Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

VIADOTTO SULL'ANSA DEL TEVERE ALLA MAGLIANA

Scheda Opera

  • Planivolumetrico
  • Sezione trasversale
  • Vista esterna da Tor di Valle
  • Vista esterna da via della Magliana
  • Comune: Roma
  • Località: Portuense
  • Denominazione: VIADOTTO SULL'ANSA DEL TEVERE ALLA MAGLIANA
  • Indirizzo: Tratto urbano dell'autostrada Roma-Fiumicino
  • Data: 1964 - 1967
  • Tipologia: Infrastrutture
  • Autori principali: Riccardo Morandi
Descrizione

Il ponte dell’autostrada che collega Roma con l’aeroporto di Fiumicino è il ponte sospeso più antico di Roma e l'unico a tracciato curvilineo. Il tratto di strada che costeggia l’ansa del Tevere compresa tra la collina della Magliana e Tor di Valle comprende un tracciato di circa 1 km in un'area occupata in parte dalla linea ferroviaria Roma-Pisa.

Il 28 giugno 1965 una frana, il cui fronte era di circa 200 m, si riversò sull'ansa della Magliana e sul viadotto autostradale allora in costruzione. L'ANAS incaricò il progettista Riccardo Morandi di trovare un rimedio: egli ne individuò due, ricostruire il tratto crollato attraverso un impalcato poggiato su terne di pali a grande profondità oppure oltrepassare la frana con un ponte sospeso ad unica luce. Si optò per la seconda soluzione, la più ambiziosa e fino a quel momento mai adottata a Roma.

Il progetto di Morandi consiste in un viadotto in grado di coprire con un’unica luce libera un tratto di circa 145 m, grazie a una doppia travatura curvilinea in cemento armato precompresso. La prima travatura è lunga 63 m e funziona come una trave con due appoggi, uno dei quali è costituito da una cerniera Gerber ricavata nella testata della seconda trave.

La seconda, che si estende per 74 m, è incernierata a un’estremità ed è sostenuta sull'altro lato da una coppia di tiranti di ancoraggio che, scavalcando un telaio verticale di 34 m, si collegano a due contrappesi composti ciascuno da un cassone in cemento armato riempito di materiali inerti. Il telaio, incernierato alla base e capace di resistere alle sollecitazioni trasversali, è assicurato da tiranti di sospensione realizzati con cavi di acciaio ad altissima resistenza protetti da una guaina in cemento armato precompresso.

Gli sforzi orizzontali di compressione che lo schema di distribuzione dei carichi determina tra l’ancoraggio dei tiranti e la base del telaio sono assorbiti da due puntoni in calcestruzzo. Gli ancoraggi delle travature sono esterni alla frana, ad una profondità di 53 m, dove si trova uno strato di argille resistenti. La sezione stradale ha una larghezza di 24 m e una pendenza trasversale del 2,6% per le esigenze del tracciato planimetrico in curva. La soluzione adottata da Morandi per questo viadotto rappresenta un’applicazione dello schema dei “cavalletti a elementi bilanciati” già studiato e impiegato in altre occasioni, come in alcune aviorimesse Alitalia a Fiumicino.

Info
  • Progetto: 1964 -
  • Esecuzione: 1964 - 1967
  • Committente: ANAS - Azienda Nazionale Autonoma delle Strade
  • Proprietà: Proprietà pubblica
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Francesco Mandolesi Direzione lavori Progetto NO
Riccardo Morandi Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=33888 SI
  • Strutture: cemento armato precompresso, acciaio
  • Stato Strutture: Buono

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Il 28 giugno 1965 una frana, il cui fronte era di circa 200 m, si riversò sull'ansa della Magliana e sul viadotto autostradale allora in costruzione. L'ANAS incaricò il progettista Riccardo Morandi di trovare un rimedio: egli ne individuò due, ricostruire il tratto crollato attraverso un impalcato poggiato su terne di pali a grande profondità oppure oltrepassare la frana con un ponte sospeso ad unica luce. Si optò per la seconda soluzione, la più ambiziosa e fino a quel momento mai adottata a Roma.

Il progetto di Morandi consiste in un viadotto in grado di coprire con un’unica luce libera un tratto di circa 145 m, grazie a una doppia travatura curvilinea in cemento armato precompresso. La prima travatura è lunga 63 m e funziona come una trave con due appoggi, uno dei quali è costituito da una cerniera Gerber ricavata nella testata della seconda trave.

