Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

PALAZZO DELLA CONFINDUSTRIA

Scheda Opera

  • pianta del piano terra
  • foto degli interni
  • foto degli interni
  • foto di esterni
  • foto di esterni
  • foto di esterni
  • foto degli interni
  • foto di esterni
  • Comune: Avellino
  • Denominazione: PALAZZO DELLA CONFINDUSTRIA
  • Indirizzo: Via Giovanni Palatucci, 20/A
  • Data: 1992 - 1996
  • Tipologia: Sedi del settore terziario
  • Autori principali: Paolo Portoghesi
Descrizione

L’opera rientra nel codice linguistico di Paolo Portoghesi, caratterizzato dalla ripresa e dalla relativa modernizzazione dei canoni della classicità e particolarmente affine alla rielaborazione degli stili della storia. Si compone di un corpo centrale circolare e da due corpi di fabbrica laterali tra loro simmetrici a pianta quadrata, ma ruotati e allineati secondo le rispettive diagonali, a creare due ali aperte sull'atrio antistante l’edificio, in maniera particolarmente magniloquente, e ben ordinate all'interno del primitivo lotto trapezoidale. Le facciate sono contraddistinte da fasce marcapiano, con i tre piani rivestiti da lastre di travertino a fasce bicolore. Il sistema delle aperture è distribuito in maniera stereometrica per tutto l’edificio, la sistemazione delle finestre d’angolo aggiunge una dinamicità e una significativa modernizzazione a un fabbricato che risulterebbe altrimenti statico e monumentale. L’andamento concavo-convesso dei setti murari perimetrali esterni mostra una forte tensione verso l’esterno, poi contraddetta da una significativa austerità interna che ruota tutta intorno al portico dell’atrio circolare, sormontato da un lucernario, a cui corrisponde sulla sommità un’altana ottagonale, evocativa di alcune figure del mondo antico, ma denunciando al tempo stesso l’apertura al pubblico dell’edificio e la sua maggiore visibilità a scala urbana.
L’intento di dare risalto al valore degli opposti, memore di un puro disincanto di perduti equilibri architettonici, appare ancora più evidente nella forte contrapposizione tra il travertino del rivestimento e il colore verde smeraldo-turchese di infissi e ringhiere. Come ha dichiarato lo stesso Paolo Portoghesi, in merito alle tensioni tra interno ed esterno dell’edificio: «ricordate le tele di Fontana, tagliate in modo che i lembi, a causa della tensione superficiale della materia sporgesse verso l’esterno? In questo si è voluto fare qualcosa di simile per dare ai muri una leggerezza e una qualità plastica che ne riscattasse il peso. […] L’architettura consiste fin dalle origini nel dare ai muri e alle pietre un valore diverso da quello che avrebbero in base al loro peso».
Particolare attenzione è stata posta agli aspetti tecnologici, come ad esempio la scelta strutturale di un solaio a piastra ad armatura incrociata appoggiato solamente ai setti perimetrali esterni per una luce di 14 metri, che permettesse di realizzare spazi interni completamente liberi e flessibili.

Info
  • Progetto: 1992 -
  • Esecuzione: - 1996
  • Committente: Collegio Costruttori di Avellino
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: Palazzo della Confindustria
  • Destinazione attuale: Palazzo della Confindustria
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Giancarlo Bertocchini Progetto architettonico Progetto NO
Paolo Portoghesi Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=36163 SI
Franco Portoghesi Progetto strutturale Progetto NO
  • Strutture: calcestruzzo armato
  • Materiale di facciata: lastre di travertino
  • Coperture: piane
  • Serramenti: metallici
  • Stato Strutture: Ottimo
  • Stato Materiale di facciata: Ottimo
  • Stato Coperture: Ottimo
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L’intento di dare risalto al valore degli opposti, memore di un puro disincanto di perduti equilibri architettonici, appare ancora più evidente nella forte contrapposizione tra il travertino del rivestimento e il colore verde smeraldo-turchese di infissi e ringhiere.  Come ha dichiarato lo stesso Paolo Portoghesi, in merito alle tensioni tra interno ed esterno dell’edificio: «ricordate le tele di Fontana, tagliate in modo che i lembi, a causa della tensione superficiale della materia sporgesse verso l’esterno? In questo si è voluto fare qualcosa di simile per dare ai muri una leggerezza e una qualità plastica che ne riscattasse il peso. […] L’architettura consiste fin dalle origini nel dare ai muri e alle pietre un valore diverso da quello che avrebbero in base al loro peso».
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Bertocchini Giancarlo 1996 Progetto e architettura della sede Avellino s.i.p. Si
Massobrio Giovanna, Ercadi Maria, Portoghesi Paolo, Tuzi Stefania 2001 Paolo Portoghesi: architetto Skira Milano 146-149 Si
Bernitsa Petra 2012 Paolo Portoghesi. La tradizione come avvenireo Gangemi Roma 101, 124 Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
pianta del piano terra pianta del piano terra
foto degli interni foto degli interni
foto degli interni foto degli interni
foto di esterni foto di esterni
foto di esterni foto di esterni
foto di esterni foto di esterni
foto degli interni foto degli interni
foto di esterni foto di esterni

Criteri
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Enciclopedia Treccani - Paolo Portoghesi Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP
Titolare della ricerca: Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli DIC-DEA
Responsabile scientifico: Pasquale Belfiore


Scheda redatta da
creata il 31/12/2017
ultima modifica il 05/04/2024

Revisori:

Martina Massaro