Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

COLLEGIO SERAFICO INTERNAZIONALE DI TERRA SANTA (ORA IN PARTE COMPLESSO SCOLASTICO)

Scheda Opera

  • Pianta primo piano
  • Vista ingresso principale
  • Vista esterna
  • Vista piazzale d'ingresso
  • Comune: Roma
  • Località: Casalotti
  • Denominazione: COLLEGIO SERAFICO INTERNAZIONALE DI TERRA SANTA (ORA IN PARTE COMPLESSO SCOLASTICO)
  • Indirizzo: Via di Boccea N. 590
  • Data: 1960 - 1967
  • Tipologia: Edifici per attività assistenziali e spirituali
  • Autori principali: Mario Paniconi, Giulio Pediconi
Descrizione

Il collegio Serafico, in seguito denominato Collegio Internazionale di Terra Santa, sorge su di una vasta area collinare immersa nel verde, prospiciente la via Boccea al km 4-5, subito dopo il cavalcavia del raccordo anulare, all'inizio della borgata Casalotti. Il collegio venne costruito perché fosse luogo di studio per i tanti allievi seminaristi di diverse nazionalità che si preparavano al sacerdozio nell'Ordine Francescano.
La parte più alta della collina, che domina la campagna circostante con un’ampia visibilità verso Roma, è stata impiegata per la costruzione degli edifici, attorno ai quali vennero ricavati ampi piazzali atti ad ospitare i convittori per le ore di educazione fisica e di gioco, oltre che diverse aree dedicate alle coltivazioni.
Presso l’ingresso principale, posto in un largo sulla via Boccea, si trova un piccolo padiglione per la portineria, il centralino telefonico e l’abitazione del personale di custodia e di quello addetto alle coltivazioni. Da questo ingresso due strade partono verso il complesso, la prima porta ai servizi del collegio e al reparto riservato alle Suore, la seconda ha due diramazioni a quote diverse: la prima di queste conduce al piazzale esterno dell’edificio dove si trovano gli ingressi dei Religiosi, quello principale del Collegio presso il foyer dell’Aula Magna, quello degli ospiti ed infine la Cappella delle Suore che serve anche la comunità dei fedeli delle vicinanze.
La seconda diramazione a una quota più bassa raggiunge un portico che immette ai parlatori destinati agli incontri dei parenti con gli allievi e con gli educatori. Proseguendo oltre il portico, si raggiunge l’ingresso laterale esterno della Cappella del Collegio alla quale i convittori possono accedere direttamente dall'interno mediante due porte poste nel fondo dell’ambiente.
L’aspetto di tutti gli edifici, pur nella semplicità francescana, conserva un carattere di decoro e cura, come si addice a un Istituto religioso e di cultura.
L’Aula Magna, avente una capienza di 300 posti a sedere, è preceduta da un ampio spazio per gli incontri di gruppo degli allievi e per alcune speciali cerimonie.
Particolare cura è stata posta dagli architetti nella Cappella del Collegio, cuore religioso e spirituale del complesso, dove, sopra l’altare maggiore, è stata collocata una copia su tavola del celebre Crocifisso di S. Damiano di Assisi. Nel 1970, a seguito di un accordo tra la Curia Vescovile di Porto S. Rufina e la Custodia di Terra Santa che ha sede in Gerusalemme, la Cappella è divenuta la parrocchia Santa Maria di Nazareth del vicino quartiere Casalotti, e gran parte dei locali del Collegio sono stati riconvertiti in ambienti parrocchiali.

Info
  • Progetto: 1960 -
  • Esecuzione: 1960 - 1967
  • Committente: Ordine dei frati minori di Roma
  • Proprietà: Proprietà pubblico-privata
  • Destinazione originaria: Collegio
  • Destinazione attuale: Parrocchia; Complesso scolastico pubblico
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Mario Paniconi Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=32776 SI
Giulio Pediconi Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=33920 SI
  • Strutture: cemento armato
  • Materiale di facciata: cortina di mattoni, materiali lapidei, calcestruzzo faccia a vista
  • Coperture: mista
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono

