Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

GIARDINO E MUSEO PITAGORA

Scheda Opera

  • Pianta piano terra
  • Pianta piano primo
  • Sezione longitudinale
  • Render
  • Parete vetrata secondo livello
  • Particolare rampa continua
  • Particolare copertura
  • Sezione longitudinale
  • Render
  • Copertura calpestabile
  • Comune: Crotone
  • Denominazione: GIARDINO E MUSEO PITAGORA
  • Indirizzo: Parco Pignera
  • Data: 2003 - 2011
  • Tipologia: Musei e Aree archeologiche
  • Autori principali: Open Building Research OBR
Descrizione

Frutto di un concorso di idee realizzato con il sostegno dei fondi dell'Unione Europea nell'ambito del Programma di Iniziativa Comunitaria (PIC) Urban e bandito dall'Amministrazione comunale di Crotone, il progetto per il Giardino e Museo Pitagora consiste nella realizzazione di un parco interattivo sulla figura di Pitagora, che fonda la sua Scuola a Kroton, nel IV secolo a.C. Nel bandire il concorso, il Comune vuole perseguire una duplice finalità: da un lato realizzare un museo interattivo che possa essere un attrattore turistico, dall'altro riqualificare la zona degradata compresa tra il centro storico e il Parco Pignera, oggetto del concorso stesso e situato nella periferia sud-est della città.
Il progetto dello Studio OBR, primo classificato, riesce a rispondere pienamente alle esigenze della committenza, proponendo una soluzione che integra diverse componenti, spaziando dalla progettazione architettonica al paesaggio, dalla progettazione strutturale all'impiantistica e, infine, dagli allestimenti all'elaborazione di un programma scientifico per la fruizione del parco.
L'intervento è collocato in un'area di 18 ettari sulle pendici di un rilievo collinare, dove vengono organizzati una serie di percorsi e punti di sosta, che dovranno costituire il nuovo polmone verde del centro urbano e collegare, con una lunga passeggiata alberata, il castello di Carlo V e il parco Pignera, per generare un legame forte tra il centro storico e la zona di nuova espansione della città.
L'edificio che accoglie il museo è a pianta rettangolare e si adagia naturalmente alle curve di livello, raccordando con il pendio la propria copertura che, trattata a verde, rappresenta una sorta di prolungamento panoramico della collina, proiettandosi verso il parco, la città e il mare, fungendo inoltre da luogo della socialità e dell'incontro.
Si può accedere alle sale museali sia dalla copertura, con un percorso discendente dal monte, sia dal piano terra, con un percorso ascendente dal mare. La struttura architettonica è realizzata a sbalzo e organizzata su tre livelli: al piano terra si apre il foyer, cinto da lastre di cristallo che smaterializzano l'ambiente e lo radicano al paesaggio; dall'ingresso si apre una rampa continua che, sdoppiandosi, articola da un lato la "promenade" distributiva dello spazio interno su due livelli, che contiene le sale espositive, i laboratori, la caffetteria, gli uffici e la loggia panoramica, dall'altro conduce il visitatore direttamente alla copertura.
Tutto il progetto, sia architettonico che paesaggistico, è arricchito con allestimenti che fondono scienza, arte, natura, storia, filosofia e musica, e i giardini e il museo ricoprono ruoli diversi ma complementari: i primi riproducono il luogo della rappresentazione, il secondo è il luogo della riflessione e dell’approfondimento dei temi anticipati nei giardini, il tutto esaltato da istallazioni interattive studiate per stabilire un rapporto intimo col visitatore, per favorire l'autoapprendimento e il ragionamento autonomo.
L'edificio è realizzato in cemento armato con grandi bucature di alluminio e cristallo. L'indagine a vista non rileva segni di degrado e il complesso non risulta vincolato ai sensi della normativa vigente.

