Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

EDIFICI RESIDENZIALI DEL SETTORE SUD-EST 2 NELL'INTERVENTO IACP DEL PIANO DI ZONA N. 38 - LAURENTINO

Scheda Opera

  • Pianta complessi residenziali intorno ad una grande corte
  • Vista dall'alto
  • Vista esterna
  • Comune: Roma
  • Località: Fonte Ostiense
  • Denominazione: EDIFICI RESIDENZIALI DEL SETTORE SUD-EST 2 NELL'INTERVENTO IACP DEL PIANO DI ZONA N. 38 - LAURENTINO
  • Indirizzo: Via Paolo Buzzi
  • Data: 1971 - 1984
  • Tipologia: Edilizia residenziale pubblica
  • Autori principali: Studio Tecnark
Descrizione

Nel 1969 la GESCAL (Gestione per le Case dei Lavoratori) varò un programma nella città di Roma per la realizzazione di interventi di edilizia residenziale pubblica di notevoli dimensioni, nei quali si potesse costruire contemporaneamente sia le abitazioni che le strutture di servizio. Tra il 1969 e il 1970 il comune decise di attribuire tali finanziamenti a tre Piani di zona situati in tre quadranti diversi della capitale: Corviale, Vigne Nuove e Laurentino, uno dei quartieri più estesi previsti dal PEEP del 1964. Nel 1971 la GESCAL affidò l’incarico di disegnare il progetto planivolumetrico ad un gruppo di cinque architetti: Barucci, De Rossi, Giovannini, Nucci, Sostegni, Begnotti, Novelli e Pediconi. Il progetto venne concluso nel 1973 e approvato l’anno successivo.
L’obiettivo del piano era quello di rendere omogenei una serie di interventi realizzati in fasi successive da gruppi di lavoro diversi in un più ampio schema progettuale: un anello viario sinuoso di 4 km costituito da due carreggiate a senso unico e con un’area di sosta nella parte centrale, corre intorno ad un’area di circa 160 ettari. Lungo l’anello si dispongono 5 settori residenziali (Nord, Nord-est, Sud-Est, Sud, Sud-Ovest) formati da “insulae”, modulo base minimo di aggregazione che comprende 250-300 alloggi per 1500-1800 persone.
Ogni insula è impostata sul modello dell’unità residenziale mista e comprende 7 edifici, di cui 6 per le residenze (5 in linea di 8 piani e uno a torre di 14 piani) e uno a ponte dedicato ai servizi, quali negozi e uffici. Quest’ultimo elemento avrebbe dovuto funzionare da collegamento fra le varie le parti all'interno di ogni nucleo separate tra di loro dalla strada. Entro ciascun settore, inoltre, erano previsti spazi verdi e campi sportivi, mentre le scuole erano poste a ridosso dei settori verso la parte centrale, in prossimità della vallata che si protende verso il Fosso dell’Acqua Acetosa, dove si estendeva anche una vasta area di verde pubblico.
L’intero complesso venne costruito tra il 1976 e il 1984, e negli anni successivi furono realizzate le attrezzature commerciali, amministrative e culturali del centro di quartiere, previste in corrispondenza dello svincolo dell’anello interno al quartiere e la Laurentina. Il Laurentino rappresentò l’iniziativa di edilizia pubblica più importante mai realizzata a Roma, ma nonostante l’impegno dei progettisti e degli enti coinvolti, non è mai riuscito negli intenti per i quali era stato progettato, a causa di diverse problematiche, dall’alto tasso di conflittualità sociale dei suoi abitanti alle dimensioni fin troppo eccessive dell’intervento, ad alcuni elementi critici d’impianto progettuale, come la netta separazione tra mobilità veicolare e pedonale.
Il settore Sud-Est 2 ospita il centro del quartiere con attrezzature commerciali, amministrative e culturali. La parte residenziale, assegnata al movimento cooperativo e realizzato su progetto dello studio Tecnark è disposta su tre dei quattro lati della grande corte. Il complesso è costituito da 5 torri, ognuna di 14 piani su pilotis per un totale di 56 alloggi di cui 12 duplex, e da 3 edifici in linea, ognuno di 2 piani su pilotis per totale di 30 alloggi di cui 22 duplex.