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La parte più alta della collina, che domina la campagna circostante con un’ampia visibilità verso Roma, è stata impiegata per la costruzione degli edifici, attorno ai quali vennero ricavati ampi piazzali atti ad ospitare i convittori per le ore di educazione fisica e di gioco, oltre che diverse aree dedicate alle coltivazioni.
Presso l’ingresso principale, posto in un largo sulla via Boccea, si trova un piccolo padiglione per la portineria, il centralino telefonico e l’abitazione del personale di custodia e di quello addetto alle coltivazioni. Da questo ingresso due strade partono verso il complesso, la prima porta ai servizi del collegio e al reparto riservato alle Suore, la seconda ha due diramazioni a quote diverse: la prima di queste conduce al piazzale esterno dell’edificio dove si trovano gli ingressi dei Religiosi, quello principale del Collegio presso il foyer dell’Aula Magna, quello degli ospiti ed infine la Cappella delle Suore che serve anche la comunità dei fedeli delle vicinanze.
La seconda diramazione a una quota più bassa raggiunge un portico che immette ai parlatori destinati agli incontri dei parenti con gli allievi e con gli educatori. Proseguendo oltre il portico, si raggiunge l’ingresso laterale esterno della Cappella del Collegio alla quale i convittori possono accedere direttamente dall'interno mediante due porte poste nel fondo dell’ambiente.
L’aspetto di tutti gli edifici, pur nella semplicità francescana, conserva un carattere di decoro e cura, come si addice a un Istituto religioso e di cultura. 
L’Aula Magna, avente una capienza di 300 posti a sedere, è preceduta da un ampio spazio per gli incontri di gruppo degli allievi e per alcune speciali cerimonie.
Particolare cura è stata posta dagli architetti nella Cappella del Collegio, cuore religioso e spirituale del complesso, dove, sopra l’altare maggiore, è stata collocata una copia su tavola del celebre Crocifisso di S. Damiano di Assisi. Nel 1970, a seguito di un accordo tra la Curia Vescovile di Porto S. Rufina e la Custodia di Terra Santa che ha sede in Gerusalemme, la Cappella è divenuta la parrocchia Santa Maria di Nazareth del vicino quartiere Casalotti, e gran parte dei locali del Collegio sono stati riconvertiti in ambienti parrocchiali.
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Col passare degli anni la penuria di seminaristi si è aggravata ulteriormente e nel 2003 la Custodia decise di chiudere il Collegio, mantenendone comunque il possesso strutturale e la Parrocchia sotto la guida di un Parroco e di alcuni collaboratori. 
Nel 2006 l’attuale Custode di Terra Santa, vista l’evidente non convenienza di mantenere così pochi frati in una struttura così grande, ritenne necessaria la rimozione e il trasferimento in altra sede dei Francescani rimasti, almeno temporaneamente; allo stesso tempo si concordò il passaggio di consegne del Collegio e della Parrocchia con i Francescani dell’Immacolata, dimostratisi interessati all'opportunità di disporre di una nuova Casa Mariana nei pressi di Roma.
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  • Vincolo: Non Vincolata
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  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

A seguito di una crisi vocazionale occorsa negli ultimi decenni, l’enorme complesso architettonico del Collegio è progressivamente caduto in disuso; per queste ragioni una parte del suo territorio è stato venduto ad enti privati e una parte della sua struttura è stata ceduta al comune che vi ha istituito una scuola pubblica. Col passare degli anni la penuria di seminaristi si è aggravata ulteriormente e nel 2003 la Custodia decise di chiudere il Collegio, mantenendone comunque il possesso strutturale e la Parrocchia sotto la guida di un Parroco e di alcuni collaboratori. Nel 2006 l’attuale Custode di Terra Santa, vista l’evidente non convenienza di mantenere così pochi frati in una struttura così grande, ritenne necessaria la rimozione e il trasferimento in altra sede dei Francescani rimasti, almeno temporaneamente; allo stesso tempo si concordò il passaggio di consegne del Collegio e della Parrocchia con i Francescani dell’Immacolata, dimostratisi interessati all'opportunità di disporre di una nuova Casa Mariana nei pressi di Roma.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
1969 Il Nuovo Collegio Serafico Internazionale di Terra Santa a Roma Costruire n. 52 CD/1-8 Si
Ippolito Achille Maria, Pagnotta Mauro 1982 Roma Costruita. Le vicende, le problematiche e le realizzazioni dell’architettura a Roma dal 1946 al 1981 Palombi Roma 141 No
Muntoni Alessandra 1987 Lo studio Paniconi e Pediconi, 1930-1984 Kappa Roma 139-142 Si
Muratore Giorgio, Capuano Alessandra, Garofalo Francesco, Pellegrini Ettore 1988 Italia. Gli ultimi trent'anni Zanichelli Bologna 333; Scheda n. 45 No
Sgarbi Vittorio 1991 Dizionario dei monumenti italiani e dei loro autori. Roma. Dal Rinascimento ai giorni nostri Bompiani Milano 193 No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Pianta primo piano Pianta primo piano
Vista ingresso principale Vista ingresso principale
Vista esterna Vista esterna
Vista piazzale d'ingresso Vista piazzale d'ingresso

Criteri
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Dizionario biografico degli Italiani - Giulio Pediconi Visualizza
Enciclopedia Treccani – Mario Paniconi Visualizza
MAXXI Patrimonio - PANICONI Mario - PEDICONI Giulio Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Direzione Regionale per il Lazio
Titolare della ricerca: Università degli studi di Roma "Sapienza"
Responsabile scientifico: Piero Ostilio Rossi


Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 28/02/2025

Revisori:

Alberto Coppo 2021