Info
  • Progetto: 2003 -
  • Esecuzione: 2007 - 2011
  • Tipologia Specifica: Parco tematico
  • Committente: Amministrazione Comunale di Crotone
  • Proprietà: Proprietà pubblica
  • Destinazione attuale: parco tematico
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Paolo Brescia Progetto architettonico Progetto NO
Favero & Milan Ingegneria Collaboratore Progetto NO
Claudia Lamonarca Collaboratore Progetto NO
Giuseppe Monizzi Collaboratore Progetto NO
Open Building Research OBR Progetto architettonico Progetto SI
Giovanni Panizon Collaboratore Progetto NO
Tommaso Principi Progetto architettonico Progetto NO
Studio SISSA Collaboratore Progetto NO
Erika Skabar Collaboratore Progetto NO
  • Strutture: Cemento armato
  • Materiale di facciata: Cemento; alluminio; cristallo
  • Coperture: Cemento armato
  • Serramenti: Alluminio; cristallo
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
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Il progetto dello Studio OBR, primo classificato, riesce a rispondere pienamente alle esigenze della committenza, proponendo una soluzione che integra diverse componenti, spaziando dalla progettazione architettonica al paesaggio, dalla progettazione strutturale all'impiantistica e, infine, dagli allestimenti all'elaborazione di un programma scientifico per la fruizione del parco. 
L'intervento è collocato in un'area di 18 ettari sulle pendici di un rilievo collinare, dove vengono organizzati una serie di percorsi e punti di sosta, che dovranno costituire il nuovo polmone verde del centro urbano e collegare, con una lunga passeggiata alberata, il castello di Carlo V e il parco Pignera, per generare un legame forte tra il centro storico e la zona di nuova espansione della città. 
L'edificio che accoglie il museo è a pianta rettangolare e si adagia naturalmente alle curve di livello, raccordando con il pendio la propria copertura che, trattata a verde, rappresenta una sorta di prolungamento panoramico della collina, proiettandosi verso il parco, la città e il mare, fungendo inoltre da luogo della socialità e dell'incontro. 
Si può accedere alle sale museali sia dalla copertura, con un percorso discendente dal monte, sia dal piano terra, con un percorso ascendente dal mare. La struttura architettonica è realizzata a sbalzo e organizzata su tre livelli: al piano terra si apre il foyer, cinto da lastre di cristallo che smaterializzano l'ambiente e lo radicano al paesaggio; dall'ingresso si apre una rampa continua che, sdoppiandosi, articola da un lato la "promenade" distributiva dello spazio interno su due livelli, che contiene le sale espositive, i laboratori, la caffetteria, gli uffici e la loggia panoramica, dall'altro conduce il visitatore direttamente alla copertura. 
Tutto il progetto, sia architettonico che paesaggistico, è  arricchito con allestimenti che fondono scienza, arte, natura, storia, filosofia e musica, e i giardini e il museo ricoprono ruoli diversi ma complementari: i primi riproducono il luogo della rappresentazione, il secondo è il luogo della riflessione e dell’approfondimento dei temi anticipati nei giardini, il tutto esaltato da istallazioni interattive studiate per stabilire un rapporto intimo col visitatore, per favorire l'autoapprendimento e il ragionamento autonomo. 
L'edificio è realizzato in cemento armato con grandi bucature di alluminio e cristallo. L'indagine a vista non rileva segni di degrado e il complesso non risulta vincolato ai sensi della normativa vigente. 

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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

Con il progetto calabrese del Museo di Pitagora, OBR vince una serie di premi: tra i maggiori, il Premio +xm Plusform “progetti realizzati” under 40 e il Premio Urbanistica “Urbanpromo” indetto dall’INU Istituto Nazionale di Urbanistica, entrambi nel 2008, e Ad’A Award for Italian Architecture, nel 2013.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Brescia Paolo, Principi Tommaso 2007 Museo Pitagora, Crotone Progettare: architettura, città, territorio n. 32 Milano 42-47 Si
Oddo Francesco 2008 Linee essenziali nel contesto caotico Progetti e concorsi, 5-10 maggio 2008 Milano 7 Si
Brescia Paolo 2009 Crotone: i nuovi giardini ed il Museo di Pitagora Ananke: cultura, storia e tecniche della conservazione, n. 58 Firenze 148-153 Si
Brescia Paolo, Principi Tommaso 2009 Museo a Crotone Progetto&Pubblico, n. 40 Milano 50-53 Si
Berlingieri Fabrizia, Thermes Laura (a cura di) 2012 Guida alle Architetture del Novecento in Calabria Kaleidon editrice Reggio Calabria 194-195 Si
Mulazzani Marco 2012 Museo Pitagora - Crotone. Il ritorno di Pitagora (un museo e un giardino) Casabella, n. 809 Milano 76-83 Si
Brescia Paolo, Principi Tommaso 2013 Museo Pitagora, Parco Pignera (Crotone) Area: rivista europea per la cultura del progetto, n. 127 Milano 72-79 Si
Martorano Francesca 2020 L'Architettura in Calabria dal 1945 ad oggi Iiriti Reggio Calabria 175-178 Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Pianta piano terra Pianta piano terra Archivio Privato Studio OBR
Pianta piano primo Pianta piano primo Archivio Privato Studio OBR
Sezione longitudinale Sezione longitudinale Archivio Privato Studio OBR
Render Render Archivio Privato Studio OBR
Parete vetrata secondo livello Parete vetrata secondo livello E. Trunfio (2017)
Particolare rampa continua Particolare rampa continua E. Trunfio (2017)
Particolare copertura Particolare copertura E. Trunfio (2017)
Sezione longitudinale Sezione longitudinale Archivio Privato Studio OBR
Render Render Archivio Privato Studio OBR
Copertura calpestabile Copertura calpestabile E. Trunfio (2017)

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DARC
Titolare della ricerca: Università Mediterranea di Reggio Calabria DASTEC
Responsabile scientifico: Laura Thermes


Scheda redatta da Fabrizia Berlingieri
creata il 31/12/2006
ultima modifica il 06/02/2025

Revisori:

Università degli Studi di Mediterranea di Reggio Calabria - Dipartimento PAU Resp. Scient. Francesca Martorano; Elena Trunfio 2016

Battaglia Laura 2022