La seconda, che si estende per 74 m, è incernierata a un’estremità ed è sostenuta sull'altro lato da una coppia di tiranti di ancoraggio che, scavalcando un telaio verticale di 34 m, si collegano a due contrappesi composti ciascuno da un cassone in cemento armato riempito di materiali inerti. Il telaio, incernierato alla base e capace di resistere alle sollecitazioni trasversali, è assicurato da tiranti di sospensione realizzati con cavi di acciaio ad altissima resistenza protetti da una guaina in cemento armato precompresso.

Gli sforzi orizzontali di compressione che lo schema di distribuzione dei carichi determina tra l’ancoraggio dei tiranti e la base del telaio sono assorbiti da due puntoni in calcestruzzo. Gli ancoraggi delle travature sono esterni alla frana, ad una profondità di 53 m, dove si trova uno strato di argille resistenti. La sezione stradale ha una larghezza di 24 m e una pendenza trasversale del 2,6% per le esigenze del tracciato planimetrico in curva. La soluzione adottata da Morandi per questo viadotto rappresenta un’applicazione dello schema dei “cavalletti a elementi bilanciati” già studiato e impiegato in altre occasioni, come in alcune aviorimesse Alitalia a Fiumicino.
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  • Vincolo: Non Vincolata
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  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Morandi Riccardo 1968 Il viadotto dell'Ansa della Magliana per l'autostrada Roma-Aeroporto di Fiumicino L'Industria italiana del cemento n. 3 147 Si
1969 Viaducto de la Magliana Informes de la Construcción n. 208 73-88 Si
Vinca Masini Lara 1974 Riccardo Morandi De Luca Roma 127-131 No
De Guttry Irene 1978 Guida di Roma moderna dal 1870 ad oggi De Luca Roma 107 No
Boaga Giorgio (a cura di) 1984 Riccardo Morandi Zanichelli Bologna 144-146 Si
Rossi Piero Ostilio 1984 Roma. Guida all'architettura moderna 1909-1984 (I ed.) Laterza Roma-Bari Scheda n. 161 Si
Ciucci Giorgio, De Feo Vittorio 1985 Itinerari de L'Espresso. Roma L'Espresso Milano 524; Scheda n. 153 No
Bottero Maria 1985 Il ponte come tema centrale, in Cetica Pier Angelo (a cura di), Riccardo Morandi ingegnere italiano Alinea Firenze 51-80 No
Muratore Giorgio, Capuano Alessandra, Garofalo Francesco, Pellegrini Ettore 1988 Italia. Gli ultimi trent'anni Zanichelli Bologna 341; Scheda n. 70 No
Imbesi Giuseppe, Morandi Maurizio, Moschini Francesco (a cura di) 1991 Riccardo Morandi. Innovazione, tecnologia, progetto Gangemi Roma 207-210 No
Rossi Piero Ostilio 1991 Roma. Guida all'architettura moderna 1909-1991 (II ed.) Laterza Roma-Bari Scheda n. 154 Si
Sgarbi Vittorio 1991 Dizionario dei monumenti italiani e dei loro autori. Roma. Dal Rinascimento ai giorni nostri Bompiani Milano 175 No
Comune di Roma. Assessorato per gli interventi nel Centro Storico 1991 La Capitale a Roma. Città e arredo urbano 1945-1990 Carte Segrete Roma 91 No
Remiddi Gaia, Greco Antonella, Bonavita Antonella, Ferri Paola 2000 Il moderno attraverso Roma. 200 architetture scelte Palombi Roma Scheda C39 Si
Rossi Piero Ostilio 2000 Roma. Guida all'architettura moderna 1909-2000 (III ed.) Laterza Roma-Bari Scheda n. 154 Si
De Guttry Irene 2001 Guida di Roma moderna dal 1870 ad oggi De Luca Roma 107 No
Olmo Carlo 2001 Dizionario dell'architettura del XX secolo, vol. 4 Allemandi Torino-London 355-356 No
Cerasa Giuseppe (a cura di) 2005 La città fuori le mura. Roma come non l'avete mai vista Biblioteca di Repubblica Roma 163-164 No
Rossi Piero Ostilio 2012 Roma. Guida all'architettura moderna 1909-2011 (IV ed.) Laterza Roma-Bari Scheda n. 154 Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Planivolumetrico Planivolumetrico
Sezione trasversale Sezione trasversale
Vista esterna da Tor di Valle Vista esterna da Tor di Valle
Vista esterna da via della Magliana Vista esterna da via della Magliana

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Dizionario biografico degli Italiani - Riccardo Morandi Visualizza
Enciclopedia Treccani - Riccardo Morandi Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Direzione Regionale per il Lazio
Titolare della ricerca: Università degli studi di Roma "Sapienza"
Responsabile scientifico: Piero Ostilio Rossi


Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 27/02/2025

Revisori:

Alberto Coppo 2021