Info
  • Progetto: 1971 - 1973
  • Esecuzione: 1976 - 1984
  • Committente: IACP - Istituto Autonomo Case Popolari di Roma
  • Proprietà: Proprietà pubblica
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Umberto Cao Progetto architettonico Progetto NO
Maria Pia Castellini Progetto architettonico Progetto NO
Paolo Cavatorta Progetto architettonico Progetto NO
Bruno Darò Progetto architettonico Progetto NO
Massimo Del Vecchio Progetto architettonico Progetto NO
Gianfranco Marrucci Progetto architettonico Progetto NO
Guido Menocci Progetto architettonico Progetto NO
Giuseppe Santulli Sanzo Progetto architettonico Progetto NO
Studio Tecnark Progetto architettonico Progetto SI
  • Strutture: cemento armato
  • Materiale di facciata: intonaco
  • Coperture: piana
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Mediocre
  • Stato Coperture: Mediocre

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L’obiettivo del piano era quello di rendere omogenei una serie di interventi realizzati in fasi successive da gruppi di lavoro diversi in un più ampio schema progettuale: un anello viario sinuoso di 4 km costituito da due carreggiate a senso unico e con un’area di sosta nella parte centrale, corre intorno ad un’area di circa 160 ettari. Lungo l’anello si dispongono 5 settori residenziali (Nord, Nord-est, Sud-Est, Sud, Sud-Ovest) formati da “insulae”, modulo base minimo di aggregazione che comprende 250-300 alloggi per 1500-1800 persone. 
Ogni insula è impostata sul modello dell’unità residenziale mista e comprende 7 edifici, di cui 6 per le residenze (5 in linea di 8 piani e uno a torre di 14 piani) e uno a ponte dedicato ai servizi, quali negozi e uffici. Quest’ultimo elemento avrebbe dovuto funzionare da collegamento fra le varie le parti all'interno di ogni nucleo separate tra di loro dalla strada. Entro ciascun settore, inoltre, erano previsti spazi verdi e campi sportivi, mentre le scuole erano poste a ridosso dei settori verso la parte centrale, in prossimità della vallata che si protende verso il Fosso dell’Acqua Acetosa, dove si estendeva anche una vasta area di verde pubblico. 
L’intero complesso venne costruito tra il 1976 e il 1984, e negli anni successivi furono realizzate le attrezzature commerciali, amministrative e culturali del centro di quartiere, previste in corrispondenza dello svincolo dell’anello interno al quartiere e la Laurentina. Il Laurentino rappresentò l’iniziativa di edilizia pubblica più importante mai realizzata a Roma, ma nonostante l’impegno dei progettisti e degli enti coinvolti, non è mai riuscito negli intenti per i quali era stato progettato, a causa di diverse problematiche, dall’alto tasso di conflittualità sociale dei suoi abitanti alle dimensioni fin troppo eccessive dell’intervento, ad alcuni elementi critici d’impianto progettuale, come la netta separazione tra mobilità veicolare e pedonale.
Il settore Sud-Est 2 ospita il centro del quartiere con attrezzature commerciali, amministrative e culturali. La parte residenziale, assegnata al movimento cooperativo e realizzato su progetto dello studio Tecnark è disposta su tre dei quattro lati della grande corte. Il complesso è costituito da 5 torri, ognuna di 14 piani su pilotis per un totale di 56 alloggi di cui 12 duplex, e da 3 edifici in linea, ognuno di 2 piani su pilotis per totale di 30 alloggi di cui 22 duplex. 
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  • Vincolo: Non Vincolata
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  • Data Provvedimento:
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  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

Ad oggi purtroppo solo il primo ed il secondo ponte ospitano gli uffici del municipio, mentre nell'ottavo è stato attivato un centro psichiatrico dell'Asl. Alcuni ponti sono rimasti privi di funzioni di servizio e nel tempo questi spazi si sono trasformati in abitazioni abusive, con conseguenze di degrado sociale e strutturale tali da rendere necessario nel 2006 l’abbattimento degli ultimi tre ponti del settore sud, ormai ridotti per via di occupazioni abusive, usi impropri e incuria, a luoghi di degrado e abbandono.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
1979 Roma Laurentino Edilizia popolare n. 151 52-55 No
1979 Il progetto tra professione e ricerca. Piano di zona Laurentino, Roma. Progetto settore SE2, tipologie a torre e in linea Casabella n. 449 52-53 Si
1980 L'Industria delle Costruzioni n. 103 No
1984 Progetti al Laurentino: 1977-81 Controspazio n. 4 122-127 Si
Muratore Giorgio, Capuano Alessandra, Garofalo Francesco, Pellegrini Ettore 1988 Italia. Gli ultimi trent'anni Zanichelli Bologna 349; Scheda n. 98 No
Borroni Laura, Gazzola Luigi, Lenci Sergio, Petreschi Mario (a cura di) 1990 Progetti di architettura Officina Roma 93-95 No
1998 Cao, Del Vecchio, Marrucci. Temi d'Architettura 1973-1996 Kappa Roma 32-39 Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Pianta complessi residenziali intorno ad una grande corte Pianta complessi residenziali intorno ad una grande corte
Vista dall'alto Vista dall'alto
Vista esterna Vista esterna

Criteri
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Direzione Regionale per il Lazio
Titolare della ricerca: Università degli studi di Roma "Sapienza"
Responsabile scientifico: Piero Ostilio Rossi


Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 28/02/2025

Revisori:

Alberto Coppo 2021.