Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CENTRO DIREZIONALE, NAPOLI

Scheda Opera

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  • plastico di progetto
  • prospettiva dell'asse verde
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  • planimetria
  • Comune: Napoli
  • Località: Poggioreale
  • Denominazione: CENTRO DIREZIONALE, NAPOLI
  • Indirizzo: Via Nuova Poggioreale, Via Taddeo da Sessa, C.so Malta
  • Data: 1982 - 1995
  • Tipologia: Centri direzionali
  • Autori principali: Kenzo Tange
Descrizione

Non si può parlare del Centro Direzionale di Napoli senza far cenno alla dibattuta questione sulla scelta dell'area - già considerata dagli anni Sessanta - e al planovolumetrico coordinato da Giulio De Luca. Per quanto attiene il primo punto, la decisione derivò dallo scopo principale di risanare la zona orientale e quella limitrofa alla stazione delle Ferrovie dello Stato. Già nel 1963 era stata approvata una "leggina" per trasferire nella zona prescelta il Palazzo di Giustizia, per la cui costruzione, dopo varie e travagliate manovre tra Comune, Ministero di Giustizia e immobiliari, prevalse la società Mededil costituita da immobiliari private romane, poi passata al gruppo Iri-Italstat. Finalmente, su indicazione del consiglio superiore dei LL.PP., nel 1968 la Giunta comunale approva il piano redatto dal gruppo De Luca che, anche se non adottato, ha posto le principali direttive per la conformazione urbanistico-architettonica del complesso. Il progetto De Luca prevedeva: la separazione tra l'asse viario e l'asse pedonale - il primo a una quota inferiore e l'altro a livello degli ingressi degli stabili; la divisione dell'intera area in diciotto lotti edificabili, primo fra tutti quello per il palazzo di Giustizia; la scelta delle tipologie edilizie atte a configurare i singoli edifici - quelli definiti "a piastra" dovevano occupare il 75% del suolo per un'altezza massima di 25 metri, mentre il rimanente 25% "a torre" doveva avere un'altezza variabile tra i 50 e i 100 metri. Quando la Mededil dovette concretizzare l'intervento, decise di affidare l'incarico di una nuova stesura del planovolumetrico a Kenzo Tange, personaggio di primaria grandezza nella cultura urbanistica e architettonica a livello mondiale, "al di sopra delle parti", ma accettato di buon grado anche dalle associazioni professionali principalmente perché egli non sarebbe stato implicato nella progettazione di alcun edificio, come disse qualcuno. Il progetto di quest'ultimo, approvato nel 1984, comprende un'area di 110 ettari, di cui 52 destinati a parco e strade pedonali, con 4.000.000 mc di costruzioni dei quali il 30% destinati ad abitazioni. Tre diversi assi - quello verde, quello pubblico e quello sportivo - caratterizzano l'impianto. Il punto più importante, in comune ai due piani, è rappresentato dalla separazione tra zona viaria e pedonale. Elemento dorsale è un nastro pedonale a verde, largo 70 metri e lungo 800, delimitato da "piastre" con porticato, con torri nella parte retrostante delle quali alcune sono adibite a residenze e altre a uffici. Oltre alle tipologie elencate e a tutte le attività di un Centro Direzionale - tribunale, uffici, banche, C.N.R. -, non mancano centri sportivi, chiesa e quanto altro attiene all'amministrazione pubblica e privata della città. «Nel progetto di Tange si possono anche leggere, riscoprendone i contenuti di modernità, i ritmi urbanistici della città ippodamea o i cento giardini della Napoli cinquecentesca, ma soprattutto in esso si concretizza un modo di vedere e di costruire che evita la facile trappola della pedissequa omogeneizzazione degli spazi e tende alle audacie innovatrici delle avanguardie e che qualcuno troppo superficialmente disdegna» (Vittoria 1985). L'arredo urbano del complesso è stato ideato e curato da Pierluigi Spadolini - con la consulenza di Pietro Porcinai e Cesare Borralla, nonché di Aldo Landi per la cura del verde - il quale ha progettato anche gli assi di collegamento, pedonali e tecnologici tra le aree carrabili, i parcheggi ed il nastro verde, gli spazi connettivi, la pavimentazione e tutto quanto fa parte dell'urban design.
Gli aspetti negativi della realizzazione riscontrati negli anni, scaturiscono principalmente dalla scelta del sito: un'area già congestionata e mal collegata. Anche dal punto di vista socio-ambientale il complesso non ha atteso alle aspettative in quanto vi si svolge una vita "diurna" - legata a quella degli uffici - tale ché la densità abitativa è minima e gli abitanti si sentono isolati dal contatto umano della città. Bisogna, infine, considerare che «la macrostruttura, di impronta lecorbusiana, è stata in parte svalutata qualitativamente per molte architetture non in linea stilisticamente con quanto previsto nei piani originari» (Castagnaro 1998).

