul lato opposto, ed il movimento curvilineo della copertura d'ingresso. Questa appare sospesa su uno spazio continuo e contrappuntato da pilotis e diventa elemento di cerniera fra lo spazio pubblico degli scavi archeologici e quello privato o semi-pubblico dell’albergo. Di notte le camere, che si affacciano sulla corte interna, si distinguono dall'esterno con luci e colori differenti, dando luogo ad un mosaico colorato. 

Per quanto riguarda gli ambienti interni, al piano terra e mezzanino trovano posto il foyer con le sale conferenze, il ristorante e bar, con gli spazi comuni separati da librerie che ruotano per creare dei piccoli angoli-relax. A coronamento dell’edificio è situata l’ampia terrazza panoramica dotata di zona spa, piscina e ristorante. Le 235 camere sono studiate con una cura minuziosa del design, in esse la divisione tra bagni e camera diventa sempre più sfumata fino ad arrivare, nelle suite, alla presenza della vasca da bagno in camera.
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  • Vincolo: Non Vincolata
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  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

Secondo quanto affermano i progettisti: “Ogni spazio ha un proprio “gioco“ fatto di una combinazione di materiali, luce e colore, seguendo la nostra attitudine un po’ provocatoria di forzare la funzionalità delle cose usando materiali, geometrie, forme e oggetti che ci sono affini. Tutto questo con un dialogo aperto e un contatto stretto con chi le realizza. Le camere d’albergo, circa 10 tipi, sono variazioni su un tema. Fin dall'inizio abbiamo contrastato l'idea di una camera d'albergo intesa come “casa fuori casa“ per l'uomo medio, comunque con tutti i comfort tecnologici ma che si adatti al gusto medio-classico-moderno, comunque “safe“.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
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2003 AR Magazine n. 48 10-13 Si
Peluffo Gianluca 2003 Hotel Architecture 1990-2005 Motta Milano 162-173 No
2003 Diseño Interior n. 135 138-147 Si
2003 Monument n. 57 86-90 Si
2003 Hotel Extra (supplemento) Domus n. 864 83-86 Si
2003 Interni n. 528 118-125 Si
2004 Ottagono n. 169 176-179 Si
2004 Itinerario contemporaneo. Roma Area n. 76 188-197; Scheda n. 12 No
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2004 L'Architecture d'aujourd'hui n. 351 98-99 No
2004 Alberghi Materia n. 44 No
Rosa Paolo 2004 Finestre sull'ospitalità. L'Es-Hotel di Roma Frames n. 111 58-63 Si
2005 Costruire n. 271 16 No
Censi Maria Rita, Frontero Dante, Germani Angelo 2006 RM ‘06’ Roma. Architettura contemporanea Kappa Roma Scheda 52 Si
Ciucci Giorgio, Ghio Francesco, Rossi Piero Ostilio 2006 Roma. La nuova architettura Electa Milano 106-109 No
Rapanà Pierpaolo 2006 Es Hotel And n. 5 40-45 Si
Brandolini Sebastiano 2008 Roma. Nuova architettura Skira Milano 74-79 No
Alfieri Massimo 2010 Roma 1870-2010. Itinerari nella città che si trasforma Palombi Roma 116-117 No
Rossi Piero Ostilio 2012 Roma. Guida all'architettura moderna 1909-2011 (IV ed.) Laterza Roma-Bari Scheda n. 222 Si
Bliek Françoise, Del Gallo Paola, De Simoni Pietro (a cura di) 2012 Roma III millennio. 32 progetti di architettura Hoepli Milano 58-67 No
Roma Chiara 2013 Radisson Blu Es Hotel, in Ciresi Francesco (a cura di), 15 x 15. Nuovi sguardi su Roma Nulla Die Siracusa 28-37 Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Pianta piano tipo Pianta piano tipo
Prospetto su via Turati Prospetto su via Turati
Vista corte interna Vista corte interna Andrea Jemolo
Vista notturna corte interna Vista notturna corte interna Andrea Jemolo
Pianta piano terra Pianta piano terra
Sezione longitudinale Sezione longitudinale
Vista da via Guglielmo Pepe Vista da via Guglielmo Pepe

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
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Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Direzione Regionale per il Lazio
Titolare della ricerca: Università degli studi di Roma "Sapienza"
Responsabile scientifico: Piero Ostilio Rossi


Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 02/02/2023

Revisori:

Alberto Coppo 2021