Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CASA LI POLIZZI (già CASA CERNIA)

Scheda Opera

  • la corte interna, foto d'epoca
  • Vista del Patio
  • Corte interna
  • Scala esterna
  • Vista della corte interna
  • Il viale d'accesso, foto recente
  • pianta
  • Planimetria della casa e del giardino
  • assonometria
  • pianta
  • plastico
  • Il viale d'accesso, foto d'epoca
  • Angolo sud-est, foto d'epoca
  • Particolare del muro perimetrale e della cancellata, foto d'epoca
  • Dettaglio degli invasi lungo il viale d'accesso, foto d'epoca
  • Dettaglio con i serramenti, foto d'epoca
  • La corte interna, foto d'epoca
  • Comune: Anacapri
  • Denominazione: CASA LI POLIZZI (già CASA CERNIA)
  • Indirizzo: via Vecchia del Faro, 9
  • Data: - 1967
  • Tipologia: Abitazioni unifamiliari
  • Autori principali: Luigi Cosenza
Descrizione

Questa casa unifamiliare, organizzata intorno ad una corte centrale, si sviluppa per tre lati su un solo piano con copertura a giardino pensile, mentre il solo ambiente dello studio è articolato su due livelli. L’abitazione risulta decisamente introversa, con netta prevalenza dei pieni sui vuoti all’esterno, mentre le stanze sono tutte affacciate sulla corte. L’esecuzione dei lavori di costruzione, in special modo per la zona del patio, ha in parte tradito il disegno originario.
Questo raffinato progetto di Luigi Cosenza recupera la tipologia della "domus" romana e lo traspone in forme moderne ed asciutte. La distribuzione degli ambienti interni – affacciati sulla corte sistemata a verde, secondo uno schema compositivo caro al progettista – è accuratamente studiata in chiave funzionalista.
Casa Cernaia è stata progettata da Luigi Cosenza nel 1966. L'architettura sorge ad Anacapri in prossimità di Torre Materita. La zona e il contesto naturalistico ove insiste il progetto sono descritti da Cosenza con dovizia particolari nella relazione di progetto, datata 1971. «A monte della strada che congiunge Caprile con punta Carena nella vasta zona che dal piede dell'Arco della montagna, dominato dal monte Cappello e dal monte Solaro, declina verso la Costa di Ponente fra punta carena e cala del Rio».
Nella descrizione del progetto Cosenza identifica quattro gruppi di spazi: gli spazi scoperti, quali il giardino e i viali; gli spazi scoperti chiusi dal patio; gli spazi scoperti aperti del peristilio e del portico; e in fine gli spazi coperti, ove insistono i "soggiorni", le camere da letto e i servizi. Negli spazi scoperti aperti e conclusi egli prevede «la conservazione di 52 dei 53 ulivi esistenti, di 3 fichi e l'aggiunta di 68 alti fusti di macchia mediterranea pini, cipressi, carrubi, bossi ed una camelia». Egli prevede inoltre l'inserimento di arbusti, siepi, cespugli e aiuole «onde ridare vista in modo organico alle tradizionali culture dei Giardini di Anacapri. [...] La composizione vuole esprimere «il linguaggio moderno e rispondere a tutte le funzionalità del nostro attuale modo di vivere, la tradizionale spazialità delle abitazioni a Corte delle culture poste alle lontane origini della civiltà greco-romana. Superando i formalismi, le ripetizioni accademiche e i rischi di vuota leziosaggine delle figurazioni bidimensionali a carattere decorativo, per nascondere il radicale abbandono della spazialità essenziale necessario per rappresentare l'abitazione intima dell'uomo libero nella Domus».
Dunque gli spazi scoperti quanto quelli coperti qui si chiudono verso la strada e si aprono verso il giardino. Essi si compongono in tre corpi di fabbrica e includono appunto gli spazi dei servizi, dei soggiorni e dei letti, collegati dal peristilio, dal patio dai portici, mentre una scala collega questi spazi con la terrazza. Quest'ultima è sistemata a prato e prevede un Belvedere all'altezza di 5.40 mt. sul giardino.

Info
  • Progetto: -
  • Esecuzione: 1966 - 1967
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: residenziale
  • Destinazione attuale: residenziale
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Luigi Cosenza Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=55393 SI
  • Strutture: muratura
  • Materiale di facciata: intonaco
  • Coperture: piane con tetto giardino
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Mediocre
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Discreto