Info
  • Progetto: 1982 -
  • Esecuzione: - 1995
  • Proprietà: Proprietà pubblico-privata
  • Destinazione originaria: Centro direzionale
  • Destinazione attuale: Centro direzionale
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Kenzo Tange Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://hollisarchives.lib.harvard.edu/repositories/7/resources/201 SI
  • Strutture: Cemento armato, struttura metallica
  • Materiale di facciata: Intonaco, curtain wall. marmo
  • Coperture: Piana, volta, a falde
  • Serramenti: metallici
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
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Gli aspetti negativi della realizzazione riscontrati negli anni, scaturiscono principalmente dalla scelta del sito: un'area già congestionata e mal collegata. Anche dal punto di vista socio-ambientale il complesso non ha atteso alle aspettative in quanto vi si svolge una vita "diurna" - legata a quella degli uffici - tale ché la densità abitativa è minima e gli abitanti si sentono isolati dal contatto umano della città. Bisogna, infine, considerare che «la macrostruttura, di impronta lecorbusiana, è stata in parte svalutata qualitativamente per molte architetture non in linea stilisticamente con quanto previsto nei piani originari» (Castagnaro 1998).
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Note

Referenze fotografiche NA122 (3): De Fusco, 2017 NA122 (1): De Fusco, 2017 NA122 (2): De Fusco, 2017 NA122: De Fusco, 2017

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
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Zevi Bruno 1979 Niente leoni e niente statue «Cronache di architettura», vol. 18 Roma-Bari No
Pane Roberto 1981 Antico e nuovo «Napoli nobilissima: rivista di topografia ed arte napoletana», Vol. 21, n. 3, 4 140-156 No
1982 Centro direzionale di Napoli : progetto planovolumetrico e sistemazione urbanistica Sograme Cercola (NA) Si
Romano Mario 1984 Centro Direzionale «L’Urbanistica», nn. 76-77, dicembre 165-171 Si
Tange Kenzo 1984 Progettare nella realtà napoletana «Urbanistica», n. 76-77 172 Si
Vittoria Edoardo 1985 Il centro direzionale e il “Campo” di Napoli, in Napoli una storia per immagini Gaetano Macchiaroli Napoli 322-328 Si
Koenig Giovanni Klaus 1985 Pulcinella al teatro Kabuki. Frammenti di storia del centro direzionale di Napoli «Ottagono», n. 77, giugno 80-85 Si
Società edilizia mediterranea 1986 C.D.N. Centro Direzionale di Napoli. Progetto di Kenzo Tange / CDN: centre directionnel de Naples. Projet de Kenzo Tange «Naples, Mededil», n. 57, a. XIII Napoli Si
1987 Una città al riaggancio della modernità «L'Arca», n. 6 70-77 Si
Garofalo Francesca 1988 scheda 41, in Gli ultimi trent'anni, G. Muratore, A. Capuano, F. Garofalo, E. Pellegrini, Italia Zanichelli Bologna 387 Si
Manghi L. 1989 Il Centro Direzionale di Napoli «L’Arca», n. 32, novembre 68-79 Si
Merli Alessandra 1990 Napoli: un coeur signe Kenzo Tange «Immobilier et property», n. 2 22-25 Si
Pagliara Nicola 1991 La tradizione architettonica al Centro Direzionale «Costruire», a. 2, n. 9, settembre 414-413 Si
Cappellieri Alba 1994 Centro direzionale, in Napoli. Architettura e urbanistica del Novecento, P. Belfiore, B. Gravagnuolo (a cura di) Laterza Roma-Bari 298-309 Si
De Fusco Renato 1994 Napoli nel Novecento Electa Napoli Napoli 201-205 No
De Fusco Renato 1995 La Campania: architettura e urbanistica del Novecento, in Ottocento e Novecento Electa Napoli Napoli No
Bettinotti Massimo (a cura di) 1996 Master Plan and Urban Design for the Naples Administration Center, in Kenzo Tange 1946-1996. Architettura e disegno urbano Electa Milano 182-185 Si
Castagnaro Alessandro 1998 Architettura del Novecento a Napoli Edizioni Scientifiche Italiane Napoli 238-241 Si
Minopoli Antonella, Suraci Marco 1999 Al Centro. Il Centro Direzionale di Napoli Editoriale Vivere s.l. Si
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Cappellieri Alba 2010 Architettura del Centro Direzionale. La città che sale, in Napoli guida e dintorni, itinerari di architettura moderna a Napoli, (a cura di) S. Stenti, V. Cappiello CLEAN Edizioni Napoli 196-202 Si
Multari Giovanni 2015 La grande dimensione in architettura: il centro direzionale di Napoli. The large scale in architecture. ARACNE Ariccia (RM) Si
De Fusco Renato 2017 Architettura a Napoli del XX secolo CLEAN Edizioni Napoli 239-254 Si
Miralles Tagliabue Caterina 2021 Processo = Process «Domus», n. 1056 76-77 Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
foto recente foto recente
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plastico di progetto plastico di progetto
prospettiva dell'asse verde prospettiva dell'asse verde
foto recente foto recente
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planimetria planimetria

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Enciclopedia Treccani - Kenzo Tange Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP
Titolare della ricerca: Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli DIC-DEA
Responsabile scientifico: Pasquale Belfiore


Scheda redatta da
creata il 31/12/2017
ultima modifica il 30/01/2025

Revisori:

Martina Massaro