Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

ISTITUTO GIAPPONESE DI CULTURA

Scheda Opera

  • Planimetria generale
  • Vista esterna
  • Vista esterna da viale di Belle Arti
  • Vista esterna da via Gramsci
  • Comune: Roma
  • Località: Pinciano
  • Denominazione: ISTITUTO GIAPPONESE DI CULTURA
  • Indirizzo: Via Antonio Gramsci N. 74
  • Data: 1960 - 1962
  • Tipologia: Edifici per la promozione culturale
  • Autori principali: Yoshida Isoya
Descrizione

L’Istituto Giapponese di Cultura è situato nella zona di Valle Giulia, di fronte alla Facoltà di Architettura della Sapienza e vicino alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna. Il progettista, l’architetto Yoshida Isoya, pur servendosi del cemento armato, ha impiegato tutte le caratteristiche dell’originale edificio di legno del periodo Heian: i pilastri sporgenti dalle pareti esterne, la lunga gronda, il contrasto dei colori fra il bruno scuro dei pilastri ed il bianco della parete, le finestre a grate, il peristilio ai lati esterni, la scalinata d’ingresso. Le rifiniture interne sono state eseguite con materiali provenienti direttamente dal Giappone, di cui alcuni prefabbricati. Vi abbondano le superfici di legno, i rivestimenti parietali di stoffa, superfici in oro, tendaggi e, soprattutto, i caratteristici shôji, porte scorrevoli di carta giapponese.

Il giardino è stato realizzato dall’architetto Ken Nakajima, autore anche del progetto per l’area giapponese presso l’Orto Botanico di Roma. Nel giardino, il primo realizzato in Italia da un architetto giapponese, compaiono tutti gli elementi essenziali e tradizionali del giardino di stile sen’en (giardino con laghetto): il laghetto, la cascata, le rocce, le piccole isole, il ponticello e la lampada di pietra. La veranda che si protrae sul laghetto è uno dei migliori punti per godere la vista del giardino. Tra le piante presenti si trovano il ciliegio, il glicine, gli iris e i pini nani. Le pietre che formano la cascata provengono dalla campagna toscana e gli ulivi presenti nel giardino non sono tipici dell’Asia, ma sono stati scelti per creare un dualismo tra Italia e Giappone.

La biblioteca dell’Istituto Giapponese di Cultura è specializzata nella raccolta di tutto il materiale disponibile sulle varie branche degli studi sul Giappone. Nella Biblioteca sono raccolti circa 32.000 volumi (libri relativi al Giappone nei campi delle scienze umanistiche e sociali scritti in giapponese, inglese, italiano e francese, testi per l’apprendimento della lingua giapponese, opere di consultazione, opere generali, dizionari, annuari); giornali giapponesi e italiani; riviste; materiale audio e video (documentari, materiale didattico per la lingua giapponese, CD di musica giapponese). L’auditorium, dove di solito si svolgono gli spettacoli e le proiezioni cinematografiche, ha una capienza di circa 100 posti.

Info
  • Progetto: 1960 -
  • Esecuzione: 1960 - 1962
  • Proprietà: Proprietà privata
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Yoshida Isoya Progetto architettonico Progetto SI
Ken Nakajima Progetto del verde Progetto NO
  • Strutture: cemento armato
  • Materiale di facciata: intonaco
  • Coperture: piana
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono

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Il giardino è stato realizzato dall’architetto Ken Nakajima, autore anche del progetto per l’area giapponese presso l’Orto Botanico di Roma. Nel giardino, il primo realizzato in Italia da un architetto giapponese, compaiono tutti gli elementi essenziali e tradizionali del giardino di stile sen’en (giardino con laghetto): il laghetto, la cascata, le rocce, le piccole isole, il ponticello e la lampada di pietra. La veranda che si protrae sul laghetto è uno dei migliori punti per godere la vista del giardino. Tra le piante presenti si trovano il ciliegio, il glicine, gli iris e i pini nani. Le pietre che formano la cascata provengono dalla campagna toscana e gli ulivi presenti nel giardino non sono tipici dell’Asia, ma sono stati scelti per creare un dualismo tra Italia e Giappone.

La biblioteca dell’Istituto Giapponese di Cultura è specializzata nella raccolta di tutto il materiale disponibile sulle varie branche degli studi sul Giappone. Nella Biblioteca sono raccolti circa 32.000 volumi (libri relativi al Giappone nei campi delle scienze umanistiche e sociali scritti in giapponese, inglese, italiano e francese, testi per l’apprendimento della lingua giapponese, opere di consultazione, opere generali, dizionari, annuari); giornali giapponesi e italiani; riviste; materiale audio e video (documentari, materiale didattico per la lingua giapponese, CD di musica giapponese). L’auditorium, dove di solito si svolgono gli spettacoli e le proiezioni cinematografiche, ha una capienza di circa 100 posti.

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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Leoni Giorgio 1963 L'Istituto di cultura giapponese Capitolium n. 1 52-53 Si
1965 Casabella n. 299 Si
Lucchini Flaminio (a cura di) 1988 L'Area Flaminia. L'auditorium, le ville, i musei Officina Roma 171-176 No
Hiroyuki Suzuki 1991 Yoshida Isoya. Tradizione giapponese e architettura moderna Controspazio n. 1 44-54 No
Cazzato Vincenzo (a cura di) 1992 Ville, parchi e giardini. Per un atlante del patrimonio vincolato Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato Roma No
Touring Club Italiano 1993 Guida d'Italia. Roma Touring Milano 701 No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Planimetria generale Planimetria generale
Vista esterna Vista esterna
Vista esterna da viale di Belle Arti Vista esterna da viale di Belle Arti
Vista esterna da via Gramsci Vista esterna da via Gramsci

Criteri
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Direzione Regionale per il Lazio
Titolare della ricerca: Università degli studi di Roma "Sapienza"
Responsabile scientifico: Piero Ostilio Rossi


Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 28/02/2025

Revisori:

Alberto Coppo 2021