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Questo raffinato progetto di Luigi Cosenza recupera la tipologia della "domus" romana e lo traspone in forme moderne ed asciutte. La distribuzione degli ambienti interni – affacciati sulla corte sistemata a verde, secondo uno schema compositivo caro al progettista – è accuratamente studiata in chiave funzionalista. 
Casa Cernaia è stata progettata da Luigi Cosenza nel 1966. L'architettura sorge ad Anacapri in prossimità di Torre Materita. La zona e il contesto naturalistico ove insiste il progetto sono descritti da Cosenza con dovizia particolari nella relazione di progetto, datata 1971. «A monte della strada che congiunge Caprile con punta Carena nella vasta zona che dal piede dell'Arco della montagna, dominato dal monte Cappello e dal monte Solaro, declina verso la Costa di Ponente fra punta carena e cala del Rio». 
Nella descrizione del progetto Cosenza identifica quattro gruppi di spazi: gli spazi scoperti, quali il giardino e i viali; gli spazi scoperti chiusi dal patio; gli spazi scoperti aperti del peristilio e del portico; e in fine gli spazi coperti, ove insistono i "soggiorni", le camere da letto e i servizi. Negli spazi scoperti aperti e conclusi egli prevede «la conservazione di 52 dei 53 ulivi esistenti, di 3 fichi e l'aggiunta di 68 alti fusti di macchia mediterranea pini, cipressi, carrubi, bossi ed una camelia». Egli prevede inoltre l'inserimento di arbusti, siepi, cespugli e aiuole «onde ridare vista in modo organico alle tradizionali culture dei Giardini di Anacapri. [...] La composizione vuole esprimere «il linguaggio moderno e rispondere a tutte le funzionalità del nostro attuale modo di vivere, la tradizionale spazialità delle abitazioni a Corte delle culture poste alle lontane origini della civiltà greco-romana. Superando i formalismi, le ripetizioni accademiche e i rischi di vuota leziosaggine delle figurazioni bidimensionali a carattere decorativo, per nascondere il radicale abbandono della spazialità essenziale necessario per rappresentare l'abitazione intima dell'uomo libero nella Domus».
Dunque gli spazi scoperti quanto quelli coperti qui si chiudono verso la strada e si aprono verso il giardino. Essi si compongono in tre corpi di fabbrica e includono appunto gli spazi dei servizi, dei soggiorni e dei letti, collegati dal peristilio, dal patio dai portici, mentre una scala collega questi spazi con la terrazza. Quest'ultima è sistemata a prato e prevede un Belvedere all'altezza di 5.40 mt. sul giardino.
 

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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Cantone Gaetana, Prozzillo Italo 1995 Case di Capri; ville, palazzi, grandi dimore Electa Napoli Napoli 166-168 Si
Mangone Fabio 2004 Capri e gli architetti Massa Napoli 146 No
Stendardo Luigi 2006 Grafici di dettaglio di Villa Cernia, in Buccaro Alfredo, Mainini Giancarlo (a cura di), Luigi Cosenza, oggi. 1905-2005 CLEAN edizioni Napoli 317 Si
Musto Gabriella 2006 Suggestioni mediterranee: Villa Oro, Villa a Positano, Villa Cernia, in Buccaro Alfredo, Mainini Giancarlo (a cura di), Luigi Cosenza, oggi. 1905-2005 CLEAN edizioni Napoli 307-309 Si
Carbonaro Yvonne 2008 Le ville di Napoli : venti secoli di architettura e di arte, dalle colline del Vomero e Capodimonte, fino alla splendida fascia costiera e alle magnifiche isole Newton Compton Roma Si
Cantone Gaetana, D’Amato Gabriella 2008 Dolce agli occhi è la casa di Capri La Conchiglia Capri (Napoli) 367-369 Si
Giusto Rosa Maria 2010 Casa Cernia, in: Stenti Sergio, Cappiello Vito (a cura di), Napoli guida e dintorni CLEAN edizioni Napoli 339 Si
Nastri Andrea 2011 Capri guida; itinerari di architettura sull’isola azzurra, 1800-1970 CLEAN edizioni Napoli 106 No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
la corte interna, foto d'epoca la corte interna, foto d'epoca
Vista del Patio Vista del Patio
Corte interna Corte interna
Scala esterna Scala esterna
Vista della corte interna Vista della corte interna
Il viale d'accesso, foto recente Il viale d'accesso, foto recente
pianta pianta
Planimetria della casa e del giardino Planimetria della casa e del giardino
assonometria assonometria
pianta pianta
plastico plastico
Il viale d'accesso, foto d'epoca Il viale d'accesso, foto d'epoca
Angolo sud-est, foto d'epoca Angolo sud-est, foto d'epoca
Particolare del muro perimetrale e della cancellata, foto d'epoca Particolare del muro perimetrale e della cancellata, foto d'epoca
Dettaglio degli invasi lungo il viale d'accesso, foto d'epoca Dettaglio degli invasi lungo il viale d'accesso, foto d'epoca
Dettaglio con i serramenti, foto d'epoca Dettaglio con i serramenti, foto d'epoca
La corte interna, foto d'epoca La corte interna, foto d'epoca

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Archivio Luigi Cosenza Visualizza
SAN Archivi degli Architetti - Luigi Cosenza Visualizza
Dizionario biografico degli Italiani - Luigi Cosenza Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP
Titolare della ricerca: Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli DIC-DEA
Responsabile scientifico: Pasquale Belfiore


Scheda redatta da
creata il 31/12/2017
ultima modifica il 16/04/2024

Revisori:

Martina Massaro