CHIESA DI N. S. DEL LATTE DOLCE
Scheda Opera
- Comune: Sassari
- Località: Quartiere Latte Dolce
- Denominazione: CHIESA DI N. S. DEL LATTE DOLCE
- Indirizzo: Viale Kennedy Jonh Fitzgerald
- Data: 1968 - 1978
- Tipologia: Edifici per il culto
- Autori principali: Fernando Clemente, Maria Gertrude Sirca
Descrizione
La chiesa del Latte Dolce rappresenta uno degli ultimi capitoli nella costruzione del “quartiere coordinato” (C.E.P.) omonimo, iniziata con l’incarico agli architetti Mario Fiorentino (coordinatore generale) e Fernando Clemente e al prof. Enrico Mandolesi di pianificare la nuova espansione urbana settentrionale, già prevista dallo stesso Clemente nel P.R.G. Mandolesi e Clemente si riserveranno poi la progettazione delle unità abitative, improntate all’uso del laterizio faccia a vista su telaio strutturale in conglomerato cementizio armato (che caratterizza gran parte della ricerca progettuale di Mandolesi, come nei suoi padiglioni della Facoltà di Ingegneria di Cagliari e nei tipi edilizi – pressoché uguali – progettati per l’INCIS all’interno del piano INA-Casa per il quartiere cagliaritano de La Palma): un richiamo al cosiddetto “brutalismo” del Team X sperimentato da Clemente nella Facoltà di Agraria dell’Università di Sassari. Rispetto all’intero contesto del progetto e alle influenze culturali, la chiesa si caratterizza per l’uso di una volta sottile unitaria in conglomerato cementizio armato, una sorta di simbolo dei luoghi di lavoro: richiama un hangar ma forse, più probabilmente, i capannoni ETFAS all’interno delle borgate rurali progettate dallo stesso Clemente. Rispetto a queste, la volta si fa ad arco più acuto, cercando un attacco all’imposta più prossimo alla verticale e richiamando in facciata le forme rampanti delle arcate gotiche, marcate dalla scansione di sottili setti armati, che legano l’arco e reggono la finestra continua, a disegnare la ritmica vetrata regolare, opera dell’artista sassarese Mauro Manca. La tecnica costruttiva – già sperimentata, come si è detto, in ambito produttivo – è certamente innovativa per un edificio civile, seppure religioso, e lo pone in posizione affatto notevole nel panorama della costruzione sacra dell’epoca. La chiesa appare come il tentativo di dare un simbolo comunitario a una popolazione altrimenti socialmente disgregata e altamente problematica, fisicamente e socialmente distante dalla città. Al tempo stesso, con il richiamo ai luoghi del lavoro, pare un modo per comunicare la natura “popolare” dell’insediamento in cui sorge.
La chiesa appare in soddisfacente stato di conservazione, immersa in un contesto problematico alla vasta scala e pessimo alla micro-scala urbana, dove lo spazio aperto di pertinenza non è trattato in modo da apparire tale.
Info
- Progetto: 1968 - 1968
- Esecuzione: 1968 - 1978
- Committente: Curia arcivescovile di Sassari
- Proprietà: Proprietà Ente religioso
- Destinazione originaria: chiesa cattolica
- Destinazione attuale: chiesa cattolica
Autori
- Strutture: telaio in calcestruzzo armato
- Materiale di facciata: muratura in laterizi a vista
- Coperture: solaio in calcestruzzo armato
- Serramenti: infissi in metallo
- Stato Strutture: Buono
- Stato Materiale di facciata: Buono
- Stato Coperture: Buono
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: -
- Particella: -
Note
Scheda redatta da Alessandra Casu, Università degli Studi di Sassari, Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica (2004).
Bibliografia
Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
---|---|---|---|---|---|---|
1951 | «Notiziario urbanistico, Comunità», n. 12 | 7 | Si | |||
AA. VV. | 1952 | Esperienze urbanistiche in Italia | INU | Roma | Si | |
AA. VV. | 1956 | Nuove esperienze urbanistiche in Italia | INU | Roma | Si | |
Clemente Fernando | 1964 | La pianificazione territoriale in Sardegna | Gallizzi | Sassari | Si | |
Tafuri Manfredo | 1986 | Storia dell'architettura italiana 1944-1985 | Einaudi | Torino | No | |
Fabbri Marcello | 1997 | Anni difficili. La revisione del Movimento Moderno in Italia | «Controspazio», n. 6, novembre-dicembre | 4-21 | Si | |
Lino Aldo | 2004 | Attorno alla storia alla geografia all’architettura | FrancoAngeli | Milano | Si | |
Lucchini Marco | 2009 | Quartiere Latte Dolce, in L'identità molteplice. Architettura contemporanea in Sardegna dal 1930 al 2008 | Aisara | Cagliari | 188-189 | Si |
Allegati
Criteri
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale. | |
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive. | |
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale. | |
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per la SardegnaTitolare della ricerca: Università degli Studi di Cagliari – DICAAR
Responsabile scientifico: Paolo Sanjust
Scheda redatta da
creata il 31/12/2016
ultima modifica il 31/01/2023
Revisori:
Martina Massaro